Affrontare una situazione debitoria complessa rappresenta una sfida che richiede lucidità, pianificazione e strategie efficaci. Il saldo e stralcio è uno degli strumenti più utili per chi desidera risolvere i propri debiti in modo definitivo, poiché consente di ridurre sensibilmente l’importo dovuto rispetto al debito originario. Questa procedura, se ben gestita, offre una via d’uscita concreta a chi si trova sommerso dai debiti, permettendo di riprendere il controllo della propria situazione finanziaria. In sostanza, il debitore ha l’opportunità di proporre ai creditori un pagamento parziale che, se accettato, comporta la cancellazione del residuo non pagato.
Comprendere come formulare una proposta di saldo e stralcio efficace è fondamentale per ottenere un esito positivo. Non si tratta semplicemente di offrire una somma ridotta, ma di costruire una proposta ben strutturata e convincente, che tenga conto delle aspettative del creditore e delle reali possibilità economiche del debitore. La chiave del successo risiede nella capacità di presentare una documentazione chiara e completa, che dimostri in modo trasparente la situazione economica del debitore, rafforzando la credibilità della proposta. Inoltre, è importante valutare attentamente il momento in cui presentare la richiesta, poiché alcuni periodi possono essere più favorevoli per ottenere l’approvazione del creditore, specialmente se questi è interessato a chiudere rapidamente pratiche pendenti. Un approccio strategico e professionale può fare la differenza tra una proposta respinta e un accordo vantaggioso per entrambe le parti.
Ma andiamo ad approfondire con Studio Monardo, gli avvocati specializzati in saldo e stralcio dei debiti.
Cosa è il Saldo e Stralcio dei debiti?
Il saldo e stralcio è un accordo transattivo in cui il creditore accetta una somma inferiore rispetto al debito originario, considerandolo estinto. Questo strumento è particolarmente utilizzato in ambito bancario, fiscale e commerciale, ma trova applicazione anche in contesti diversi, come nelle controversie tra privati o nei rapporti tra aziende e fornitori. La sua efficacia risiede nella capacità di offrire una soluzione rapida e definitiva a situazioni debitorie complesse, riducendo i tempi e i costi associati a procedimenti legali prolungati.
In ambito bancario, il saldo e stralcio viene spesso applicato per gestire crediti deteriorati o insoluti, offrendo alle banche l’opportunità di recuperare una parte del capitale senza ulteriori spese. Nel contesto fiscale, rappresenta una valida opzione per risolvere debiti con l’Agenzia delle Entrate, specialmente quando il debitore si trova in condizioni di difficoltà economica comprovata. Infine, nel settore commerciale, può essere utilizzato per chiudere in via bonaria situazioni debitorie con fornitori, clienti o partner commerciali, favorendo il mantenimento di buoni rapporti tra le parti coinvolte.
L’importanza di una negoziazione ben condotta non può essere sottovalutata, poiché ogni dettaglio, dalla documentazione presentata alla modalità di pagamento proposta, può influire significativamente sull’esito finale dell’accordo.
Quando Conviene Proporre un Saldo e Stralcio Per Debiti?
Conviene proporre un saldo e stralcio quando si ha una difficoltà economica significativa e il creditore preferisce recuperare una parte del credito piuttosto che rischiare di non recuperare nulla. Situazioni tipiche includono:
- Debiti bancari deteriorati, che includono mutui non performanti, prestiti personali insoluti, carte di credito con saldi elevati e scoperti di conto corrente prolungati. Questi debiti rappresentano una delle situazioni più comuni in cui il saldo e stralcio può essere una soluzione efficace, poiché le banche sono spesso disposte a negoziare pur di recuperare una parte del capitale. Le situazioni di sofferenza bancaria si manifestano quando il debitore non riesce più a rispettare le scadenze previste dal contratto di finanziamento, creando un accumulo di interessi di mora e spese accessorie che rendono ancora più difficile la restituzione del debito. Inoltre, il saldo e stralcio è particolarmente utile per i debiti derivanti da ristrutturazioni di credito o da contratti di leasing non onorati, dove il valore residuo del bene finanziato può influenzare l’importo finale della proposta.
- Debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate, che comprendono cartelle esattoriali, avvisi di accertamento e ruoli coattivi. In queste situazioni, il saldo e stralcio può essere uno strumento particolarmente efficace, poiché consente di negoziare con l’ente riscossore il pagamento di una somma ridotta rispetto all’importo complessivo del debito, includendo sanzioni e interessi di mora. Questo approccio è spesso considerato nei casi di difficoltà economica documentata, quando il debitore non è in grado di far fronte ai propri obblighi fiscali in modo regolare.
Un aspetto cruciale è la dimostrazione della propria incapacità economica, tramite documentazione dettagliata che evidenzi la reale impossibilità di saldare l’intero importo. Il saldo e stralcio fiscale può essere richiesto anche in presenza di piani di rateizzazione in corso, qualora il debitore non riesca a rispettare le rate stabilite. In alcune circostanze, l’Agenzia delle Entrate può valutare positivamente la proposta per ridurre il contenzioso e velocizzare il recupero delle somme dovute.
Inoltre, le recenti normative fiscali hanno introdotto facilitazioni per i contribuenti in difficoltà, rendendo più accessibile il saldo e stralcio per alcune categorie di debitori. È fondamentale essere chiari e trasparenti nella richiesta, illustrando le ragioni economiche e patrimoniali che giustificano la proposta, e proponendo un importo realistico in base alle proprie possibilità.
- Debiti verso fornitori in crisi aziendale, che possono comprendere obbligazioni commerciali non saldate, fatture scadute e arretrati accumulati nel tempo. In situazioni di difficoltà finanziaria, le aziende si trovano spesso a dover gestire un numero elevato di debiti nei confronti di fornitori che, a loro volta, possono trovarsi in condizioni economiche precarie. Questo contesto complesso rende il saldo e stralcio una soluzione efficace per entrambe le parti, offrendo la possibilità di chiudere rapporti debitori riducendo il carico finanziario per il debitore e garantendo al creditore il recupero di almeno una parte del credito.
La negoziazione con i fornitori richiede una strategia mirata, che tenga conto delle dinamiche commerciali in gioco. È fondamentale presentare una proposta ben argomentata, che evidenzi le difficoltà aziendali e la volontà di onorare, seppur parzialmente, i debiti pregressi. Inoltre, il saldo e stralcio può rappresentare un’opportunità per ristrutturare i rapporti commerciali, creando le basi per future collaborazioni più sostenibili.
Un esempio pratico può essere quello di un’azienda in crisi che ha accumulato un debito di 30.000 euro verso un fornitore strategico. Dopo una trattativa basata su una chiara esposizione della situazione finanziaria e delle prospettive di ripresa, le parti hanno concordato un saldo e stralcio di 12.000 euro, pagabili in un’unica soluzione. Questo accordo ha permesso all’azienda di ridurre il proprio indebitamento e al fornitore di recuperare parte del credito, evitando lunghi e costosi contenziosi legali.
Quali Documenti Servono per Presentare una Proposta?
La documentazione è cruciale per la credibilità della proposta. Tra i documenti fondamentali:
- Situazione patrimoniale e reddituale aggiornata, che deve includere una panoramica dettagliata di tutti i beni mobili e immobili posseduti, eventuali investimenti finanziari, partecipazioni societarie e altre fonti di reddito. È fondamentale fornire informazioni precise su proprietà immobiliari, conti correnti bancari, polizze assicurative con valore di riscatto, titoli di credito, azioni e obbligazioni. Oltre a questi, bisogna considerare i veicoli registrati, eventuali beni di lusso e tutto ciò che può rappresentare un valore patrimoniale rilevante.
Per quanto riguarda la componente reddituale, è necessario presentare la documentazione relativa ai redditi da lavoro dipendente o autonomo, pensioni, rendite, canoni di locazione percepiti e qualsiasi altra fonte di guadagno. Tale documentazione può includere buste paga recenti, dichiarazioni dei redditi, certificazioni uniche (CU), estratti conto bancari degli ultimi mesi e contratti di locazione.
Una rappresentazione chiara e completa della situazione economica è cruciale per dimostrare la reale capacità del debitore di far fronte a un eventuale accordo di saldo e stralcio, evidenziando sia le entrate che le uscite, incluse spese fisse come mutui, affitti, utenze, spese sanitarie e altri obblighi finanziari regolari. Questo livello di dettaglio consente di rafforzare la credibilità della proposta agli occhi del creditore, aumentando le probabilità di ottenere una risposta positiva.
- Estratti conto e saldo dei debiti, che includono una panoramica dettagliata dei movimenti bancari degli ultimi 6-12 mesi. È fondamentale fornire estratti conto di tutti i conti correnti intestati al debitore, sia personali che aziendali, per dimostrare la reale disponibilità finanziaria e la capacità di sostenere un eventuale accordo di saldo e stralcio. Questi documenti devono evidenziare non solo il saldo finale, ma anche le entrate e le uscite ricorrenti, le spese fisse, eventuali bonifici ricevuti o effettuati, e transazioni significative che possano influenzare la valutazione della proposta da parte del creditore.
Inoltre, è utile includere documentazione relativa a eventuali conti di risparmio, depositi a termine, fondi di investimento e carte di credito con saldo residuo. L’obiettivo è fornire un quadro completo della situazione finanziaria, evidenziando le difficoltà economiche che giustificano la richiesta di riduzione del debito. In alcuni casi, può essere utile presentare anche un riepilogo sintetico dei debiti esistenti, con indicazione dei creditori, degli importi dovuti, delle condizioni contrattuali e delle eventuali azioni legali in corso.
La trasparenza e la completezza nella presentazione di questi dati sono determinanti per rafforzare la credibilità del debitore e aumentare le probabilità di successo della proposta di saldo e stralcio.
- Eventuali sentenze o atti giudiziari correlati, che rappresentano elementi fondamentali per fornire un quadro completo della situazione debitoria. Tali documenti possono includere decreti ingiuntivi, pignoramenti, ordinanze del giudice, atti di precetto, verbali di udienze e sentenze definitive che riguardano il debitore. La presenza di atti giudiziari può influenzare notevolmente la trattativa di saldo e stralcio, poiché evidenzia l’esistenza di procedimenti legali in corso o conclusi, che possono rafforzare o indebolire la posizione del debitore.
È importante allegare anche eventuali notifiche ufficiali ricevute, come intimazioni di pagamento, avvisi di iscrizione ipotecaria, sequestri conservativi o esecutivi, e ogni altro documento che dimostri l’evoluzione del contenzioso. La completezza di queste informazioni permette al creditore di valutare con maggiore chiarezza la proposta, considerando il rischio di ulteriori azioni legali e i costi associati.
Oltre agli atti giudiziari strettamente legati ai debiti in questione, possono essere rilevanti anche sentenze relative a controversie lavorative, separazioni con obblighi economici, o altre cause che abbiano avuto un impatto significativo sulla situazione finanziaria del debitore. La trasparenza nella presentazione di questi documenti contribuisce a creare un rapporto di fiducia con il creditore, aumentando le probabilità di raggiungere un accordo favorevole.
Come Scrivere una Lettera di Saldo e Stralcio?
La lettera deve essere chiara e concisa. Occorre specificare l’importo offerto, le motivazioni della richiesta e le modalità di pagamento. Un esempio pratico potrebbe essere:
“Egregio [nome del creditore], a causa di difficoltà economiche documentate che hanno compromesso in modo significativo la mia capacità di far fronte agli obblighi finanziari, propongo il pagamento di [somma offerta] in un’unica soluzione, a saldo e stralcio del debito complessivo di [importo totale]. Tale proposta nasce dall’esigenza di risolvere in via definitiva la posizione debitoria, favorendo una chiusura rapida e consensuale del rapporto creditorio. Ritengo che questa offerta rappresenti una soluzione equa, considerando la mia attuale situazione patrimoniale e reddituale, e possa consentire al creditore di recuperare immediatamente una somma concreta, evitando ulteriori spese legali o procedimenti di recupero forzoso. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o per discutere possibili modalità di perfezionamento dell’accordo, nella speranza di trovare un’intesa soddisfacente per entrambe le parti.”
Quali Errori Evitare nella Proposta di Saldo e Stralcio?
Gli errori più comuni possono compromettere il buon esito della trattativa. Tra questi:
- Offrire una somma irrealistica, ovvero proporre un importo che non rispecchia minimamente il valore del debito originario o le aspettative minime del creditore. Questo errore può compromettere seriamente la trattativa, poiché i creditori valutano attentamente la congruità delle offerte rispetto all’ammontare complessivo del debito, ai costi sostenuti per la sua gestione e al rischio di insolvenza. Un’offerta troppo bassa può essere percepita come una mancanza di serietà o di reale volontà di risolvere la situazione debitoria, spingendo il creditore a rifiutare la proposta senza considerare altre possibili soluzioni.
È fondamentale, quindi, calcolare l’importo da offrire tenendo conto di diversi fattori, tra cui la capacità economica del debitore, il valore effettivo del debito, la presenza di eventuali garanzie e le spese legali che il creditore dovrebbe sostenere in caso di azioni esecutive. In alcuni casi, può essere utile allegare alla proposta una spiegazione dettagliata delle ragioni che giustificano l’importo offerto, supportata da documentazione che dimostri l’effettiva difficoltà economica.
Un’offerta ben ponderata e supportata da dati concreti ha maggiori probabilità di essere accettata, poiché dimostra la buona fede del debitore e la volontà di trovare un accordo equilibrato per entrambe le parti.
- Non allegare documentazione adeguata. La mancanza di documenti pertinenti e completi può compromettere seriamente l’efficacia della proposta di saldo e stralcio, poiché i creditori necessitano di una chiara visione della situazione economica del debitore per valutare la fattibilità dell’accordo. Presentare una richiesta priva di documentazione aggiornata o dettagliata potrebbe essere interpretato come un segnale di scarsa trasparenza o addirittura come una mancanza di volontà di risolvere il debito in modo serio e responsabile.
È fondamentale fornire tutti i documenti che attestino le difficoltà finanziarie del debitore, come dichiarazioni dei redditi, estratti conto bancari, bilanci aziendali se si tratta di imprese, certificazioni di disoccupazione o riduzione del reddito, e qualsiasi altra prova che possa rafforzare la credibilità della proposta. Inoltre, la documentazione deve essere organizzata in modo chiaro e facilmente comprensibile, evitando omissioni che potrebbero sollevare dubbi o perplessità da parte del creditore.
Inoltre, allegare documenti che dimostrano eventuali tentativi precedenti di risolvere la situazione debitoria, come piani di rientro non andati a buon fine o accordi parzialmente rispettati, può fornire un contesto utile per comprendere la volontà del debitore di adempiere ai propri obblighi, anche se con difficoltà. Questo approccio rafforza la proposta, mostrando un atteggiamento proattivo e collaborativo da parte del debitore.
- Mancanza di chiarezza nelle condizioni. Una proposta di saldo e stralcio poco chiara nelle condizioni può generare fraintendimenti e portare al rifiuto da parte del creditore. È essenziale che ogni aspetto dell’accordo sia descritto in modo dettagliato, specificando non solo l’importo offerto ma anche le modalità di pagamento, le tempistiche previste e le conseguenze in caso di inadempimento. La mancanza di chiarezza può far sorgere dubbi sull’affidabilità del debitore o sull’effettiva sostenibilità dell’accordo proposto.
Per evitare tali problematiche, la proposta dovrebbe includere informazioni precise su ogni elemento dell’accordo: ad esempio, se il pagamento sarà effettuato in un’unica soluzione o in più rate, con indicazione delle date esatte e degli importi parziali. È importante definire con precisione anche la formula di estinzione del debito, chiarendo che il pagamento concordato comporterà la rinuncia da parte del creditore a qualsiasi ulteriore pretesa. Inoltre, qualora ci siano condizioni particolari, come la necessità di ottenere conferme scritte o il rispetto di scadenze specifiche, queste devono essere esplicitate senza ambiguità.
Infine, allegare una bozza di accordo scritto o un facsimile del contratto di saldo e stralcio può contribuire a rendere la proposta più professionale e trasparente, facilitando la comprensione reciproca e riducendo il rischio di controversie future.
Cosa Considerano i Creditori per Accettare una Proposta?
I creditori valutano diversi fattori prima di accettare una proposta:
- La situazione economica del debitore comprende una serie di fattori che determinano la sua capacità di far fronte agli obblighi finanziari e di proporre un saldo e stralcio credibile. Questa valutazione non si limita al reddito attuale, ma abbraccia una panoramica completa che include patrimonio, debiti pregressi, spese ricorrenti e eventuali situazioni straordinarie che possono influire sulla stabilità economica.
In particolare, è fondamentale considerare il livello di indebitamento complessivo del debitore, la presenza di garanzie personali o reali, e la storia creditizia, che può fornire indicazioni sulla sua affidabilità nel gestire rapporti finanziari. Un’analisi accurata deve tenere conto anche delle fonti di reddito alternative, come investimenti, canoni di locazione o attività accessorie, che potrebbero offrire margini di flessibilità nella negoziazione con i creditori.
Inoltre, la valutazione della situazione economica deve includere aspetti legati alla sostenibilità futura del debito residuo. Ad esempio, in caso di variazioni previste nel reddito o nella struttura delle spese, è opportuno evidenziarle per dimostrare la capacità del debitore di rispettare eventuali nuovi accordi. L’obiettivo è fornire un quadro chiaro e trasparente, che possa convincere il creditore della validità della proposta e della reale intenzione del debitore di risolvere la situazione in modo definitivo.
- Il rischio di non recuperare nulla attraverso altre vie rappresenta un fattore cruciale nella valutazione di una proposta di saldo e stralcio da parte del creditore. Questo rischio si manifesta soprattutto quando il debitore si trova in una situazione di grave difficoltà economica, con un patrimonio limitato o inesistente e redditi insufficienti a coprire le obbligazioni finanziarie. I creditori sono consapevoli che, in questi casi, avviare procedure legali per il recupero forzoso del credito potrebbe rivelarsi costoso e inefficace, con la concreta possibilità di non ottenere alcun risultato positivo.
Oltre ai costi legali, il recupero forzoso comporta tempistiche lunghe e incerte, specialmente se il debitore non dispone di beni aggredibili o se i beni presenti hanno un valore di mercato limitato. Questo scenario rende la proposta di saldo e stralcio una soluzione più conveniente e rapida, consentendo al creditore di recuperare almeno una parte del credito senza dover sostenere ulteriori spese o affrontare lunghe attese.
Inoltre, il rischio di non recuperare nulla può essere amplificato da fattori esterni, come la crisi economica generale, la perdita del lavoro da parte del debitore o eventi imprevisti che riducono ulteriormente la capacità di rimborso. In queste circostanze, i creditori tendono a considerare con maggiore apertura le proposte di saldo e stralcio, valutandole come un’opportunità per minimizzare le perdite e chiudere positivamente la posizione debitoria.
- I costi di eventuali azioni legali possono rappresentare un fattore determinante nella decisione di un creditore di accettare una proposta di saldo e stralcio. Le spese legali possono essere significative, specialmente se il recupero del credito richiede procedimenti complessi come cause civili, pignoramenti o sequestri. Oltre alle spese vive per l’avvio e la gestione della causa, i creditori devono considerare anche gli onorari degli avvocati, i costi per eventuali consulenze tecniche e le spese amministrative legate alle notifiche e ai registri ufficiali.
Inoltre, i procedimenti giudiziari possono protrarsi per anni, comportando ulteriori costi legati al tempo e alle risorse necessarie per il loro completamento. Anche in caso di esito favorevole, non sempre il recupero del credito è garantito, soprattutto se il debitore si trova in una situazione patrimoniale compromessa o se i beni pignorati non coprono l’intero importo del debito. Questo scenario rende il saldo e stralcio un’opzione più vantaggiosa, poiché consente di ridurre i tempi e i costi associati al recupero forzoso.
Infine, bisogna considerare i rischi di insuccesso legale. Se il creditore perde la causa o incontra difficoltà nel recupero effettivo delle somme, potrebbe trovarsi a sostenere non solo i propri costi legali, ma anche quelli del debitore, qualora il giudice li addebiti alla parte soccombente. Tutti questi elementi fanno sì che il saldo e stralcio sia spesso visto come una soluzione pragmatica ed economicamente più efficiente.
Esempi di Saldo e Stralcio
Caso 1: Un debitore con un debito di 50.000 euro verso una banca negozia un saldo e stralcio per 20.000 euro, grazie a una documentazione che dimostrava l’impossibilità di ripagare l’intero importo. In questo caso specifico, il debitore si trovava in una situazione economica particolarmente difficile a causa della perdita del lavoro e di spese mediche impreviste che avevano prosciugato le sue risorse finanziarie. Dopo aver raccolto e presentato un’ampia documentazione, comprensiva di estratti conto, certificati medici e dichiarazioni dei redditi che attestavano la riduzione drastica delle entrate, è riuscito a convincere la banca della sua incapacità di far fronte all’intero debito. Inoltre, il debitore ha dimostrato di non possedere beni immobili o altre risorse patrimoniali significative che potessero essere aggredite legalmente. Questo ha spinto la banca ad accettare la proposta di saldo e stralcio, considerando che, in caso di procedura giudiziaria, avrebbe rischiato di non recuperare nulla o di affrontare costi legali significativi. L’accordo è stato formalizzato in tempi relativamente brevi, con il pagamento della somma concordata in un’unica soluzione, permettendo al debitore di chiudere definitivamente la sua posizione debitoria e di avviare un percorso di stabilizzazione finanziaria.
Caso 2: Un’azienda in crisi riduce un debito fiscale da 100.000 euro a 40.000 euro, sfruttando la legge sul sovraindebitamento. In questo caso specifico, l’azienda, operante nel settore commerciale, aveva accumulato un debito fiscale significativo a causa di una prolungata crisi di liquidità, aggravata dalla riduzione delle vendite e da investimenti non andati a buon fine. Dopo un’analisi approfondita della situazione economica, è stato elaborato un piano di ristrutturazione del debito, presentando una proposta di saldo e stralcio supportata da una dettagliata documentazione finanziaria.
L’azienda ha dimostrato, attraverso bilanci aggiornati, estratti conto bancari e dichiarazioni fiscali, la reale impossibilità di far fronte al debito completo, evidenziando anche la necessità di mantenere la continuità aziendale per salvaguardare i posti di lavoro. Il piano includeva una proposta concreta di pagamento in un’unica soluzione di 40.000 euro, cifra sostenibile per l’impresa grazie a un finanziamento ottenuto da un investitore privato.
L’Agenzia delle Entrate ha accettato la proposta valutando la situazione complessiva e considerando il rischio di recuperare somme inferiori in caso di procedimenti giudiziari o di liquidazione coatta. L’accordo ha permesso all’azienda non solo di ridurre significativamente il debito fiscale, ma anche di ristabilire un equilibrio finanziario, proseguendo l’attività con una prospettiva di crescita futura e una gestione più oculata delle risorse economiche.
Le Competenze dell’Avvocato Monardo, Avvocato Esperto In Saldo e Stralcio Dei Debiti
Affidarsi a professionisti competenti fa la differenza. L’Avvocato Monardo coordina avvocati e commercialisti esperti in diritto bancario e tributario a livello nazionale, offrendo un supporto specializzato per la gestione delle situazioni debitorie più complesse. La sua esperienza consolidata nel settore consente di affrontare ogni caso con un approccio strategico, personalizzato e orientato alla risoluzione efficace delle problematiche finanziarie.
Grazie a una profonda conoscenza delle normative vigenti e delle dinamiche del contenzioso bancario e fiscale, l’Avvocato Monardo fornisce assistenza qualificata sia in fase di negoziazione con i creditori, sia nella gestione delle procedure legali e stragiudiziali. Il suo operato si distingue per la capacità di individuare soluzioni innovative e per la forte attenzione ai dettagli, elementi essenziali per ottenere risultati concreti.
- Gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), con un’ampia esperienza nella predisposizione di piani di ristrutturazione del debito e nella gestione di accordi di composizione della crisi.
- Iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia, che garantisce la conformità alle normative e l’autorevolezza nell’ambito delle procedure di sovraindebitamento.
- Professionista fiduciario di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi), riconosciuto per la capacità di mediare con efficacia tra debitori e creditori, favorendo soluzioni vantaggiose per tutte le parti coinvolte.
L’approccio multidisciplinare, che integra competenze legali e fiscali, consente all’Avvocato Monardo di offrire un’assistenza completa e su misura, con l’obiettivo di restituire serenità e stabilità finanziaria ai propri assistiti.
In conclusione, non aspettare che la situazione peggiori. Se hai debiti da gestire, richiedi subito una consulenza personalizzata. Ogni giorno di attesa può complicare la tua posizione, ma con il supporto giusto, puoi trovare la soluzione più adatta per te.
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