La pace fiscale 2022 è ormai divenuta un’assoluta necessità per decine di migliaia di contribuenti italiani.
Alla difficoltà conclamata di saldare le cartelle esattoriali si sono aggiunte due tempeste perfette: la situazione Covid e la Guerra in Ucraina, due condizioni che si sono imposte all’attenzione non solo delle famiglie ma anche e soprattutto delle imprese.
Le cartelle di pagamento in attese di essere inviate sono oltre 140 milioni e gli italiani con una cartella esattoriale ancora non saldate sono più di 15 milioni.
Per questo le principali forze politiche e due in particolare, la Lega e il Movimento 5 stelle hanno chiesto una rottamazione quater delle cartelle almeno di un importo ridotto e nello specifico per gli anni 2018 e 2019.
Ma quale sono le ultimissime sulla Rottamazione Quater?
Ecco le ultime novità sulla pace fiscale 2022.
Due sono le proposte di legge in oggetto più ci sono le novità presenti all’interno del DL Aiuti.
La prima proposta di legge è la PDL numero 2555 “Disposizioni concernenti la definizione agevolata di imposte, atti dei procedimenti di accertamento e riscossione e del contenzioso tributario, nonché definizione agevolata per i redditi d’impresa, per favorire la ripresa economica nazionale a seguito dell’epidemia di Covid-19”.
Questa propone l’accertamento con adesione e transazione fiscale per il 100% delle tasse e dei tributi fino a 1 milione di euro.
La seconda invece PDL n. 2465 “Disposizioni concernenti la definizione agevolata di carichi affidati all’agente della riscossione e di violazioni rilevate con processo verbale di constatazione, nonché la regolarizzazione di attività detenute all’estero, per favorire la ripresa economica nazionale a seguito dell’epidemia di Covid-19”.
Essa propone per prima cosa la possibilità di regolarizzare i contanti occultati all’erario.
Poi propone di regolarizzare le somme accertate nei verbale ma ancora senza invito al contraddittorio, il tutto tramite una specifica dichiarazione con il versamento della sola quota imposta autoliquidata.
Si propone inoltre la definizione agevolata delle cartelle di pagamento dal 01.01.2000 al 31.12.2018, con il versamento soltante delle imposte eliminando sanzioni e interessi, in una sola ed unica soluzione o altrimenti in un massimo 20 rate trimestrali di pari importo.
Infine e questo punto è molto importante, la possibilità di estendere alle imprese la definizione agevolata che è prevista per le singole persone fisiche.
Oltre alle due proposte di legge c’è poi il testo della legge di conversione del DL Aiuti attualmente in discussione che propone sia dei cambiamenti per quanto riguarda la soglia del debito che permette la rateazione, che nuove regole.
Eccone i punti salienti.
Attualmente, è permesso solo la rateizzazione di una cartella di pagamento in maniera semplificata, ovvero senza aspettare il risultato dell’istruttoria, se e solo se, in qualità di contribuente, non ha oltrepassato i 60.000€ di debiti fiscali.
Nel Decreto Aiuti che sta per essere approvato definitivamente invece, questa soglia è alzata fino a 120.000€ ma la cosa più rilevante, è che tale soglia non riguarderà il debito totale ma la singola cartella.
Verrà modificato l’articolo 19 del Dpr 602/1973 che potrebbe essere modificato in questo modo: “L’agente della riscossione, su richiesta del contribuente che dichiara di versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, concede la ripartizione del pagamento delle somme iscritte a ruolo, con esclusione dei diritti di notifica, fino ad un massimo di 72 rate mensili.”
Naturalmente, se desideri accedere al piano di rateizzazione delle cartelle di pagamento, dovrai poter dimostrare, documentazione alla mano, la tua formale condizione di difficoltà e le novità verranno applicate solamente in relazione alle richieste di rateazione presentate a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
Tra le ultime novità sulla rottamazione quater all’interno del Decreto Aiuti, ce ne è una che riguarda poi anche le rate non saldate all’interno di un piano di rateazione.
Il piano decaderà in caso di mancato pagamento di 8 rate (prima erano 5), ma se scatta la decadenza, purtroppo non sarebbe più possibile ottenere una nuova rateazione.
Allo stato attuale l’emendamento che va a modificare le cartelle esattoriali per il 2022 è stato già approvato in commissione alla Camera.