Debiti Fiscali e Composizione Negoziata Della Crisi 2024: Cosa Sapere

Nel contesto economico e giuridico attuale, la gestione dei debiti fiscali rappresenta una delle sfide più significative per le imprese. Le difficoltà finanziarie possono emergere da una serie di fattori, tra cui fluttuazioni economiche, crisi globali, gestione inefficace delle risorse e imprevisti fiscali. In Italia, il legislatore ha introdotto una serie di strumenti per aiutare le imprese a navigare attraverso queste sfide e uno dei più rilevanti è la Composizione Negoziata della Crisi, disciplinata dal “Codice della Crisi e dell’Insolvenza” (CCI).

Il CCI è stato introdotto con il Decreto Legislativo n. 14 del 2019 e rappresenta una svolta nel modo in cui le imprese italiane possono affrontare e gestire le crisi finanziarie. La Composizione Negoziata della Crisi è uno strumento che consente alle imprese in difficoltà di rinegoziare i propri debiti con i creditori, compresa l’Agenzia delle Entrate, in modo da evitare il fallimento e mantenere la continuità aziendale. Questo strumento si è evoluto ulteriormente con l’articolo 38, comma 1, del Decreto Legge n. 13 del 2023, che ha introdotto misure più flessibili per la gestione dei debiti fiscali.

Uno dei principali vantaggi della Composizione Negoziata della Crisi è la possibilità di richiedere la dilazione del pagamento dei debiti fiscali non iscritti a ruolo. Questo significa che le imprese possono ristrutturare i loro debiti fiscali in modo da renderli più gestibili nel tempo. In particolare, la legge consente di stabilire un piano di rateizzazione con quote variabili di importo crescente per ciascun anno, adattando i pagamenti alle capacità finanziarie dell’impresa nel tempo. Questa flessibilità è cruciale per le imprese che stanno cercando di riprendersi da una crisi finanziaria e di stabilizzare le proprie operazioni.

La normativa che disciplina questa possibilità è l’articolo 25-bis, comma 4, del CCI, rafforzato dall’articolo 38, comma 1, del Dl n. 13/2023. Questa disposizione è stata pensata per incentivare l’accesso delle imprese alla Composizione Negoziata della Crisi, riconoscendo le difficoltà che molti operatori hanno incontrato nei primi mesi di operatività del nuovo istituto, in particolare quelle legate alla gestione del debito verso l’erario o altri enti pubblici. Il debito fiscale, infatti, spesso rappresenta la voce debitoria più rilevante per molte imprese, e quindi il maggiore ostacolo al risanamento.

Il processo di Composizione Negoziata della Crisi inizia con la dichiarazione dello stato di crisi da parte dell’impresa, seguita dalla nomina di un esperto indipendente che assiste l’impresa nel negoziare con i creditori. L’esperto indipendente gioca un ruolo cruciale, agendo come mediatore tra l’impresa e i creditori per trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti. Questo processo richiede una trasparenza totale da parte dell’impresa riguardo la sua situazione finanziaria, inclusi dettagli sui debiti, sui creditori e sulle capacità di pagamento future.

La possibilità di dilazione dei debiti fiscali fino a 120 rate mensili, come previsto dall’articolo 38, comma 1, del Dl n. 13/2023, rappresenta un significativo passo avanti. In precedenza, la dilazione era limitata a 72 rate mensili, ma con questa nuova disposizione, le imprese hanno una maggiore flessibilità per gestire i loro debiti fiscali. Questo è particolarmente importante in un contesto economico in cui molte imprese stanno ancora cercando di riprendersi dagli effetti della pandemia di COVID-19 e da altre perturbazioni economiche globali.

Un altro aspetto importante della Composizione Negoziata della Crisi è l’assenza di una necessità di dimostrare che la crisi finanziaria è dovuta a una congiuntura economica avversa. Questo significa che le imprese possono accedere alla dilazione dei debiti anche se la loro difficoltà finanziaria non è direttamente attribuibile a fattori esterni, ma può essere legata a errori di gestione o altre cause interne. Questa flessibilità è fondamentale per molte imprese che potrebbero non essere in grado di dimostrare una causa esterna per la loro crisi finanziaria, ma che hanno comunque bisogno di un piano di risanamento per evitare il fallimento.

Inoltre, la Composizione Negoziata della Crisi offre una protezione temporanea contro le azioni esecutive da parte dei creditori. Questo significa che, durante il periodo di negoziazione, i creditori non possono avviare azioni legali per il recupero dei debiti, dando all’impresa il tempo necessario per ristrutturare i propri debiti e trovare una soluzione sostenibile. Questa protezione è essenziale per permettere all’impresa di concentrarsi sul risanamento senza la pressione costante delle azioni legali dei creditori.

La normativa prevede che la richiesta di dilazione debba essere valutata dall’ufficio creditore, che determinerà l’importo delle rate e valuterà l’eventuale parametro di riferimento per i pagamenti. Questo parametro può includere i flussi di cassa previsti dall’attività futura dell’impresa, assicurando che i pagamenti siano sostenibili e in linea con le capacità finanziarie dell’impresa.

Un esempio pratico potrebbe aiutare a comprendere meglio il funzionamento di questa procedura. Immaginiamo un’impresa che ha accumulato un debito IVA significativo e si trova in difficoltà finanziarie. L’impresa dichiara lo stato di crisi e accede alla Composizione Negoziata della Crisi. Viene nominato un esperto indipendente che aiuta l’impresa a negoziare un piano di rateizzazione del debito con l’Agenzia delle Entrate. Il piano prevede rate inizialmente basse, che aumentano di importo ogni anno, in linea con le previsioni di ripresa finanziaria dell’impresa. Questo permette all’impresa di stabilizzarsi e riprendersi gradualmente, mantenendo la continuità delle operazioni e evitando il fallimento.

In conclusione, la Composizione Negoziata della Crisi rappresenta un’importante opportunità per le imprese in difficoltà di ristrutturare i propri debiti fiscali e trovare una via d’uscita sostenibile dalla crisi. La flessibilità offerta dalla legge, combinata con il supporto di un esperto indipendente, permette alle imprese di negoziare piani di pagamento che riflettano le loro reali capacità finanziarie. Questo strumento è particolarmente rilevante nel contesto economico attuale, dove molte imprese stanno ancora cercando di riprendersi dalle conseguenze della pandemia e da altre sfide economiche globali. Con una corretta applicazione e un’adeguata gestione, la Composizione Negoziata della Crisi può rappresentare una soluzione efficace per il risanamento finanziario e la continuità aziendale.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Cos’è la Composizione Negoziata della Crisi Nel 2024?

La Composizione Negoziata della Crisi, introdotta dal “Codice della Crisi e dell’Insolvenza” (CCI), è una procedura che consente alle imprese in difficoltà di rinegoziare i propri debiti con i creditori in modo da evitare la liquidazione giudiziale e mantenere la continuità aziendale. Il procedimento prevede l’assistenza di un esperto indipendente che aiuta l’impresa a trovare un accordo con i creditori, tra cui l’Agenzia delle Entrate.

Come Funziona la Composizione Negoziata della Crisi per i Debiti Fiscali Nel 2024?

La legge consente alle imprese che accedono al procedimento di Composizione Negoziata della Crisi di richiedere la dilazione del debito fiscale non iscritto a ruolo. Questo può avvenire sulla base di un piano di rateizzazione che preveda quote variabili di importo crescente per ciascun anno. Tale possibilità è stata confermata dall’Agenzia delle Entrate nella risposta n. 443 del 29 settembre 2023, fornita a una società che intendeva sanare debiti IVA attraverso questa misura premiale.

Quali Norme Regolano la Rateizzazione dei Debiti Fiscali?

La possibilità di rateizzare i debiti fiscali non iscritti a ruolo è disciplinata dall’articolo 25-bis, comma 4, del CCI (Dlgs n. 14/2019), rafforzato dall’articolo 38, comma 1, del Dl n. 13/2023. Questa normativa prevede che la dilazione del pagamento possa essere richiesta in base alle condizioni stabilite dall’articolo 19 del Dpr n. 602/1973.

Secondo l’articolo 19 del Dpr n. 602/1973, l’agente della riscossione può concedere la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un massimo di 72 rate mensili. Se l’importo iscritto a ruolo supera i 120.000 euro, il contribuente deve documentare una temporanea situazione di obiettiva difficoltà per ottenere la rateizzazione. Inoltre, il debitore può chiedere che il piano di rateazione preveda rate variabili di importo crescente per ciascun anno, come previsto dal comma 1-ter della stessa norma.

Quali Sono i Vantaggi della Composizione Negoziata della Crisi Nel 2024?

Accedere alla Composizione Negoziata della Crisi offre diversi vantaggi alle imprese in difficoltà:

  1. Continuità Aziendale: Permette all’impresa di continuare a operare mentre rinegozia i propri debiti, evitando la liquidazione giudiziale.
  2. Dilazione dei Pagamenti: Consente di ottenere una dilazione dei debiti fiscali, con la possibilità di stabilire un piano di rateizzazione con rate variabili di importo crescente.
  3. Sospensione delle Azioni Esecutive: Durante il periodo di negoziazione, le azioni esecutive da parte dei creditori vengono sospese, offrendo un respiro temporaneo all’impresa.
  4. Misure Premiali: L’articolo 38, comma 1, del Dl n. 13/2023, ha ampliato la possibilità di dilazione fino a 120 rate mensili, includendo ogni situazione critica al di là della sua origine, nell’interesse del salvataggio dell’impresa.

Quali Sono i Requisiti per Accedere alla Composizione Negoziata della Crisi?

Per accedere alla Composizione Negoziata della Crisi, l’impresa deve:

  1. Dichiarare lo Stato di Crisi: L’impresa deve dichiarare di trovarsi in uno stato di crisi economica e di non essere in grado di far fronte ai propri debiti.
  2. Presentare un Piano di Risanamento: Deve presentare un piano di risanamento che preveda misure concrete per superare la crisi, incluso un piano di rateizzazione dei debiti fiscali.
  3. Nominare un Esperto Indipendente: Un esperto indipendente viene nominato per assistere l’impresa nel processo di negoziazione con i creditori.
  4. Documentare la Situazione Economica: L’impresa deve fornire documentazione completa e dettagliata sulla propria situazione economica, finanziaria e patrimoniale.

Come Viene Valutata la Meritevolezza del Contribuente?

La meritevolezza del contribuente è un requisito fondamentale per accedere alla Composizione Negoziata della Crisi. Il tribunale valuterà se il debitore ha agito con diligenza e buona fede nell’assumere i propri obblighi finanziari e se ha adottato tutte le misure possibili per evitare il sovraindebitamento. Questo include l’analisi della condotta passata dell’impresa e la verifica che non vi siano stati atti di frode o comportamento doloso.

Cosa Prevede l’Articolo 283 del Codice della Crisi d’Impresa?

L’articolo 283 del Codice della Crisi d’Impresa, “Esdebitazione del sovraindebitato incapiente”, stabilisce che il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all’esdebitazione solo per una volta. Questo è possibile solo se il debitore non ha agito con dolo o colpa grave nella formazione dell’indebitamento.

Alla domanda di esdebitazione deve essere allegata una relazione particolareggiata dell’OCC, che comprenda, tra le altre cose, l’indicazione delle cause dell’indebitamento, della diligenza impiegata dal debitore nell’assumere le obbligazioni e delle ragioni dell’incapacità del debitore di adempiere ai propri obblighi.

Qual è il Ruolo dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC)?

L’OCC svolge un ruolo cruciale nella Composizione Negoziata della Crisi. È responsabile della redazione della relazione particolareggiata che deve accompagnare la domanda di esdebitazione. Questa relazione deve fornire una valutazione dettagliata della situazione finanziaria del debitore, delle cause del sovraindebitamento e della diligenza impiegata dal debitore nell’assumere le obbligazioni. Inoltre, l’OCC deve verificare che il debitore non abbia agito con dolo o colpa grave e che non vi siano stati atti di frode.

Quali Sono le Implicazioni della Sentenza del Tribunale di Ivrea del 1° Agosto 2023?

La sentenza del Tribunale di Ivrea del 1° agosto 2023 ha sottolineato l’importanza del requisito della meritevolezza per accedere all’esdebitazione. Il tribunale ha affermato che un debitore non può essere considerato meritevole se ha dimostrato una reiterata attitudine a omettere gli adempimenti fiscali e il versamento degli oneri fiscali e contributivi, a discapito dello Stato. Questa sentenza ribadisce che l’esdebitazione è una misura eccezionale e che il debitore deve dimostrare di aver agito con diligenza e buona fede.

Come Presentare una Domanda di Esdebitazione?

Per presentare una domanda di esdebitazione, il debitore deve seguire questi passaggi:

  1. Raccogliere la Documentazione Necessaria: Questo include l’elenco dei creditori, l’ammontare dei debiti, la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni e altre informazioni finanziarie rilevanti.
  2. Redigere la Relazione dell’OCC: L’OCC deve redigere una relazione particolareggiata che accompagni la domanda di esdebitazione.
  3. Presentare il Ricorso al Tribunale: Il debitore deve presentare un ricorso presso il Tribunale competente, allegando la relazione dell’OCC e tutta la documentazione necessaria.
  4. Valutazione del Tribunale: Il Tribunale valuterà la meritevolezza del debitore e deciderà se concedere o meno l’esdebitazione.

Quali Sono le Conseguenze dell’Esdebitazione?

Se il Tribunale concede l’esdebitazione, il debitore ottiene la cancellazione totale dei debiti indicati nel piano di esdebitazione approvato. Questo significa che il debitore non sarà più tenuto a corrispondere alcun pagamento ai creditori elencati nel piano, consentendogli di ricominciare da zero. Tuttavia, è importante notare che l’esdebitazione può avere implicazioni significative sul credito e sulla situazione finanziaria a lungo termine del debitore.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti Fiscali e Composizione Negoziata Della Crisi 2024

Nel contesto complesso e sempre più incerto del panorama economico attuale, gestire i debiti fiscali può rappresentare una sfida estremamente gravosa per qualsiasi imprenditore. La pressione dei debiti verso l’erario può rapidamente diventare insormontabile, compromettendo non solo la stabilità finanziaria dell’impresa, ma anche la sua stessa sopravvivenza. È in questo scenario che emerge l’importanza cruciale di avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione dei debiti fiscali e nella Composizione Negoziata della Crisi. Tale figura non solo fornisce competenza tecnica e strategica, ma agisce anche come un alleato fondamentale nel navigare attraverso le intricate normative fiscali e legali.

Il ruolo dell’avvocato esperto in queste materie va ben oltre la semplice consulenza legale. Si tratta di un professionista che possiede una comprensione approfondita delle leggi fiscali, delle dinamiche economiche e delle procedure di crisi aziendale. Un avvocato esperto è in grado di analizzare la situazione finanziaria dell’impresa in dettaglio, identificando le aree critiche e sviluppando strategie su misura per affrontare e risolvere i problemi di sovraindebitamento. Questa capacità di offrire soluzioni personalizzate è particolarmente importante, dato che ogni situazione di crisi è unica e richiede un approccio specifico e mirato.

Una delle competenze chiave di un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti fiscali è la sua capacità di negoziare con l’Agenzia delle Entrate. Le normative fiscali italiane, come abbiamo visto, offrono strumenti come la Composizione Negoziata della Crisi per gestire i debiti fiscali in modo strutturato e sostenibile. Tuttavia, accedere a questi strumenti e utilizzarli efficacemente richiede una profonda conoscenza delle procedure legali e amministrative coinvolte. Un avvocato esperto può guidare l’imprenditore attraverso ogni fase del processo, dall’inizio delle trattative con i creditori fino alla stesura e all’approvazione del piano di ristrutturazione del debito.

La capacità di un avvocato di mediare efficacemente tra l’impresa e i creditori pubblici è essenziale per il successo della Composizione Negoziata della Crisi. Questo processo implica spesso la necessità di convincere i creditori della fattibilità del piano di risanamento dell’impresa e della sua capacità di onorare gli impegni futuri. Un avvocato con esperienza in questo campo sa come presentare il caso in modo convincente, utilizzando dati finanziari dettagliati e proiezioni realistiche per dimostrare che il piano di ristrutturazione è non solo necessario, ma anche praticabile. Questa abilità di comunicare e negoziare è fondamentale per ottenere l’approvazione del piano da parte dei creditori e per garantire che l’impresa possa continuare a operare.

Un altro aspetto fondamentale del ruolo di un avvocato esperto è la protezione legale che può offrire all’imprenditore. Le procedure di crisi, come la Composizione Negoziata, possono esporre l’impresa a rischi legali significativi, inclusi potenziali conflitti con i creditori e la possibilità di azioni legali. Un avvocato esperto è in grado di prevedere e mitigare questi rischi, fornendo consulenza su come rispettare tutte le normative rilevanti e garantendo che tutte le azioni intraprese siano conformi alla legge. Questo livello di protezione legale è essenziale per evitare ulteriori complicazioni e per assicurare che l’impresa possa concentrarsi sul recupero e sulla stabilizzazione finanziaria.

Inoltre, l’avvocato esperto in cancellazione dei debiti fiscali e nella Composizione Negoziata della Crisi può fornire un supporto strategico continuo. La gestione della crisi non termina con l’approvazione del piano di ristrutturazione; richiede un monitoraggio costante e la capacità di adattarsi ai cambiamenti delle circostanze economiche e aziendali. Un avvocato esperto può aiutare l’impresa a rimanere sulla giusta strada, offrendo consulenza su eventuali aggiustamenti necessari e supportando l’imprenditore nella gestione delle relazioni con i creditori e con le autorità fiscali.

È importante sottolineare che la scelta di un avvocato esperto non riguarda solo la sua competenza tecnica, ma anche la sua capacità di instaurare un rapporto di fiducia con l’imprenditore. La crisi finanziaria è una situazione estremamente stressante e può avere un impatto emotivo significativo sull’imprenditore e sui dipendenti dell’impresa. Un avvocato che dimostra empatia, comprensione e un approccio collaborativo può fare la differenza, offrendo un supporto non solo legale, ma anche morale. Questo aspetto umano del rapporto professionale è fondamentale per aiutare l’imprenditore a mantenere la motivazione e la determinazione necessarie per superare la crisi.

La realtà economica attuale, caratterizzata da volatilità e incertezze, rende ancora più cruciale il ruolo dell’avvocato esperto in cancellazione dei debiti fiscali e nella Composizione Negoziata della Crisi. Le imprese devono affrontare sfide senza precedenti, e avere al proprio fianco un professionista competente e dedicato può fare la differenza tra il successo e il fallimento. La capacità di navigare attraverso le complesse normative fiscali, di negoziare con i creditori e di sviluppare strategie di risanamento sostenibili è ciò che distingue un avvocato esperto e lo rende un partner indispensabile per qualsiasi impresa in difficoltà.

In conclusione, la gestione dei debiti fiscali e la Composizione Negoziata della Crisi sono processi complessi che richiedono competenze specifiche e una profonda conoscenza delle normative legali e fiscali. Un avvocato esperto in queste materie offre non solo la competenza tecnica necessaria, ma anche un supporto strategico e umano che è fondamentale per il successo del risanamento finanziario dell’impresa. Affrontare una crisi finanziaria senza il supporto di un professionista esperto può esporre l’impresa a rischi significativi e compromettere le possibilità di recupero. Pertanto, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione dei debiti fiscali e nella Composizione Negoziata della Crisi non è solo una scelta saggia, ma una necessità per garantire la continuità e la stabilità dell’impresa nel lungo termine.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Perciò se hai bisogno di un avvocato specializzato in cancellazione debiti fiscali e Composizione Negoziata Della Crisi, qui di seguito trovi tutti i nostri contatti per un aiuto rapido e sicuro.

Leggi con attenzione: se in questo momento ti trovi in difficoltà con il Fisco ed hai la necessità di una veloce valutazione sulle tue cartelle esattoriali e sui debiti, non esitare a contattarci. Ti aiuteremo subito. Scrivici ora su whatsapp al numero 377.0256873 oppure invia una e-mail a info@fattirimborsare.com. Ti ricontattiamo entro massimo un’ora e ti aiutiamo subito.

Leggi qui perché è molto importante: Studio Monardo e Fattirimborsare.com®️ operano in tutta Italia e lo fanno attraverso due modalità. La prima modalità è la consulenza digitale che avviene esclusivamente a livello telefonico e successiva interlocuzione digitale tramite posta elettronica e posta elettronica certificata. In questo caso, la prima valutazione esclusivamente digitale (telefonica) è totalmente gratuita ed avviene nell’arco di massimo 72 ore, sarà della durata di circa 15 minuti. Consulenze di durata maggiore sono a pagamento secondo la tariffa oraria di categoria.
 
La seconda modalità è la consulenza fisica che è sempre a pagamento, compreso il primo consulto il cui costo parte da 500€+iva da saldare in anticipo. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamenti nella sede fisica locale Italiana specifica deputata alla prima consulenza e successive (azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali con cui collaboriamo in partnership, uffici e sedi temporanee) e successiva interlocuzione anche digitale tramite posta elettronica e posta elettronica certificata.
 

La consulenza fisica, a differenza da quella esclusivamente digitale, avviene sempre a partire da due settimane dal primo contatto.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Giuseppe Monardo

Giuseppe Monardo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy

Perché Oltre 1.500 Tra Persone Come Te o Imprese Come La Tua In Oltre 16 Anni Si Sono Fidate Di Studio Monardo e Perché Ti Puoi Fidare Graniticamente Anche Tu