Come vengono fatti i controlli sui conti correnti nel 2022
Quali movimenti sul conto fanno scattare i controlli del Fisco?
Quali bonifici vengono controllati?
Queste sono domande fondamentali per qualsiasi contribuente italiano ed è per questo che in questo articolo vedremo tutte quelle che sono le principali modalità di controllo del Fisco attualmente attivi.
Da questo punto di vista infatti, dobbiamo sapere che i controlli fiscali sui conti correnti avvengono ormai su un’altissima fascia di utenza ed hanno come obiettivo quello di monitorare tantissimi fattori al fine di evidenziare eventuali anomalie da segnalare all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza.
Gli accertamenti fiscali infatti si basano sempre su un doppio passaggio.
Il primo consiste in una fase di analisi basata sull’incrocio di più banche dati attraverso gli algoritmi.
Il secondo in una fase di controllo di tutti coloro che in qualche modo non rientrano tra gli specifici parametri di congruità stabiliti dall’algoritmo stesso.
Vediamo quindi quali sono i principali controlli fino al più potente in assoluto, quello effettuato dall’ultimissimo software antievasori Vera, acronimo di “Verifica Dei Rapporti Finanziari”.
Da questo punto di vista, i controlli attualmente attivi nel 2022 sono per prima cosa sul modello ISEE grazie all’avvio dell DSU precompilata.
L’algoritmo, come da messaggio numero 96 dell’INPS del 13 gennaio, controlla il rapporto tra saldo e giacenza media non solo di conti correnti, ma anche di depositi e di uno o più libretti postali.
L’obiettivo è quello di stanare eventuali omissioni oppure difformità che riguardano il valore del patrimonio mobiliare del nucleo familiare.
Il secondo algoritmo attivo è invece il cosiddetto Risparmiometro connesso alla superanagrafe.
Esso effettua controlli sui conti correnti di persone fisiche ma anche di società.
Si tratta di un vero e proprio evasometro in grado andare indietro di anni al fine di verificare la coerenza tra somme presenti sui conti e redditi dichiarati.
Se risulta un potenziale scostamento di oltre il 20% tra entrate ed uscite può scattare il processo di segnalazione.
In tal senso, vengono controllati anche i prelievi e se non si preleva nulla, l’algoritmo può presumere l’anomalia.
Allo stesso tempo l’algoritmo si allerta in casi di prelievi sopra i 5.000 attivando potenzialmente i controlli antiriciclaggio.
Gli alert scattano poi per bonifici superiori ai 5.000€ oppure per trasferimenti di soldi all’estero.
Il Redditometro lavora a stretto contatto con la Super Anagrafe che contiene sia i dati dell’Agenzia delle Entrate che quelli della Guardia di Finanza al fine di effettuare confronti e comparazioni algoritmiche tra entrate ed uscite sui conti correnti.
Ma arriviamo all’algoritmo più potente in assoluto, l’algoritmo Vera, l’ultimo software antievasori attivato dalla circolare n. 21/E del 20 giugno 2022 con il doppio obiettivo di prevenzione e di contrasto.
Vera è il software antievasione definitivo perché analizza dichiarazione dei redditi, conti correnti, accessi alle cassette di sicurezza, registri immobiliari, pagamenti online, app per l’acquisto e molto altro ancora cercando di scovare, sulla base di paradigmi preventivi, eventuali comportamenti di tipo fraudolento.
Questo software antievasori 2022 monitora abusi del diritto, frodi, fruizione indebita dei sostegni erogati durante la pandemia di Covid-19, false compensazioni, il tutto trattando nella prima fase, i dati con l’anonimato.
Una volta però individuati presunti elementi discostanti, il software segnalerà tutto all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza creando una lista nomi di contribuenti a rischio di evasione o elusione per un’eventuale controllo.