Srl Con Debiti Cosa Fare: Risponde L’Avvocato

Quando una Società a Responsabilità Limitata (Srl) si trova ad affrontare una situazione di debito, è fondamentale adottare un approccio strategico e conforme alle normative vigenti per gestire efficacemente la crisi e proteggere sia la società che i suoi amministratori. La Srl, per sua natura, offre una protezione limitata ai soci, che rispondono dei debiti sociali solo nei limiti del capitale conferito. Tuttavia, la responsabilità degli amministratori può estendersi in caso di dolo o colpa grave, rendendo cruciale la consulenza di un avvocato esperto in cancellazione debiti.

Secondo l’articolo 2476 del Codice Civile italiano, gli amministratori di una Srl devono adempiere ai loro doveri con la diligenza del buon padre di famiglia. Se la gestione negligente o fraudolenta conduce la società a una situazione di insolvenza, gli amministratori possono essere chiamati a rispondere personalmente per i danni causati. Questo principio è stato confermato in numerose sentenze della Corte di Cassazione, che ha più volte ribadito l’importanza della corretta gestione e della trasparenza contabile.

Quando una Srl accumula debiti, la prima azione da intraprendere è una valutazione completa della situazione finanziaria. Questo include un’analisi dettagliata dei debiti, la loro natura (fiscali, commerciali, finanziari), le scadenze e i creditori coinvolti. Un bilancio accurato e trasparente è essenziale per comprendere l’entità della crisi e per pianificare le azioni successive.

Una delle opzioni principali per gestire i debiti è la ristrutturazione del debito attraverso negoziazioni dirette con i creditori. La legge italiana permette alle società di proporre accordi di ristrutturazione, che possono includere il pagamento rateale, la riduzione dell’importo dovuto o l’estensione delle scadenze. Questo processo è spesso facilitato dalla procedura del concordato preventivo, disciplinata dal Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare). Il concordato preventivo consente alla società di continuare le proprie attività sotto la supervisione del tribunale e di un commissario giudiziale, garantendo al contempo il rispetto dei diritti dei creditori.

Il ruolo dell’avvocato è cruciale in questa fase. L’avvocato può assistere la società nella preparazione della proposta di concordato, garantendo che sia conforme alle leggi e che offra una soluzione equa per tutti i creditori. Inoltre, l’avvocato rappresenta la società nelle trattative con i creditori e in tribunale, assicurando che la procedura si svolga correttamente e nel rispetto delle normative vigenti.

Se la ristrutturazione del debito non è fattibile, la società può optare per la liquidazione volontaria. Questa procedura, regolata dagli articoli 2484-2496 del Codice Civile, implica la cessazione delle attività aziendali e la vendita degli asset per pagare i debiti. Durante la liquidazione, i liquidatori nominati dall’assemblea dei soci devono agire con la massima trasparenza e diligenza, redigendo un bilancio finale di liquidazione che deve essere approvato dai soci e depositato presso il Registro delle Imprese. Anche in questo caso, la consulenza di un avvocato è fondamentale per garantire che tutte le operazioni siano eseguite correttamente e nel rispetto delle normative.

Un altro aspetto critico è la protezione del patrimonio personale degli amministratori e dei soci. Sebbene la Srl limiti la responsabilità dei soci al capitale conferito, gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili se si dimostra che hanno agito con dolo o colpa grave. La stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile degli amministratori (D&O insurance) può offrire una protezione aggiuntiva contro le richieste di risarcimento per danni derivanti dalla gestione della società.

Il fallimento rappresenta l’ultima risorsa per una Srl che non riesce a risolvere la propria crisi debitoria. La procedura di fallimento è disciplinata dal Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare) e comporta la liquidazione dei beni della società sotto la supervisione di un curatore fallimentare nominato dal tribunale. Le conseguenze del fallimento possono essere gravi, non solo per la società, ma anche per gli amministratori e i soci. Gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili per i debiti non pagati se viene dimostrato che hanno agito con dolo o negligenza grave. Inoltre, il fallimento comporta la cessazione delle attività aziendali, la vendita forzata dei beni e la distribuzione dei proventi tra i creditori in base all’ordine di priorità stabilito dalla legge.

È importante sottolineare che gli amministratori devono agire con la massima trasparenza e conformità alle leggi durante tutto il processo di gestione della crisi. L’adozione di pratiche contabili rigorose, la presentazione tempestiva delle dichiarazioni fiscali e il rispetto degli obblighi contrattuali sono essenziali per evitare ulteriori complicazioni legali. Gli amministratori devono anche essere pronti a collaborare strettamente con l’avvocato per garantire che tutte le decisioni siano prese nel migliore interesse della società e dei creditori.

La fusione con un’altra società può essere un’opzione strategica per una Srl con debiti. La fusione può offrire sinergie operative e finanziarie che aiutano a migliorare la situazione economica della società. La vendita di asset non strategici può anche essere una soluzione per raccogliere liquidità e ridurre l’indebitamento. Tuttavia, queste opzioni devono essere attentamente valutate con l’assistenza di un avvocato per garantire che siano conformi alle normative e vantaggiose per la società.

In conclusione, gestire una Srl con debiti richiede un’azione rapida, strategica e conforme alle leggi. Gli amministratori devono essere consapevoli delle loro responsabilità legali e adottare misure adeguate per proteggere la società e il loro patrimonio personale. La ristrutturazione del debito, la liquidazione volontaria, il concordato preventivo e altre opzioni strategiche possono essere strumenti efficaci per superare le difficoltà finanziarie. L’assistenza di un avvocato esperto in cancellazione dei debiti fiscali è indispensabile per garantire che tutte le operazioni siano eseguite correttamente e che i diritti della società e dei suoi amministratori siano protetti. Un avvocato può fornire consulenza strategica, rappresentare la società nei negoziati con i creditori e difendere gli interessi degli amministratori in caso di controversie legali.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Cosa Fare Quando una Srl Ha Debiti?

Quando una Società a Responsabilità Limitata (Srl) si trova in difficoltà finanziarie con debiti significativi, è essenziale adottare un approccio strategico e ben pianificato per affrontare la situazione. Gli amministratori devono agire rapidamente per analizzare la situazione finanziaria e prendere decisioni informate per proteggere la società e i suoi soci. Il primo passo cruciale è condurre un’analisi completa della situazione finanziaria della società. Questo include una revisione dettagliata dei debiti, comprendendo la loro natura, i creditori coinvolti e le scadenze dei pagamenti. Questa analisi aiuta a capire l’ammontare totale dei debiti e la capacità della società di affrontarli.

Una volta compresa la situazione finanziaria, la negoziazione con i creditori diventa un passo fondamentale. I creditori possono essere disposti a rinegoziare i termini dei pagamenti, offrendo piani di ristrutturazione del debito, riduzioni degli importi dovuti o estensioni delle scadenze. La legge italiana consente alle società di proporre accordi di ristrutturazione del debito attraverso procedure come il concordato preventivo, regolato dal Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare). Il concordato preventivo permette alla società di continuare le proprie attività sotto la supervisione del tribunale e di un commissario giudiziale, mentre negozia un accordo di pagamento con i creditori.

Durante questa fase, il ruolo di un avvocato esperto in cancellazione dei debiti è fondamentale. L’avvocato può fornire consulenza legale, aiutare nella preparazione della proposta di concordato e rappresentare la società nelle trattative con i creditori. La competenza legale assicura che tutte le procedure siano conformi alle normative vigenti e che gli accordi siano vantaggiosi per la società.

Se la ristrutturazione del debito non è fattibile, la società può considerare la liquidazione volontaria. Questa procedura, regolata dagli articoli 2484-2496 del Codice Civile, implica la cessazione delle attività aziendali e la vendita degli asset per pagare i debiti. La liquidazione deve essere gestita con trasparenza e diligenza dai liquidatori nominati dall’assemblea dei soci. I liquidatori sono responsabili della vendita dei beni della società, del pagamento dei debiti e della distribuzione dell’eventuale residuo ai soci. Un bilancio finale di liquidazione deve essere redatto, approvato dai soci e depositato presso il Registro delle Imprese.

Proteggere il patrimonio personale degli amministratori e dei soci è un altro aspetto critico nella gestione dei debiti di una Srl. Sebbene la responsabilità dei soci sia limitata al capitale conferito, gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili per i debiti della società se si dimostra che hanno agito con dolo o colpa grave. La stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile degli amministratori (D&O insurance) può offrire una protezione aggiuntiva contro le richieste di risarcimento per danni derivanti dalla gestione della società.

Il fallimento rappresenta l’ultima risorsa per una Srl che non riesce a risolvere la propria crisi debitoria. La procedura di fallimento è disciplinata dal Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare) e comporta la liquidazione dei beni della società sotto la supervisione di un curatore fallimentare nominato dal tribunale. Le conseguenze del fallimento possono essere gravi, comportando la cessazione delle attività aziendali, la vendita forzata dei beni e la distribuzione dei proventi tra i creditori in base all’ordine di priorità stabilito dalla legge. Gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili per i debiti non pagati se viene dimostrato che hanno agito con dolo o negligenza grave.

Gli amministratori devono adottare pratiche di gestione trasparenti e conformi alle leggi durante tutto il processo di gestione della crisi. L’adozione di pratiche contabili rigorose, la presentazione tempestiva delle dichiarazioni fiscali e il rispetto degli obblighi contrattuali sono essenziali per evitare ulteriori complicazioni legali. Gli amministratori devono anche collaborare strettamente con l’avvocato per garantire che tutte le decisioni siano prese nel migliore interesse della società e dei creditori.

La fusione con un’altra società può essere un’opzione strategica per una Srl con debiti. La fusione può offrire sinergie operative e finanziarie che aiutano a migliorare la situazione economica della società. La vendita di asset non strategici può anche essere una soluzione per raccogliere liquidità e ridurre l’indebitamento. Tuttavia, queste opzioni devono essere attentamente valutate con l’assistenza di un avvocato per garantire che siano conformi alle normative e vantaggiose per la società.

Riassunto per punti:

  1. Analisi finanziaria completa: Valutare la situazione finanziaria della società, comprendere l’ammontare totale dei debiti e identificare i creditori coinvolti.
  2. Negoziazione con i creditori: Rinegoziare i termini dei pagamenti, proporre piani di ristrutturazione del debito e utilizzare il concordato preventivo se necessario.
  3. Consulenza legale: Utilizzare un avvocato esperto in cancellazione dei debiti per assistenza legale, preparazione di proposte e rappresentanza nelle trattative.
  4. Liquidazione volontaria: Considerare la liquidazione volontaria se la ristrutturazione del debito non è fattibile, gestendo il processo con trasparenza e diligenza.
  5. Protezione del patrimonio personale: Adottare misure per proteggere il patrimonio personale degli amministratori e dei soci, inclusa la stipula di una polizza assicurativa per la responsabilità civile.
  6. Fallimento: Considerare il fallimento come ultima risorsa, comprendendo le conseguenze legali e finanziarie.
  7. Gestione trasparente: Mantenere pratiche contabili rigorose, presentare dichiarazioni fiscali tempestivamente e rispettare gli obblighi contrattuali.
  8. Opzioni strategiche: Valutare la fusione con un’altra società o la vendita di asset non strategici per migliorare la situazione finanziaria.

In conclusione, gestire una Srl con debiti richiede un’azione rapida, strategica e conforme alle leggi. La consulenza di un avvocato esperto è indispensabile per garantire che tutte le operazioni siano eseguite correttamente e che i diritti della società e dei suoi amministratori siano protetti. Un avvocato può fornire consulenza strategica, rappresentare la società nei negoziati con i creditori e difendere gli interessi degli amministratori in caso di controversie legali.

Cosa Rischia L’Amministratore di una Srl Con Debiti?

Quando una Società a Responsabilità Limitata (Srl) accumula debiti significativi, gli amministratori della società possono trovarsi esposti a vari rischi legali e finanziari. La natura limitata della responsabilità dei soci in una Srl non estende automaticamente questa protezione agli amministratori, specialmente se si dimostra che essi hanno agito con dolo o negligenza grave. Esaminiamo in dettaglio i principali rischi a cui sono esposti gli amministratori di una Srl con debiti.

Innanzitutto, gli amministratori devono rispettare l’obbligo di gestire la società con la diligenza del buon padre di famiglia, come stabilito dall’articolo 2476 del Codice Civile italiano. Questo obbligo implica che gli amministratori devono agire con prudenza e diligenza nella gestione delle attività aziendali. Se un amministratore viene ritenuto responsabile di aver agito in modo negligente o fraudolento, può essere chiamato a rispondere personalmente dei danni causati alla società, ai soci e ai creditori.

In caso di insolvenza della società, gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili per i debiti della società se si dimostra che hanno continuato l’attività nonostante fosse evidente l’incapacità di far fronte ai debiti. Questo principio è sancito dall’articolo 2486 del Codice Civile, che prevede che gli amministratori debbano limitarsi a compiere atti di ordinaria amministrazione quando la società si trova in una situazione di crisi finanziaria, evitando di aggravare ulteriormente la posizione debitoria.

Un altro rischio significativo per gli amministratori riguarda la responsabilità fiscale. Gli articoli 36 e 37 del Decreto Legislativo 602/1973 stabiliscono che gli amministratori possono essere personalmente responsabili per le imposte non versate se si dimostra che hanno agito con dolo o colpa grave. Questo include il mancato pagamento dell’IVA, dell’IRAP e delle ritenute fiscali sui redditi dei dipendenti. Le sanzioni per il mancato pagamento delle imposte possono essere molto severe, includendo sanzioni pecuniarie significative e interessi di mora, calcolati giornalmente a partire dalla data di scadenza del pagamento.

La normativa fallimentare italiana prevede ulteriori rischi per gli amministratori in caso di fallimento della società. Il Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare) prevede che gli amministratori possano essere perseguiti per bancarotta fraudolenta se si dimostra che hanno commesso atti fraudolenti, come la falsificazione dei bilanci, l’occultamento di passività o la distrazione di beni aziendali. Le pene per la bancarotta fraudolenta possono includere la reclusione da uno a sei anni, a seconda della gravità del reato.

Gli amministratori devono anche affrontare il rischio di azioni legali da parte dei creditori insoddisfatti. Se la società non riesce a pagare i propri debiti, i creditori possono agire contro gli amministratori per recuperare i crediti non pagati. Questo rischio è particolarmente elevato se si dimostra che gli amministratori hanno agito in modo negligente o fraudolento. Le azioni legali possono comportare costi significativi per la difesa legale e possono avere gravi conseguenze finanziarie e reputazionali per gli amministratori.

Per mitigare questi rischi, è essenziale che gli amministratori adottino pratiche di gestione trasparenti e conformi alle normative vigenti. Mantenere registri contabili accurati, presentare tempestivamente le dichiarazioni fiscali e rispettare gli obblighi contrattuali sono misure fondamentali per evitare accuse di comportamento negligente o fraudolento. Inoltre, stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile degli amministratori (D&O insurance) può offrire una protezione aggiuntiva contro le richieste di risarcimento per danni derivanti dalla gestione della società.

La consulenza legale continua è un altro strumento cruciale per gli amministratori. Un avvocato esperto in diritto societario e fiscale può fornire indicazioni su come gestire le operazioni aziendali in conformità con le leggi e può assistere gli amministratori nella preparazione delle dichiarazioni fiscali e nella gestione delle controversie legali. La consulenza legale può aiutare a identificare e risolvere potenziali problemi prima che diventino critici, riducendo così il rischio di responsabilità personali.

Come Funziona il Concordato Preventivo per una Srl?

Il concordato preventivo è una procedura concorsuale prevista dal Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare) che consente a una Società a Responsabilità Limitata (Srl) di evitare il fallimento attraverso un accordo con i creditori. Questa procedura permette alla società di ristrutturare i propri debiti e continuare le proprie attività sotto la supervisione del tribunale. Ecco come funziona il concordato preventivo per una Srl:

La procedura inizia con la presentazione di una domanda al tribunale competente, corredata da un piano di ristrutturazione del debito. La domanda deve essere accompagnata da una serie di documenti, tra cui i bilanci degli ultimi tre esercizi, una relazione sulla situazione economico-finanziaria della società e un elenco dettagliato dei creditori con l’indicazione dei rispettivi crediti. Inoltre, la società deve fornire una relazione di un professionista indipendente che attesti la fattibilità del piano di concordato e la veridicità dei dati aziendali.

Il tribunale esamina la domanda e può ammettere la società alla procedura di concordato preventivo se ritiene che il piano sia fattibile e vantaggioso per i creditori. Una volta ammessa alla procedura, la società continua a operare sotto la supervisione del tribunale e di un commissario giudiziale nominato per monitorare l’adempimento del piano. Durante questo periodo, la società è protetta da azioni esecutive individuali dei creditori, che non possono procedere al pignoramento dei beni aziendali.

Il piano di concordato preventivo può prevedere diverse modalità di soddisfacimento dei crediti, tra cui il pagamento parziale o rateale, la conversione dei crediti in capitale sociale, la cessione di beni aziendali o altre soluzioni concordate con i creditori. Il piano deve essere approvato dai creditori che rappresentano almeno il 50% dei crediti ammessi al voto. Una volta approvato dai creditori, il piano deve essere omologato dal tribunale per diventare vincolante per tutti i creditori.

Durante la procedura di concordato, il commissario giudiziale svolge un ruolo chiave, monitorando le attività della società e riferendo periodicamente al tribunale sull’andamento del piano di ristrutturazione. Il commissario giudiziale può anche proporre modifiche al piano per garantire una maggiore efficacia e tutela dei creditori.

Un esempio pratico può aiutare a comprendere meglio il funzionamento del concordato preventivo. Supponiamo che una Srl, “Tecnologia Avanzata Srl”, abbia accumulato debiti significativi e non sia in grado di far fronte ai propri obblighi finanziari. La società, assistita da un avvocato esperto in diritto fallimentare, decide di presentare una domanda di concordato preventivo al tribunale. Dopo aver preparato un piano di ristrutturazione che prevede il pagamento rateale dei debiti e la cessione di alcuni asset non strategici, la società presenta la domanda, corredata dalla documentazione necessaria e dalla relazione di un professionista indipendente.

Il tribunale ammette “Tecnologia Avanzata Srl” alla procedura di concordato preventivo e nomina un commissario giudiziale per monitorare il processo. Durante il periodo di concordato, la società continua a operare e negozia con i creditori per ottenere l’approvazione del piano. Dopo aver ottenuto l’approvazione della maggioranza dei creditori, il tribunale omologa il piano, rendendolo vincolante per tutti i creditori.

Il commissario giudiziale monitora l’adempimento del piano, assicurandosi che la società rispetti le scadenze dei pagamenti e le altre condizioni concordate. Grazie al concordato preventivo, “Tecnologia Avanzata Srl” riesce a ristrutturare i propri debiti, evitando il fallimento e continuando le proprie attività.

Il concordato preventivo offre quindi una soluzione flessibile e vantaggiosa per le società in difficoltà finanziarie, permettendo loro di ristrutturare i debiti e continuare le attività sotto la supervisione del tribunale. Tuttavia, è fondamentale che la società si avvalga della consulenza di professionisti esperti, tra cui avvocati e consulenti aziendali, per garantire che il piano di concordato sia realistico e attuabile.

Riassunto per punti:

  • Presentazione della domanda: La società presenta una domanda al tribunale con un piano di ristrutturazione del debito e documentazione dettagliata.
  • Esame della domanda: Il tribunale valuta la fattibilità del piano e ammette la società alla procedura di concordato preventivo.
  • Supervisione del commissario giudiziale: Un commissario giudiziale monitora l’adempimento del piano e riferisce al tribunale.
  • Protezione dalle azioni esecutive: Durante la procedura, i creditori non possono procedere al pignoramento dei beni aziendali.
  • Approvazione del piano: Il piano deve essere approvato dai creditori che rappresentano almeno il 50% dei crediti ammessi al voto.
  • Omologazione del tribunale: Il piano, una volta approvato dai creditori, deve essere omologato dal tribunale per diventare vincolante.
  • Monitoraggio dell’adempimento: Il commissario giudiziale assicura che la società rispetti il piano e riferisce periodicamente al tribunale.

Il concordato preventivo rappresenta un’opportunità per le società in crisi di ristrutturare i propri debiti in modo ordinato e sotto la supervisione delle autorità giudiziarie, offrendo al contempo una tutela ai creditori e permettendo alla società di continuare le proprie attività.

Quali Sono le Procedure di Liquidazione Volontaria di una SRL?

La liquidazione volontaria di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) è un processo formale che porta alla cessazione dell’attività della società, alla vendita dei suoi beni e alla distribuzione del ricavato ai creditori e ai soci. Questo processo è regolato dagli articoli 2484-2496 del Codice Civile italiano. Ecco una panoramica dettagliata delle procedure di liquidazione volontaria di una SRL.

Delibera di Scioglimento e Nomina dei Liquidatori

Il primo passo nella liquidazione volontaria di una SRL è la delibera di scioglimento, che deve essere approvata dall’assemblea dei soci. La decisione deve essere presa con le maggioranze previste dallo statuto sociale o, in mancanza, dal Codice Civile. La delibera deve indicare i motivi dello scioglimento e nominare uno o più liquidatori, stabilendo anche i loro poteri. La delibera deve essere depositata presso il Registro delle Imprese entro 30 giorni dalla data della decisione.

Comunicazione agli Enti Competenti

Dopo la delibera di scioglimento, i liquidatori devono notificare l’inizio della liquidazione all’Agenzia delle Entrate, all’INPS e ad altri enti previdenziali e assicurativi, comunicando il nominativo dei liquidatori e fornendo i relativi dati identificativi. Questo passo è essenziale per evitare sanzioni per omessa comunicazione.

Redazione del Bilancio di Apertura della Liquidazione

I liquidatori devono redigere un bilancio di apertura della liquidazione, che rappresenti la situazione patrimoniale della società all’inizio del processo di liquidazione. Questo bilancio deve essere approvato dall’assemblea dei soci e depositato presso il Registro delle Imprese. Il bilancio di apertura include un inventario dettagliato dei beni, dei crediti e delle passività della società.

Realizzazione dell’Attivo

Una delle principali responsabilità dei liquidatori è la vendita dei beni della società per raccogliere fondi da utilizzare per il pagamento dei debiti. I liquidatori devono agire con trasparenza e diligenza, assicurandosi di ottenere il miglior prezzo possibile per i beni venduti. Le operazioni di vendita devono essere documentate accuratamente e riportate nei registri contabili della società.

Pagamento dei Debiti

Con i proventi della vendita dei beni, i liquidatori devono procedere al pagamento dei debiti della società. La legge stabilisce un ordine di priorità per il pagamento dei creditori, con i creditori privilegiati che devono essere soddisfatti prima dei creditori chirografari. Tra i creditori privilegiati rientrano l’Agenzia delle Entrate per i debiti fiscali, l’INPS per i contributi previdenziali e i dipendenti per i salari non pagati.

Bilancio Finale di Liquidazione

Una volta completata la vendita dei beni e il pagamento dei debiti, i liquidatori devono redigere un bilancio finale di liquidazione, che rappresenti la situazione patrimoniale finale della società. Questo bilancio deve essere approvato dall’assemblea dei soci e depositato presso il Registro delle Imprese. Il bilancio finale include una relazione dettagliata sulle operazioni di liquidazione e sul pagamento dei debiti.

Distribuzione dell’Eventuale Residuo ai Soci

Se, dopo il pagamento di tutti i debiti, rimangono fondi residui, questi devono essere distribuiti ai soci in base alle quote di partecipazione nel capitale sociale. La distribuzione deve essere effettuata secondo le modalità previste dallo statuto sociale o, in mancanza, dal Codice Civile.

Cancellazione della Società dal Registro delle Imprese

L’ultimo passo nella liquidazione volontaria è la richiesta di cancellazione della società dal Registro delle Imprese. La richiesta deve essere presentata dai liquidatori, allegando il bilancio finale di liquidazione e la delibera di approvazione dell’assemblea dei soci. Con la cancellazione dal Registro delle Imprese, la società cessa di esistere giuridicamente.

Conservazione della Documentazione

Anche dopo la cancellazione della società, i liquidatori sono tenuti a conservare tutta la documentazione contabile e fiscale della società per un periodo minimo di dieci anni. Questa documentazione può essere richiesta dalle autorità fiscali per eventuali controlli o verifiche future.

Esempio pratico

Supponiamo che una SRL decida di liquidare volontariamente le proprie attività a causa di una riduzione significativa del fatturato. L’assemblea dei soci si riunisce e delibera lo scioglimento della società, nominando due liquidatori. I liquidatori comunicano l’inizio della liquidazione agli enti competenti e redigono un bilancio di apertura della liquidazione. Successivamente, procedono alla vendita dei beni della società, pagano i debiti in conformità con l’ordine di priorità stabilito dalla legge e redigono un bilancio finale di liquidazione. Una volta approvato il bilancio finale dall’assemblea dei soci, richiedono la cancellazione della società dal Registro delle Imprese e conservano la documentazione contabile e fiscale per i successivi dieci anni.

Riassunto per punti:

  1. Delibera di scioglimento e nomina dei liquidatori.
  2. Comunicazione agli enti competenti.
  3. Redazione del bilancio di apertura della liquidazione.
  4. Realizzazione dell’attivo attraverso la vendita dei beni.
  5. Pagamento dei debiti in base all’ordine di priorità.
  6. Redazione del bilancio finale di liquidazione.
  7. Distribuzione dell’eventuale residuo ai soci.
  8. Richiesta di cancellazione della società dal Registro delle Imprese.
  9. Conservazione della documentazione contabile e fiscale per dieci anni.

Seguire attentamente queste procedure è essenziale per garantire una liquidazione volontaria conforme alle leggi e per proteggere i diritti dei creditori e dei soci. La consulenza di un avvocato esperto può essere fondamentale per navigare le complessità legali e fiscali della liquidazione volontaria di una SRL.

Come Proteggere il Patrimonio Personale degli Amministratori e dei Soci?

Uno degli aspetti cruciali nella gestione dei debiti di una Srl è la protezione del patrimonio personale degli amministratori e dei soci. La Srl, per sua natura, limita la responsabilità dei soci al capitale investito nella società. Tuttavia, in caso di mala gestio o frode, gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili per i debiti della società.

Per proteggere il patrimonio personale, gli amministratori devono assicurarsi di agire sempre in conformità con le leggi e le normative vigenti, mantenendo una gestione trasparente e accurata delle attività aziendali. Inoltre, stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile degli amministratori (D&O insurance) può offrire una protezione aggiuntiva contro le richieste di risarcimento per danni derivanti dalla gestione della società.

Quali Sono le Conseguenze del Fallimento di una Srl?

Il fallimento di una Società a Responsabilità Limitata (Srl) è una procedura complessa e formale che comporta conseguenze significative sia per la società stessa che per i suoi amministratori e soci. La procedura di fallimento è disciplinata dal Regio Decreto 267/1942 (Legge Fallimentare) e viene avviata quando una società non è in grado di far fronte ai propri debiti. Ecco le principali conseguenze del fallimento di una Srl.

Cessazione delle Attività Aziendali

Quando una Srl viene dichiarata fallita, le sue attività aziendali cessano immediatamente. Il tribunale nomina un curatore fallimentare che prende il controllo della società e dei suoi beni. Il curatore è responsabile della gestione e della liquidazione del patrimonio aziendale al fine di soddisfare i creditori. Questa cessazione delle attività implica la chiusura di tutti i contratti commerciali, la cessazione delle operazioni quotidiane e la risoluzione dei rapporti di lavoro con i dipendenti.

Liquidazione del Patrimonio

La liquidazione del patrimonio aziendale è uno degli aspetti più importanti del fallimento. Il curatore fallimentare procede alla vendita dei beni della società, compresi immobili, macchinari, attrezzature e altri asset, per raccogliere fondi da distribuire ai creditori. Il processo di liquidazione deve essere condotto in modo trasparente e nel rispetto delle normative vigenti. Il ricavato delle vendite viene utilizzato per soddisfare i creditori in base all’ordine di priorità stabilito dalla legge.

Ordine di Priorità dei Creditori

La Legge Fallimentare stabilisce un ordine di priorità per il pagamento dei creditori. I creditori privilegiati, come l’Agenzia delle Entrate per i debiti fiscali e l’INPS per i contributi previdenziali, devono essere soddisfatti prima dei creditori chirografari (non garantiti). Questo ordine di priorità garantisce che i creditori con diritti particolari siano pagati prima degli altri creditori. Dopo aver soddisfatto i creditori privilegiati, eventuali fondi residui vengono distribuiti ai creditori chirografari in base alla proporzione dei loro crediti.

Responsabilità degli Amministratori

Gli amministratori della Srl fallita possono essere chiamati a rispondere personalmente per i debiti della società se si dimostra che hanno agito con dolo o negligenza grave. L’articolo 2394 del Codice Civile stabilisce che gli amministratori sono responsabili per i danni causati ai creditori a causa dell’inosservanza dei doveri imposti dalla legge e dallo statuto. Se viene accertato che gli amministratori hanno continuato a gestire la società nonostante l’evidente incapacità di far fronte ai debiti, possono essere perseguiti per bancarotta fraudolenta, con conseguenze penali che includono pene detentive da uno a sei anni.

Azioni Revocatorie

Durante la procedura di fallimento, il curatore fallimentare ha il potere di avviare azioni revocatorie per annullare le operazioni compiute dalla società nei sei mesi precedenti la dichiarazione di fallimento. Questo potere è finalizzato a recuperare beni o fondi che sono stati trasferiti in modo fraudolento o preferenziale a determinati creditori, a scapito degli altri. Le azioni revocatorie sono uno strumento importante per garantire che tutti i creditori siano trattati equamente e che il patrimonio della società venga utilizzato per soddisfare il maggior numero possibile di creditori.

Conseguenze per i Soci

I soci di una Srl non rispondono personalmente per i debiti della società, a meno che non abbiano fornito garanzie personali o abbiano agito in modo tale da far ritenere che la separazione tra il patrimonio personale e quello aziendale sia stata fittizia. Tuttavia, il fallimento della società comporta la perdita del capitale investito e può avere ripercussioni significative sulla reputazione personale e professionale dei soci.

Sanzioni Fiscali e Contributive

Il fallimento di una Srl comporta anche sanzioni fiscali e contributive per i mancati pagamenti delle imposte e dei contributi previdenziali. Le sanzioni pecuniarie e gli interessi di mora vengono calcolati sulle somme dovute e possono aumentare significativamente l’ammontare dei debiti della società. Le autorità fiscali e previdenziali hanno la priorità nel pagamento dei loro crediti durante la liquidazione del patrimonio aziendale.

Impatto Sociale ed Economico

Il fallimento di una Srl ha un impatto significativo anche sui dipendenti, sui fornitori e sulla comunità locale. La cessazione delle attività aziendali comporta la perdita di posti di lavoro e può avere effetti a catena sull’economia locale, specialmente se la società era un datore di lavoro importante nella regione. I fornitori possono subire perdite finanziarie significative a causa dei crediti insoluti, e la reputazione della società e dei suoi amministratori può essere gravemente danneggiata.

Esempio Pratico

Supponiamo che “Industrie Meccaniche Srl” sia dichiarata fallita a causa dell’incapacità di far fronte a debiti per 1 milione di euro. Il tribunale nomina un curatore fallimentare, che prende il controllo della società e avvia la liquidazione dei beni aziendali. Vengono venduti immobili, macchinari e altri asset per raccogliere fondi. I proventi della vendita vengono utilizzati per pagare prima i creditori privilegiati, come l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, e successivamente i creditori chirografari. Gli amministratori vengono indagati per verificare se hanno agito con negligenza o dolo, e se riscontrati colpevoli, potrebbero essere perseguiti per bancarotta fraudolenta. I soci perdono il capitale investito e affrontano conseguenze reputazionali significative.

Riassunto per punti:

  1. Cessazione delle attività aziendali: La società smette di operare e il curatore fallimentare prende il controllo.
  2. Liquidazione del patrimonio: Vendita dei beni della società per raccogliere fondi.
  3. Ordine di priorità dei creditori: I creditori privilegiati vengono pagati prima dei creditori chirografari.
  4. Responsabilità degli amministratori: Possibile responsabilità personale per dolo o negligenza.
  5. Azioni revocatorie: Annullamento delle operazioni compiute nei sei mesi precedenti il fallimento.
  6. Conseguenze per i soci: Perdita del capitale investito e possibile impatto reputazionale.
  7. Sanzioni fiscali e contributive: Sanzioni pecuniarie e interessi di mora per imposte e contributi non pagati.
  8. Impatto sociale ed economico: Perdita di posti di lavoro e effetti negativi sull’economia locale.

In conclusione, il fallimento di una Srl comporta conseguenze profonde e complesse. La gestione diligente e conforme alle leggi da parte degli amministratori, insieme all’assistenza di professionisti legali e finanziari, è essenziale per navigare attraverso questa procedura con il minor danno possibile per tutte le parti coinvolte.

Esempio di Gestione di una Srl con Debiti

Immaginiamo una Srl chiamata “Tecnologia Innovativa Srl” che ha accumulato debiti significativi a causa di investimenti sbagliati e calo delle vendite. Gli amministratori decidono di affrontare la situazione adottando una serie di misure strategiche.

Prima di tutto, conducono un’analisi dettagliata della situazione finanziaria della società per comprendere l’ammontare totale dei debiti e identificare i creditori principali. Successivamente, contattano un avvocato esperto in cancellazione dei debiti per discutere le opzioni disponibili.

Con l’aiuto dell’avvocato, gli amministratori negoziano con i creditori principali per ottenere una ristrutturazione del debito, proponendo un piano di pagamento rateale che permetta alla società di continuare le operazioni senza interruzioni. La proposta viene accettata dalla maggioranza dei creditori e omologata dal tribunale attraverso la procedura di concordato preventivo.

Durante la procedura, la società continua a operare sotto la supervisione del tribunale e del commissario giudiziale, rispettando il piano di pagamento concordato. Gli amministratori mantengono una gestione trasparente e accurata delle operazioni, collaborando strettamente con l’avvocato per garantire che tutte le normative siano rispettate.

Grazie a queste misure, “Tecnologia Innovativa Srl” riesce a superare la crisi finanziaria, ripagare i debiti e riprendere la crescita. Gli amministratori, avendo agito con diligenza e in conformità con le leggi, evitano responsabilità personali e proteggono il loro patrimonio.

Quali Altre Opzioni Sono Disponibili per una Srl con Debiti?

Quando una Società a Responsabilità Limitata (Srl) si trova a dover affrontare una situazione di debiti significativi, oltre alle procedure di liquidazione e al concordato preventivo, esistono diverse altre opzioni che possono essere considerate per gestire i debiti e cercare di mantenere la continuità aziendale. Ecco alcune delle principali alternative disponibili per una Srl con debiti:

1. Ristrutturazione del Debito

La ristrutturazione del debito è un processo attraverso il quale una società negozia nuovi termini con i propri creditori. Questo può includere l’allungamento delle scadenze dei pagamenti, la riduzione degli interessi, o addirittura una riduzione del capitale dovuto. La ristrutturazione del debito può essere formalizzata tramite accordi privati tra la società e i creditori, o attraverso una procedura giudiziale come il concordato preventivo.

2. Accordi Stragiudiziali

Gli accordi stragiudiziali sono negoziazioni dirette tra la società e i suoi creditori senza l’intervento del tribunale. Questo tipo di accordo può essere vantaggioso perché è meno formale e può essere concluso più rapidamente rispetto alle procedure giudiziali. Tuttavia, è essenziale che l’accordo sia ben documentato e legalmente vincolante.

3. Fusione con un’Altra Società

La fusione con un’altra società può offrire benefici significativi, come sinergie operative, accesso a nuove risorse finanziarie e una maggiore capacità di servizio del debito. La fusione può essere con un’altra Srl o con una società di tipo diverso. Questa operazione è regolata dagli articoli 2501-2504 del Codice Civile.

4. Vendita di Asset Non Strategici

La vendita di asset non strategici è un modo per raccogliere liquidità rapidamente. Questo può includere la vendita di immobili, macchinari, brevetti o altri beni aziendali che non sono essenziali per le operazioni core della società. I proventi della vendita possono essere utilizzati per ridurre l’indebitamento e migliorare la posizione finanziaria della società.

5. Emissione di Nuove Azioni o Aumento di Capitale

Un’altra opzione è l’emissione di nuove azioni o un aumento di capitale. Questo può attirare nuovi investimenti e fornire alla società la liquidità necessaria per pagare i debiti. Tuttavia, questa opzione può diluire la partecipazione dei soci esistenti e richiede l’approvazione dell’assemblea dei soci.

6. Prestiti e Finanziamenti

Ottenere nuovi prestiti o finanziamenti può essere un’opzione, sebbene possa essere difficile per una società già indebitata. Alcune istituzioni finanziarie offrono soluzioni di rifinanziamento del debito, che possono includere tassi di interesse più bassi o termini di pagamento più favorevoli.

7. Accordi di Indennizzo tra i Soci

I soci possono decidere di stipulare accordi di indennizzo tra loro per coprire eventuali perdite finanziarie derivanti dai debiti della società. Questo può includere la garanzia personale per i debiti aziendali o l’impegno a fornire fondi aggiuntivi per sostenere la società.

8. Ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG)

In caso di difficoltà temporanee, la società può ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG), che consente di sospendere o ridurre temporaneamente l’attività lavorativa, con il pagamento di un’indennità ai lavoratori da parte dello Stato. Questo può ridurre i costi operativi e migliorare la liquidità aziendale.

9. Piano di Risanamento

Un piano di risanamento è un documento dettagliato che descrive le misure che la società intende adottare per superare la crisi finanziaria. Questo può includere riduzioni dei costi, ristrutturazioni organizzative, dismissioni di asset e altre azioni correttive. Il piano di risanamento deve essere approvato dall’assemblea dei soci e può essere utilizzato come base per negoziare con i creditori.

10. Procedure Concorsuali Alternative

Oltre al concordato preventivo, esistono altre procedure concorsuali, come l’amministrazione straordinaria, prevista per le grandi imprese in crisi, e la procedura di sovraindebitamento, che può essere applicabile alle piccole imprese. Queste procedure offrono alternative strutturate per la gestione della crisi e la ristrutturazione del debito.

Esempio Pratico

Supponiamo che una Srl, “Tech Innovations Srl”, si trovi in una situazione di debiti significativi a causa di un calo delle vendite e cattive decisioni di investimento. Gli amministratori, con l’assistenza di un avvocato esperto, valutano diverse opzioni per affrontare la crisi.

  1. Ristrutturazione del debito: Negoziano nuovi termini di pagamento con i principali creditori.
  2. Vendita di asset non strategici: Vendono un immobile non utilizzato per raccogliere fondi.
  3. Aumento di capitale: Propongono un aumento di capitale per attirare nuovi investitori.
  4. Piano di risanamento: Redigono un piano di risanamento dettagliato, approvato dall’assemblea dei soci, per ridurre i costi e migliorare l’efficienza operativa.

Attraverso queste misure combinate, “Tech Innovations Srl” riesce a migliorare la propria posizione finanziaria, ristrutturare i debiti e continuare le operazioni.

Riassunto per punti:

  1. Ristrutturazione del debito: Negoziare nuovi termini con i creditori.
  2. Accordi stragiudiziali: Negoziazioni dirette senza intervento del tribunale.
  3. Fusione con un’altra società: Benefici da sinergie operative e finanziarie.
  4. Vendita di asset non strategici: Raccogliere liquidità per pagare i debiti.
  5. Emissione di nuove azioni o aumento di capitale: Attirare nuovi investimenti.
  6. Prestiti e finanziamenti: Ottenere nuovi prestiti o rifinanziamenti.
  7. Accordi di indennizzo tra i soci: Garanzie personali o impegno di fondi aggiuntivi.
  8. Ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni (CIG): Ridurre i costi operativi.
  9. Piano di risanamento: Misure dettagliate per superare la crisi.
  10. Procedure concorsuali alternative: Amministrazione straordinaria e procedura di sovraindebitamento.

Queste opzioni devono essere valutate attentamente con l’assistenza di professionisti legali e finanziari per garantire che siano conformi alle normative e vantaggiose per la società.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti di SRL

Gestire i debiti di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) è una sfida complessa che richiede competenze specifiche, una comprensione approfondita delle leggi applicabili e una strategia ben pianificata. In questo contesto, la presenza di un avvocato esperto in cancellazione debiti di SRL diventa non solo vantaggiosa ma essenziale per garantire che tutte le operazioni siano condotte in modo conforme alle normative vigenti, minimizzando i rischi legali e proteggendo gli interessi della società e dei suoi amministratori.

Gli avvocati specializzati in diritto fallimentare e nella gestione dei debiti aziendali possiedono una conoscenza dettagliata delle leggi e delle procedure che regolano la gestione delle crisi aziendali. Questa competenza permette loro di offrire consulenza strategica su come affrontare situazioni di debito in modo efficace. Ad esempio, possono aiutare la società a valutare le opzioni disponibili, come la ristrutturazione del debito, la liquidazione volontaria, il concordato preventivo o altre soluzioni personalizzate in base alle specifiche circostanze della società.

Uno degli aspetti fondamentali della consulenza legale è la valutazione accurata della situazione finanziaria della società. Gli avvocati lavorano insieme ai consulenti finanziari per analizzare i bilanci, identificare le cause principali della crisi e sviluppare un piano d’azione. Questa fase iniziale è cruciale per capire l’entità dei debiti, la natura dei creditori e le risorse disponibili per affrontare i debiti. Una valutazione accurata consente di prendere decisioni informate e di pianificare le mosse successive con maggiore sicurezza.

La negoziazione con i creditori è un altro compito in cui l’assistenza legale è inestimabile. Gli avvocati esperti sanno come condurre trattative efficaci con i creditori per ottenere condizioni più favorevoli per la società. Possono negoziare piani di pagamento rateali, riduzioni dei debiti o altre forme di ristrutturazione che permettano alla società di continuare le proprie operazioni e di evitare il fallimento. La loro capacità di mediare tra la società e i creditori può spesso fare la differenza tra la sopravvivenza e la liquidazione della società.

Il concordato preventivo è una delle procedure più utilizzate per la gestione delle crisi aziendali, e qui la competenza di un avvocato è essenziale. Il processo di concordato preventivo è complesso e richiede una presentazione dettagliata di un piano di ristrutturazione del debito al tribunale. Gli avvocati assistono nella preparazione del piano, garantendo che sia conforme alle leggi e che offra una soluzione praticabile per i creditori. Inoltre, rappresentano la società in tribunale e durante le negoziazioni con i creditori, assicurando che tutti i passaggi siano seguiti correttamente e che il piano abbia le migliori possibilità di essere approvato.

La liquidazione volontaria è un’altra opzione che può essere considerata quando la ristrutturazione del debito non è fattibile. In questo caso, l’avvocato guida la società attraverso il processo di scioglimento, assicurando che tutte le operazioni di liquidazione siano condotte in modo trasparente e nel rispetto delle normative. Questo include la vendita dei beni, il pagamento dei debiti e la distribuzione dell’eventuale residuo ai soci. La supervisione legale durante la liquidazione è fondamentale per evitare problemi legali futuri e per garantire che i diritti di tutti i creditori siano rispettati.

La protezione del patrimonio personale degli amministratori e dei soci è un’altra area critica in cui l’assistenza legale è indispensabile. Sebbene la responsabilità dei soci di una SRL sia limitata al capitale investito, gli amministratori possono essere ritenuti personalmente responsabili se si dimostra che hanno agito con dolo o negligenza grave. Gli avvocati possono fornire consigli su come proteggere il patrimonio personale attraverso la stipula di polizze assicurative per la responsabilità civile degli amministratori (D&O insurance) e attraverso altre misure preventive.

Le sanzioni fiscali e contributive sono un ulteriore aspetto complesso della gestione dei debiti di una SRL. Il mancato pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali può comportare sanzioni significative e interessi di mora. Gli avvocati esperti in diritto tributario possono aiutare a negoziare con l’Agenzia delle Entrate e con gli enti previdenziali per ottenere piani di pagamento rateali o altre soluzioni che permettano alla società di adempiere ai propri obblighi fiscali senza compromettere la propria sopravvivenza.

In sintesi, la gestione dei debiti di una SRL è un processo che richiede una strategia ben pianificata e l’assistenza di professionisti esperti. Un avvocato specializzato in cancellazione debiti non solo offre la competenza necessaria per navigare le complesse normative legali e fiscali, ma fornisce anche un supporto strategico essenziale per prendere decisioni informate e per negoziare con i creditori. La loro assistenza è fondamentale per proteggere gli interessi della società, degli amministratori e dei soci, garantendo che tutte le operazioni siano condotte in modo conforme alle leggi e che i rischi legali siano minimizzati. In un contesto economico sempre più complesso e regolamentato, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione debiti è una risorsa inestimabile per affrontare le sfide finanziarie e per garantire la continuità e la stabilità aziendale.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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