Crisi da Sovraindebitamento: Come Funziona la Procedura Passo per Passo

La crisi da sovraindebitamento rappresenta una condizione in cui un individuo o un’impresa non riesce più a far fronte ai propri debiti con le risorse economiche disponibili. In Italia, il legislatore ha introdotto specifiche procedure per affrontare e risolvere tali situazioni, offrendo al debitore la possibilità di ristrutturare o estinguere i propri debiti in modo sostenibile.

Questo articolo di Studio Monardo, gli avvocati specializzati in pratiche di sovraindebitamento, fornisce una guida dettagliata e autorevole sul funzionamento delle procedure di sovraindebitamento, analizzando ogni fase del processo e fornendo esempi pratici per una migliore comprensione.

Cos’è il Sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è la situazione in cui un soggetto, sia esso una persona fisica o giuridica, accumula debiti tali da non poterli più onorare con le proprie entrate o patrimonio. Questa condizione può derivare da vari fattori, tra cui perdita del lavoro, spese impreviste, cattiva gestione finanziaria o eventi straordinari come malattie o calamità naturali.

Quali sono le cause comuni del Sovraindebitamento?

Le cause principali del sovraindebitamento includono:

  • Perdita del reddito: disoccupazione o riduzione delle entrate.
  • Spese impreviste: emergenze mediche, riparazioni costose o eventi familiari.
  • Uso eccessivo del credito: accumulo di debiti su carte di credito o prestiti.
  • Cattiva gestione finanziaria: mancanza di pianificazione e controllo delle spese.
  • Eventi straordinari: calamità naturali, pandemie o crisi economiche.

Quali sono le conseguenze del Sovraindebitamento?

Le conseguenze del sovraindebitamento possono essere gravi e includono:

  • Stress finanziario: ansia e preoccupazione costante.
  • Perdita di beni: pignoramento di proprietà o beni personali.
  • Difficoltà nell’accesso al credito: peggioramento del merito creditizio.
  • Procedimenti legali: azioni giudiziarie da parte dei creditori.
  • Impatto sociale: isolamento, problemi familiari e deterioramento delle relazioni personali.

Quali sono le procedure previste dalla legge per affrontare il Sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento rappresenta una condizione in cui un individuo o un’impresa non riesce più a far fronte ai propri debiti con le risorse economiche disponibili. Per affrontare tale situazione, la legislazione italiana ha introdotto specifiche procedure volte a consentire al debitore di ristrutturare o estinguere i propri debiti in modo sostenibile. Queste procedure sono disciplinate dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) e comprendono:

  1. Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: riservato ai consumatori, ovvero persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Il consumatore, con l’ausilio di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), propone un piano che prevede la ristrutturazione dei debiti, tenendo conto delle sue capacità economiche. Il piano deve essere omologato dal tribunale e non richiede l’approvazione dei creditori, sebbene questi possano sollevare opposizioni. È fondamentale che il debitore sia considerato “meritevole”, ossia che non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.
  2. Concordato Minore: destinato a imprenditori non soggetti a fallimento, come piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e professionisti. In questa procedura, il debitore propone ai creditori un accordo che prevede la ristrutturazione dei debiti, con eventuali dilazioni o riduzioni. Per l’approvazione, è necessario il consenso dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti. Anche in questo caso, l’OCC svolge un ruolo cruciale nell’assistenza al debitore e nella verifica della fattibilità del piano.
  3. Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: applicabile a tutti i debitori, questa procedura prevede la liquidazione del patrimonio del debitore al fine di soddisfare i creditori. Il debitore, o un creditore, può richiedere l’apertura della liquidazione. Una volta avviata, un liquidatore nominato dal tribunale procede alla vendita dei beni e alla distribuzione del ricavato tra i creditori. Al termine della procedura, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti, purché abbia collaborato lealmente e non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.
  4. Esdebitazione del Debitore Incapiente: introdotta con il CCII, questa procedura è riservata ai debitori persone fisiche che, pur essendo meritevoli, non sono in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura. Il debitore può richiedere al tribunale l’esdebitazione, che comporta la liberazione dai debiti senza alcuna contropartita. Tuttavia, se entro quattro anni dal decreto di esdebitazione sopravvengono utilità rilevanti, il debitore è tenuto a soddisfare i creditori nella misura non inferiore al 10% dell’ammontare complessivo. Questa procedura può essere concessa una sola volta nella vita del debitore.

È importante sottolineare che, per accedere a queste procedure, il debitore deve dimostrare la propria meritevolezza, ossia non aver causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave e non aver compiuto atti in frode ai creditori. Inoltre, l’assistenza di un OCC è fondamentale in tutte le fasi, dalla predisposizione del piano o dell’accordo fino all’esecuzione dello stesso.

Riassumendo in sintesi:

  • Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: riservato ai consumatori, non richiede l’approvazione dei creditori, ma necessita dell’omologazione del tribunale.
  • Concordato Minore: destinato a imprenditori non fallibili, richiede l’approvazione dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti.
  • Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: prevede la liquidazione del patrimonio del debitore per soddisfare i creditori; al termine, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione.
  • Esdebitazione del Debitore Incapiente: riservata ai debitori persone fisiche meritevoli e incapienti, consente la liberazione dai debiti senza contropartita, con l’obbligo di soddisfare i creditori in caso di sopravvenienze rilevanti entro quattro anni.

Queste procedure offrono strumenti legali per affrontare situazioni di sovraindebitamento, promuovendo una gestione responsabile e sostenibile dei debiti.

Chi può accedere alle procedure di Sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento rappresenta una condizione in cui un individuo o un’impresa non riesce più a far fronte ai propri debiti con le risorse economiche disponibili. Per affrontare tale situazione, la legislazione italiana ha introdotto specifiche procedure volte a consentire al debitore di ristrutturare o estinguere i propri debiti in modo sostenibile. Queste procedure sono disciplinate dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) e comprendono:

  1. Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: riservato ai consumatori, ovvero persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Il consumatore, con l’ausilio di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), propone un piano che prevede la ristrutturazione dei debiti, tenendo conto delle sue capacità economiche. Il piano deve essere omologato dal tribunale e non richiede l’approvazione dei creditori, sebbene questi possano sollevare opposizioni. È fondamentale che il debitore sia considerato “meritevole”, ossia che non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.
  2. Concordato Minore: destinato a imprenditori non soggetti a fallimento, come piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e professionisti. In questa procedura, il debitore propone ai creditori un accordo che prevede la ristrutturazione dei debiti, con eventuali dilazioni o riduzioni. Per l’approvazione, è necessario il consenso dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti. Anche in questo caso, l’OCC svolge un ruolo cruciale nell’assistenza al debitore e nella verifica della fattibilità del piano.
  3. Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: applicabile a tutti i debitori, questa procedura prevede la liquidazione del patrimonio del debitore al fine di soddisfare i creditori. Il debitore, o un creditore, può richiedere l’apertura della liquidazione. Una volta avviata, un liquidatore nominato dal tribunale procede alla vendita dei beni e alla distribuzione del ricavato tra i creditori. Al termine della procedura, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti, purché abbia collaborato lealmente e non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.
  4. Esdebitazione del Debitore Incapiente: introdotta con il CCII, questa procedura è riservata ai debitori persone fisiche che, pur essendo meritevoli, non sono in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura. Il debitore può richiedere al tribunale l’esdebitazione, che comporta la liberazione dai debiti senza alcuna contropartita. Tuttavia, se entro quattro anni dal decreto di esdebitazione sopravvengono utilità rilevanti, il debitore è tenuto a soddisfare i creditori nella misura non inferiore al 10% dell’ammontare complessivo. Questa procedura può essere concessa una sola volta nella vita del debitore.

È importante sottolineare che, per accedere a queste procedure, il debitore deve dimostrare la propria meritevolezza, ossia non aver causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave e non aver compiuto atti in frode ai creditori. Inoltre, l’assistenza di un OCC è fondamentale in tutte le fasi, dalla predisposizione del piano o dell’accordo fino all’esecuzione dello stesso.

Riassumendo in sintesi:

  • Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: riservato ai consumatori, non richiede l’approvazione dei creditori, ma necessita dell’omologazione del tribunale.
  • Concordato Minore: destinato a imprenditori non fallibili, richiede l’approvazione dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti.
  • Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: prevede la liquidazione del patrimonio del debitore per soddisfare i creditori; al termine, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione.
  • Esdebitazione del Debitore Incapiente: riservata ai debitori persone fisiche meritevoli e incapienti, consente la liberazione dai debiti senza contropartita, con l’obbligo di soddisfare i creditori in caso di sopravvenienze rilevanti entro quattro anni.

Queste procedure offrono strumenti legali per affrontare situazioni di sovraindebitamento, promuovendo una gestione responsabile e sostenibile dei debiti.

Quali sono i requisiti per accedere alle procedure di Sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è una condizione in cui un individuo o un’impresa non riesce più a far fronte ai propri debiti con le risorse economiche disponibili. Per affrontare tale situazione, la legislazione italiana ha introdotto specifiche procedure volte a consentire al debitore di ristrutturare o estinguere i propri debiti in modo sostenibile. Queste procedure sono disciplinate dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) e comprendono:

  1. Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: riservato ai consumatori, ovvero persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Il consumatore, con l’ausilio di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), propone un piano che prevede la ristrutturazione dei debiti, tenendo conto delle sue capacità economiche. Il piano deve essere omologato dal tribunale e non richiede l’approvazione dei creditori, sebbene questi possano sollevare opposizioni. È fondamentale che il debitore sia considerato “meritevole”, ossia che non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.
  2. Concordato Minore: destinato a imprenditori non soggetti a fallimento, come piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e professionisti. In questa procedura, il debitore propone ai creditori un accordo che prevede la ristrutturazione dei debiti, con eventuali dilazioni o riduzioni. Per l’approvazione, è necessario il consenso dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti. Anche in questo caso, l’OCC svolge un ruolo cruciale nell’assistenza al debitore e nella verifica della fattibilità del piano.
  3. Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: applicabile a tutti i debitori, questa procedura prevede la liquidazione del patrimonio del debitore al fine di soddisfare i creditori. Il debitore, o un creditore, può richiedere l’apertura della liquidazione. Una volta avviata, un liquidatore nominato dal tribunale procede alla vendita dei beni e alla distribuzione del ricavato tra i creditori. Al termine della procedura, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti, purché abbia collaborato lealmente e non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.
  4. Esdebitazione del Debitore Incapiente: introdotta con il CCII, questa procedura è riservata ai debitori persone fisiche che, pur essendo meritevoli, non sono in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in prospettiva futura. Il debitore può richiedere al tribunale l’esdebitazione, che comporta la liberazione dai debiti senza alcuna contropartita. Tuttavia, se entro quattro anni dal decreto di esdebitazione sopravvengono utilità rilevanti, il debitore è tenuto a soddisfare i creditori nella misura non inferiore al 10% dell’ammontare complessivo. Questa procedura può essere concessa una sola volta nella vita del debitore.

È importante sottolineare che, per accedere a queste procedure, il debitore deve dimostrare la propria meritevolezza, ossia non aver causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave e non aver compiuto atti in frode ai creditori. Inoltre, l’assistenza di un OCC è fondamentale in tutte le fasi, dalla predisposizione del piano o dell’accordo fino all’esecuzione dello stesso.

Riassumendo in sintesi:

  • Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: riservato ai consumatori, non richiede l’approvazione dei creditori, ma necessita dell’omologazione del tribunale.
  • Concordato Minore: destinato a imprenditori non fallibili, richiede l’approvazione dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti.
  • Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: prevede la liquidazione del patrimonio del debitore per soddisfare i creditori; al termine, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione.
  • Esdebitazione del Debitore Incapiente: riservata ai debitori persone fisiche meritevoli e incapienti, consente la liberazione dai debiti senza contropartita, con l’obbligo di soddisfare i creditori in caso di sopravvenienze rilevanti entro quattro anni.

Queste procedure offrono strumenti legali per affrontare situazioni di sovraindebitamento, promuovendo una gestione responsabile e sostenibile dei debiti.

Quali documenti sono necessari per avviare una procedura di sovraindebitamento?

Per avviare una procedura di sovraindebitamento, è fondamentale presentare una documentazione completa e accurata che delinei la situazione economico-finanziaria del debitore. La raccolta e la presentazione di tali documenti sono essenziali per consentire al tribunale e all’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) di valutare adeguatamente la richiesta. Di seguito, un elenco dettagliato dei documenti generalmente richiesti:

  1. Elenco dei creditori: una lista dettagliata di tutti i creditori, comprensiva di nomi, indirizzi, importi dovuti e cause di prelazione, se presenti.
  2. Inventario dei beni: una descrizione completa del patrimonio del debitore, includendo beni mobili, immobili, conti bancari, partecipazioni societarie e altri asset di valore.
  3. Documentazione reddituale: copie delle dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni, buste paga recenti, certificati di pensione o altre attestazioni di entrate regolari.
  4. Elenco delle spese: una lista dettagliata delle spese mensili necessarie per il sostentamento del debitore e della sua famiglia, come affitto, utenze, alimentazione, istruzione e spese mediche.
  5. Situazione debitoria aggiornata: estratti conto bancari e delle carte di credito, contratti di finanziamento, mutui e qualsiasi altra documentazione attestante i debiti in essere.
  6. Atti di disposizione patrimoniale: copia di eventuali atti di vendita, donazione o trasferimento di beni effettuati negli ultimi cinque anni.
  7. Certificati anagrafici: certificato di residenza e stato di famiglia aggiornati.
  8. Documentazione fiscale: eventuali cartelle esattoriali, avvisi di accertamento o altre comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate o di enti previdenziali.
  9. Contratti in essere: copie di contratti di locazione, leasing, assicurazioni e altri accordi rilevanti.
  10. Eventuali procedimenti giudiziari: documentazione relativa a cause legali in corso, decreti ingiuntivi, pignoramenti o altre azioni esecutive.

È importante sottolineare che la specifica documentazione richiesta può variare in base alla procedura di sovraindebitamento scelta (Piano del Consumatore, Accordo di Composizione della Crisi o Liquidazione del Patrimonio) e alle peculiarità del caso individuale. Pertanto, è consigliabile consultare un professionista esperto o l’OCC competente per ottenere indicazioni precise e aggiornate sulla documentazione necessaria.

Riassumendo in sintesi:

  • Elenco dei creditori: dettagli su nomi, indirizzi e importi dovuti.
  • Inventario dei beni: descrizione completa del patrimonio.
  • Documentazione reddituale: dichiarazioni dei redditi, buste paga, certificati di pensione.
  • Elenco delle spese: dettagli delle spese mensili necessarie.
  • Situazione debitoria aggiornata: estratti conto, contratti di finanziamento, mutui.
  • Atti di disposizione patrimoniale: copie di atti di vendita o trasferimento di beni.
  • Certificati anagrafici: certificato di residenza e stato di famiglia.
  • Documentazione fiscale: cartelle esattoriali, avvisi di accertamento.
  • Contratti in essere: copie di contratti di locazione, leasing, assicurazioni.
  • Eventuali procedimenti giudiziari: documentazione relativa a cause legali in corso.

La presentazione accurata e completa di questa documentazione è cruciale per il buon esito della procedura di sovraindebitamento.

Qual è il ruolo dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC)?

L’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) svolge un ruolo fondamentale nelle procedure di sovraindebitamento, offrendo assistenza ai debitori in difficoltà finanziarie e facilitando la risoluzione delle loro crisi debitorie. I principali compiti dell’OCC includono:

  1. Assistenza al debitore: L’OCC supporta il debitore nella raccolta e nella verifica della documentazione necessaria per avviare la procedura di sovraindebitamento, garantendo che tutte le informazioni siano complete e accurate.
  2. Nomina del gestore della crisi: L’OCC designa un professionista qualificato, noto come gestore della crisi, incaricato di seguire l’intero iter procedurale, dalla predisposizione del piano di ristrutturazione alla sua esecuzione.
  3. Predisposizione del piano o dell’accordo: In collaborazione con il debitore, l’OCC elabora un piano di ristrutturazione dei debiti o un accordo con i creditori, tenendo conto delle capacità economiche del debitore e delle aspettative dei creditori.
  4. Attestazione della fattibilità: L’OCC verifica la sostenibilità e la fattibilità del piano proposto, attestando che esso sia realistico e attuabile, e che rispetti i requisiti legali previsti.
  5. Mediazione con i creditori: L’OCC facilita le comunicazioni tra il debitore e i creditori, promuovendo il raggiungimento di un accordo che soddisfi entrambe le parti e favorisca la risoluzione della crisi.
  6. Monitoraggio dell’esecuzione: Una volta approvato il piano, l’OCC vigila sulla sua corretta attuazione, assicurandosi che il debitore rispetti gli impegni assunti e che i creditori ricevano quanto concordato.
  7. Relazione al tribunale: L’OCC redige relazioni dettagliate per il tribunale competente, fornendo informazioni sulla situazione del debitore, sulla fattibilità del piano e sull’andamento della sua esecuzione.

In sintesi, l’OCC agisce come intermediario imparziale tra il debitore e i creditori, offrendo supporto tecnico e legale per facilitare la risoluzione delle situazioni di sovraindebitamento in modo equo ed efficace.

Come si presenta la domanda di accesso alla procedura?

Per accedere alle procedure di sovraindebitamento, è necessario seguire una serie di passaggi formali che garantiscono la corretta presentazione della domanda e l’avvio del processo di composizione della crisi. Ecco una guida dettagliata su come procedere:

  1. Individuazione dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC): Il primo passo consiste nel contattare un OCC competente per territorio. Gli OCC sono enti autorizzati a gestire le procedure di sovraindebitamento e possono essere istituiti presso ordini professionali, camere di commercio o altri enti pubblici. È possibile consultare l’elenco degli OCC accreditati sul sito del Ministero della Giustizia.
  2. Raccolta della documentazione necessaria: Prima di presentare la domanda, è fondamentale raccogliere tutta la documentazione che attesti la situazione economico-patrimoniale del debitore. Questo include:
  • Elenco dei creditori: nomi, indirizzi e importi dovuti.
  • Inventario dei beni: descrizione dettagliata del patrimonio, sia mobiliare che immobiliare.
  • Documentazione reddituale: dichiarazioni dei redditi, buste paga, certificati di pensione o altre attestazioni di entrate.
  • Elenco delle spese: dettaglio delle spese mensili necessarie per il sostentamento proprio e della famiglia.
  • Situazione debitoria aggiornata: estratti conto bancari, contratti di finanziamento, mutui e qualsiasi altra documentazione attestante i debiti in essere.
  1. Compilazione della domanda: L’OCC fornirà un modulo standardizzato per la presentazione della domanda. È essenziale compilare il modulo in ogni sua parte, fornendo informazioni precise e veritiere. La domanda deve contenere:
  • Dati anagrafici del debitore: nome, cognome, data di nascita, residenza.
  • Descrizione della situazione di sovraindebitamento: spiegazione dettagliata delle cause che hanno portato alla crisi finanziaria.
  • Proposta di ristrutturazione o liquidazione: indicazione della procedura scelta (Piano del Consumatore, Accordo di Composizione della Crisi o Liquidazione del Patrimonio) e descrizione delle modalità con cui si intende soddisfare i creditori.
  1. Presentazione della domanda all’OCC: Una volta compilata, la domanda deve essere presentata all’OCC competente. La modalità di presentazione può variare:
  • Consegna a mano: recandosi presso la sede dell’OCC negli orari di ricevimento.
  • Invio tramite PEC: inviando la domanda all’indirizzo di posta elettronica certificata dell’OCC.
  • Invio per raccomandata A/R: spedendo la domanda tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno.

È consigliabile verificare le modalità specifiche di presentazione con l’OCC prescelto, poiché possono variare in base all’ente.

  1. Nomina del gestore della crisi: Dopo aver ricevuto la domanda, l’OCC nominerà un gestore della crisi, un professionista incaricato di assistere il debitore nella procedura, verificare la documentazione e predisporre la proposta da sottoporre ai creditori e al tribunale.
  2. Deposito della proposta presso il tribunale: Il gestore della crisi, una volta predisposta la proposta, la depositerà presso il tribunale competente, corredandola di una relazione che attesti la veridicità dei dati forniti e la fattibilità del piano proposto.
  3. Omologazione e avvio della procedura: Il tribunale, esaminata la proposta e la relazione del gestore, potrà omologare la procedura, rendendola efficace e vincolante per tutte le parti coinvolte.

È fondamentale sottolineare che la precisione e la completezza della documentazione presentata sono cruciali per il buon esito della procedura. Pertanto, è consigliabile avvalersi dell’assistenza di professionisti esperti in materia di sovraindebitamento per garantire una corretta gestione dell’intero iter procedurale.

Quali sono le fasi della procedura di Sovraindebitamento?

La procedura di sovraindebitamento è un percorso legale che consente a individui e imprese non soggetti a fallimento di ristrutturare o estinguere i propri debiti in modo sostenibile. Questo processo si articola in diverse fasi, ciascuna con specifici obiettivi e requisiti.

1. Valutazione Preliminare

Prima di intraprendere la procedura, è fondamentale valutare la situazione finanziaria del debitore. Questo implica un’analisi dettagliata dei debiti, delle entrate, delle spese e del patrimonio disponibile. L’obiettivo è determinare se il debitore possiede i requisiti per accedere alle procedure di sovraindebitamento previste dalla legge.

2. Scelta della Procedura Adeguata

In base alla natura del debitore e alla sua situazione finanziaria, si può optare per una delle seguenti procedure:

  • Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: destinato ai consumatori che hanno contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale.
  • Concordato Minore: rivolto a imprenditori non soggetti a fallimento, come piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e professionisti.
  • Liquidazione Controllata: applicabile a tutti i debitori, prevede la liquidazione del patrimonio per soddisfare i creditori.
  • Esdebitazione del Debitore Incapiente: riservata ai debitori persone fisiche meritevoli che non dispongono di alcuna utilità da offrire ai creditori.

3. Coinvolgimento dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC)

L’OCC è un ente autorizzato che assiste il debitore nella gestione della procedura. I suoi compiti principali includono:

  • Assistenza nella raccolta della documentazione: supporta il debitore nella compilazione e nell’organizzazione dei documenti necessari.
  • Predisposizione del piano o dell’accordo: collabora con il debitore per elaborare una proposta di ristrutturazione o liquidazione dei debiti.
  • Attestazione della fattibilità: verifica la sostenibilità e la realizzabilità del piano proposto.

4. Presentazione della Domanda

La domanda, corredata dalla documentazione necessaria e dalla proposta elaborata, viene presentata al tribunale competente. È essenziale che la domanda sia completa e accurata per evitare ritardi o rigetti.

5. Valutazione da Parte del Tribunale

Il tribunale esamina la domanda e la proposta, valutando:

  • Ammissibilità: verifica che il debitore possieda i requisiti previsti dalla legge.
  • Fattibilità del piano: analizza la sostenibilità economica della proposta.
  • Meritevolezza del debitore: accerta che il debitore non abbia causato il sovraindebitamento con dolo o colpa grave.

6. Coinvolgimento dei Creditori

A seconda della procedura scelta, i creditori possono essere chiamati a esprimere il loro consenso:

  • Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: non richiede l’approvazione dei creditori, ma questi possono presentare opposizioni.
  • Concordato Minore: necessita dell’approvazione dei creditori che rappresentino almeno il 60% dei crediti.

7. Omologazione del Piano o dell’Accordo

Se il tribunale ritiene la proposta ammissibile e fattibile, procede all’omologazione, rendendo il piano o l’accordo vincolante per tutte le parti coinvolte.

8. Esecuzione del Piano

Una volta omologato, il debitore deve attuare quanto previsto nel piano o nell’accordo, sotto la supervisione dell’OCC o di un commissario nominato dal tribunale.

9. Esdebitazione

Al termine dell’esecuzione del piano o, nel caso della liquidazione controllata, dopo la distribuzione dell’attivo ai creditori, il debitore può ottenere l’esdebitazione, ossia la liberazione dai debiti residui non soddisfatti.

È importante sottolineare che ogni fase richiede attenzione e precisione, e il supporto di professionisti esperti è fondamentale per garantire il buon esito della procedura.

Quanto tempo dura la procedura di Sovraindebitamento?

La durata delle procedure di sovraindebitamento in Italia varia in funzione del tipo di procedura scelta e delle specifiche circostanze del debitore. Le principali procedure previste sono:

  1. Piano di Ristrutturazione dei Debiti del Consumatore: Questa procedura è riservata ai consumatori, ovvero persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale. La durata del piano è strettamente legata alla proposta presentata dal debitore e omologata dal tribunale. Generalmente, il piano può estendersi da 3 a 5 anni, a seconda delle capacità economiche del debitore e degli accordi raggiunti con i creditori. È importante notare che, durante questo periodo, il debitore è tenuto a rispettare scrupolosamente le condizioni stabilite nel piano per poter beneficiare dell’esdebitazione finale.
  2. Concordato Minore: Destinato a imprenditori non soggetti a fallimento, come piccoli imprenditori, imprenditori agricoli e professionisti, il concordato minore prevede la presentazione di una proposta di accordo ai creditori. La durata di questa procedura dipende dal tempo necessario per ottenere l’approvazione dei creditori (che rappresentino almeno il 60% dei crediti) e dall’esecuzione del piano concordato. In media, l’intero processo può richiedere dai 6 mesi ai 2 anni, considerando sia le tempistiche giudiziarie sia quelle operative legate all’attuazione dell’accordo.
  3. Liquidazione Controllata del Sovraindebitato: Questa procedura prevede la liquidazione del patrimonio del debitore al fine di soddisfare i creditori. Secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, la liquidazione ha una durata massima di 3 anni. Al termine di questo periodo, il debitore persona fisica può ottenere l’esdebitazione automatica, a meno che non emergano motivi ostativi. È fondamentale che il debitore collabori attivamente e in buona fede durante l’intera procedura per beneficiare dell’esdebitazione.
  4. Esdebitazione del Debitore Incapiente: Introdotta con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, questa procedura è riservata ai debitori persone fisiche che, pur essendo meritevoli, non dispongono di alcuna utilità da offrire ai creditori. L’esdebitazione può essere concessa immediatamente, senza necessità di una specifica domanda separata, e comporta la liberazione dai debiti senza alcuna contropartita. Tuttavia, se entro quattro anni dal decreto di esdebitazione sopravvengono utilità rilevanti, il debitore è tenuto a soddisfare i creditori nella misura non inferiore al 10% dell’ammontare complessivo dei debiti.

È importante sottolineare che le tempistiche sopra indicate sono orientative e possono variare in base alla complessità del caso, alla tempestività delle parti coinvolte e ai carichi di lavoro del tribunale competente. Pertanto, è consigliabile consultare un professionista esperto in materia di sovraindebitamento per ottenere una stima più accurata dei tempi necessari per la specifica situazione del debitore.

Quali sono i costi di una procedura di sovraindebitamento?

Affrontare una procedura di sovraindebitamento comporta diversi costi, che variano in base alla complessità del caso e alla procedura scelta. È fondamentale comprendere queste spese per valutare l’opportunità di intraprendere tale percorso.

1. Compensi dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC):
L’OCC è un ente autorizzato che assiste il debitore nella gestione della procedura. I suoi compensi sono stabiliti dal Decreto Ministeriale 202 del 2014 e si basano su:

  • Percentuale sull’attivo: generalmente tra il 5% e il 7% del valore dei beni del debitore.
  • Percentuale sul passivo: circa lo 0,5% dell’ammontare totale dei debiti.
  • Spese generali: aggiuntive, solitamente tra il 10% e il 15% del compenso totale.

Ad esempio, per un attivo di 100.000 euro e un passivo di 200.000 euro, il compenso dell’OCC potrebbe essere:

  • 6.000 euro (6% di 100.000) sull’attivo.
  • 1.000 euro (0,5% di 200.000) sul passivo.
  • 1.050 euro (15% di 7.000) per spese generali.

Totale: 8.050 euro.

2. Onorari dell’Avvocato:
L’assistenza legale è spesso necessaria. I compensi sono determinati dal Decreto Ministeriale 55 del 2014 e variano in base:

  • All’entità del passivo: maggiore è il debito, più elevato sarà l’onorario.
  • Alla complessità della procedura: situazioni più intricate richiedono maggior impegno.

Ad esempio, per un passivo di 200.000 euro, l’onorario potrebbe oscillare tra 5.000 e 10.000 euro, a seconda della complessità.

3. Spese di Procedura:
Oltre ai compensi professionali, ci sono costi aggiuntivi, tra cui:

  • Contributo unificato: tassa per l’avvio della procedura, generalmente tra 98 e 244 euro, in base alla tipologia.
  • Marche da bollo: circa 27 euro.
  • Spese vive: per notifiche, copie, perizie, ecc., variabili in base al caso.

4. Costi per la Liquidazione del Patrimonio:
Se si opta per la liquidazione, il compenso del liquidatore è determinato dal Decreto Ministeriale 30 del 2012 e si basa su:

  • Percentuale sull’attivo realizzato: generalmente tra il 5% e il 10%.

Ad esempio, per un attivo liquidato di 100.000 euro, il compenso potrebbe essere tra 5.000 e 10.000 euro.

Considerazioni Finali:
I costi totali di una procedura di sovraindebitamento possono variare significativamente, da qualche migliaio a diverse decine di migliaia di euro, in base alla situazione specifica. È essenziale valutare attentamente questi costi rispetto ai benefici attesi, come la possibilità di ridurre o estinguere i debiti. Consultare professionisti esperti è fondamentale per ottenere una stima accurata e prendere decisioni informate.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Procedure di Sovraindebitamento

Affrontare una situazione di sovraindebitamento rappresenta una sfida complessa che richiede una comprensione approfondita delle procedure legali e delle opzioni disponibili per il debitore. In questo contesto, avvalersi della consulenza di un avvocato specializzato in procedure di sovraindebitamento è di fondamentale importanza. Un professionista esperto può guidare il debitore attraverso le varie fasi del processo, assicurando che ogni passo sia compiuto nel rispetto delle normative vigenti e massimizzando le possibilità di successo.

Le procedure di sovraindebitamento, introdotte con la Legge n. 3/2012 e successivamente integrate nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, offrono strumenti come il Piano del Consumatore, l’Accordo di Composizione della Crisi e la Liquidazione del Patrimonio. Ciascuna di queste opzioni presenta specifiche peculiarità e requisiti, e la scelta della procedura più appropriata dipende dalla situazione individuale del debitore. Un avvocato esperto è in grado di analizzare la situazione finanziaria del cliente e consigliare la soluzione più adatta, tenendo conto delle implicazioni legali e pratiche di ciascuna opzione.

La preparazione della documentazione necessaria per avviare una procedura di sovraindebitamento è un compito che richiede precisione e attenzione ai dettagli. Un avvocato specializzato assiste il debitore nella raccolta e nella presentazione di tutti i documenti richiesti, garantendo che siano completi e conformi alle disposizioni di legge. Questo include l’elenco dei creditori, l’inventario dei beni, la documentazione reddituale e qualsiasi altro documento pertinente. Una presentazione accurata e completa della documentazione è essenziale per il buon esito della procedura.

Durante l’intero processo, l’avvocato svolge un ruolo cruciale nella comunicazione e nella negoziazione con i creditori. La capacità di mediare e negoziare termini favorevoli è una competenza chiave che un avvocato esperto porta al tavolo, facilitando il raggiungimento di accordi che siano sostenibili per il debitore e accettabili per i creditori. Inoltre, l’avvocato rappresenta il debitore nelle udienze giudiziarie, presentando argomentazioni legali solide e difendendo gli interessi del cliente con competenza e professionalità.

Un altro aspetto fondamentale è la comprensione delle tempistiche e delle scadenze legali. Le procedure di sovraindebitamento prevedono termini specifici per la presentazione di documenti, opposizioni e altre azioni legali. Un avvocato specializzato monitora attentamente queste scadenze, assicurando che tutte le azioni necessarie siano intraprese tempestivamente, evitando ritardi che potrebbero compromettere l’esito della procedura.

La consulenza legale è particolarmente importante quando si tratta di interpretare e applicare le disposizioni normative in continua evoluzione. Le leggi in materia di sovraindebitamento possono subire modifiche e aggiornamenti, e un avvocato specializzato mantiene il cliente informato su eventuali cambiamenti che potrebbero influenzare la sua situazione. Questa conoscenza aggiornata consente al debitore di prendere decisioni informate e strategiche.

Inoltre, un avvocato esperto fornisce supporto emotivo e psicologico durante un periodo che può essere estremamente stressante per il debitore. Sapere di avere al proprio fianco un professionista competente offre un senso di sicurezza e fiducia, aiutando il debitore a navigare attraverso le difficoltà con maggiore serenità.

In conclusione, affrontare una procedura di sovraindebitamento senza l’assistenza di un avvocato specializzato espone il debitore a rischi significativi, tra cui errori procedurali, interpretazioni errate delle leggi e opportunità mancate di ottenere condizioni più favorevoli. La presenza di un avvocato esperto non solo aumenta le probabilità di successo della procedura, ma garantisce anche che i diritti del debitore siano tutelati in ogni fase del processo. Pertanto, investire nella consulenza legale specializzata è una decisione saggia e necessaria per chiunque si trovi ad affrontare una situazione di sovraindebitamento.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Perciò se hai il bisogno di un avvocato per procedure da sovraindebitamento, qui di seguito trovi tutti i nostri contatti per un aiuto rapido e sicuro.

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La consulenza fisica, a differenza da quella esclusivamente digitale, avviene sempre a partire da due settimane dal primo contatto.

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