Prescrizione Debiti Tra Privati: Come Funziona

La prescrizione dei debiti tra privati è un argomento di grande importanza nel diritto civile italiano. Questo concetto giuridico stabilisce un termine oltre il quale un debito non può più essere richiesto o esigito. La normativa sulla prescrizione è disciplinata dal Codice Civile Italiano, con specifiche disposizioni che variano a seconda della natura del debito. Comprendere come funziona la prescrizione dei debiti tra privati può aiutare a evitare problemi legali e finanziari. In questo articolo di Studio Monardo, gli avvocati specializzati in cancellazione debiti, esploreremo in dettaglio il concetto di prescrizione, i diversi termini prescrizionali applicabili e come difendersi da richieste indebite.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Cosa Significa Prescrizione dei Debiti?

La prescrizione dei debiti è un concetto giuridico che indica l’estinzione del diritto del creditore di esigere il pagamento di un debito dopo un certo periodo di tempo. Questo periodo varia a seconda del tipo di debito e della legislazione applicabile. La prescrizione è stabilita dalla legge per garantire che i diritti e i doveri non rimangano indefinitamente pendenti, offrendo così una sorta di certezza e stabilità giuridica sia per il debitore che per il creditore.

In termini pratici, la prescrizione dei debiti significa che, una volta trascorso il termine legale senza che il creditore abbia intrapreso azioni legali per recuperare il debito, il debitore può rifiutarsi di pagare il debito stesso. Tuttavia, è importante notare che la prescrizione non cancella il debito in sé, ma rende non esigibile il diritto del creditore a richiederne il pagamento attraverso vie legali.

Il termine di prescrizione varia a seconda del tipo di debito. Ad esempio, in Italia, i debiti commerciali generalmente si prescrivono in 10 anni, mentre i debiti fiscali come IRPEF, IVA e IRAP hanno termini di prescrizione che variano da 5 a 10 anni a seconda della natura specifica del tributo e delle circostanze. Per altri tipi di debiti, come quelli derivanti da servizi pubblici (luce, acqua, gas), la prescrizione può essere di 5 anni.

Il decorso della prescrizione inizia dal momento in cui il diritto può essere fatto valere, cioè dal momento in cui il credito diventa esigibile. Questo significa che, se un debito è dovuto a partire da una certa data, la prescrizione inizia a decorrere da quella data. Tuttavia, ci sono situazioni in cui la prescrizione può essere interrotta o sospesa. L’interruzione della prescrizione avviene quando il creditore compie atti che manifestano la volontà di esercitare il proprio diritto, come una richiesta di pagamento formale o un’azione legale. In questi casi, il termine di prescrizione ricomincia a decorrere da capo. La sospensione della prescrizione, invece, si verifica in presenza di determinate condizioni previste dalla legge, come la minore età del debitore o situazioni di forza maggiore.

È importante che i debitori siano consapevoli dei termini di prescrizione applicabili ai loro debiti, poiché possono difendersi legalmente dalle richieste di pagamento presentando un’eccezione di prescrizione. Questa difesa deve essere sollevata dal debitore nel corso di un’eventuale causa legale intentata dal creditore. In mancanza di un’eccezione di prescrizione sollevata dal debitore, il giudice non può dichiarare d’ufficio la prescrizione del debito.

Per i creditori, è essenziale monitorare attentamente i termini di prescrizione e intraprendere tempestivamente le azioni necessarie per interrompere la prescrizione e mantenere il diritto di esigere il pagamento. Ignorare questi termini può comportare la perdita del diritto di recuperare i crediti.

In conclusione, la prescrizione dei debiti è uno strumento giuridico che bilancia i diritti dei creditori di recuperare i propri crediti e la necessità di certezza e stabilità per i debitori. Conoscere e comprendere i termini di prescrizione è fondamentale per entrambe le parti coinvolte, al fine di tutelare i propri diritti e interessi.

Quali Sono i Termini di Prescrizione?

I termini di prescrizione variano in base alla natura del debito. Di seguito, esaminiamo alcuni dei principali termini prescrizionali:

Prescrizione Ordinaria

La prescrizione ordinaria per i diritti di credito è di 10 anni. Questo termine si applica ai crediti derivanti da obbligazioni contrattuali, come prestiti personali, mutui e altre forme di finanziamento tra privati.

Prescrizione Breve

Alcuni debiti sono soggetti a termini prescrizionali più brevi. Ad esempio:

  • I crediti per il pagamento di canoni di locazione si prescrivono in 5 anni.
  • I crediti per il pagamento delle spese condominiali si prescrivono in 5 anni.
  • I crediti derivanti da rapporti di lavoro subordinato si prescrivono in 5 anni.
  • I crediti per il pagamento delle parcelle dei professionisti si prescrivono in 3 anni.

Prescrizione Brevissima

Alcuni crediti sono soggetti a termini prescrizionali ancora più brevi. Ad esempio:

  • I crediti derivanti da rapporti di lavoro autonomo si prescrivono in 1 anno.

Quando Inizia a Decorso il Termine di Prescrizione?

Il termine di prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui il diritto può essere esercitato. Nel caso dei crediti pecuniari, questo momento coincide solitamente con la data di scadenza del pagamento. Tuttavia, esistono situazioni particolari in cui il termine di prescrizione può iniziare a decorrere in un momento diverso, come ad esempio quando il creditore scopre un debito occulto.

È Possibile Interrompere la Prescrizione?

Sì, la prescrizione può essere interrotta. L’interruzione della prescrizione si verifica quando il creditore compie un atto che manifesta la volontà di esercitare il proprio diritto. Gli atti interruttivi della prescrizione includono:

  • La richiesta di pagamento, sia scritta che verbale.
  • La costituzione in mora del debitore.
  • La domanda giudiziale.

Quando la prescrizione viene interrotta, il termine prescrizionale ricomincia a decorrere da capo.

Prescrizione e Decadenza Dei Debiti: Qual è la Differenza?

La prescrizione e la decadenza sono due istituti giuridici distinti, ciascuno con caratteristiche specifiche e conseguenze differenti. La prescrizione si riferisce all’estinzione di un diritto a causa del trascorrere del tempo. In altre parole, se un creditore non esercita il proprio diritto entro un certo periodo, perde la possibilità di farlo valere legalmente. Ad esempio, se qualcuno ha un credito nei confronti di un’altra persona, deve agire per recuperarlo entro un periodo di tempo stabilito dalla legge; altrimenti, il diritto a riscuotere quel credito si estingue. La prescrizione è una misura di protezione del debitore, poiché garantisce che non possa essere perseguitato indefinitamente per vecchi debiti.

D’altro canto, la decadenza si riferisce alla perdita del diritto stesso se non viene esercitato entro un termine perentorio stabilito dalla legge. La decadenza impone una scadenza rigida entro la quale un diritto deve essere esercitato; se ciò non avviene, il diritto si perde definitivamente. Un esempio comune è il diritto di recesso nei contratti di vendita: il consumatore ha un periodo limitato entro cui può recedere dal contratto; se non esercita questo diritto entro il termine previsto, perde la possibilità di farlo. La decadenza è finalizzata a garantire certezza nei rapporti giuridici, evitando che le situazioni rimangano indefinite per troppo tempo.

In sintesi, mentre la prescrizione estingue il diritto di far valere un’azione legale dopo un determinato periodo, la decadenza prevede la perdita del diritto stesso se non viene esercitato entro un termine specifico. Questi istituti svolgono un ruolo fondamentale nel diritto civile, assicurando equilibrio e certezza nei rapporti giuridici.

Cosa Fare se Si Riceve una Richiesta di Pagamento per un Debito Prescritto?

Ricevere una richiesta di pagamento per un debito prescritto può essere una situazione stressante, ma è importante sapere che esistono misure legali per difendersi efficacemente. Innanzitutto, è fondamentale verificare che il debito sia effettivamente prescritto. La prescrizione dei debiti varia a seconda della tipologia di debito e può andare da 5 a 10 anni o più. Se si ritiene che il debito sia prescritto, il primo passo è richiedere al creditore di fornire dettagli specifici sulla natura del debito, comprese le date e le prove del credito.

Una volta accertato che il debito è prescritto, è opportuno rispondere formalmente al creditore, preferibilmente con l’assistenza di un avvocato specializzato in diritto civile. Nella risposta, bisogna dichiarare che il debito è prescritto e che non si intende pagarlo. È importante farlo per iscritto e conservare una copia della comunicazione inviata. Se il creditore continua a insistere o se la questione viene portata in tribunale, la prescrizione del debito può essere sollevata come difesa legale.

È anche consigliabile monitorare il proprio rapporto di credito. A volte, i creditori possono segnalare i debiti prescritti alle agenzie di credito, il che può influire negativamente sul punteggio creditizio. Se questo accade, si può contestare la segnalazione presso l’agenzia di credito, presentando la prova della prescrizione del debito.

Inoltre, se la richiesta di pagamento arriva sotto forma di atto esecutivo o ingiuntivo, è necessario presentare un’opposizione formale entro i termini previsti dalla legge. Questo implica la preparazione e la presentazione di un’istanza presso il tribunale competente, contestando il debito sulla base della prescrizione. Anche in questo caso, l’assistenza di un avvocato è cruciale per garantire che tutte le procedure legali vengano seguite correttamente.

In conclusione, ricevere una richiesta di pagamento per un debito prescritto non significa necessariamente dover pagare. Conoscere i propri diritti, agire prontamente e avvalersi dell’assistenza legale sono passi essenziali per proteggersi da richieste indebite.

Quali Sono le Conseguenze di un Debito Prescritto?

Le conseguenze di un debito prescritto sono significative sia per il debitore che per il creditore. Quando un debito si prescrive, il debitore non è più legalmente obbligato a pagare il debito, e il creditore perde il diritto di esigerne il pagamento attraverso vie legali. Tuttavia, è importante comprendere le implicazioni pratiche e legali di questa situazione.

Per il debitore, la principale conseguenza positiva è che non può più essere costretto a pagare il debito prescritto. Questo significa che il creditore non può intraprendere azioni legali per recuperare il denaro, come il pignoramento dei beni o il blocco del conto corrente. Inoltre, il debitore non è più soggetto alle sanzioni o agli interessi di mora accumulati dopo la prescrizione del debito. Tuttavia, il debitore deve essere consapevole che deve far valere la prescrizione del debito come difesa se il creditore dovesse comunque cercare di recuperare il denaro attraverso un’azione legale.

Per il creditore, la prescrizione del debito rappresenta una perdita finanziaria definitiva. Una volta che il debito è prescritto, il creditore non ha più il diritto legale di esigerne il pagamento. Questo può avere un impatto significativo sui conti del creditore, specialmente se i debiti prescritti rappresentano una parte consistente dei crediti insoluti. Inoltre, il creditore non può più segnalare il debito prescritto come attivo nei bilanci, il che può influenzare negativamente la situazione finanziaria e creditizia dell’azienda.

Dal punto di vista del rapporto di credito del debitore, un debito prescritto non dovrebbe più influenzare negativamente il punteggio di credito, a condizione che il debito non sia più segnalato alle agenzie di credito. Tuttavia, è importante monitorare attentamente il proprio rapporto di credito per assicurarsi che i debiti prescritti vengano effettivamente rimossi. In caso contrario, il debitore ha il diritto di contestare le segnalazioni inesatte presso le agenzie di credito.

Infine, un’altra conseguenza pratica della prescrizione dei debiti è la possibilità di evitare il contenzioso legale. Se un debitore riceve una richiesta di pagamento per un debito prescritto e risponde prontamente e correttamente, può evitare di essere trascinato in una disputa legale, risparmiando tempo, stress e spese legali. Tuttavia, è fondamentale che il debitore sia ben informato sui termini di prescrizione applicabili e sulle modalità per far valere la prescrizione come difesa.

In conclusione, la prescrizione di un debito offre al debitore una protezione significativa contro le richieste di pagamento tardive, ma è essenziale che il debitore sia proattivo nel far valere i propri diritti. Per il creditore, la prescrizione rappresenta una perdita, sottolineando l’importanza di una gestione efficace dei crediti e di un recupero tempestivo.

Cosa Succede se il Debito Viene Pagato Dopo la Prescrizione?

Pagare un debito dopo la prescrizione può avere diverse implicazioni legali e pratiche. La prescrizione del debito significa che il creditore non può più legalmente esigere il pagamento attraverso vie legali; tuttavia, se il debitore decide comunque di pagare il debito prescritto, ci sono alcune conseguenze importanti da considerare.

Innanzitutto, il pagamento di un debito prescritto viene considerato come una prestazione spontanea. Questo significa che, una volta effettuato il pagamento, il debitore non può richiedere la restituzione dell’importo pagato al creditore. Il principio giuridico alla base di questa situazione è che il pagamento volontario di un debito prescritto è irrevocabile, poiché si presume che il debitore abbia pagato consapevolmente e senza costrizione legale.

Dal punto di vista del creditore, il ricevimento del pagamento di un debito prescritto rappresenta un beneficio inaspettato. Anche se il creditore non ha più il diritto legale di esigere il pagamento, può comunque accettare il denaro senza alcuna conseguenza legale negativa. Tuttavia, il creditore non può utilizzare minacce o pressioni illegittime per indurre il debitore a pagare un debito prescritto, poiché tali azioni sarebbero illegali e potrebbero comportare sanzioni.

Per il debitore, è essenziale valutare attentamente le motivazioni per cui potrebbe decidere di pagare un debito prescritto. Alcuni debitori potrebbero scegliere di farlo per motivi etici o per mantenere buoni rapporti con il creditore. Altri potrebbero essere influenzati da un senso di responsabilità personale, anche se non esiste più un obbligo legale di pagamento. In ogni caso, il debitore deve essere consapevole che il pagamento è definitivo e non recuperabile.

È anche importante notare che il pagamento di un debito prescritto non riapre o estende il termine di prescrizione per eventuali debiti correlati o futuri. Una volta che un debito è prescritto, l’obbligo legale di pagamento è estinto, e il pagamento volontario non modifica questa situazione.

Infine, i debitori devono essere consapevoli delle possibili implicazioni fiscali del pagamento di un debito prescritto. Sebbene non vi siano specifiche disposizioni fiscali che trattino direttamente il pagamento di debiti prescritti, è sempre consigliabile consultare un consulente fiscale o legale per comprendere appieno le conseguenze di tali azioni nel contesto della propria situazione finanziaria.

In sintesi, pagare un debito dopo la prescrizione è un’azione volontaria e irrevocabile che non comporta obblighi legali per il creditore e non offre al debitore la possibilità di recuperare l’importo pagato. È essenziale che i debitori valutino attentamente le loro motivazioni e comprendano appieno le implicazioni prima di decidere di pagare un debito prescritto.

Quali Sono i Principali Termini di Prescrizione per i Debiti Tra Privati?

I termini di prescrizione per i debiti tra privati sono disciplinati dagli articoli del Codice Civile Italiano. Ecco alcuni dei principali termini prescrizionali:

  • Debiti contrattuali: 10 anni.
  • Debiti derivanti da rapporti di lavoro subordinato: 5 anni.
  • Debiti per canoni di locazione: 5 anni.
  • Debiti per spese condominiali: 5 anni.
  • Debiti per parcelle di professionisti: 3 anni.
  • Debiti derivanti da rapporti di lavoro autonomo: 1 anno.

Esempi Pratici di Prescrizione dei Debiti Tra Privati

Per comprendere meglio come funziona la prescrizione dei debiti tra privati, consideriamo alcuni esempi pratici:

Esempio 1: Prestito Personale

Mario presta 5.000 euro al suo amico Luca con l’accordo che Luca restituirà la somma entro il 1° gennaio 2014. Il 1° gennaio 2024, Mario non ha ancora ricevuto il pagamento. Poiché il termine di prescrizione per i debiti contrattuali è di 10 anni, Mario non può più richiedere il pagamento del debito dopo il 1° gennaio 2024.

Esempio 2: Canoni di Locazione

Anna affitta un appartamento a Paolo e concorda un canone mensile di 500 euro. Paolo smette di pagare il canone il 1° gennaio 2019. Anna ha tempo fino al 1° gennaio 2024 per richiedere il pagamento dei canoni arretrati, poiché il termine di prescrizione per i canoni di locazione è di 5 anni.

Esempio 3: Parcelle di Professionisti

Un avvocato fornisce consulenza legale a un cliente e invia una parcella di 2.000 euro il 1° gennaio 2020. Il cliente non paga la parcella. L’avvocato ha tempo fino al 1° gennaio 2023 per richiedere il pagamento, poiché il termine di prescrizione per le parcelle dei professionisti è di 3 anni.

Quali Sono le Soluzioni per Gestire i Debiti Prescritti?

Quando si scopre che un debito è prescritto, ci sono diverse soluzioni per gestire la situazione. Una delle opzioni è contestare formalmente la richiesta di pagamento, come già menzionato. È possibile anche cercare un accordo con il creditore, spiegando che il debito è prescritto e proponendo un pagamento parziale o una soluzione alternativa. In alcuni casi, può essere utile rivolgersi a un mediatore o a un arbitro per risolvere la controversia in modo amichevole.

La Legge Sul Sovraindebitamento

La Legge 3/2012, sostituita dal Decreto Legislativo n. 14/2019, offre strumenti utili per gestire situazioni di sovraindebitamento. Questi strumenti includono il concordato minore, il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, la liquidazione controllata e l’esdebitazione del debitore incapiente. Queste procedure consentono di ridurre o cancellare i debiti, inclusi quelli tra privati, offrendo una seconda chance a chi è oberato dai debiti.

Concordato Minore

Il concordato minore consente di proporre ai creditori un pagamento dilazionato a saldo e stralcio dei debiti. La proposta deve essere approvata dai creditori per diventare efficace.

Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore

Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore permette di ridurre i debiti a saldo e stralcio, purché il debitore non abbia causato l’indebitamento con dolo o colpa grave.

Liquidazione Controllata

La liquidazione controllata consente al debitore di mettere a disposizione dei creditori tutti i suoi beni e redditi eccedenti le esigenze di mantenimento della famiglia per un periodo massimo di tre anni, liberandosi integralmente dai debiti.

Esdebitazione del Debitore Incapiente

L’esdebitazione del debitore incapiente permette al debitore nullatenente di liberarsi integralmente dai debiti, a condizione che non abbia causato l’indebitamento con dolo o colpa grave.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti Privati e Societari

Affrontare il problema dei debiti non è mai facile, sia per i privati che per le società. La complessità delle leggi, la variabilità delle situazioni finanziarie e la necessità di prendere decisioni rapide e informate rendono questo campo estremamente delicato e complesso. Per queste ragioni, è essenziale avere al proprio fianco un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti privati e societari. La presenza di un professionista esperto non solo può aiutare a comprendere meglio i propri diritti e le proprie responsabilità, ma può anche offrire strategie efficaci per gestire e risolvere i problemi di indebitamento.

Innanzitutto, un avvocato specializzato è in grado di fornire una consulenza precisa e dettagliata sulle leggi vigenti in materia di debiti. Le normative, infatti, sono soggette a frequenti modifiche e aggiornamenti, e solo un esperto del settore può garantire una conoscenza approfondita e aggiornata. Questo è particolarmente importante quando si tratta di comprendere i termini di prescrizione dei debiti, le modalità di interruzione della prescrizione e le eventuali eccezioni previste dalla legge. Conoscere esattamente quali sono i propri diritti e i tempi entro i quali è possibile agire può fare la differenza tra il riuscire a risolvere una situazione debitoria in modo favorevole o ritrovarsi in difficoltà ancora maggiori.

Un altro aspetto cruciale è la capacità dell’avvocato di negoziare con i creditori. La negoziazione è spesso una delle strade più efficaci per gestire i debiti, soprattutto quando si tratta di ottenere condizioni di pagamento più favorevoli o di raggiungere accordi di saldo e stralcio. Un avvocato esperto sa come presentare le argomentazioni più convincenti, come dimostrare l’effettiva situazione finanziaria del debitore e come ottenere il massimo beneficio possibile. Questo può includere la riduzione degli importi dovuti, l’eliminazione degli interessi di mora o la dilazione dei pagamenti.

La presenza di un avvocato specializzato è fondamentale anche nelle situazioni più critiche, come il pignoramento dei beni o il fallimento. In questi casi, la difesa legale non è solo una questione di competenza tecnica, ma anche di strategia. Un avvocato esperto sa come contestare gli atti di pignoramento, quali sono le eccezioni da sollevare in giudizio e quali documenti presentare per difendere al meglio gli interessi del proprio assistito. Allo stesso modo, nel caso di fallimento di una società, un avvocato può guidare l’azienda attraverso le procedure concorsuali, cercando di minimizzare le perdite e di proteggere il più possibile il patrimonio personale dei soci e degli amministratori.

Inoltre, un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti può assistere i propri clienti nell’utilizzo degli strumenti legali previsti dalla legge per il sovraindebitamento. La Legge 3/2012, recentemente aggiornata dal Decreto Legislativo n. 14/2019, offre diverse soluzioni per i soggetti sovraindebitati, tra cui il concordato minore, il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, la liquidazione controllata e l’esdebitazione del debitore incapiente. Ogni strumento ha requisiti specifici e procedure da seguire, e solo un avvocato esperto può aiutare a scegliere la soluzione più adatta alla propria situazione e a presentare la domanda in modo corretto.

La gestione dei debiti non riguarda solo gli aspetti legali, ma anche quelli psicologici ed emotivi. La pressione dei creditori, il timore di perdere i propri beni o la propria casa, la paura di non riuscire a garantire il futuro della propria famiglia sono tutte preoccupazioni che possono avere un impatto devastante sulla qualità della vita. Avere un avvocato al proprio fianco significa anche avere un punto di riferimento, una figura professionale che può offrire supporto, rassicurazioni e una prospettiva chiara su come affrontare e risolvere la situazione.

Infine, un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti può aiutare a prevenire future situazioni di indebitamento. Attraverso una consulenza mirata, è possibile individuare le cause che hanno portato all’indebitamento e adottare le misure necessarie per evitarle in futuro. Questo può includere la revisione dei contratti, la gestione più oculata delle risorse finanziarie, l’adozione di politiche di risparmio o l’accesso a finanziamenti più vantaggiosi. La prevenzione è sempre la migliore strategia, e un avvocato può fornire gli strumenti e le conoscenze necessarie per costruire una solida base finanziaria.

In conclusione, affrontare i debiti, sia privati che societari, richiede competenza, strategia e supporto legale. Un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti può offrire tutto questo, aiutando a comprendere le leggi, a negoziare con i creditori, a difendersi in giudizio e a utilizzare gli strumenti legali per il sovraindebitamento. Ma soprattutto, può offrire un sostegno prezioso in un momento di grande difficoltà, aiutando a ritrovare la serenità e a costruire un futuro finanziario più sicuro e stabile.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Perciò se hai bisogno di un avvocato specializzato in cancellazione debiti privati e societari, qui di seguito trovi tutti i nostri contatti per un aiuto rapido e sicuro.

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Giuseppe Monardo

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