L’Esdebitazione della Ditta Individuale nel Codice della Crisi dell’Impresa

L’esdebitazione rappresenta un capitolo fondamentale nella legislazione italiana destinato a supportare la ripresa economica delle ditte individuali travagliate da debiti insormontabili. Questo meccanismo legale è cruciale non solo per salvaguardare l’economia a livello micro e macro, ma anche per mantenere il tessuto sociale ed economico stabilizzando le attività commerciali e prevenendo le gravi conseguenze personali legate al sovraindebitamento, come l’insolvenza o, nei casi più estremi, situazioni di grave distress personale.

Andiamo ad approfondire tutto con gli Avvocati di Studio Monardo, lo studio legale specializzato in procedure di esdebitazione di ditte individuali.

Cosa Significa Esdebitazione?

Cos’è l’esdebitazione?

L’esdebitazione è un processo giuridico che cancella i debiti residui di un debitore dopo il completamento di una procedura di sovraindebitamento. Questo strumento giuridico permette agli imprenditori di ripulire il loro passivo e di avere la possibilità di accedere nuovamente al credito, con l’obiettivo di reintegrarli nel ciclo economico e produttivo. È una sorta di “seconda chance” per coloro che, nonostante gli sforzi, non riescono a uscire dal circolo vizioso del debito.

Qual è la filosofia dietro l’esdebitazione?

La filosofia dietro questa legge è di concedere una “seconda chance” a coloro che, nonostante gli sforzi e l’adesione a rigide procedure di risanamento, non riescono a uscire dal circolo vizioso del debito. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, evoluzione della Legge 3 del 2012, detta i termini e le condizioni sotto cui un imprenditore può accedere a questa opportunità di rinascita economica.

Quali Sono Le Condizioni Per l’Accesso all’Esdebitazione?

Quali sono le condizioni per accedere all’esdebitazione?

Secondo l’articolo 280 del Codice della Crisi, per accedere all’esdebitazione, il debitore non deve aver commesso particolari reati economici e deve dimostrare di aver tenuto una gestione trasparente e accurata del proprio attivo e passivo. Inoltre, non deve aver già beneficiato di questa misura negli ultimi cinque anni né averla ricevuta per più di due volte. Questi criteri mirano a garantire che solo gli imprenditori che hanno agito in buona fede possano beneficiarne.

Come si può dimostrare la correttezza nella gestione della procedura?

Il debitore deve cooperare attivamente con gli organi della procedura di sovraindebitamento, fornendo tutte le informazioni necessarie e partecipando in modo costruttivo al processo di risanamento dei debiti. Questa cooperazione è essenziale per ottenere l’esdebitazione. Il tribunale nomina un gestore giudiziario che supervisiona il processo, assicurandosi che il debitore rispetti tutte le normative e agisca con trasparenza.

Come Funziona Il Processo di Esdebitazione?

Come avviene il processo di esdebitazione?

Il processo di esdebitazione per le ditte individuali nel 2024 si svolge entro un quadro giuridico ben definito, delineato dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Questa procedura è destinata a offrire agli imprenditori una possibilità di riscatto finanziario, eliminando i loro debiti pregressi e consentendo loro di avviare un nuovo capitolo economico.

Quali sono i passaggi del processo di esdebitazione?

Il processo inizia con la presentazione di una domanda al tribunale competente da parte del debitore o su iniziativa dei creditori. La domanda deve essere accompagnata da una documentazione dettagliata che dimostri la situazione di sovraindebitamento e l’incapacità del debitore di soddisfare i propri obblighi finanziari. Questo include un inventario completo dei beni, un elenco dettagliato dei creditori e delle passività, nonché un piano di risanamento che mostri come il debitore intende trattare i debiti pendenti.

Una volta che la procedura è stata avviata, il tribunale nominerà un gestore giudiziario che valuterà la fattibilità del piano di risanamento proposto e la sincerità delle intenzioni dell’imprenditore. Il gestore ha il compito di supervisionare l’operato del debitore, assicurando che tutte le azioni compiute rispettino le normative vigenti e siano volte al miglioramento della situazione debitoria.

Quali sono le condizioni che il debitore deve rispettare?

Il debitore non deve aver beneficiato di una precedente esdebitazione negli ultimi cinque anni e non deve averla ricevuta per più di due volte. Inoltre, deve dimostrare di aver agito con onestà e trasparenza nel corso del procedimento. Questo include la piena cooperazione con il gestore giudiziario e il tribunale, oltre all’assenza di tentativi di occultare beni o manipolare i libri contabili.

Come si conclude il processo di esdebitazione?

Se il debitore rispetta tutte le condizioni e il piano di risanamento è ritenuto soddisfacente, il giudice può dichiarare l’esdebitazione. Questa dichiarazione può avvenire al termine della procedura di risanamento o, se il processo non si chiude entro tre anni, l’esdebitazione può essere concessa automaticamente. La decisione finale è accompagnata da una verifica delle condizioni stabilite dalla legge e dall’analisi dell’impegno dimostrato dal debitore nel risanare la propria situazione finanziaria.

Quali Sono Gli Effetti dell’Esdebitazione?

Quali sono gli effetti dell’esdebitazione sulla vita di un imprenditore?

Una volta ottenuta l’esdebitazione, un imprenditore può ricominciare senza il peso dei debiti passati, con la possibilità di riorganizzare la sua attività economica e di accedere a nuove forme di credito. Questo non solo aiuta a prevenire situazioni di usura o attività illecite, ma favorisce anche una ripresa economica sostenibile e responsabile.

Quali sono gli effetti dell’esdebitazione sull’economia?

La portata di questa misura è significativa: ripulendo il passato debitorio dell’imprenditore, gli viene data la possibilità di riavviare le attività economiche senza il fardello del passato. Questo non solo aiuta l’individuo, ma ha un effetto positivo sull’economia locale e, più in generale, sul sistema economico del paese, stimolando l’occupazione, il consumo e la fiducia delle istituzioni creditizie.

Quali sono i rischi e le sfide del processo di esdebitazione?

L’esdebitazione non è priva di sfide. Il processo è complesso e richiede una navigazione attenta delle normative, spesso in un contesto di pressione finanziaria e emotiva. Il debitore deve dimostrare onestà e trasparenza, cooperare con il gestore giudiziario e non aver commesso reati economici. La consulenza legale qualificata è essenziale per guidare l’imprenditore attraverso il labirinto burocratico e legale, assicurando che tutte le azioni intraprese siano in linea con le leggi vigenti e massimizzino le possibilità di ottenere l’esdebitazione.

Domande Frequenti sull’Esdebitazione Di Una Ditta Individuale

Cosa succede se il debitore ditta individuale non rispetta le condizioni per l’esdebitazione?

Se un debitore ditta individuale non rispetta le condizioni stabilite per l’esdebitazione, le conseguenze possono essere significative e negative. La prima e più immediata conseguenza è che il giudice può rifiutare di concedere l’esdebitazione. Questo significa che il debitore rimane responsabile dei debiti residui, nonostante abbia avviato il processo di esdebitazione con l’intenzione di liberarsi da tali obblighi finanziari. La mancata concessione dell’esdebitazione implica che il debitore continua a essere soggetto alle richieste di pagamento dei creditori, con il rischio di ulteriori azioni esecutive come il pignoramento dei beni.

Inoltre, il debitore potrebbe essere soggetto a ulteriori spese legali e procedurali. Avviare il processo di esdebitazione comporta dei costi, inclusi quelli per la presentazione della domanda e per la gestione del caso da parte del gestore giudiziario. Se il processo non si conclude con successo a causa della mancata osservanza delle condizioni richieste, questi costi si sommano al debito esistente, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria del debitore.

Un altro effetto negativo del mancato rispetto delle condizioni è il potenziale danno alla reputazione del debitore. La trasparenza e la buona fede sono requisiti fondamentali per ottenere l’esdebitazione. Se un debitore non rispetta le condizioni, ciò può essere interpretato come un segno di scarsa affidabilità o, peggio, di comportamento fraudolento. Questo può rendere più difficile per il debitore ottenere credito in futuro, poiché le istituzioni finanziarie potrebbero essere riluttanti a concedere prestiti a chi ha dimostrato di non rispettare gli impegni legali e finanziari.

In aggiunta, la non conformità alle condizioni dell’esdebitazione può anche portare a ulteriori complicazioni legali. Ad esempio, se il debitore ha cercato di occultare beni o ha fornito informazioni false durante il processo, può essere soggetto a procedimenti penali per frode. Questo non solo comporta potenziali sanzioni legali, ma può anche avere un impatto devastante sulla vita personale e professionale del debitore, con conseguenze che vanno ben oltre la sfera finanziaria.

Dal punto di vista procedurale, se il debitore non collabora attivamente con il gestore giudiziario o non fornisce la documentazione richiesta, il processo di esdebitazione può essere interrotto. Questo significa che tutto il lavoro svolto fino a quel punto diventa nullo, e il debitore si trova nuovamente al punto di partenza, con i debiti intatti e senza aver ottenuto alcun beneficio dal tentativo di esdebitazione. In casi estremi, la non conformità può anche portare alla dichiarazione di fallimento, con tutte le implicazioni che questo comporta, inclusa la liquidazione dei beni del debitore per soddisfare i creditori.

In conclusione, il mancato rispetto delle condizioni per l’esdebitazione può avere gravi conseguenze per un debitore ditta individuale. Non solo il debito rimane, ma possono sorgere ulteriori problemi finanziari, legali e reputazionali. Pertanto, è fondamentale che il debitore segua scrupolosamente tutte le indicazioni e collabori pienamente con il gestore giudiziario e il tribunale per massimizzare le possibilità di successo del processo di esdebitazione.

Quali sono le tempistiche per ottenere l’esdebitazione di una ditta individuale?

Le tempistiche per ottenere l’esdebitazione di una ditta individuale possono variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui la complessità del caso, la cooperazione del debitore e l’efficienza del sistema giudiziario. Tuttavia, è possibile delineare un quadro generale del processo e delle tempistiche tipiche.

Il primo passo nel processo di esdebitazione è la presentazione della domanda al tribunale competente. Questa domanda deve essere accompagnata da una documentazione dettagliata che dimostri la situazione di sovraindebitamento e l’incapacità del debitore di soddisfare i propri obblighi finanziari. Questo può richiedere tempo, poiché il debitore deve raccogliere e organizzare tutti i documenti necessari, come l’inventario dei beni, l’elenco dei creditori e delle passività, e un piano di risanamento dettagliato. Solitamente, questa fase preliminare può durare alcune settimane o mesi, a seconda della situazione specifica del debitore e della sua capacità di preparare la documentazione richiesta.

Una volta presentata la domanda, il tribunale nomina un gestore giudiziario per valutare la fattibilità del piano di risanamento proposto e la sincerità delle intenzioni dell’imprenditore. Il gestore giudiziario svolge un ruolo cruciale nel supervisionare l’intero processo, assicurandosi che tutte le azioni compiute dal debitore siano conformi alle normative vigenti. Questa fase di valutazione e supervisione può richiedere diversi mesi, durante i quali il gestore esamina i documenti, interagisce con il debitore e i creditori, e può richiedere ulteriori informazioni o chiarimenti.

Nel corso di questo periodo, è essenziale che il debitore collabori pienamente con il gestore giudiziario, fornendo tutte le informazioni richieste e partecipando attivamente al processo di risanamento. La cooperazione del debitore può accelerare il processo, mentre eventuali ritardi nella fornitura di documentazione o nella risposta alle richieste del gestore possono allungare i tempi.

Se il piano di risanamento è ritenuto soddisfacente e il debitore ha rispettato tutte le condizioni, il gestore giudiziario presenta una relazione al tribunale. Il tribunale, sulla base di questa relazione, può decidere di concedere l’esdebitazione. Tuttavia, se il processo non si chiude entro tre anni, l’esdebitazione può essere concessa automaticamente, a condizione che tutte le condizioni siano state rispettate. Pertanto, il periodo massimo previsto dalla legge per completare il processo di esdebitazione è di tre anni.

In sintesi, le tempistiche per ottenere l’esdebitazione di una ditta individuale possono variare da diversi mesi a un massimo di tre anni. Questo dipende dalla rapidità con cui il debitore prepara e presenta la documentazione necessaria, dalla complessità del caso, dall’efficienza del gestore giudiziario e del tribunale, e dal livello di cooperazione del debitore durante tutto il processo. Mantenere una comunicazione costante e trasparente con il gestore giudiziario e il tribunale è essenziale per assicurare che il processo proceda senza intoppi e per minimizzare i ritardi.

L’esdebitazione non è un processo rapido, ma è progettato per garantire che tutte le parti coinvolte, inclusi i creditori, abbiano un quadro chiaro e completo della situazione finanziaria del debitore. Questo tempo permette di valutare adeguatamente il piano di risanamento e di assicurarsi che il debitore abbia agito in buona fede, aumentando così le possibilità di una ripresa economica sostenibile e responsabile per l’imprenditore.

La Ditta Individuale può richiedere l’esdebitazione più di una volta?

La possibilità per una ditta individuale di richiedere l’esdebitazione più di una volta è disciplinata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, che stabilisce criteri chiari e restrittivi per evitare abusi del sistema. Secondo la normativa vigente, la ditta individuale può richiedere l’esdebitazione, ma ci sono limitazioni precise per garantire che questo strumento sia utilizzato correttamente e riservato a situazioni di reale necessità.

In primo luogo, è importante sottolineare che il debitore non deve aver già beneficiato dell’esdebitazione negli ultimi cinque anni. Questo limite temporale è stato introdotto per evitare che le imprese e gli imprenditori possano ripetutamente ricorrere all’esdebitazione come una soluzione facile ai propri problemi finanziari, senza tentare di risolverli in modo più strutturale e sostenibile. L’intento della legge è quello di garantire che l’esdebitazione sia un’ultima risorsa, utilizzata solo quando tutte le altre opzioni di risanamento sono state esaurite.

Inoltre, la legge stabilisce che un imprenditore non può beneficiare dell’esdebitazione per più di due volte nella sua vita. Questo limite è stato fissato per assicurare che l’esdebitazione rimanga un’opzione straordinaria e non diventi un’abitudine per risolvere problemi finanziari. La restrizione a due volte riflette la filosofia che ogni imprenditore debba avere la possibilità di un “nuovo inizio” in caso di fallimento, ma che questa opportunità debba essere usata con responsabilità e consapevolezza.

Se un imprenditore ha già ottenuto l’esdebitazione due volte, non potrà più accedere a questo beneficio. Questo significa che dovrà cercare altre soluzioni per affrontare le difficoltà finanziarie, come la ristrutturazione del debito, la negoziazione diretta con i creditori o altre forme di intervento finanziario e legale. La finalità è di incentivare comportamenti finanziari responsabili e di prevenire l’abuso delle misure di esdebitazione.

Le condizioni per richiedere l’esdebitazione sono rigorose anche sotto altri aspetti. Il debitore deve dimostrare di non aver commesso reati economici e di aver gestito con trasparenza e accuratezza la propria situazione finanziaria. Questo include la presentazione di una documentazione completa e dettagliata della propria situazione debitoria e patrimoniale e la cooperazione attiva con il gestore giudiziario durante tutto il processo di risanamento. Qualsiasi tentativo di occultare beni, manipolare documenti o agire in modo fraudolento può portare al rifiuto dell’esdebitazione e, nei casi più gravi, a procedimenti penali.

È fondamentale che il debitore dimostri buona fede e onestà in tutte le fasi del processo di esdebitazione. Il tribunale e il gestore giudiziario valutano attentamente il comportamento del debitore per assicurarsi che l’esdebitazione sia concessa solo a coloro che ne hanno effettivamente bisogno e che hanno fatto tutto il possibile per risolvere i propri problemi finanziari in modo lecito e trasparente.

In conclusione, la ditta individuale può richiedere l’esdebitazione più di una volta, ma ci sono limiti stringenti per garantire che questa misura sia utilizzata in modo appropriato. Non è possibile richiedere l’esdebitazione se ne è già stata concessa una negli ultimi cinque anni, e non si può beneficiare di questo strumento più di due volte nella vita. Queste restrizioni sono progettate per prevenire abusi e per assicurare che l’esdebitazione rimanga una soluzione straordinaria per situazioni di grave difficoltà finanziaria. La trasparenza, l’onestà e la cooperazione con il gestore giudiziario sono elementi chiave per poter accedere e beneficiare di questo importante strumento di risanamento economico.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Esdebitazione Di Ditta Individuale

Affrontare un processo di esdebitazione rappresenta una delle sfide più complesse e delicate per una ditta individuale che si trova in una situazione di sovraindebitamento. La normativa vigente, seppur mirata a offrire una seconda opportunità agli imprenditori in difficoltà, è intrisa di dettagli legali e procedurali che richiedono una conoscenza approfondita e una gestione esperta. In questo contesto, l’importanza di avere al proprio fianco un avvocato esperto in esdebitazione delle ditte individuali non può essere sottovalutata.

Un avvocato specializzato è in grado di guidare l’imprenditore attraverso ogni fase del processo, garantendo che tutte le azioni intraprese siano conformi alle leggi vigenti e che tutte le scadenze procedurali siano rispettate. La preparazione della documentazione necessaria per la presentazione della domanda di esdebitazione è un compito complesso che richiede precisione e attenzione ai dettagli. Un avvocato esperto sa esattamente quali informazioni includere, come presentarle in modo chiaro e completo, e come evitare gli errori comuni che possono ritardare o compromettere l’intero processo.

La nomina di un gestore giudiziario è un altro momento critico nel processo di esdebitazione. Questo professionista ha il compito di valutare la situazione finanziaria dell’imprenditore e di supervisionare l’implementazione del piano di risanamento. Avere un avvocato al proprio fianco durante questa fase garantisce che l’interazione con il gestore giudiziario sia gestita in modo professionale e che tutte le comunicazioni siano chiare e ben documentate. Un avvocato può inoltre assistere nel rispondere a eventuali richieste di ulteriori informazioni o chiarimenti da parte del gestore giudiziario, assicurando che il debitore rimanga sempre in linea con le aspettative del tribunale.

La cooperazione attiva con il gestore giudiziario e il tribunale è essenziale per dimostrare la buona fede del debitore. Un avvocato esperto può aiutare l’imprenditore a mantenere una trasparenza totale durante tutto il processo, offrendo consigli su come gestire al meglio i rapporti con i creditori e su come documentare tutte le operazioni finanziarie in modo accurato. Questa trasparenza è cruciale per evitare sospetti di frode o occultamento di beni, che potrebbero compromettere seriamente le possibilità di ottenere l’esdebitazione.

Le condizioni rigorose imposte dalla legge per l’ottenimento dell’esdebitazione richiedono una comprensione precisa di tutti i requisiti legali. Ad esempio, il debitore deve dimostrare di non aver commesso reati economici e di aver gestito la propria attività in modo trasparente e onesto. Un avvocato esperto può fornire una consulenza preziosa su come soddisfare questi requisiti e su come presentare le prove necessarie in modo convincente. Inoltre, l’avvocato può monitorare l’intero processo per assicurarsi che tutte le condizioni siano rispettate, intervenendo tempestivamente in caso di eventuali problemi o deviazioni.

Il ruolo dell’avvocato è cruciale anche nella fase finale del processo, quando il tribunale deve decidere se concedere l’esdebitazione. La presentazione finale del caso richiede una preparazione meticolosa e una rappresentazione efficace davanti al giudice. Un avvocato esperto in esdebitazione può articolare chiaramente i meriti del caso, evidenziando l’impegno dell’imprenditore nel risanamento e la conformità a tutte le normative. Questa rappresentazione può fare la differenza tra l’ottenimento dell’esdebitazione e il rifiuto della stessa.

Oltre alla gestione del processo legale, un avvocato esperto può offrire supporto strategico e morale all’imprenditore. Affrontare una situazione di sovraindebitamento è stressante e può avere un impatto significativo sul benessere mentale e emotivo dell’imprenditore. Sapere di avere un professionista competente al proprio fianco può alleviare parte di questo stress, offrendo una guida sicura attraverso un periodo turbolento. L’avvocato non solo fornisce competenze legali, ma diventa anche un alleato strategico che lavora per proteggere gli interessi dell’imprenditore e per trovare le soluzioni più efficaci.

Inoltre, un avvocato esperto può assistere l’imprenditore anche dopo l’ottenimento dell’esdebitazione. Ripulire il passato debitorio è solo il primo passo verso la ripresa economica. Un avvocato può aiutare l’imprenditore a riorganizzare la propria attività, a gestire i rapporti con i nuovi creditori e a evitare future situazioni di sovraindebitamento. Questo supporto post-esdebitazione è fondamentale per garantire che l’imprenditore possa davvero ricominciare da capo e costruire una base solida per il futuro.

In conclusione, la complessità e la delicatezza del processo di esdebitazione rendono indispensabile l’assistenza di un avvocato esperto. Questo professionista non solo assicura che tutte le procedure siano seguite correttamente, ma offre anche un supporto strategico e morale che può fare la differenza tra il successo e il fallimento del processo. L’avvocato diventa una figura chiave nella protezione dei diritti dell’imprenditore, nella gestione dei rapporti con i creditori e nel facilitare una ripresa economica sostenibile e responsabile. Affidarsi a un esperto in esdebitazione non è solo una scelta saggia, ma una necessità per chiunque si trovi ad affrontare una situazione di sovraindebitamento. Questo permette di navigare con sicurezza attraverso le complessità legali, di massimizzare le possibilità di ottenere l’esdebitazione e di garantire una seconda opportunità per ripartire con successo.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Qui una delle testimonianze positive del lavoro dell’Avvocato Monardo.

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La consulenza fisica, a differenza da quella esclusivamente digitale, avviene sempre a partire da due settimane dal primo contatto.

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Giuseppe Monardo

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