Cos’è un atto di precetto?
Cosa fare in caso di notifica di atto di precetto?
Cosa succede dopo un atto di precetto e se non si ritira?
Queste sono tutte domande importanti per chi ha un debito con una banca o una finanziaria ed ha bisogno di una consulenza legale di un esperto in diritto bancario e finanziario.
Da questo punto di vista, un atto di precetto è un’intimazione di pagamento finale fatta dal creditore nei confronti di colui che ha un debito e che è supportata da dei titoli esecutivi come ad esempio un decreto ingiuntivo della banca.
Si tratta insomma di un passo importante al fine di recupero il credito e successivo a tutta una serie di tentativi falliti di dialogo e di accordo con il debitore.
Il creditore, ad esempio la banca o la finanziaria, dopo tutta una serie di tentativi falliti con società di recupero crediti, potrebbe aver provato precedentemente con una lettera di messa in mora inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno e via PEC, ovvero una sorta di intimidazione ufficiale e dal valore legale, con cui si invita il debitore ad adempiere un contratto stipulato.
Fatto questo, potrebbe aver deciso di richiedere un decreto ingiuntivo ovvero un provvedimento giudiziale attraverso il quale il giudice ordina al debitore di pagare una determinata cifra oppure consegnare un certo bene al creditore.
Ed assieme a questo titolo esecutivo che permette al creditore di avviare l’esecuzione forzata contro il debitore viene inviato solitamente anche l’atto di precetto che viene concepito come un’ultima possibilità di risolvere il debito prima di agire con un pignoramento dei beni del debitore insolvente.
Perciò l’atto di precetto è una sorta di ultimatum, un avvertimento formale a pagare che viene notificato al debitore tramite un ufficiale giudiziario e che menziona un titolo esecutivo di riferimento.
Consegnato l’atto di precetto, hai solo 10 giorni di tempo per provvedere al pagamento, a partire dalla data di notifica e se non lo fai il creditore ha 90 giorni per decidere di pignorare i tuoi beni prima che tale documento perda la sua efficacia formale e legale.
E se non si ritira?
Da questo punto di vista, l’atto di precetto, anche se non viene ritirato dal debitore, si considera notificato lo stesso a partire dal decimo giorno successivo all’avviso di deposito dell’atto presso l’ufficio del Comune dove vengono custoditi tutti quegli atti giudiziari non consegnati per temporanea assenza del destinatario.
Ma allora che fare?
È possibile ricorrere?
È possibile contestare un atto di precetto?
La risposta per fortuna è sì e lo si può fare verificando o la presenza di potenziali anomalie sostanziali legate all’esistenza del credito stesso oppure o la presenza di vizi formali legati ad irregolarità di tipo procedurale.
Da questo punto di vista, lo Studio Monardo utilizza un suo metodo di lavoro specifico, il Metodo “Fatti Rimborsare® con analisi Econometrica e delle clausole contrattuali per rivelare eventuali anomalie che ti consentono di agire e di difenderti da un atto di precetto.
il Metodo “Fatti Rimborsare® è un metodo scientifico che ti permette di capire in anticipo il Grado Di Soccombenza (GDS) della tua pratica contro la banca o la finanziaria, e questo ti consente di capire anticipatamente se hai la possibilità di agire nei confronti del tuo istituto di credito o del tutto risulta inutile e non devi spendere soldi in procedure che non portano da nessuna parte.
In tal senso Avvocato Giuseppe Monardo, con il suo Studio, opera in tutta Italia e, da oltre 16 anni svolge la professione di Avvocato nell’ambito dei debiti e pignoramenti aiutando numerose aziende e persone ad uscire dalle difficoltà economiche e dal pignoramento dei beni.
L’Avvocato Monardo guida avvocati e commercialisti specializzati in ottica nazionale nel campo del diritto bancario e tributario e dei debiti con banche, finanziarie e società di recupero crediti, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).
Ha acquisito inoltre l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).
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