Usura Mutui e Finanziamenti Originaria e Sopravvenuta Nel 2024

Nel 2024, la questione dell’usura nei mutui e nei finanziamenti continua a essere di rilevante importanza per il sistema finanziario italiano e per i mutuatari. L’usura bancaria, che è una forma specifica di usura disciplinata dall’art. 644 del Codice Penale e dalle modifiche apportate dalla Legge 7 marzo 1996, n. 108, si riferisce alla concessione di credito a tassi di interesse superiori a quelli legali, definiti tassi di interesse usurari. Questi tassi sono determinati tenendo conto delle commissioni, delle remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito.

Il legislatore italiano ha affrontato il fenomeno dell’usura attraverso una serie di interventi normativi significativi, culminati nella legge 7 marzo 1996, n. 108, che ha ridisegnato l’art. 644 c.p. e l’art. 1815 c.c., e nel decreto legge 29 dicembre 2000, n. 394, convertito nella legge 28 febbraio 2001, n. 24, che ha chiarito ulteriormente il concetto di usura. Questa normativa ha istituito un sistema per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi (TEGM) da parte della Banca d’Italia, che serve come base per determinare i tassi soglia oltre i quali gli interessi sono considerati usurari. I decreti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) pubblicano trimestralmente questi tassi, che comprendono tutte le commissioni e le spese collegate al credito.

Nel 2024, l’attenzione si concentra ancora sulla distinzione tra usura originaria e usura sopravvenuta. L’usura originaria si verifica quando i tassi di interesse pattuiti al momento della stipula del contratto superano il tasso soglia stabilito dalla legge. Questa forma di usura comporta la nullità della clausola che prevede gli interessi usurari, e il mutuatario ha il diritto di non pagare tali interessi e di richiedere la restituzione di quelli eventualmente già pagati. La legge è chiara su questo punto: la verifica dell’usurarietà deve essere effettuata al momento della pattuizione del contratto, e non sono ammesse variazioni successive che possano trasformare un tasso lecito in usurario.

D’altro canto, l’usura sopravvenuta si riferisce a situazioni in cui i tassi di interesse, inizialmente leciti, superano il tasso soglia a causa di variazioni nei tassi di mercato o di altre condizioni sopravvenute durante la durata del contratto. La giurisprudenza italiana, consolidata dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 24675/2017, ha stabilito che l’usura sopravvenuta non è motivo sufficiente per dichiarare nulli gli interessi del contratto. Pertanto, se i tassi di interesse diventano usurari dopo la stipula del contratto, non si applica la sanzione della nullità della clausola, ma il mutuatario può richiedere la riduzione degli interessi al tasso legale.

Le conseguenze legali dell’usura sono severe. L’art. 644 c.p. prevede sanzioni penali per chiunque si faccia dare o promettere, sotto qualsiasi forma, interessi o altri vantaggi usurari. La legge stabilisce che il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari, il cosiddetto tasso-soglia, è determinato trimestralmente dal MEF. Quando un contratto di mutuo o di finanziamento prevede interessi superiori a questo limite, si configurano il reato di usura e la nullità della clausola che prevede tali interessi.

L’art. 1815, comma 2, c.c., dispone che se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi. Questa previsione sanziona severamente la pratica dell’usura, trasformando il finanziamento da oneroso a gratuito e consentendo al mutuatario di richiedere la restituzione degli interessi pagati. L’azione di ripetizione degli interessi usurari si prescrive in dieci anni, e questa disposizione si applica a tutte le forme di finanziamento, non solo al mutuo.

La verifica dell’usurarietà dei tassi di interesse è un processo complesso che richiede un confronto tra il TEGM rilevato dalla Banca d’Italia e il tasso effettivo applicato al contratto. Se il tasso effettivo supera il TEGM aumentato di un quarto, più quattro punti percentuali, il tasso è considerato usurario. Questa verifica deve essere effettuata al momento della stipula del contratto per determinare l’usura originaria.

La distinzione tra usura originaria e usura sopravvenuta è cruciale per comprendere le implicazioni legali e finanziarie per i mutuatari. Mentre l’usura originaria comporta la nullità della clausola e la restituzione degli interessi pagati, l’usura sopravvenuta non annulla il contratto ma permette al mutuatario di richiedere una riduzione degli interessi al tasso legale. Questo sistema mira a proteggere i mutuatari dalle pratiche usurarie, garantendo che i tassi di interesse applicati siano equi e conformi alla legge.

Nel contesto delle attuali condizioni economiche, con l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione, la questione dell’usura nei mutui e nei finanziamenti è diventata ancora più rilevante. I mutuatari devono essere consapevoli dei loro diritti e delle possibilità di contestare tassi di interesse usurari, sia al momento della stipula del contratto che durante la sua esecuzione.

In conclusione, la regolamentazione dell’usura nei mutui e nei finanziamenti è un aspetto fondamentale della protezione dei consumatori nel mercato finanziario italiano. Le leggi e le normative vigenti, supportate dalla giurisprudenza, offrono strumenti efficaci per contrastare le pratiche usurarie e garantire che i mutuatari non siano gravati da tassi di interesse eccessivi. Tuttavia, la complessità delle norme richiede una conoscenza approfondita e un’assistenza legale specializzata per navigare in questo campo e proteggere i propri diritti.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Che cos’è l’usura nei mutui e finanziamenti? L’usura bancaria è una forma di usura (reato previsto dall’art. 644 c.p. e modifiche apportate dalla Legge 7 marzo 1996, n. 108) che si verifica quando un istituto finanziario (banca, finanziaria) concede un credito (mutuo, prestito personale) con un tasso di interesse superiore a quello legale, definito tasso di interesse usurario. Questo tasso viene determinato considerando tutte le commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito.

Qual è La normativa di riferimento In Materia di Usura Mutui e Finanziamenti Nel 2024

Quali sono le leggi principali che regolano l’usura nei mutui e finanziamenti? La normativa di riferimento comprende la legge 7 marzo 1996, n. 108 (“Disposizioni in materia di usura”), e il decreto legge 29 dicembre 2000, n. 394 (c.d. Decreto “salva banche”), convertito con modificazioni nella legge 28 febbraio 2001, n. 24. Queste leggi hanno ridisegnato l’art. 644 c.p. e l’art. 1815 c.c., definendo i limiti dei tassi di interesse e le relative sanzioni. Le Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione dei tassi effettivi globali medi (TEGM) e i decreti trimestrali del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale completano il quadro normativo.

Quando un tasso è usurario

Come si determina se un tasso di interesse è usurario? Secondo il d.l. 29 dicembre 2000, n. 394, convertito in l. 28 febbraio 2001, n. 24, si considerano usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui sono promessi o convenuti, indipendentemente dal momento del loro pagamento. Questo significa che l’usurarietà si verifica solo se i tassi di interesse pattuiti al momento della stipula del contratto superano il tasso soglia determinato trimestralmente dai decreti del MEF.

L’usura nel codice penale: articolo 644 c.p.

Qual è il ruolo dell’art. 644 c.p. nel contesto dell’usura? L’art. 644 c.p. sanziona chiunque si fa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, interessi o altri vantaggi usurari. Il terzo comma dell’articolo stabilisce un limite obiettivo oltre il quale gli interessi sono considerati sempre usurari, denominato “tasso-soglia”. Questo limite è rilevato trimestralmente dal MEF sentiti la Banca d’Italia e l’Ufficio italiano dei cambi, e include tutte le commissioni e spese connesse al credito, escluse imposte e tasse.

Usura e sanzioni: l’articolo 1815 c.c.

Cosa prevede l’art. 1815 c.c. in caso di interessi usurari? L’art. 1815, comma 2, c.c., stabilisce che se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi. Questa disposizione si applica agli interessi usurari al momento della pattuizione del contratto, trasformando il finanziamento da oneroso a gratuito e permettendo al mutuatario di richiedere la restituzione degli interessi versati.

Usura originaria e sopravvenuta: differenze

Qual è la differenza tra usura originaria e usura sopravvenuta? L’usura originaria si verifica quando i tassi di interesse pattuiti al momento della stipula del contratto superano il tasso soglia. L’usura sopravvenuta, invece, si riferisce al superamento del tasso soglia durante la durata del contratto a causa di variazioni nei tassi di mercato o altre condizioni. La giurisprudenza attuale non considera l’usura sopravvenuta come motivo per dichiarare nulli gli interessi, applicando le sanzioni solo all’usura originaria.

La verifica dell’usurarietà

Come si verifica se un tasso di interesse è usurario? Per verificare l’usurarietà, si confronta il TEGM rilevato dalla Banca d’Italia con il tasso effettivo applicato al contratto. Se il tasso effettivo supera il TEGM aumentato di un quarto, più quattro punti percentuali, il tasso è considerato usurario. Questa verifica deve essere fatta al momento della stipula del contratto.

Conseguenze della clausola usuraria

Quali sono le conseguenze se una clausola contrattuale prevede interessi usurari? Se una clausola prevede interessi usurari, essa è nulla e non sono dovuti interessi. Il mutuatario può chiedere la restituzione degli interessi già pagati. La nullità della clausola non invalida l’intero contratto di mutuo o finanziamento, che rimane valido per la parte restante.

Ruolo degli avvocati specializzati

Perché è importante avere un avvocato specializzato in casi di usura nei mutui e finanziamenti? Un avvocato specializzato può esaminare i contratti, calcolare i tassi effettivi e confrontarli con i tassi soglia, offrendo assistenza legale per la richiesta di restituzione degli interessi usurari e rappresentando i clienti in contenziosi. La loro competenza è fondamentale per difendere i diritti dei mutuatari e garantire che i tassi applicati siano legali.

Procedure di sovraindebitamento

Cosa possono fare i mutuatari che non riescono a pagare le rate del mutuo? I mutuatari in difficoltà possono avvalersi delle procedure di sovraindebitamento previste dalla legge n. 3 del 2012, che includono il piano del consumatore, l’accordo di ristrutturazione dei debiti e la liquidazione del patrimonio. Ogni procedura richiede la presentazione di un piano di rientro del debito, che deve essere approvato dal tribunale.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Usura Mutui e Finanziamenti e Procedure di Sovraindebitamento

Avere al proprio fianco un avvocato specializzato in usura mutui e finanziamenti nel 2024, nonché nelle procedure di sovraindebitamento, è di fondamentale importanza per diverse ragioni. Innanzitutto, la complessità delle normative che regolano questi ambiti richiede una conoscenza approfondita e aggiornata che solo un professionista del settore può garantire. Le leggi sull’usura, le norme sui mutui e i finanziamenti, e le procedure di sovraindebitamento sono disciplinate da una vasta gamma di regolamenti e sentenze che possono variare nel tempo, rendendo necessaria una continua formazione e aggiornamento da parte dell’avvocato.

Un avvocato esperto è in grado di identificare prontamente i segnali di usura nei contratti di mutuo e finanziamento. L’usura può manifestarsi in varie forme, dalle clausole contrattuali che prevedono tassi di interesse superiori al tasso soglia, fino a costi accessori nascosti che elevano il Tasso Effettivo Globale (TEG) oltre i limiti legali. Un avvocato specializzato sa come analizzare in dettaglio questi contratti e individuare eventuali irregolarità. Inoltre, conosce le modalità per contestare tali clausole, sia in via stragiudiziale che giudiziale, proteggendo così gli interessi del cliente.

Nel caso di usura originaria, dove gli interessi usurari sono pattuiti già al momento della stipula del contratto, un avvocato può agire per ottenere la nullità della clausola che prevede tali interessi e la restituzione di quelli già pagati. Questo può rappresentare un notevole sollievo finanziario per il mutuatario, che altrimenti sarebbe gravato da un debito ingiusto e illegittimo. La procedura per ottenere tale riconoscimento richiede però una preparazione accurata e una strategia legale ben definita, aspetti che un avvocato esperto è in grado di fornire.

L’usura sopravvenuta, sebbene non comporti la nullità del contratto, rappresenta un’altra area in cui l’assistenza legale è cruciale. In questi casi, un avvocato può aiutare a rinegoziare i termini del finanziamento, riducendo il tasso di interesse applicato al tasso legale e impedendo che il mutuatario paghi più del dovuto. Questa forma di assistenza può fare una differenza significativa nella gestione del debito, prevenendo ulteriori difficoltà economiche per il mutuatario.

Le procedure di sovraindebitamento rappresentano un altro campo in cui l’intervento di un avvocato specializzato è essenziale. Quando un individuo o una famiglia non è più in grado di far fronte ai propri debiti, le procedure di sovraindebitamento offrono una via d’uscita legale per ristrutturare o ridurre il debito. Un avvocato può guidare il cliente attraverso le diverse opzioni disponibili, come il piano del consumatore, il concordato minore o la liquidazione controllata, aiutandolo a scegliere quella più adatta alla propria situazione.

La procedura di sovraindebitamento inizia con la presentazione di un’istanza all’organismo di composizione della crisi (OCC), che deve essere supportata da una documentazione dettagliata e accurata sulla situazione debitoria del richiedente. Un avvocato esperto in questa materia sa come preparare e presentare tale documentazione in modo efficace, aumentando le probabilità di successo della procedura. Inoltre, l’avvocato può rappresentare il cliente nelle fasi successive della procedura, negoziando con i creditori e assicurando che i diritti del cliente siano protetti.

Un altro vantaggio di avere un avvocato specializzato al proprio fianco è la capacità di affrontare eventuali contestazioni da parte dei creditori. In molte situazioni, i creditori possono opporsi alle richieste di riduzione del debito o contestare la validità delle procedure di sovraindebitamento. Un avvocato esperto è in grado di gestire queste contestazioni, presentando le argomentazioni legali necessarie per difendere il cliente e assicurare che la procedura prosegua senza intoppi.

Inoltre, un avvocato può fornire consulenza preventiva, aiutando i clienti a evitare di incorrere in situazioni di usura o sovraindebitamento. Ad esempio, può assistere nella valutazione delle offerte di mutuo o finanziamento, assicurando che i termini siano equi e conformi alle normative vigenti. Questo tipo di assistenza preventiva è particolarmente preziosa, in quanto può evitare problemi legali e finanziari futuri.

La presenza di un avvocato esperto è anche cruciale durante le fasi di negoziazione con le banche e gli istituti di credito. Spesso, le banche possono essere più inclini a negoziare termini più favorevoli quando sanno che il mutuatario è assistito da un legale competente. Un avvocato può rappresentare il cliente nelle trattative, ottenendo condizioni di pagamento migliori e prevenendo l’applicazione di tassi usurari o altre clausole svantaggiose.

Un altro aspetto importante dell’assistenza legale riguarda la gestione delle controversie legali. In caso di contenzioso, avere un avvocato specializzato significa poter contare su una rappresentanza legale qualificata, capace di difendere i diritti del cliente in tribunale. Questo è essenziale per risolvere le dispute in modo favorevole e minimizzare le conseguenze finanziarie negative.

La complessità delle normative sull’usura e sul sovraindebitamento richiede non solo una conoscenza approfondita delle leggi, ma anche la capacità di applicarle efficacemente alle specifiche situazioni dei clienti. Un avvocato specializzato ha l’esperienza necessaria per navigare tra le diverse normative, interpretare correttamente le disposizioni legali e applicarle in modo strategico per proteggere i clienti.

Infine, l’assistenza di un avvocato esperto offre un supporto psicologico e morale al cliente, che può affrontare il processo con maggiore serenità sapendo di essere affiancato da un professionista competente. Questo supporto è fondamentale in situazioni di stress finanziario, in cui la pressione e l’ansia possono rendere difficoltoso prendere decisioni razionali e informate.

In conclusione, l’importanza di avere al proprio fianco un avvocato specializzato in usura mutui e finanziamenti, nonché nelle procedure di sovraindebitamento, non può essere sottolineata abbastanza. La competenza legale, la capacità di negoziazione, la rappresentanza in tribunale e il supporto morale offerti da un avvocato esperto sono strumenti essenziali per affrontare e risolvere efficacemente le problematiche legate all’usura e al sovraindebitamento. La protezione dei propri diritti e l’ottenimento delle migliori condizioni possibili sono obiettivi raggiungibili solo con l’assistenza di un professionista qualificato e dedicato.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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