Se non pago una cambiale che succede?
Cambiali non pagate: che cosa si rischia?
Queste sono domande fondamentali per coloro che si trovano in difficoltà a pagare una cambiale e desiderano sapere che cosa possa succedere?
Da questo punto di vista, se non paghi una cambiale nei termini stabiliti, quello che è il tuo creditore può agire nell’immediato per recuperare il credito.
Ma come agisce?
Semplice: tramite un atto di precetto ovvero una richiesta formale del pagamento del titolo esecutivo entro massimo dieci giorni.
Le cambiali difatti, sono sempre dei titoli esecutivi.
Tradotto: colui che ha il credito può ottenerne il pagamento coattivo senza bisogno di aspettare una sentenza oppure un decreto.
Ovviamente questo titolo diviene esecutivo a seguito della notifica dell’atto di precetto che è valido se e solo se all’interno sono presenti vari elementi, dalla data di notifica della cambiale, alle parti in gioco, fino all’indirizzo o di residenza o di domicilio del creditore che deve essere obbligatoriamente nel medesimo comune della sede del Giudice.
A questo punto il debitore ha dieci giorni per rispondere e presentare tutti i motivi per cui non riesce a pagare, il tutto tramite una raccomandata.
Passati i dieci il creditore può innescare la procedura di pignoramento dei beni.
Il valore sarà la somma tra l’ammontare che si deve più spese ed interessi alla data di protesto.
L’atto di precetto poi perde la sua validità se trascorsi i 90 giorni non sarà attivata alcuna azione di esecuzione forzata.
Cosa succede inoltre in caso di mancato pagamento di una cambiale?
Semplice: il protesto del debitore che è una constatazione per mezzo di atto pubblico redatto da un notaio, ufficiale giudiziario oppure pubblico ufficiale, con il quale viene assicurato al portatore della cambiale l’esercizio dell’azione di regresso nei confronti del soggetto inadempiente.
A quel punto il nome del debitore viene reso pubblico nel bollettino dei protesti tenuto presso la Camera di Commercio con la sua iscrizione al cosiddetto registro dei protestati da parte del notaio o ufficiale giudiziario che ha levato il protesto
Qual è la conseguenza?
Il debitore non potrà più emettere cambiali o firmare assegni fino a quando sussisterà il protesto, cioè dopo 5 anni dalla sua pubblicazione.