Quali Debiti Rientrano Nella Legge Sul Sovraindebitamento?

La Legge 3 del 2012, conosciuta come legge sul sovraindebitamento, è stata introdotta in Italia per offrire una via d’uscita legale a persone fisiche e piccole imprese in gravi difficoltà finanziarie, consentendo loro di ristrutturare i debiti e ripristinare una stabilità economica. Questo strumento normativo si rivela particolarmente utile in un contesto economico dove il livello di indebitamento delle famiglie e delle piccole imprese continua a crescere. Secondo i dati della Banca d’Italia, nel 2021 il livello di indebitamento delle famiglie italiane ha raggiunto il 40,4% del PIL, evidenziando una crescente necessità di strumenti efficaci per la gestione del debito.

La legge sul sovraindebitamento prevede diverse procedure per la gestione dei debiti, tra cui il Piano del Consumatore, il Concordato Minore, la Liquidazione del Patrimonio e l’Esdebitazione del Debitore Incapiente. Ogni procedura è destinata a specifiche categorie di debitori e tipi di debiti. Per comprendere appieno quali debiti rientrano nella legge sul sovraindebitamento, è fondamentale analizzare le caratteristiche di ciascuna procedura e i requisiti richiesti.

Uno degli aspetti più rilevanti della Legge 3 del 2012 è la possibilità di includere i debiti verso le banche e le finanziarie. Questo comprende mutui, prestiti personali e leasing, che spesso costituiscono una parte significativa dell’indebitamento complessivo dei consumatori e delle piccole imprese. La legge consente di ristrutturare questi debiti attraverso un piano di pagamento sostenibile, basato sulle effettive capacità economiche del debitore. Questo è particolarmente importante per chi ha contratto mutui ipotecari, poiché permette di evitare il pignoramento dell’abitazione principale e di mantenere un tetto sopra la testa della propria famiglia.

I debiti verso i fornitori e i privati sono un’altra categoria di debiti che rientrano nelle procedure di sovraindebitamento. Questo include, ad esempio, i debiti di condominio, le fatture non pagate e altri obblighi contrattuali verso privati o aziende. La possibilità di includere questi debiti nelle procedure di sovraindebitamento consente ai debitori di regolarizzare la loro posizione finanziaria e di evitare azioni legali da parte dei creditori.

Un altro aspetto fondamentale della Legge 3 del 2012 è l’inclusione dei debiti verso le Pubbliche Amministrazioni, come quelli nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia. Questi debiti possono essere particolarmente onerosi a causa delle sanzioni e degli interessi di mora applicati in caso di ritardi nei pagamenti. La legge sul sovraindebitamento consente di ristrutturare anche questi debiti, offrendo una soluzione sostenibile per regolarizzare la propria posizione fiscale e prevenire ulteriori azioni esecutive.

Tuttavia, non tutti i debiti possono essere cancellati attraverso le procedure di sovraindebitamento. Ad esempio, i debiti di mantenimento, come gli alimenti non pagati al coniuge o ai figli, non rientrano nelle categorie di debiti che possono essere eliminati. Questi debiti devono essere necessariamente onorati, poiché riguardano obblighi di natura personale e familiare che non possono essere derogati. Questo principio è stabilito per garantire che i diritti dei familiari, in particolare quelli dei minori, siano tutelati.

La Legge 3 del 2012 impone inoltre l’obbligo di elencare tutti i debiti detenuti e di indicare tutti i beni posseduti nella procedura per la risoluzione della crisi. Questo garantisce la trasparenza e permette una valutazione accurata della situazione finanziaria del debitore da parte del tribunale e dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC). La mancata dichiarazione di tutti i debiti e beni può comportare il rigetto della domanda e la perdita della possibilità di accedere alle procedure di sovraindebitamento.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 ha introdotto ulteriori novità nella gestione delle procedure di sovraindebitamento, semplificando i processi e introducendo nuove tutele per i debitori. Tra le innovazioni più significative vi è l’Esdebitazione del Debitore Incapiente, una procedura riservata ai debitori che non hanno patrimonio né redditi stabili. Questa procedura permette la cancellazione totale dei debiti residui senza alcun pagamento, a condizione che il debitore dimostri di essere meritevole. La meritevolezza viene valutata in base alla condotta finanziaria del debitore e alla capacità di dimostrare che la situazione di sovraindebitamento non è stata causata da comportamenti dolosi o gravemente negligenti.

Un esempio pratico può aiutare a comprendere meglio l’applicazione della legge sul sovraindebitamento. Consideriamo il caso di un dipendente pubblico che ha contratto un mutuo ipotecario per l’acquisto della propria abitazione e un prestito personale per coprire spese mediche impreviste. A causa della perdita del lavoro, questo dipendente non è più in grado di far fronte ai pagamenti mensili e rischia il pignoramento della casa. Attraverso il Piano del Consumatore, può presentare al tribunale un piano di rientro che prevede la riduzione delle rate del mutuo e del prestito personale in base al suo nuovo reddito. Se il piano viene approvato dal giudice, il debitore può evitare il pignoramento e mantenere la propria abitazione.

Un altro esempio riguarda un piccolo imprenditore con un fatturato annuo di 150.000 euro, un patrimonio di 200.000 euro e debiti per 400.000 euro. Questo imprenditore può utilizzare il Concordato Minore per negoziare un piano di pagamento sostenibile con i creditori, che consenta di continuare l’attività aziendale senza dover dichiarare fallimento. Il piano deve essere approvato dai creditori che rappresentano almeno il 50% dei crediti e, se accettato, permette all’imprenditore di ristrutturare i debiti e preservare l’impresa.

La Legge 3 del 2012 e il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 offrono quindi una serie di strumenti legali per la gestione del sovraindebitamento, garantendo ai debitori una seconda possibilità di ripristinare la loro stabilità finanziaria. Tuttavia, è essenziale comprendere quali debiti possono essere inclusi nelle procedure di sovraindebitamento e rispettare tutti i requisiti e gli obblighi previsti dalla legge. La trasparenza e la collaborazione con l’Organismo di Composizione della Crisi sono fondamentali per il successo delle procedure e per ottenere la cancellazione dei debiti residui.

In conclusione, la legge sul sovraindebitamento rappresenta una risorsa vitale per molte persone e piccole imprese in difficoltà economiche. La possibilità di includere debiti verso banche, finanziarie, fornitori, privati e Pubbliche Amministrazioni offre una soluzione completa per la ristrutturazione del debito. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei limiti della legge, come l’esclusione dei debiti di mantenimento, e della necessità di fornire una documentazione completa e accurata. Con l’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, le procedure sono state ulteriormente rafforzate e semplificate, offrendo nuove opportunità di riscatto per i debitori meritevoli.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Domande e Risposte

Quali debiti possono essere cancellati grazie alla legge sul sovraindebitamento?

Risposta: Le tipologie di debito che possono essere cancellate grazie alla Legge 3 del 2012 includono:

  • Debiti verso le banche e finanziarie (mutui, prestiti personali, leasing).
  • Debiti verso fornitori e privati (debiti di condominio, fatture non pagate).
  • Debiti verso le Pubbliche Amministrazioni (Agenzia delle Entrate, Equitalia).

I debiti verso le banche e finanziarie rientrano nella legge sul sovraindebitamento?

Risposta: Sì, i debiti verso le banche e le finanziarie, come mutui e prestiti personali, possono essere ristrutturati o cancellati attraverso le procedure di sovraindebitamento. Questo è particolarmente importante poiché tali debiti costituiscono spesso una parte significativa dell’indebitamento complessivo dei consumatori.

È possibile includere i debiti condominiali nelle procedure di sovraindebitamento?

Risposta: Sì, i debiti condominiali rientrano tra le tipologie di debito che possono essere ristrutturate o cancellate attraverso le procedure di sovraindebitamento previste dalla Legge 3 del 2012. Questo consente ai proprietari di immobili di regolarizzare la loro posizione finanziaria nei confronti del condominio.

I debiti verso le Pubbliche Amministrazioni possono essere eliminati?

Risposta: Sì, i debiti verso le Pubbliche Amministrazioni, come quelli nei confronti dell’Agenzia delle Entrate o di Equitalia, possono essere inclusi nelle procedure di sovraindebitamento. Questo permette ai debitori di trovare una soluzione sostenibile per regolarizzare la loro posizione fiscale.

Quali debiti non possono essere eliminati tramite la legge sul sovraindebitamento?

Risposta: I debiti che non rientrano nella legge sul sovraindebitamento e che quindi non possono essere eliminati includono i debiti di mantenimento, come gli alimenti non pagati al coniuge o ai figli. Questi debiti devono essere necessariamente onorati, poiché riguardano obblighi di natura personale e familiare.

È obbligatorio elencare tutti i debiti detenuti nella procedura di sovraindebitamento?

Risposta: Sì, nella procedura per la risoluzione della crisi è obbligatorio elencare tutti i debiti detenuti e indicare tutti i beni posseduti. Questo garantisce la trasparenza e permette una valutazione accurata della situazione finanziaria del debitore da parte del tribunale e dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC).

Quali sono le novità introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022?

Risposta: Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 ha introdotto una serie di novità significative nel panorama normativo italiano, con l’obiettivo di rendere più efficaci e rapide le procedure di gestione delle crisi aziendali e del sovraindebitamento. Queste modifiche rappresentano un’importante evoluzione rispetto alla precedente legislazione, introducendo nuovi strumenti e semplificando i processi esistenti per aiutare i debitori a superare le difficoltà finanziarie e a ripristinare la propria stabilità economica.

Una delle principali innovazioni introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 è la procedura di allerta precoce. Questo strumento mira a prevenire l’aggravarsi delle crisi aziendali attraverso un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni economiche e finanziarie delle imprese. Gli imprenditori sono tenuti a dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati per rilevare tempestivamente eventuali segnali di crisi. In caso di rilevamento di tali segnali, gli organi di controllo interni (come il collegio sindacale) e gli organi esterni (come i revisori contabili) hanno l’obbligo di segnalarli agli amministratori, che devono attivare immediatamente le misure necessarie per affrontare la crisi. Se gli amministratori non adottano le misure necessarie, le segnalazioni devono essere inoltrate agli organismi di composizione assistita della crisi (OCRI), che intervengono per aiutare l’impresa a elaborare un piano di risanamento.

Un’altra innovazione significativa è l’introduzione dell’Esdebitazione del Debitore Incapiente. Questa procedura è riservata ai debitori che non possiedono patrimonio né redditi stabili e permette la cancellazione totale dei debiti residui senza alcun pagamento, a condizione che il debitore dimostri di essere meritevole. La meritevolezza viene valutata in base alla condotta finanziaria del debitore e alla capacità di dimostrare che la situazione di sovraindebitamento non è stata causata da comportamenti dolosi o gravemente negligenti. Questa misura offre una seconda possibilità ai debitori che si trovano in condizioni di estrema difficoltà, permettendo loro di ripartire senza l’onere dei debiti pregressi.

Il Codice della Crisi ha anche semplificato le procedure di sovraindebitamento, introducendo modifiche volte a ridurre i tempi di risoluzione e a rendere più accessibili le soluzioni per i debitori. Tra queste modifiche, vi è la possibilità di accedere alle procedure in modo più rapido e con meno burocrazia, grazie a una maggiore digitalizzazione dei processi e a una riduzione delle formalità richieste. Inoltre, sono state introdotte misure per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese in crisi che adottano piani di risanamento approvati. Questo incentivo mira a sostenere la continuità aziendale e a favorire la ripresa economica delle imprese in difficoltà.

Un’altra novità riguarda la gestione della crisi dei gruppi di imprese. Il Codice della Crisi prevede una disciplina specifica per il trattamento unitario delle crisi che coinvolgono più società appartenenti allo stesso gruppo. Questa disciplina consente di gestire in modo coordinato le procedure concorsuali delle diverse società del gruppo, evitando frammentazioni e incoerenze che potrebbero compromettere l’efficacia delle soluzioni adottate. La gestione unitaria delle crisi di gruppo permette di ottimizzare le risorse disponibili e di migliorare le possibilità di risanamento dell’intero gruppo.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 ha inoltre rafforzato il ruolo degli Organismi di Composizione della Crisi (OCC), che assistono i debitori nella preparazione delle domande di sovraindebitamento e nella gestione delle procedure. Gli OCC sono stati dotati di maggiori poteri e responsabilità, con l’obiettivo di garantire una gestione più efficace e trasparente delle crisi. Essi svolgono un ruolo cruciale nella valutazione della meritevolezza dei debitori e nella redazione delle relazioni tecniche che vengono presentate al tribunale. La collaborazione con gli OCC è essenziale per il successo delle procedure di sovraindebitamento, poiché garantisce che tutte le informazioni necessarie siano raccolte e presentate in modo accurato e completo.

Il Codice della Crisi ha anche introdotto nuove misure di protezione per i debitori meritevoli. Tra queste, vi è la possibilità di ottenere la sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori durante la fase di negoziazione del piano di risanamento. Questa sospensione offre ai debitori un periodo di respiro, durante il quale possono concentrarsi sulla ristrutturazione del debito senza l’ulteriore pressione delle azioni legali. Inoltre, i debitori che dimostrano di aver agito in buona fede e di aver collaborato pienamente con gli organi di composizione della crisi possono beneficiare di una riduzione delle sanzioni e degli interessi di mora applicati sui debiti.

La procedura di liquidazione controllata è stata ulteriormente semplificata e resa più accessibile. Questa procedura prevede la vendita dei beni del debitore sotto la supervisione del tribunale, con l’obiettivo di estinguere i debiti in modo ordinato e trasparente. Anche se la vendita dei beni non copre l’intero ammontare dei debiti, il residuo debito non pagato viene cancellato, permettendo al debitore di ripartire senza l’onere dei debiti pregressi. La liquidazione controllata offre una soluzione definitiva ai debitori che non riescono a risanare la propria situazione finanziaria attraverso altre procedure di ristrutturazione.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 ha quindi introdotto una serie di novità che mirano a rendere più efficaci, rapide e accessibili le procedure di gestione delle crisi aziendali e del sovraindebitamento. Queste modifiche rappresentano un importante passo avanti nel migliorare la capacità del sistema legale di rispondere alle esigenze dei debitori in difficoltà e di favorire la ripresa economica delle imprese. La maggiore protezione dei debitori meritevoli, la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo degli OCC sono elementi chiave di questa riforma, che offre nuove opportunità di riscatto a chi è sopraffatto dai debiti.

Come funziona l’Esdebitazione del Debitore Incapiente?

Risposta: L’Esdebitazione del Debitore Incapiente è una procedura riservata ai debitori che non hanno patrimonio né redditi stabili. Permette la cancellazione di tutti i debiti senza alcun pagamento, a condizione che il debitore dimostri di essere meritevole. Questo significa che la situazione di sovraindebitamento non deve essere stata causata da comportamenti dolosi o gravemente negligenti.

Quali documenti sono necessari per dimostrare la meritevolezza nella procedura di esdebitazione?

Risposta: Per dimostrare la meritevolezza, il debitore deve fornire una documentazione dettagliata che include:

  • Dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni.
  • Buste paga o altre prove di entrate.
  • Estratti conto bancari.
  • Elenco dettagliato dei debiti e dei creditori.
  • Documentazione relativa agli eventi che hanno causato la situazione di sovraindebitamento (ad esempio, perdita del lavoro, spese mediche impreviste).

Come influisce il Codice della Crisi sulle piccole imprese?

Risposta: Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 offre soluzioni specifiche per le piccole imprese, come il Concordato Minore, che permette di negoziare un piano di pagamento sostenibile con i creditori, e la Liquidazione Controllata, che consente di vendere i beni aziendali per estinguere i debiti, cancellando il residuo non pagato.

Esempi pratici di debiti rientranti nelle procedure di sovraindebitamento

Esempio 1: Un dipendente con un mutuo ipotecario e un prestito personale accumulati a causa della perdita del lavoro può accedere al Piano del Consumatore per ristrutturare i debiti in base al suo reddito.

Esempio 2: Un piccolo imprenditore con un fatturato annuo di 150.000 euro, patrimonio di 200.000 euro e debiti di 400.000 euro può utilizzare il Concordato Minore per negoziare un piano di pagamento sostenibile con i creditori.

Esempio 3: Un professionista iscritto all’albo che ha contratto debiti significativi per l’acquisto di attrezzature può accedere alla Liquidazione Controllata del Sovraindebitato per vendere i beni e cancellare i debiti residui.

Esempio 4: Una start-up innovativa con debiti accumulati per lo sviluppo di un nuovo prodotto può utilizzare il Concordato Minore per continuare le operazioni e ristrutturare i debiti.

Esempio 5: Un ente no-profit che ha accumulato debiti per il finanziamento di progetti sociali può accedere alla Liquidazione Controllata del Sovraindebitato per risolvere la situazione finanziaria senza cessare le attività benefiche.

Come si accede alle procedure di sovraindebitamento?

Risposta: Per accedere alle procedure di sovraindebitamento, il debitore deve presentare una domanda al tribunale competente, accompagnata dalla documentazione che dimostra la sua situazione finanziaria e i motivi del sovraindebitamento. L’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) assiste il debitore nella preparazione della domanda e nella gestione del processo.

Quali sono i vantaggi di avvalersi delle procedure di sovraindebitamento?

Risposta: I vantaggi includono la possibilità di ristrutturare i debiti in modo sostenibile, la protezione dai creditori durante la procedura, e la cancellazione dei debiti residui al termine della procedura. Questo permette ai debitori di ripristinare la loro stabilità finanziaria e di ripartire senza il peso dei debiti pregressi.

Qual è il ruolo dell’OCC nella procedura di sovraindebitamento?

Risposta: L’OCC, o Organismo di Composizione della Crisi, svolge un ruolo fondamentale nell’assistere il debitore nella preparazione della domanda, nella raccolta della documentazione necessaria e nella gestione del processo. L’OCC redige una relazione tecnica che viene presentata al tribunale, attestando la situazione di sovraindebitamento e la meritevolezza del debitore.

Come viene valutata la meritevolezza del debitore?

Risposta: La meritevolezza del debitore viene valutata in base alla sua condotta finanziaria e alla capacità di dimostrare che la situazione di sovraindebitamento non è stata causata da comportamenti dolosi o gravemente negligenti. Il tribunale e l’OCC esaminano la documentazione fornita dal debitore e verificano la buona fede e la trasparenza nella gestione delle finanze.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Sovraindebitamento

Affrontare una situazione di sovraindebitamento è un compito estremamente complesso che richiede non solo una comprensione approfondita delle proprie finanze, ma anche una conoscenza dettagliata delle normative legali che regolano tali procedure. La Legge 3 del 2012 e il successivo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza del 2022 offrono strumenti preziosi per la gestione dei debiti, ma navigare attraverso questi processi senza il supporto di un avvocato specializzato può essere estremamente rischioso. Un avvocato esperto in procedure di sovraindebitamento non solo fornisce un’assistenza tecnica fondamentale, ma rappresenta anche un sostegno morale e strategico in un momento di grande difficoltà.

Un avvocato specializzato è in grado di assistere il debitore sin dalle prime fasi della procedura, iniziando dalla raccolta e preparazione della documentazione necessaria. Questa fase è cruciale poiché una documentazione incompleta o inaccurata può compromettere l’intera procedura. Dichiarazioni dei redditi, buste paga, estratti conto bancari, elenchi dettagliati dei debiti e dei beni posseduti sono solo alcuni dei documenti che devono essere presentati in modo impeccabile. Un avvocato esperto sa esattamente quali documenti sono necessari e come devono essere presentati, riducendo significativamente il rischio di errori che potrebbero portare al rigetto della domanda.

La presentazione della domanda al tribunale è un altro momento critico in cui l’assistenza di un avvocato specializzato risulta indispensabile. La domanda deve essere preparata con precisione, includendo tutte le informazioni richieste e allegando la documentazione necessaria. Un avvocato esperto è in grado di redigere la domanda in modo professionale, assicurandosi che sia completa e accurata. Inoltre, l’avvocato può rappresentare il debitore durante le udienze in tribunale, rispondendo prontamente a eventuali richieste di chiarimenti o ulteriori informazioni da parte del giudice. Questa rappresentanza è fondamentale per garantire che la posizione del debitore sia presentata nel modo più favorevole possibile.

La negoziazione con i creditori è un aspetto cruciale della procedura di sovraindebitamento. I creditori devono essere convinti della bontà del piano di rientro proposto e della capacità del debitore di rispettarlo. Un avvocato esperto ha le competenze necessarie per negoziare efficacemente con i creditori, ottenendo condizioni favorevoli e riducendo l’importo totale del debito quando possibile. Questa capacità di negoziazione può fare la differenza tra il successo e il fallimento del piano di rientro, garantendo che il debitore possa effettivamente adempiere ai propri impegni finanziari.

La supervisione dell’attuazione del piano approvato è essenziale per garantire che tutto proceda come previsto. L’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) monitora i pagamenti del debitore e interviene in caso di problemi, ma è l’avvocato che può offrire un supporto continuativo, aiutando il debitore a gestire eventuali difficoltà e assicurando che i diritti del debitore siano sempre protetti. Questo include anche la gestione delle comunicazioni con il tribunale e i creditori, la risoluzione di eventuali controversie e la garanzia che tutte le azioni siano conformi alle prescrizioni del piano omologato.

Alla fine della procedura, se il debitore ha rispettato tutti gli impegni previsti dal piano, può ottenere l’esdebitazione, ovvero la cancellazione dei debiti residui non pagati. Questo rappresenta il completamento della procedura di sovraindebitamento e consente al debitore di ripartire senza l’onere dei debiti pregressi. Un avvocato esperto può assicurarsi che tutte le condizioni per l’esdebitazione siano soddisfatte, presentando eventuali richieste o documenti necessari per ottenere questa liberazione definitiva dal debito. Questo passaggio finale è cruciale per garantire che il debitore possa veramente riprendere il controllo della propria vita finanziaria senza il peso delle passività passate.

Inoltre, un avvocato esperto in procedure di sovraindebitamento può fornire un supporto psicologico significativo. Affrontare problemi finanziari gravi è stressante e può avere un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere generale del debitore. Avere un professionista competente al proprio fianco offre un senso di sicurezza e tranquillità, sapendo che c’è qualcuno che sta lavorando per il proprio interesse e che ha le competenze necessarie per affrontare tutte le complessità legali. Questa sicurezza può fare una grande differenza nella capacità del debitore di concentrarsi sulla risoluzione della propria situazione finanziaria e di intraprendere azioni positive per migliorare il proprio futuro.

Infine, la presenza di un avvocato esperto garantisce che tutte le fasi della procedura siano condotte in modo conforme alle normative vigenti. Il Codice della Crisi d’Impresa e d’Insolvenza del 2022 prevede una serie di requisiti legali che devono essere rigorosamente rispettati. Un avvocato esperto è aggiornato su tutte le modifiche legislative e sa come applicare correttamente le leggi per massimizzare le possibilità di successo del debitore. Questo livello di competenza legale è essenziale per evitare errori che potrebbero portare al rigetto della domanda o a ulteriori complicazioni legali.

La consulenza di un avvocato esperto non solo assicura il rispetto delle normative, ma aiuta anche il debitore a capire meglio i propri diritti e le proprie opzioni. Questo è particolarmente importante in un contesto così complesso e delicato come quello del sovraindebitamento, dove le decisioni prese possono avere conseguenze a lungo termine sulla vita finanziaria e personale del debitore. Un avvocato esperto fornisce una guida preziosa, aiutando il debitore a prendere decisioni informate e a seguire il percorso più vantaggioso per risolvere i propri problemi finanziari.

In conclusione, affrontare una procedura di sovraindebitamento senza il supporto di un avvocato esperto è estremamente rischioso e può compromettere gravemente le possibilità di successo. Le competenze tecniche, la conoscenza approfondita delle normative, le capacità di negoziazione e il supporto continuativo offerti da un avvocato specializzato sono fondamentali per garantire che la procedura si svolga in modo efficiente e che i diritti del debitore siano tutelati. Un avvocato esperto non solo difende i diritti del debitore, ma fornisce anche una guida preziosa in un processo complesso e spesso stressante, offrendo la possibilità di ripartire con una base finanziaria solida e sostenibile. La consulenza legale è, quindi, un investimento indispensabile per chiunque si trovi ad affrontare una situazione di sovraindebitamento, rappresentando la chiave per una soluzione efficace e duratura.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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