Il pignoramento è una delle azioni esecutive più gravi che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può intraprendere per recuperare un debito iscritto a ruolo. Tuttavia, questa misura non viene attuata immediatamente dopo la notifica di una cartella esattoriale. Nel 2025, il tempo che intercorre tra la notifica della cartella e l’avvio del pignoramento dipende da una serie di fattori, come i termini di legge, la natura del debito e le eventuali iniziative del contribuente per saldare o contestare il debito.
In questo articolo di Studio Monardo analizzeremo le tempistiche tipiche, le fasi intermedie e cosa fare per evitare il pignoramento.
Ma andiamo ora nei dettagli.
Tempistiche Standard Tra Cartella Esattoriale E Pignoramento
Dopo la notifica di una cartella esattoriale, il contribuente ha 60 giorni di tempo per saldare il debito, richiedere una rateizzazione o presentare un ricorso. Trascorso questo periodo, se il debito non viene gestito, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare le azioni esecutive, incluso il pignoramento.
Ecco una panoramica delle tempistiche:
1. Notifica Della Cartella Esattoriale
- La cartella esattoriale è notificata al contribuente tramite PEC, raccomandata o altre modalità previste dalla legge.
- Da questo momento decorrono i 60 giorni per agire.
2. Scadenza Dei 60 Giorni
- Se il debito non viene pagato entro i 60 giorni, l’Agenzia può avviare le procedure per il recupero forzato del credito.
- Prima di procedere al pignoramento, è obbligatorio notificare un preavviso di esecuzione.
3. Preavviso Di Pignoramento
- L’Agenzia delle Entrate-Riscossione invia un avviso che informa il contribuente dell’imminente avvio del pignoramento.
- Il preavviso concede generalmente un ulteriore termine di 30 giorni per regolarizzare la situazione.
4. Avvio Del Pignoramento
- Se, dopo il termine del preavviso, il debito non è stato saldato o rateizzato, l’Agenzia può procedere al pignoramento.
- Il pignoramento può riguardare conti correnti, stipendi, beni mobili o immobili.
Fattori Che Possono Influenzare Le Tempistiche
Le tempistiche tra la cartella esattoriale e il pignoramento non sono sempre uniformi e possono variare in base ai seguenti fattori:
- Importo Del Debito: Debiti di importo elevato possono essere perseguiti con maggiore celerità.
- Tipologia Di Debito: I tributi fiscali, come IRPEF o IVA, possono essere soggetti a procedure più rapide rispetto ad altri tipi di debiti.
- Iniziative Del Contribuente: La presentazione di un ricorso o la richiesta di rateizzazione possono sospendere temporaneamente le azioni esecutive.
- Carico Lavorativo Dell’Agenzia: In alcuni casi, i tempi possono allungarsi per ragioni operative interne.
Cosa Fare Per Evitare Il Pignoramento?
Se hai ricevuto una cartella esattoriale e temi il pignoramento, ecco alcune opzioni per gestire la situazione:
1. Pagare Entro I Termini
- Saldare il debito entro i 60 giorni dalla notifica evita qualsiasi azione esecutiva.
2. Richiedere Una Rateizzazione
- È possibile dilazionare il pagamento in rate mensili, fino a 72 o 120 rate, a seconda della situazione.
3. Presentare Un Ricorso
- Se ritieni che la cartella sia illegittima, puoi contestarla entro 60 giorni dalla notifica.
4. Negoziare Un Accordo
- Proporre un saldo e stralcio o un piano di pagamento personalizzato può fermare l’avvio delle procedure esecutive.
Riassumendo, nel 2025, tra la notifica di una cartella esattoriale e il pignoramento trascorrono generalmente almeno 90 giorni, considerando i termini di pagamento, il preavviso e i tempi tecnici. Tuttavia, il contribuente ha diverse opportunità per gestire il debito e evitare il pignoramento, come la rateizzazione o il ricorso.
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