Quando Si Può Chiedere Il Sovraindebitamento?

Molte persone si trovano in difficoltà economica e non riescono più a far fronte ai debiti accumulati. Prestiti, finanziamenti, mutui, bollette arretrate e cartelle esattoriali possono diventare un peso insostenibile, mettendo a rischio la stabilità finanziaria e la serenità personale. In questi casi, la legge offre una soluzione: il sovraindebitamento.

Grazie al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019), esistono procedure specifiche che permettono ai soggetti che non possono pagare i debiti di ottenere una ristrutturazione delle obbligazioni e, in alcuni casi, persino la cancellazione definitiva del debito (esdebitazione). Queste norme sono pensate per chi, pur essendo in difficoltà, vuole trovare una soluzione legale e sostenibile per uscire dalla crisi finanziaria.

Ma quando si può davvero chiedere il sovraindebitamento? Quali sono i requisiti? Quali debiti possono essere inclusi e quali no? In questo articolo vedremo in dettaglio chi può accedere alla procedura di sovraindebitamento, quali sono i passi da seguire e come ottenere una soluzione efficace per ridurre o cancellare i debiti.

Se sei oppresso dai debiti e vuoi sapere se puoi accedere a una procedura di sovraindebitamento, continua a leggere.

Andiamo ora ad approfondire con Studio Monardo, gli avvocati esperti in procedure di sovraindebitamento:

Quando Si Può Chiedere Il Sovraindebitamento Tutto Dettagliato

Il sovraindebitamento è una procedura legale che consente a persone fisiche e imprese non fallibili di ristrutturare i propri debiti quando si trovano in una situazione di grave difficoltà economica. Questa procedura è regolata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza e offre la possibilità di accedere a un piano di rientro sostenibile o alla cancellazione parziale o totale dei debiti. Non tutti i debitori possono accedere al sovraindebitamento: è necessario soddisfare precise condizioni di legge e dimostrare l’impossibilità di far fronte ai debiti con le normali risorse economiche.

Il primo requisito fondamentale per accedere alla procedura è trovarsi in uno stato di insolvenza o difficoltà finanziaria grave. Un soggetto si trova in stato di sovraindebitamento quando non è più in grado di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Questo può derivare da un accumulo eccessivo di debiti rispetto al reddito disponibile, dalla perdita del lavoro, da eventi imprevisti come malattie o crisi economiche, o da una gestione finanziaria errata.

La procedura di sovraindebitamento è riservata a determinate categorie di soggetti. Possono accedere alla procedura: i consumatori, ovvero le persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi non professionali o imprenditoriali; gli imprenditori sotto soglia, cioè coloro che non rientrano nella disciplina del fallimento; i lavoratori autonomi, i professionisti, gli enti senza scopo di lucro e gli agricoltori. Non possono accedere alla procedura i soggetti fallibili, le grandi imprese e le società di capitali.

Per poter presentare la domanda di sovraindebitamento, il debitore deve dimostrare la propria condizione economica con documenti ufficiali, tra cui dichiarazioni dei redditi, estratti conto bancari e bilanci patrimoniali. È fondamentale che il debitore non abbia già beneficiato della procedura nei cinque anni precedenti e che abbia agito in buona fede, senza aver contratto debiti in modo fraudolento. Se il giudice rileva che il soggetto ha generato il proprio sovraindebitamento con dolo o colpa grave, la domanda può essere rigettata.

Il sovraindebitamento può essere richiesto attraverso tre principali strumenti: il piano del consumatore, il concordato minore e la liquidazione controllata. Il piano del consumatore è riservato alle persone fisiche e permette di ridurre o dilazionare il debito senza necessità dell’approvazione dei creditori, ma con il solo vaglio del giudice. Il concordato minore, invece, si applica a piccoli imprenditori e professionisti e richiede l’approvazione della maggioranza dei creditori. La liquidazione controllata, infine, è una procedura simile al fallimento e comporta la vendita dei beni del debitore per soddisfare, almeno in parte, i creditori.

Per avviare la procedura di sovraindebitamento, il debitore deve presentare un’istanza presso il Tribunale territorialmente competente, allegando tutta la documentazione necessaria. È obbligatorio rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), che aiuta il debitore nella redazione della proposta e nel dialogo con i creditori. Il giudice verifica i requisiti e decide se ammettere la domanda. Una volta accettata, i creditori non possono più avviare azioni esecutive individuali e devono attenersi alle modalità di pagamento stabilite dal piano approvato.

Uno degli aspetti più importanti del sovraindebitamento è l’esdebitazione, ovvero la possibilità di ottenere la cancellazione dei debiti non soddisfatti alla fine della procedura. Questa possibilità è prevista soprattutto per i consumatori e per coloro che dimostrano di aver fatto tutto il possibile per rimborsare i creditori. Tuttavia, l’esdebitazione non si applica a tutti i tipi di debiti: restano comunque esclusi i debiti alimentari, i risarcimenti per danni extracontrattuali e i debiti fiscali e previdenziali, salvo specifiche eccezioni.

I tempi della procedura variano in base alla tipologia scelta e alla complessità della situazione debitoria. Il piano del consumatore può durare da pochi mesi fino a cinque anni, a seconda della capacità di rimborso del debitore. Il concordato minore segue tempistiche simili, mentre la liquidazione controllata può prolungarsi fino a dieci anni nei casi più complessi. È fondamentale rispettare gli obblighi previsti nel piano approvato, poiché il mancato rispetto può portare alla revoca del beneficio e alla ripresa delle azioni esecutive.

Il sovraindebitamento rappresenta un’opportunità importante per chi si trova in difficoltà finanziaria, ma è necessario valutare attentamente tutte le conseguenze. Prima di avviare la procedura, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto fallimentare o a un consulente finanziario per analizzare la situazione e scegliere la soluzione più adatta. La procedura offre protezione dal recupero crediti e dai pignoramenti, ma richiede un impegno concreto da parte del debitore per rispettare il piano di rientro o accettare la vendita dei propri beni.

La recente normativa ha introdotto alcune semplificazioni per agevolare l’accesso al sovraindebitamento, riducendo i tempi burocratici e ampliando le categorie di debitori ammissibili. Queste riforme mirano a fornire una seconda possibilità a chi, per cause indipendenti dalla propria volontà, si trova in una condizione di grave difficoltà economica. Tuttavia, rimangono rigide le verifiche sui requisiti, per evitare che la procedura venga utilizzata in modo abusivo.

Di seguito una tabella riepilogativa con le principali informazioni sul sovraindebitamento:

Tipologia di DebitoreProcedura AmmissibileEsdebitazione Disponibile?Tempistiche Medie
ConsumatorePiano del consumatoreSì, a fine procedura6 mesi – 5 anni
Piccolo imprenditoreConcordato minoreSì, se approvato dai creditori1 – 5 anni
ProfessionistaConcordato minoreSì, se soddisfatti i creditori1 – 5 anni
NullatenenteLiquidazione controllataSì, se dimostrata buona fede5 – 10 anni

Il sovraindebitamento è una misura di tutela fondamentale per i soggetti in difficoltà finanziaria, ma richiede una valutazione attenta prima della richiesta. Comprendere il funzionamento della procedura, le sue implicazioni e i requisiti richiesti è essenziale per evitare problemi futuri e ottenere una reale ripartenza economica.

Cos’è una procedura di sovraindebitamento?

Una procedura di sovraindebitamento è un meccanismo legale previsto dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) che consente a persone fisiche, piccoli imprenditori, professionisti e consumatori di gestire e ridurre i debiti che non possono più pagare. Questa procedura è pensata per chi si trova in una condizione di difficoltà economica tale da non riuscire a far fronte ai propri obblighi finanziari senza compromettere il proprio sostentamento e quello della propria famiglia. L’obiettivo è offrire una soluzione concreta per ristrutturare il debito, bloccare eventuali azioni esecutive e, in alcuni casi, ottenere la cancellazione totale delle somme dovute.

Attraverso la procedura di sovraindebitamento, il debitore può accedere a diversi strumenti per trovare un accordo con i creditori o per liquidare il proprio patrimonio in modo controllato. Le principali opzioni disponibili sono il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, l’accordo di composizione della crisi e la liquidazione controllata del patrimonio. Il piano di ristrutturazione dei debiti è destinato ai consumatori che hanno accumulato debiti personali e permette di proporre un nuovo piano di pagamento basato sulle reali capacità economiche del debitore. Se il tribunale approva il piano, i creditori devono attenersi alle nuove condizioni e non possono più agire individualmente con pignoramenti o richieste di pagamento forzato.

L’accordo di composizione della crisi è pensato per imprenditori individuali, professionisti e lavoratori autonomi che devono saldare debiti verso più creditori. Questa procedura richiede il consenso della maggioranza dei creditori (almeno il 60% del totale del debito) e prevede una riorganizzazione dei pagamenti in modo sostenibile. Se l’accordo viene omologato dal tribunale, i creditori non possono più avanzare richieste di pagamento al di fuori delle condizioni concordate.

La liquidazione controllata del patrimonio è l’ultima opzione per chi non ha la possibilità di rimborsare i debiti nemmeno con una ristrutturazione. In questo caso, il debitore mette a disposizione i propri beni per ripagare i creditori sotto il controllo di un curatore nominato dal tribunale. Al termine della procedura, il debitore può ottenere l’esdebitazione, ovvero la cancellazione del debito residuo non saldato attraverso la liquidazione. Questa misura è particolarmente importante per chi si trova in una condizione di grave difficoltà economica, poiché consente di ripartire senza il peso dei debiti insoluti.

Uno degli aspetti più rilevanti delle procedure di sovraindebitamento è la possibilità di ottenere la sospensione delle azioni esecutive, come pignoramenti, blocchi del conto corrente o vendite all’asta dei beni. Nel momento in cui il debitore presenta domanda per una delle procedure previste, il tribunale può disporre la sospensione delle azioni di recupero forzoso, consentendo al debitore di avere il tempo necessario per riorganizzare la propria situazione finanziaria.

Se il debitore si trova in una condizione di totale incapacità di pagamento, può accedere all’esdebitazione del debitore incapiente, una procedura che consente la cancellazione totale dei debiti senza dover effettuare alcun pagamento. Questa soluzione è riservata a chi non ha reddito né beni da liquidare e non ha possibilità di migliorare la propria situazione economica. L’esdebitazione permette di ripartire senza debiti e di ricostruire la propria stabilità finanziaria senza essere perseguitato dai creditori.

Per accedere a una procedura di sovraindebitamento, è necessario presentare una domanda al tribunale competente con il supporto di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) o di un avvocato specializzato. L’OCC analizza la situazione finanziaria del debitore e propone la soluzione più adatta al caso specifico. Una volta approvata la richiesta, il debitore può iniziare il percorso di ristrutturazione o liquidazione del debito, ottenendo una protezione legale contro eventuali azioni dei creditori.

Le procedure di sovraindebitamento rappresentano una soluzione efficace per chi non riesce più a pagare i propri debiti e vuole evitare il rischio di pignoramenti o azioni legali aggressive. Grazie alla possibilità di ristrutturare il debito, ottenere sconti sugli importi dovuti o accedere all’esdebitazione, il debitore può trovare una via d’uscita dalla crisi economica e riprendere il controllo della propria situazione finanziaria in modo legale e sostenibile.

Chi può chiedere il sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è una procedura legale riservata a persone e imprese che non possono accedere alle normali procedure concorsuali e che si trovano in una situazione di difficoltà economica irreversibile. La legge permette a determinati soggetti di ristrutturare i propri debiti o, nei casi più gravi, di ottenere la cancellazione totale delle somme dovute.

Possono chiedere il sovraindebitamento le persone fisiche, i piccoli imprenditori, i professionisti e gli enti non fallibili che si trovano nell’impossibilità di saldare i propri debiti. La normativa di riferimento è la Legge 3/2012, ora inglobata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), che prevede tre diverse procedure per chi è in difficoltà finanziaria.

I privati cittadini e i consumatori possono accedere al sovraindebitamento quando non riescono più a pagare prestiti, mutui, bollette o debiti fiscali. Questa possibilità è riservata a chi ha contratto debiti per esigenze personali e non legate a un’attività d’impresa. Se un consumatore si trova in difficoltà senza colpa grave, può presentare un “piano del consumatore”, che permette di ristrutturare il debito con un pagamento sostenibile e, in alcuni casi, ottenere la cancellazione di una parte dell’importo dovuto.

I piccoli imprenditori e i professionisti possono accedere alla procedura se non rientrano tra le imprese soggette a fallimento. Questa categoria include gli imprenditori individuali che non superano i limiti previsti dalla legge per il fallimento, come un attivo patrimoniale inferiore a 300.000 euro, ricavi annui sotto i 200.000 euro e debiti complessivi inferiori a 500.000 euro. Questi soggetti possono proporre un “accordo con i creditori”, che consente di negoziare un pagamento ridotto e rateizzato, vincolante per tutti se accettato dal 60% dei creditori.

Le startup, le aziende agricole e gli enti del terzo settore possono accedere al sovraindebitamento se non sono fallibili e si trovano in una condizione di crisi. La legge consente a queste realtà di presentare un piano di ristrutturazione, evitando così azioni esecutive come il pignoramento o la chiusura forzata dell’attività.

Anche le persone fisiche senza beni né redditi sufficienti possono chiedere il sovraindebitamento attraverso l’”esdebitazione del debitore incapiente”. Questa procedura consente a chi è in una situazione di estrema difficoltà economica di ottenere la cancellazione totale dei debiti senza dover effettuare alcun pagamento. Si tratta di una misura estrema, riservata a chi dimostra di non avere alcuna possibilità di far fronte ai propri debiti e di non aver agito con dolo o frode.

Per accedere al sovraindebitamento, è necessario rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), un ente autorizzato che aiuta il debitore a preparare la documentazione e a presentare la domanda in tribunale. Dopo l’avvio della procedura, il giudice può sospendere eventuali pignoramenti o azioni esecutive, bloccando le richieste di pagamento da parte dei creditori.

Il sovraindebitamento è quindi una soluzione concreta per chi non riesce più a gestire i propri debiti, offrendo la possibilità di rinegoziare il pagamento o, nei casi più gravi, ottenere una liberazione totale dagli obblighi finanziari. La chiave per accedere a questa misura è dimostrare la reale impossibilità di far fronte ai debiti e agire prima che la situazione diventi irrecuperabile.

Quali debiti possono essere inclusi in una procedura di sovraindebitamento

Una procedura di sovraindebitamento permette di includere diversi tipi di debiti, offrendo una soluzione legale per chi non riesce più a far fronte ai propri obblighi finanziari. Questa procedura è accessibile a persone fisiche, piccoli imprenditori, professionisti e consumatori, e consente di ristrutturare o ridurre il debito attraverso un piano di pagamento sostenibile o, nei casi più gravi, di ottenere l’esdebitazione, ovvero la cancellazione del debito residuo.

Possono essere inclusi nella procedura tutti i debiti che il debitore non riesce più a pagare, a patto che non rientrino tra le specifiche esclusioni previste dalla legge. Tra i principali debiti che possono essere oggetto di una procedura di sovraindebitamento vi sono quelli bancari, fiscali, previdenziali, commerciali e personali.

I debiti bancari e finanziari sono tra i più comuni e comprendono mutui ipotecari, prestiti personali, finanziamenti, carte di credito e scoperti di conto corrente. Se il debitore non è più in grado di pagare le rate, la procedura di sovraindebitamento consente di rinegoziare l’importo, ridurre il debito o ottenere una nuova rateizzazione. Anche i debiti derivanti da leasing o contratti di cessione del quinto possono essere inclusi, permettendo di alleggerire l’impatto economico sul debitore.

I debiti fiscali e previdenziali comprendono quelli verso l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e altri enti pubblici. Se il debitore ha accumulato imposte non pagate, contributi previdenziali arretrati o sanzioni amministrative, questi debiti possono essere inclusi nella procedura e soggetti a una ristrutturazione o riduzione. Tuttavia, alcune imposte potrebbero non essere completamente cancellabili, ma possono comunque essere dilazionate o riorganizzate in modo da renderne il pagamento sostenibile.

I debiti commerciali derivano da forniture di beni e servizi non saldati, fatture non pagate o contratti di fornitura interrotti per insolvenza. Questa categoria riguarda principalmente imprenditori individuali, professionisti e lavoratori autonomi che hanno difficoltà a pagare i propri fornitori. Grazie alla procedura di sovraindebitamento, è possibile trovare un accordo con i creditori per pagare solo una parte del debito o per dilazionare gli importi dovuti in un periodo di tempo più lungo.

Anche i debiti personali possono essere inclusi nella procedura di sovraindebitamento. Questi comprendono debiti contratti per esigenze familiari, come prestiti per spese mediche, canoni di locazione arretrati, bollette non pagate e altre obbligazioni derivanti da rapporti contrattuali privati. Se il debitore ha accumulato debiti verso parenti o amici, questi possono essere inclusi nel piano di rientro, purché siano documentati e dimostrabili.

Non tutti i debiti possono essere inclusi nella procedura di sovraindebitamento. Ad esempio, le obbligazioni derivanti da assegni protestati e cambiali potrebbero essere soggette a limiti di cancellazione. Allo stesso modo, i debiti derivanti da sanzioni penali, multe per reati o obblighi di mantenimento stabiliti dal tribunale (come assegni di mantenimento per coniugi o figli) non possono essere cancellati, anche se il debitore può ottenere una dilazione del pagamento.

Se il debitore ha una situazione di sovraindebitamento molto grave, può accedere all’esdebitazione, che consente la cancellazione definitiva dei debiti residui. Questa opzione è riservata a chi non ha alcuna possibilità di pagare e non dispone di beni da liquidare. In questo caso, il tribunale può decidere di liberare il debitore da tutti gli obblighi finanziari, permettendogli di ripartire senza pendenze economiche.

Per avviare una procedura di sovraindebitamento e includere i debiti nella richiesta, il debitore deve rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) o a un avvocato specializzato. Una volta analizzata la situazione finanziaria del debitore, viene presentata una proposta al tribunale, che può approvare un piano di ristrutturazione o accordare la liquidazione controllata del patrimonio. Se il piano viene omologato, i creditori non possono più avviare azioni di recupero forzoso e devono attenersi alle nuove condizioni stabilite dalla procedura.

La procedura di sovraindebitamento è uno strumento efficace per chi non riesce più a sostenere il peso dei debiti e rischia di subire pignoramenti o altre azioni esecutive. Grazie alla possibilità di ristrutturare il debito, ottenere uno sconto sulle somme dovute o accedere all’esdebitazione, il debitore può trovare una soluzione sostenibile per uscire dalla crisi finanziaria e riprendere il controllo della propria situazione economica.

Quali sono le procedure previste per il sovraindebitamento compresa l’esdebitazione del debitore incapiente?

Il sovraindebitamento è una procedura legale che consente a persone fisiche, piccoli imprenditori e soggetti non fallibili di gestire e ridurre i propri debiti in caso di difficoltà economica grave. La legge prevede tre principali procedure per affrontare il sovraindebitamento: il piano del consumatore, l’accordo con i creditori e la liquidazione controllata, a cui si aggiunge l’esdebitazione del debitore incapiente.

Il piano del consumatore

Questa procedura è riservata ai consumatori, cioè alle persone fisiche che hanno contratto debiti per esigenze personali e non per attività imprenditoriali o professionali. Il piano del consumatore permette di ristrutturare il debito in base alle reali capacità economiche del debitore, senza bisogno del consenso dei creditori.

Per accedere a questa procedura, il debitore deve dimostrare di trovarsi in una situazione di sovraindebitamento senza colpa grave e di poter sostenere un piano di rientro parziale o rateizzato. Il piano viene sottoposto al giudice, che ne valuta la sostenibilità e la correttezza. Se viene approvato, diventa vincolante per tutti i creditori, che non potranno più agire con azioni esecutive come pignoramenti o sequestri.

Il piano del consumatore è particolarmente vantaggioso perché consente di ridurre il debito complessivo e dilazionarlo nel tempo, proteggendo il debitore da richieste di pagamento immediato. Tuttavia, il debitore deve dimostrare di poter rispettare il piano e di non aver causato la propria situazione con dolo o frode.

L’accordo con i creditori

Questa procedura è destinata a imprenditori individuali, professionisti e altri soggetti non fallibili che hanno debiti superiori alle loro possibilità di pagamento. A differenza del piano del consumatore, l’accordo con i creditori richiede il consenso di almeno il 60% dei creditori per essere approvato.

Il debitore deve proporre un piano di pagamento sostenibile, che può prevedere una riduzione dell’importo dovuto e una rateizzazione in base alle sue capacità economiche. Se la maggioranza dei creditori accetta l’accordo, esso diventa vincolante per tutti, compresi quelli che hanno votato contro.

L’accordo con i creditori è utile per chi ha debiti con più soggetti e vuole evitare azioni esecutive collettive. Una volta omologato dal tribunale, blocca qualsiasi pignoramento o procedura di recupero forzato, consentendo al debitore di pagare il debito con un piano sostenibile.

La liquidazione controllata del patrimonio

Questa procedura è una sorta di “fallimento del debitore civile” ed è destinata a chi non può permettersi di pagare il proprio debito nemmeno con un piano di rientro. Consiste nella vendita di tutti i beni del debitore per ripagare, almeno in parte, i creditori.

Per accedere alla liquidazione controllata, il debitore deve dimostrare di non essere in grado di far fronte ai propri obblighi finanziari e di avere un patrimonio che possa essere liquidato. Il giudice nomina un liquidatore, che vende i beni del debitore e distribuisce il ricavato ai creditori secondo l’ordine di priorità stabilito dalla legge.

Dopo la liquidazione, il debitore può chiedere l’esdebitazione, ossia la cancellazione del debito residuo. Questo significa che, una volta terminata la procedura, il debitore non potrà più essere perseguito per il pagamento di quanto rimasto scoperto.

L’esdebitazione del debitore incapiente

Questa è la procedura più drastica ed è destinata a chi non ha alcun patrimonio, né redditi sufficienti per pagare i propri debiti.

A differenza della liquidazione controllata, l’esdebitazione del debitore incapiente non prevede la vendita di beni, ma la cancellazione totale del debito per chi dimostra di trovarsi in una condizione economica talmente grave da non poter mai rimborsare i creditori.

Il debitore deve dimostrare che la sua situazione economica è irreversibile e che non ha agito con dolo o colpa grave nel contrarre i debiti. Se il tribunale accoglie la richiesta, tutti i debiti vengono cancellati e il debitore può ripartire da zero, senza più obblighi nei confronti dei creditori.

Tuttavia, questa procedura non è automatica e il giudice può revocarla se nei quattro anni successivi il debitore acquisisce beni o redditi rilevanti. Se questo avviene, il creditore può tornare a richiedere il pagamento, in base alla nuova situazione economica del debitore.

In conclusione, le procedure di sovraindebitamento offrono diverse possibilità per chi si trova in difficoltà economica. Il piano del consumatore è la soluzione migliore per chi ha debiti personali e vuole ristrutturare il proprio debito senza il consenso dei creditori. L’accordo con i creditori è utile per imprenditori e professionisti che vogliono negoziare un pagamento ridotto, mentre la liquidazione controllata è destinata a chi deve vendere i propri beni per estinguere il debito. L’esdebitazione del debitore incapiente è invece l’ultima risorsa per chi non ha alcuna possibilità di ripagare i creditori ed è completamente privo di beni.

Ogni procedura ha vantaggi e svantaggi, ed è fondamentale agire con tempestività per evitare che la situazione economica peggiori ulteriormente. Per accedere al sovraindebitamento, è necessario rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), che aiuta il debitore a predisporre la documentazione e a presentare la richiesta al tribunale. Una volta avviata la procedura, il giudice può sospendere tutte le azioni esecutive, proteggendo il debitore da pignoramenti e richieste di pagamento immediate.

Il sovraindebitamento è quindi una soluzione concreta per chi non riesce più a gestire i propri debiti, offrendo la possibilità di rinegoziare il pagamento o, nei casi più gravi, ottenere una liberazione totale dagli obblighi finanziari.

Quanto tempo serve per completare una procedura di sovraindebitamento compresa l’esdebitazione del debitore incapiente?

Il sovraindebitamento è una procedura legale che consente a persone fisiche e imprese non fallibili di ristrutturare i propri debiti quando si trovano in una situazione di grave difficoltà economica. Questa procedura è regolata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza e offre la possibilità di accedere a un piano di rientro sostenibile o alla cancellazione parziale o totale dei debiti. Non tutti i debitori possono accedere al sovraindebitamento: è necessario soddisfare precise condizioni di legge e dimostrare l’impossibilità di far fronte ai debiti con le normali risorse economiche.

Il primo requisito fondamentale per accedere alla procedura è trovarsi in uno stato di insolvenza o difficoltà finanziaria grave. Un soggetto si trova in stato di sovraindebitamento quando non è più in grado di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Questo può derivare da un accumulo eccessivo di debiti rispetto al reddito disponibile, dalla perdita del lavoro, da eventi imprevisti come malattie o crisi economiche, o da una gestione finanziaria errata.

La procedura di sovraindebitamento è riservata a determinate categorie di soggetti. Possono accedere alla procedura: i consumatori, ovvero le persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi non professionali o imprenditoriali; gli imprenditori sotto soglia, cioè coloro che non rientrano nella disciplina del fallimento; i lavoratori autonomi, i professionisti, gli enti senza scopo di lucro e gli agricoltori. Non possono accedere alla procedura i soggetti fallibili, le grandi imprese e le società di capitali.

Per poter presentare la domanda di sovraindebitamento, il debitore deve dimostrare la propria condizione economica con documenti ufficiali, tra cui dichiarazioni dei redditi, estratti conto bancari e bilanci patrimoniali. È fondamentale che il debitore non abbia già beneficiato della procedura nei cinque anni precedenti e che abbia agito in buona fede, senza aver contratto debiti in modo fraudolento. Se il giudice rileva che il soggetto ha generato il proprio sovraindebitamento con dolo o colpa grave, la domanda può essere rigettata.

Il sovraindebitamento può essere richiesto attraverso tre principali strumenti: il piano del consumatore, il concordato minore e la liquidazione controllata. Il piano del consumatore è riservato alle persone fisiche e permette di ridurre o dilazionare il debito senza necessità dell’approvazione dei creditori, ma con il solo vaglio del giudice. Il concordato minore, invece, si applica a piccoli imprenditori e professionisti e richiede l’approvazione della maggioranza dei creditori. La liquidazione controllata, infine, è una procedura simile al fallimento e comporta la vendita dei beni del debitore per soddisfare, almeno in parte, i creditori.

Per avviare la procedura di sovraindebitamento, il debitore deve presentare un’istanza presso il Tribunale territorialmente competente, allegando tutta la documentazione necessaria. È obbligatorio rivolgersi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), che aiuta il debitore nella redazione della proposta e nel dialogo con i creditori. Il giudice verifica i requisiti e decide se ammettere la domanda. Una volta accettata, i creditori non possono più avviare azioni esecutive individuali e devono attenersi alle modalità di pagamento stabilite dal piano approvato.

Uno degli aspetti più importanti del sovraindebitamento è l’esdebitazione, ovvero la possibilità di ottenere la cancellazione dei debiti non soddisfatti alla fine della procedura. Questa possibilità è prevista soprattutto per i consumatori e per coloro che dimostrano di aver fatto tutto il possibile per rimborsare i creditori. Tuttavia, l’esdebitazione non si applica a tutti i tipi di debiti: restano comunque esclusi i debiti alimentari, i risarcimenti per danni extracontrattuali e i debiti fiscali e previdenziali, salvo specifiche eccezioni.

I tempi della procedura variano in base alla tipologia scelta e alla complessità della situazione debitoria. Il piano del consumatore può durare da pochi mesi fino a cinque anni, a seconda della capacità di rimborso del debitore. Il concordato minore segue tempistiche simili, mentre la liquidazione controllata può prolungarsi fino a dieci anni nei casi più complessi. È fondamentale rispettare gli obblighi previsti nel piano approvato, poiché il mancato rispetto può portare alla revoca del beneficio e alla ripresa delle azioni esecutive.

Il sovraindebitamento rappresenta un’opportunità importante per chi si trova in difficoltà finanziaria, ma è necessario valutare attentamente tutte le conseguenze. Prima di avviare la procedura, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in diritto fallimentare o a un consulente finanziario per analizzare la situazione e scegliere la soluzione più adatta. La procedura offre protezione dal recupero crediti e dai pignoramenti, ma richiede un impegno concreto da parte del debitore per rispettare il piano di rientro o accettare la vendita dei propri beni.

La recente normativa ha introdotto alcune semplificazioni per agevolare l’accesso al sovraindebitamento, riducendo i tempi burocratici e ampliando le categorie di debitori ammissibili. Queste riforme mirano a fornire una seconda possibilità a chi, per cause indipendenti dalla propria volontà, si trova in una condizione di grave difficoltà economica. Tuttavia, rimangono rigide le verifiche sui requisiti, per evitare che la procedura venga utilizzata in modo abusivo.

Di seguito una tabella riepilogativa con le principali informazioni sul sovraindebitamento:

Tipologia di DebitoreProcedura AmmissibileEsdebitazione Disponibile?Tempistiche Medie
ConsumatorePiano del consumatoreSì, a fine procedura6 mesi – 5 anni
Piccolo imprenditoreConcordato minoreSì, se approvato dai creditori1 – 5 anni
ProfessionistaConcordato minoreSì, se soddisfatti i creditori1 – 5 anni
NullatenenteLiquidazione controllataSì, se dimostrata buona fede5 – 10 anni

Il sovraindebitamento è una misura di tutela fondamentale per i soggetti in difficoltà finanziaria, ma richiede una valutazione attenta prima della richiesta. Comprendere il funzionamento della procedura, le sue implicazioni e i requisiti richiesti è essenziale per evitare problemi futuri e ottenere una reale ripartenza economica.

Vuoi iniziare una procedura di sovraindebitamento? Fatti aiutare da Studio Monardo, gli avvocati esperti in cancellazione debiti e pratiche di sovraindebitamento

L’Avvocato Monardo è un professionista esperto nella gestione della crisi da sovraindebitamento e nelle strategie per ridurre o cancellare i debiti, coordinando una rete di avvocati e commercialisti specializzati a livello nazionale nel diritto bancario e tributario.

In particolare, l’Avvocato Monardo:

  • È gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012) e aiuta privati e imprenditori a ottenere l’approvazione della procedura attraverso un’assistenza specializzata e mirata. Grazie alla sua esperienza, guida i clienti nella preparazione della documentazione necessaria, nella scelta della procedura più adatta tra piano del consumatore, accordo di composizione della crisi e liquidazione controllata, e nell’interazione con gli organi competenti per accelerare i tempi di approvazione. Oltre a fornire supporto legale, monitora l’andamento della pratica e interviene tempestivamente in caso di richieste di integrazione documentale o contestazioni da parte dei creditori, garantendo che ogni fase sia gestita nel modo più efficace possibile. Grazie a un approccio strategico, personalizzato e orientato al risultato, aiuta i debitori a superare la loro condizione finanziaria critica e a ripristinare la loro stabilità economica nel minor tempo possibile.
  • È iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia, un riconoscimento ufficiale che attesta la sua elevata competenza nella gestione delle pratiche di sovraindebitamento. Grazie a questa iscrizione, può offrire un’assistenza altamente qualificata a privati e imprenditori che si trovano in difficoltà economica, accompagnandoli in ogni fase della procedura per ottenere una ristrutturazione del debito o, nei casi previsti dalla legge, l’esdebitazione. Si occupa della predisposizione della documentazione necessaria per la presentazione della domanda, fornisce consulenza strategica per individuare la soluzione più efficace e assiste i clienti nell’interlocuzione con il tribunale e gli organismi competenti. Inoltre, monitora l’iter burocratico e interviene tempestivamente per risolvere eventuali criticità, evitando ritardi o contestazioni da parte dei creditori. Grazie alla sua esperienza nel settore, ha supportato con successo numerosi debitori nell’ottenere il riconoscimento della loro condizione di sovraindebitamento e nel trovare una via d’uscita legalmente riconosciuta, garantendo loro la possibilità di ripartire senza il peso delle passività pregresse.
  • Fa parte dei professionisti fiduciari di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), fornendo un’assistenza completa ai debitori nella preparazione della documentazione e nella gestione della procedura. Il suo ruolo comprende la valutazione iniziale della situazione finanziaria del debitore, la raccolta e l’organizzazione di tutti i documenti necessari per presentare la richiesta e il supporto nelle fasi di negoziazione con i creditori. Grazie alla sua esperienza, assicura che ogni richiesta sia formulata in modo corretto e conforme ai requisiti di legge, evitando errori che potrebbero compromettere l’accoglimento della domanda. Inoltre, accompagna il debitore durante tutto l’iter procedurale, monitorando i tempi di risposta degli organi competenti e intervenendo tempestivamente in caso di richieste di integrazione documentale o di eventuali contestazioni da parte dei creditori. Oltre alla gestione burocratica, offre un supporto strategico per individuare la soluzione più vantaggiosa per il debitore, che può includere la ristrutturazione del debito, il saldo e stralcio o, nei casi previsti, l’esdebitazione. Il suo obiettivo è quello di rendere l’intera procedura più semplice ed efficace per i suoi assistiti, garantendo loro un percorso chiaro verso la risoluzione definitiva dei debiti e il ripristino della loro stabilità finanziaria.
  • Offre consulenze personalizzate per individuare la soluzione migliore e ridurre i tempi di risoluzione del problema, analizzando in modo approfondito la situazione finanziaria di ogni cliente e proponendo strategie efficaci per affrontare le difficoltà economiche. Attraverso un’analisi dettagliata della posizione debitoria, identifica le migliori opportunità per ristrutturare i debiti, evitando soluzioni inefficaci o economicamente insostenibili. Fornisce assistenza su misura per la predisposizione di piani di pagamento sostenibili, il saldo e stralcio con i creditori e l’accesso alle procedure di esdebitazione previste dalla legge. Grazie alla sua esperienza, aiuta i clienti a evitare errori procedurali che potrebbero allungare i tempi di risoluzione e a presentare le istanze nel modo più efficace possibile, interfacciandosi con i tribunali e gli organismi competenti per garantire il successo della procedura. Inoltre, offre un costante monitoraggio della pratica e un supporto strategico in caso di richieste di integrazione o opposizioni da parte dei creditori. Il suo obiettivo è fornire un’assistenza completa e personalizzata per garantire la risoluzione più rapida ed efficace dei problemi debitori, permettendo ai suoi clienti di ripartire senza il peso delle obbligazioni passate. Grazie alla sua esperienza, aiuta i debitori a trovare la strada migliore per liberarsi dai debiti e ripartire economicamente.

Vuoi sapere se puoi accedere alla procedura di sovraindebitamento? Fatti aiutare da Studio Monardo, gli avvocati esperti in pratiche di sovraindebitamento

Se vuoi sapere se puoi accedere alla procedura di sovraindebitamento e quale soluzione è più adatta alla tua situazione, contatta oggi stesso lo studio legale per una consulenza personalizzata. I nostri esperti analizzeranno attentamente la tua posizione finanziaria, valutando i debiti accumulati, le entrate disponibili e le eventuali azioni legali in corso.

Ti forniremo un’analisi dettagliata su quali debiti possono essere inclusi nella procedura e quali strumenti legali possono essere utilizzati per ottenere la riduzione o la cancellazione dell’importo dovuto. Se necessario, ti assisteremo nella presentazione della domanda presso l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e nel dialogo con i creditori per negoziare piani di rientro più sostenibili.

Non aspettare che la situazione peggiori: affidati a professionisti esperti per individuare la soluzione migliore e riprendere il controllo della tua vita finanziaria nel modo più veloce ed efficace possibile.

Qui di seguito tutti i dettagli per contattare il nostro Studio Legale specializzato in sovraindebitamento:

Leggi con attenzione: se in questo momento ti trovi in difficoltà con il Fisco ed hai la necessità di una veloce valutazione sulle tue cartelle esattoriali e sui debiti, non esitare a contattarci. Ti aiuteremo subito. Scrivici ora su whatsapp al numero 377.0256873 oppure invia una e-mail a info@fattirimborsare.com. Ti ricontattiamo entro massimo un’ora e ti aiutiamo subito.

Leggi qui perché è molto importante: Studio Monardo e Fattirimborsare.com®️ operano in tutta Italia e lo fanno attraverso due modalità. La prima modalità è la consulenza digitale che avviene esclusivamente a livello telefonico e successiva interlocuzione digitale tramite posta elettronica e posta elettronica certificata. In questo caso, la prima valutazione esclusivamente digitale (telefonica) è totalmente gratuita ed avviene nell’arco di massimo 72 ore, sarà della durata di circa 15 minuti. Consulenze di durata maggiore sono a pagamento secondo la tariffa oraria di categoria.
 
La seconda modalità è la consulenza fisica che è sempre a pagamento, compreso il primo consulto il cui costo parte da 500€+iva da saldare in anticipo. Questo tipo di consulenza si svolge tramite appuntamenti nella sede fisica locale Italiana specifica deputata alla prima consulenza e successive (azienda del cliente, ufficio del cliente, domicilio del cliente, studi locali con cui collaboriamo in partnership, uffici e sedi temporanee) e successiva interlocuzione anche digitale tramite posta elettronica e posta elettronica certificata.
 

La consulenza fisica, a differenza da quella esclusivamente digitale, avviene sempre a partire da due settimane dal primo contatto.

Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo riflettono il punto di vista personale degli Autori, maturato sulla base della loro esperienza professionale. Non devono essere considerate come consulenza tecnica o legale. Per chiarimenti specifici o ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si invita a tenere presente che l’articolo fa riferimento al contesto normativo vigente alla data di redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono cambiare nel tempo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per un utilizzo inappropriato delle informazioni contenute in queste pagine.
Leggere attentamente il disclaimer del sito.

Facebook
LinkedIn
X
Picture of Giuseppe Monardo

Giuseppe Monardo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Torna in alto

Abbiamo Notato Che Stai Leggendo L’Articolo. Desideri Una Prima Consulenza Gratuita A Riguardo? Clicca Qui e Prenotala Subito!