Qual è la differenza tra ipoteca e pignoramento?
Quanto tempo passa tra ipoteca e pignoramento?
Queste sono domande fondamentali per chi ha dei debiti con una banca o una finanziaria e sta per subire un pignoramento.
Perciò andiamo subito al punto.
Partiamo dall’ipoteca.
L’ipoteca non è altro che una garanzia formale che tutela un creditore da un mancato pagamento.
Tu non paghi più le rate del mutuo?
Allora la banca ti ipoteca la casa e in seguito avrà tutte le possibilità formali per agire contro di te avviando quella che si chiama una procedura esecutiva di espropriazione dell’immobile.
L’ipoteca perciò è una misura cautelare, un monito sempre presente a pagare conoscendo il rischio di non farlo, ma non pregiudica la proprietà dell’immobile che rimane ancora in capo al soggetto debitore.
Anche perché un’ipoteca non avviene solo come conseguenza del mancato pagamento, ma può essere anche concessa volontariamente come per esempio con la stipula di un mutuo.
Il pignoramento, al contrario, non è una misura cautela, un avvertimento, ma una vera e propria misura esecutiva, un’azione.
Quando ad esempio la banca attiva un pignoramento, quello che fa è azionare formalmente e concretamente l’espropriazione forzata del tuo immobile fino a sottrartelo del tutto per venderlo all’asta, in caso di perdurante mancanza del pagamento (naturalmente a seguito di tutto un iter legislativo a tutela della tua difesa).
Ma c’è un collegamento tra ipoteca e pignoramento?
Si, infatti l’iscrizione forzata di un’ipoteca che è il primo passo verso il pignoramento, può essere attivata per un debito di almeno 20.000€ per quanto concerne l’iscrizione ipotecaria sulla prima casa o almeno 8.000€ per l’iscrizione ipotecaria sugli altri beni immobili.
In tal senso, il pignoramento potrà avvenire dopo sei mesi dall’iscrizione dell’ipoteca, con un limite massimo di 120 mila € per creditore.
Da questo punto di vista però, i limiti non si applicano per quelle che sono le seconde case di lusso codificate dalle categorie catastali A/8 e A/9 e non ci sono limiti neppure per quanto concerne uffici e studi professionali.