Debiti PMI: Come Risolvere Con La Composizione Negoziata

La composizione negoziata della crisi d’impresa, introdotta con il DL n. 118/2021 e in vigore dal 15 novembre 2021, rappresenta un nuovo strumento per gestire situazioni di crisi nelle imprese, permettendo il loro risanamento anche in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario. Questa procedura, conosciuta come composizione negoziata della crisi d’impresa (CNC), è stata progettata per aiutare le imprese a superare le difficoltà finanziarie mantenendo le loro potenzialità operative e restando sul mercato. La CNC offre una soluzione concreta e innovativa: un percorso volontario in cui l’imprenditore può richiedere la nomina di un esperto indipendente per facilitare le trattative con i creditori e negoziare nuove condizioni contrattuali. Ciò consente di trovare soluzioni per risolvere le difficoltà finanziarie e individuare strategie efficaci per tornare alla redditività.

Il processo inizia con un test di autodiagnosi sulla piattaforma del Ministero della Giustizia, che aiuta a valutare la probabilità di crisi o insolvenza. Se il test indica una situazione di rischio, l’imprenditore può richiedere alla Camera di Commercio competente la nomina di un esperto in ristrutturazione aziendale. L’esperto, una volta nominato, affianca l’impresa nelle trattative con i creditori e aiuta a identificare strategie per superare la crisi.

La composizione negoziata non è una procedura concorsuale: durante il processo, l’imprenditore mantiene il controllo della propria azienda senza ingerenza da parte del tribunale o dell’esperto, continuando a gestire le operazioni quotidiane. Tuttavia, per garantire il buon esito delle trattative e salvaguardare il patrimonio aziendale, la procedura consente all’imprenditore di richiedere misure protettive contro eventuali iniziative dei creditori.

La CNC offre anche la possibilità di accedere a un nuovo tipo di concordato semplificato, permettendo di trasferire l’azienda con modalità più snelle rispetto al concordato preventivo ordinario, senza il voto dei creditori e con requisiti meno stringenti per la soddisfazione dei debiti. Questo strumento è stato concepito per garantire un percorso concreto e agevole per risanare le imprese, fornendo loro il supporto di professionisti esperti e un quadro normativo protettivo. La CNC mira a prevenire il dissesto irreversibile delle aziende, consentendo loro di affrontare le difficoltà in modo tempestivo ed efficace, con l’obiettivo finale di mantenere la loro presenza sul mercato e tutelare l’occupazione.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Che cos’è la Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa?

La composizione negoziata della crisi d’impresa è un nuovo strumento introdotto dal DL 24 agosto 2021, n. 118, convertito con L. n. 147 del 21 ottobre 2021, con decorrenza dal 15 novembre 2021. Questa procedura è progettata per offrire alle imprese in difficoltà un percorso di risanamento, assistite da un esperto nominato dalla Camera di Commercio competente. Il professionista affianca l’imprenditore nelle trattative con i creditori e nella rinegoziazione dei contratti, individuando soluzioni efficaci per superare la situazione di difficoltà.

Come funziona la CNC?

L’imprenditore che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario può richiedere alla Camera di Commercio competente la nomina di un esperto nella ristrutturazione aziendale. Questo professionista ha il compito di aiutare l’impresa a negoziare con i creditori e a ristrutturare i propri debiti, con l’obiettivo di risolvere le difficoltà finanziarie senza dover ricorrere a una procedura concorsuale formale.

Il processo della composizione negoziata segue questi passaggi:

  1. Autodiagnosi: L’imprenditore valuta la situazione finanziaria dell’impresa tramite un test di autodiagnosi disponibile sulla piattaforma online del Ministero della Giustizia.
  2. Richiesta di nomina dell’esperto: Se risulta una probabilità di crisi o insolvenza, l’imprenditore può richiedere alla Camera di Commercio la nomina di un esperto.
  3. Nomina dell’esperto: Un’apposita commissione presso la Camera di Commercio individua l’esperto in base a specifici criteri di competenza e indipendenza.
  4. Avvio delle trattative: L’esperto guida l’imprenditore nelle trattative con i creditori, fornitori e altri stakeholder, con l’obiettivo di raggiungere un accordo per la ristrutturazione del debito.
  5. Misure protettive: L’imprenditore può richiedere misure protettive per salvaguardare il patrimonio da azioni esecutive dei creditori durante le trattative.
  6. Conclusione delle trattative: Se le trattative hanno successo, viene formalizzato un accordo per il risanamento dell’impresa. In caso contrario, l’imprenditore può accedere ad altre procedure concorsuali o avviare un concordato semplificato.

Quali sono i vantaggi della CNC per le PMI?

  1. Gestione autonoma dell’impresa: L’imprenditore mantiene la gestione dell’impresa durante tutta la procedura, senza ingerenze da parte del tribunale o dell’esperto.
  2. Riservatezza: La CNC è una procedura riservata e stragiudiziale fino a quando l’imprenditore non richiede misure protettive.
  3. Misure protettive: Protegge il patrimonio dell’impresa da azioni esecutive dei creditori.
  4. Accesso a finanziamenti prededucibili: È possibile ottenere nuovi finanziamenti prededucibili autorizzati dal tribunale.
  5. Concordato semplificato: Se le trattative falliscono, l’impresa può accedere a un concordato semplificato con condizioni più favorevoli rispetto al concordato preventivo tradizionale.

Chi può accedere alla Composizione Negoziata?

La CNC è accessibile alle imprese che, pur trovandosi in una situazione di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, hanno concrete prospettive di risanamento. L’accesso è previsto sia per le PMI che per le grandi imprese, purché si verifichino le seguenti condizioni:

  1. Probabilità di crisi: L’impresa si trova in una situazione che rende probabile una crisi o un’insolvenza imminente.
  2. Autovalutazione preliminare: L’imprenditore deve effettuare un test di autodiagnosi che evidenzi la necessità di un intervento.
  3. Nomina dell’esperto: L’impresa deve richiedere alla Camera di Commercio la nomina di un esperto.
  4. Volontarietà: La procedura è volontaria, avviata su richiesta dell’imprenditore.

Come vengono individuati gli esperti?

Gli esperti sono nominati da una commissione presso la Camera di Commercio competente. Per essere inseriti nell’elenco degli esperti devono possedere i seguenti requisiti:

  1. Iscrizione a un albo professionale: Devono essere iscritti da almeno cinque anni all’albo dei dottori commercialisti, degli avvocati o dei consulenti del lavoro.
  2. Esperienza in ristrutturazione aziendale: Devono aver maturato una specifica esperienza nel campo della ristrutturazione aziendale o della crisi d’impresa.
  3. Indipendenza e imparzialità: Non devono avere conflitti di interesse o legami con l’impresa richiedente.

Quali sono le misure protettive disponibili nella CNC?

Durante le trattative, l’imprenditore può richiedere al tribunale competente le seguenti misure protettive:

  1. Sospensione delle azioni esecutive: Sospensione delle azioni esecutive da parte dei creditori sul patrimonio dell’impresa.
  2. Blocco dei procedimenti esecutivi: Sospensione di procedimenti esecutivi già avviati.
  3. Inibizione di azioni cautelari: Divieto per i creditori di iniziare nuove azioni cautelari sul patrimonio dell’impresa.
  4. Protezione dei contratti essenziali: Possibilità di sospendere o rinegoziare i contratti essenziali per la prosecuzione dell’attività.

Che cos’è il Concordato Semplificato?

Se le trattative assistite dall’esperto non portano a un accordo con i creditori, l’imprenditore può accedere al concordato semplificato. Questo strumento presenta le seguenti caratteristiche:

  1. Procedura semplificata: Non richiede il voto dei creditori né il soddisfacimento minimo del 20% per i creditori chirografari.
  2. Trasferimento dell’azienda: È possibile cedere l’azienda con modalità semplificate rispetto al concordato ordinario.
  3. Soddisfazione dei creditori: È necessario che il piano di concordato assicuri un trattamento non inferiore rispetto alla liquidazione giudiziale.

Quali sono i principali vantaggi del Concordato Semplificato?

  1. Tempistiche ridotte: La procedura è più veloce rispetto al concordato preventivo ordinario.
  2. Semplificazione amministrativa: Non è richiesto il voto dei creditori.
  3. Riduzione dei costi: I costi della procedura sono inferiori rispetto ad altre forme di concordato.
  4. Maggiore flessibilità: L’impresa può cedere l’azienda o i suoi beni in modo più rapido.

Come si avvia la Composizione Negoziata?

Per accedere alla Composizione Negoziata, l’imprenditore deve seguire questi passaggi:

  1. Test di autodiagnosi: Completare il test di autodiagnosi sulla piattaforma online del Ministero della Giustizia.
  2. Richiesta di nomina dell’esperto: Presentare domanda alla Camera di Commercio competente, fornendo una relazione dettagliata sulla situazione finanziaria e patrimoniale dell’impresa.
  3. Nomina dell’esperto: La commissione individua e nomina l’esperto che assisterà l’impresa nelle trattative.
  4. Avvio delle trattative: L’esperto avvia le trattative con i creditori e supporta l’impresa nella ristrutturazione del debito.
  5. Richiesta di misure protettive: Se necessario, l’imprenditore può richiedere al tribunale le misure protettive del patrimonio.
  6. Formalizzazione dell’accordo: Se le trattative hanno successo, viene formalizzato un accordo con i creditori.
  7. Concordato Semplificato: In caso di fallimento delle trattative, l’imprenditore può accedere al concordato semplificato.

Altre Domande e Risposte

Chi può accedere alla composizione negoziata?
Possono accedere alla CNC tutte le imprese che si trovano in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che rendono probabile una crisi o insolvenza. La procedura è aperta sia alle PMI che alle grandi imprese.

Che ruolo ha l’esperto nella CNC?
L’esperto guida l’imprenditore nelle trattative con i creditori e nella rinegoziazione dei contratti. Ha il compito di individuare soluzioni per risolvere la crisi e redigere una relazione finale sulla fattibilità del piano di ristrutturazione.

Quali sono i vantaggi della CNC?
I vantaggi includono la gestione autonoma dell’impresa, la riservatezza, l’accesso a misure protettive, la possibilità di ottenere finanziamenti prededucibili e il ricorso al concordato semplificato.

In cosa consiste il concordato semplificato?
Il concordato semplificato è una procedura più rapida e semplice rispetto al concordato preventivo ordinario. Non richiede il voto dei creditori e consente il trasferimento dell’azienda con modalità semplificate.

Come si accede alle misure protettive?
L’imprenditore può richiedere al tribunale competente le misure protettive durante le trattative, come la sospensione delle azioni esecutive e il blocco dei procedimenti esecutivi.

Quali sono i costi della CNC?
I costi comprendono il compenso dell’esperto, stabilito dalla Camera di Commercio, e le spese legali correlate. Tuttavia, i benefici superano di gran lunga i costi, considerando le opportunità offerte dalla CNC.

La composizione negoziata rappresenta un’importante innovazione nella gestione della crisi d’impresa. Con il giusto supporto legale e professionale, le PMI possono trasformare una situazione di crisi in un’opportunità di rilancio e sviluppo.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Debiti Delle PMI e Composizione Negoziata Della Crisi D’Impresa

In un contesto economico sempre più complesso e in rapida evoluzione, la composizione negoziata della crisi d’impresa emerge come uno strumento vitale per prevenire e affrontare le difficoltà finanziarie delle aziende, consentendo loro di rimanere competitive sul mercato. Tuttavia, la sua efficacia dipende in modo cruciale dalla presenza di un avvocato esperto che possa guidare l’imprenditore attraverso il labirinto normativo e strategico che caratterizza questa procedura. L’avvocato specializzato in composizione negoziata della crisi d’impresa svolge un ruolo essenziale, fornendo consulenza su misura e garantendo un’assistenza continua durante tutte le fasi del processo.

Innanzitutto, un avvocato esperto sa interpretare correttamente le sfumature del quadro normativo, dalla corretta compilazione della richiesta per la nomina dell’esperto indipendente fino alla gestione delle misure protettive. Questo livello di competenza è fondamentale per evitare errori procedurali che potrebbero compromettere l’intero processo o ritardarne l’efficacia. Le conoscenze specifiche in diritto commerciale, tributario e fallimentare consentono all’avvocato di identificare le migliori strategie di negoziazione e di suggerire accordi realistici che tengano conto delle reali capacità finanziarie dell’azienda e degli interessi dei creditori.

L’avvocato gioca un ruolo chiave anche nella scelta dell’esperto che affiancherà l’impresa durante la composizione negoziata. La sua esperienza consente di valutare con precisione le competenze necessarie per la specifica situazione aziendale e, una volta nominato l’esperto, di collaborare con lui nella definizione delle migliori soluzioni per superare la crisi. Questo rapporto di collaborazione tra avvocato, esperto e imprenditore crea una sinergia che facilita le trattative con i creditori, rende più efficaci le strategie di ristrutturazione e accelera il processo decisionale.

Durante le trattative con i creditori, l’avvocato ha il compito di mediare, interpretando le aspettative e i bisogni di tutte le parti coinvolte per raggiungere un accordo che sia soddisfacente e sostenibile. La sua abilità negoziale è determinante per costruire fiducia e ottenere condizioni favorevoli che consentano all’azienda di riprendersi e, al contempo, assicurino ai creditori il massimo recupero possibile. Questa mediazione richiede una profonda conoscenza delle dinamiche contrattuali e finanziarie, nonché una comprensione dettagliata delle esigenze di ciascun creditore.

Un altro aspetto fondamentale è l’assistenza legale nella gestione delle misure protettive. L’avvocato esperto sa come richiedere e mantenere queste misure, garantendo che l’impresa possa continuare a operare senza il rischio di azioni esecutive da parte dei creditori. Questo è essenziale per preservare il valore dell’azienda e favorire un clima di stabilità che consenta all’esperto di lavorare con serenità alle soluzioni di risanamento.

La capacità di un avvocato esperto si estende anche alla valutazione della fattibilità di un concordato semplificato, una delle opzioni previste dalla composizione negoziata. La decisione di accedere a questo strumento richiede una valutazione approfondita della situazione patrimoniale ed economica dell’impresa, delle possibili reazioni dei creditori e delle opportunità di mercato. L’avvocato deve saper consigliare l’imprenditore su quale sia la strategia più conveniente, preparare accuratamente la documentazione necessaria e gestire il processo in modo da ottenere l’approvazione del tribunale.

Oltre agli aspetti tecnici e legali, un avvocato esperto in composizione negoziata della crisi d’impresa è in grado di offrire un supporto strategico all’imprenditore. La crisi aziendale porta con sé un carico emotivo e decisionale significativo, spesso difficile da affrontare in solitudine. L’avvocato diventa un partner di fiducia, capace di fornire consigli oggettivi e ponderati, aiutando l’imprenditore a prendere decisioni strategiche con maggiore lucidità e consapevolezza.

In definitiva, la composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenta un’opportunità straordinaria per le aziende di superare le difficoltà finanziarie e risorgere più forti e competitive. Tuttavia, la complessità del percorso richiede una guida esperta che possa massimizzare le possibilità di successo. Un avvocato specializzato in composizione negoziata della crisi d’impresa offre le competenze necessarie per navigare attraverso questo processo, garantendo un’assistenza completa e personalizzata che va ben oltre la semplice consulenza legale.

Il suo contributo è essenziale per creare una strategia di risanamento efficace, condurre negoziazioni proficue con i creditori e assicurare che tutte le procedure siano seguite correttamente. Inoltre, la sua presenza fornisce un senso di sicurezza all’imprenditore, che può contare su un professionista qualificato per affrontare le sfide legali e finanziarie con maggiore fiducia e serenità.

In un mondo economico dove l’imprevedibilità è diventata la nuova norma, avere al proprio fianco un avvocato esperto in composizione negoziata della crisi d’impresa non è solo un vantaggio, ma una necessità strategica per garantire la continuità aziendale, proteggere gli interessi dell’impresa e dei suoi stakeholder e trasformare la crisi in un’opportunità di crescita.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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