Posso Chiedere Un Finanziamento Per Estinguere Un Debito?

Il tema del finanziamento per estinguere un debito preesistente, noto anche come consolidamento del debito, è di grande rilevanza nel contesto finanziario contemporaneo. Con l’aumento del costo della vita e la crescente difficoltà per molte famiglie di gestire i propri debiti, la possibilità di unificare diversi obblighi finanziari in un unico prestito è diventata una soluzione sempre più popolare. Questo tipo di operazione non solo facilita la gestione del debito, ma può anche portare a condizioni finanziarie più favorevoli, come tassi di interesse più bassi e termini di rimborso più gestibili.

In Italia, la pratica del consolidamento del debito è regolata da varie normative che mirano a proteggere i consumatori e garantire la trasparenza delle condizioni contrattuali. Tra queste, il Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) svolge un ruolo centrale. Questo codice recepisce le direttive europee sul credito al consumo, in particolare la Direttiva 2008/48/CE, che stabilisce i diritti dei consumatori nel contesto dei contratti di credito. In base a questa normativa, i consumatori hanno il diritto di ricevere informazioni chiare e complete sulle condizioni del prestito, comprese le modalità di calcolo dei tassi di interesse (TAEG e TAN), le spese accessorie e le eventuali penali per l’estinzione anticipata.

Secondo l’articolo 125-quinquies del Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385), i consumatori hanno il diritto di rimborsare anticipatamente, in tutto o in parte, l’importo dovuto. Questo comporta una riduzione del costo totale del credito, includendo gli interessi e i costi per la durata residua del contratto. Le penali per l’estinzione anticipata non possono superare l’1% del capitale rimborsato se il periodo residuo del contratto è superiore a un anno, e lo 0,5% se il periodo residuo è pari o inferiore a un anno.

Il consolidamento del debito può offrire diversi vantaggi. Ad esempio, unificando più debiti in un unico prestito, si riduce il numero di pagamenti mensili, semplificando la gestione finanziaria. Inoltre, è possibile ottenere un tasso di interesse più basso rispetto a quello dei debiti originali, riducendo così il costo complessivo del debito. Estendendo il periodo di rimborso, si può anche abbassare l’importo delle rate mensili, rendendo i pagamenti più gestibili per il debitore.

Le statistiche mostrano che il consolidamento del debito è una pratica sempre più diffusa. Secondo un rapporto dell’Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare (Assofin), nel 2022, il volume dei prestiti personali è aumentato del 5,3% rispetto all’anno precedente, mentre i prestiti finalizzati hanno registrato un incremento del 7,2%. Questo aumento indica una crescente fiducia da parte dei consumatori nella possibilità di gestire i propri debiti attraverso soluzioni di consolidamento.

Tuttavia, è importante valutare attentamente le condizioni del nuovo prestito prima di procedere con il consolidamento del debito. In alcuni casi, i costi aggiuntivi come le commissioni di apertura del nuovo prestito o le penali per l’estinzione anticipata dei vecchi debiti possono ridurre i vantaggi dell’operazione. Pertanto, è consigliabile confrontare diverse offerte e calcolare il costo totale del finanziamento per assicurarsi che il consolidamento sia effettivamente vantaggioso.

La legge italiana offre diverse opzioni per il consolidamento del debito, tra cui i prestiti personali, i mutui di consolidamento e la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Ogni tipo di finanziamento ha caratteristiche specifiche e può essere più o meno adatto a seconda delle esigenze del debitore. Ad esempio, la cessione del quinto è spesso utilizzata da dipendenti e pensionati, poiché le rate vengono trattenute direttamente dal salario o dalla pensione, offrendo una maggiore sicurezza per il creditore.

Per i debitori che si trovano in difficoltà economiche, esistono anche strumenti specifici come la legge sul sovraindebitamento (Legge n. 3 del 27 gennaio 2012). Questa legge prevede procedure per aiutare i debitori non fallibili (privati, piccoli imprenditori, professionisti) a riorganizzare i loro debiti e tornare alla solvibilità. Le tre procedure principali sono l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. Queste procedure permettono al debitore di negoziare i termini del debito con i creditori o di liquidare il proprio patrimonio per estinguere i debiti in modo ordinato.

Un esempio pratico di consolidamento del debito può aiutare a chiarire meglio il processo. Supponiamo che un consumatore abbia diversi debiti: un prestito personale con un tasso di interesse del 10%, un debito su carta di credito con un tasso del 20% e un prestito auto con un tasso del 7%. Il consumatore può richiedere un prestito di consolidamento con un tasso di interesse del 6%, utilizzando i fondi per estinguere i debiti esistenti. In questo modo, riduce il numero di pagamenti mensili a uno solo e beneficia di un tasso di interesse complessivo più basso, riducendo il costo totale del debito.

Inoltre, il consolidamento del debito può avere un impatto positivo sul punteggio di credito del consumatore. Un uso responsabile del nuovo prestito e il pagamento puntuale delle rate possono contribuire a migliorare il punteggio di credito nel tempo. Tuttavia, è importante considerare che la richiesta di un nuovo finanziamento può avere un impatto temporaneo sul punteggio di credito, specialmente se vengono effettuate molte richieste in un breve periodo.

In conclusione, chiedere un finanziamento per estinguere un debito è una soluzione pratica e spesso vantaggiosa per molti consumatori. Tuttavia, è essenziale valutare attentamente le condizioni del nuovo prestito e considerare tutte le opzioni disponibili. La normativa italiana, in particolare il Codice del Consumo e il Testo Unico Bancario, fornisce un quadro giuridico chiaro per proteggere i consumatori e garantire la trasparenza delle condizioni contrattuali. Con una pianificazione attenta e una gestione responsabile del debito, il consolidamento può offrire un sollievo significativo per chi si trova a dover gestire molteplici obblighi finanziari.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Domanda: Posso chiedere un finanziamento per estinguere un debito preesistente?

Risposta: Sì, è possibile chiedere un finanziamento per estinguere un debito preesistente, un’operazione nota come consolidamento del debito. Questo processo consente di unificare diversi debiti in un unico prestito, spesso con condizioni più favorevoli come tassi di interesse più bassi o un periodo di rimborso più lungo. Questo può semplificare la gestione dei debiti, riducendo il numero di pagamenti mensili e potenzialmente abbassando le rate.

In Italia, il consolidamento del debito è regolato dal Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) e dalla normativa sul credito al consumo, recepita dalla Direttiva Europea 2008/48/CE. Queste leggi garantiscono la trasparenza delle condizioni contrattuali e i diritti dei consumatori, inclusa la possibilità di recesso entro 14 giorni dalla stipula del contratto. Secondo l’articolo 125-quinquies del Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385), i consumatori possono rimborsare anticipatamente, in tutto o in parte, l’importo dovuto, con una conseguente riduzione del costo totale del credito. Le penali per l’estinzione anticipata non possono superare l’1% del capitale rimborsato se il periodo residuo del contratto è superiore a un anno, e lo 0,5% se il periodo residuo è pari o inferiore a un anno.

Il consolidamento del debito offre diversi vantaggi, come la semplificazione della gestione finanziaria e la possibilità di ottenere tassi di interesse più bassi rispetto ai debiti originali, riducendo così il costo complessivo del debito. Inoltre, estendendo il periodo di rimborso, si può abbassare l’importo delle rate mensili, rendendo i pagamenti più gestibili. Le statistiche dell’Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare (Assofin) indicano che nel 2022 il volume dei prestiti personali è aumentato del 5,3% rispetto all’anno precedente, mentre i prestiti finalizzati hanno registrato un incremento del 7,2%. Questo suggerisce una crescente fiducia dei consumatori nelle soluzioni di consolidamento del debito.

Tuttavia, non sempre il consolidamento del debito è la scelta migliore. È fondamentale valutare attentamente le condizioni del nuovo prestito, poiché i costi aggiuntivi come le commissioni di apertura o le penali per l’estinzione anticipata dei vecchi debiti possono ridurre i benefici dell’operazione. Confrontare diverse offerte e calcolare il costo totale del finanziamento è essenziale per determinare se il consolidamento è vantaggioso. Le opzioni disponibili includono prestiti personali, mutui di consolidamento e cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Ogni tipo di finanziamento ha caratteristiche specifiche e può essere più o meno adatto a seconda delle esigenze del debitore.

La cessione del quinto, ad esempio, è una soluzione spesso utilizzata da dipendenti e pensionati, poiché le rate vengono trattenute direttamente dal salario o dalla pensione, offrendo maggiore sicurezza per il creditore. Per i debitori in difficoltà economiche, la legge sul sovraindebitamento (Legge n. 3 del 27 gennaio 2012) prevede procedure per aiutare i debitori non fallibili a riorganizzare i loro debiti e tornare alla solvibilità. Questa legge offre tre procedure principali: l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. Queste procedure permettono di negoziare i termini del debito con i creditori o di liquidare il proprio patrimonio per estinguere i debiti in modo ordinato.

Un esempio pratico di consolidamento del debito può chiarire meglio il processo. Supponiamo che un consumatore abbia diversi debiti: un prestito personale con un tasso di interesse del 10%, un debito su carta di credito con un tasso del 20% e un prestito auto con un tasso del 7%. Richiedendo un prestito di consolidamento con un tasso di interesse del 6%, il consumatore può estinguere i debiti esistenti, riducendo il numero di pagamenti mensili a uno solo e beneficiando di un tasso di interesse complessivo più basso. Questo riduce il costo totale del debito e semplifica la gestione finanziaria.

Richiedere un finanziamento per estinguere un debito è una soluzione pratica e vantaggiosa per molti consumatori, ma richiede una valutazione attenta delle condizioni del nuovo prestito e delle proprie capacità finanziarie. La normativa italiana, in particolare il Codice del Consumo e il Testo Unico Bancario, fornisce un quadro giuridico chiaro per proteggere i consumatori e garantire la trasparenza delle condizioni contrattuali. Con una pianificazione attenta e una gestione responsabile del debito, il consolidamento può offrire un sollievo significativo per chi deve gestire molteplici obblighi finanziari.

Riassunto per punti:

  • Possibilità: Sì, è possibile chiedere un finanziamento per estinguere un debito preesistente.
  • Vantaggi: Semplificazione della gestione dei debiti, tassi di interesse più bassi, rate mensili più gestibili.
  • Normative: Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206), Direttiva Europea 2008/48/CE, Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385).
  • Statistica: Nel 2022, i prestiti personali sono aumentati del 5,3% e i prestiti finalizzati del 7,2%.
  • Opzioni: Prestiti personali, mutui di consolidamento, cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
  • Difficoltà: Valutare costi aggiuntivi, commissioni e penali per l’estinzione anticipata.
  • Legge sul sovraindebitamento: Legge n. 3 del 27 gennaio 2012, con procedure per aiutare i debitori non fallibili.
  • Esempio pratico: Unificare debiti con diversi tassi di interesse in un unico prestito con un tasso inferiore.
  • Impatto sul punteggio di credito: Positivo con gestione responsabile, temporaneamente negativo per nuove richieste di finanziamento.

Domanda: Quali sono i vantaggi del consolidamento del debito?

Risposta: Il consolidamento del debito offre diversi vantaggi, tra cui la semplificazione della gestione dei debiti, riducendo il numero di pagamenti mensili a uno solo. Inoltre, può consentire di ottenere un tasso di interesse più basso rispetto a quelli dei debiti originali, riducendo così il costo complessivo del debito. Infine, estendendo il periodo di rimborso, è possibile abbassare l’importo delle rate mensili, rendendo i pagamenti più gestibili.

Domanda: Quali sono le normative che regolano il consolidamento del debito in Italia?

Risposta: In Italia, il consolidamento del debito è regolato dal Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) e dalla normativa sul credito al consumo, recepita dalla Direttiva Europea 2008/48/CE. Queste leggi stabiliscono i diritti dei consumatori e i requisiti che gli istituti di credito devono rispettare, come la trasparenza delle condizioni contrattuali e il diritto di recesso entro 14 giorni dalla stipula del contratto.

Domanda: È sempre vantaggioso consolidare i debiti?

Risposta: Chiedersi se il consolidamento dei debiti sia sempre vantaggioso è cruciale per chiunque stia considerando questa opzione finanziaria. La risposta, tuttavia, dipende da vari fattori che devono essere attentamente valutati caso per caso.

Il consolidamento del debito consiste nell’unire diversi debiti in un unico prestito, spesso con l’obiettivo di ottenere un tasso di interesse più basso e semplificare la gestione dei pagamenti. Sebbene possa offrire numerosi benefici, non è sempre la soluzione ideale per tutti.

Uno dei principali vantaggi del consolidamento del debito è la riduzione dei tassi di interesse. Ad esempio, se un consumatore ha vari debiti con tassi di interesse elevati, come quelli delle carte di credito, un prestito di consolidamento può offrire un tasso più basso, riducendo così il costo complessivo del debito. Secondo un rapporto dell’Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare (Assofin), nel 2022 il volume dei prestiti personali è aumentato del 5,3% rispetto all’anno precedente, segno che molti consumatori vedono il consolidamento come una via per risparmiare sugli interessi.

Un altro vantaggio è la semplificazione dei pagamenti. Unificando diversi debiti in un solo prestito, il consumatore deve gestire un solo pagamento mensile anziché molti, riducendo così il rischio di dimenticare una scadenza e di incorrere in penalità.

Tuttavia, il consolidamento del debito presenta anche dei rischi. Prima di tutto, è importante considerare le spese aggiuntive associate al nuovo prestito. Queste possono includere commissioni di apertura, spese di gestione e penali per l’estinzione anticipata dei debiti esistenti. Tali costi possono ridurre i vantaggi finanziari del consolidamento. Ad esempio, il Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) e il Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385) prevedono che le penali per l’estinzione anticipata non possano superare l’1% del capitale rimborsato se il periodo residuo del contratto è superiore a un anno, e lo 0,5% se il periodo residuo è pari o inferiore a un anno.

Un altro fattore da considerare è il rischio di prolungare la durata del debito. Sebbene estendere il periodo di rimborso possa ridurre l’importo delle rate mensili, potrebbe anche significare che si pagheranno più interessi nel lungo termine. È fondamentale fare un calcolo accurato del costo totale del debito prima e dopo il consolidamento per determinare se l’operazione è effettivamente vantaggiosa.

Inoltre, il consolidamento del debito non risolve le cause sottostanti che hanno portato all’accumulo di debiti. Senza un cambiamento nelle abitudini di spesa e una gestione finanziaria più oculata, c’è il rischio che il consumatore possa accumulare nuovi debiti, ritrovandosi in una situazione finanziaria ancora più difficile.

Un altro elemento da valutare è l’impatto sul punteggio di credito. Richiedere un nuovo prestito può temporaneamente abbassare il punteggio di credito, specialmente se vengono effettuate molte richieste in un breve periodo. Tuttavia, un uso responsabile del nuovo prestito e il pagamento puntuale delle rate possono contribuire a migliorare il punteggio di credito nel tempo.

È anche utile considerare le diverse opzioni di consolidamento del debito disponibili, come i prestiti personali, i mutui di consolidamento e la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Ogni tipo di finanziamento ha caratteristiche specifiche che possono essere più o meno adatte a seconda delle esigenze del debitore. Ad esempio, la cessione del quinto è spesso utilizzata da dipendenti e pensionati perché le rate vengono trattenute direttamente dal salario o dalla pensione, offrendo maggiore sicurezza per il creditore.

Infine, per i debitori in difficoltà economiche, la legge sul sovraindebitamento (Legge n. 3 del 27 gennaio 2012) prevede procedure per aiutare i debitori non fallibili a riorganizzare i loro debiti e tornare alla solvibilità. Questa legge offre tre procedure principali: l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. Queste procedure permettono di negoziare i termini del debito con i creditori o di liquidare il proprio patrimonio per estinguere i debiti in modo ordinato.

In sintesi, il consolidamento del debito può essere vantaggioso, ma non è sempre la scelta migliore per tutti. È fondamentale valutare attentamente le condizioni del nuovo prestito, i costi associati, l’impatto sul punteggio di credito e le proprie capacità finanziarie. Un’analisi approfondita e una gestione responsabile del debito sono essenziali per determinare se il consolidamento è la soluzione più adatta.

Riassunto per punti:

  • Possibilità di Riduzione degli Interessi: Il consolidamento può offrire tassi di interesse più bassi rispetto ai debiti originali.
  • Semplificazione dei Pagamenti: Unifica diversi debiti in un unico prestito, riducendo il numero di pagamenti mensili.
  • Spese Aggiuntive: Considerare le commissioni di apertura, spese di gestione e penali per l’estinzione anticipata.
  • Prolungamento del Debito: Rischio di pagare più interessi nel lungo termine se il periodo di rimborso viene esteso.
  • Abitudini di Spesa: Senza un cambiamento nelle abitudini di spesa, c’è il rischio di accumulare nuovi debiti.
  • Impatto sul Punteggio di Credito: La richiesta di un nuovo prestito può temporaneamente abbassare il punteggio di credito, ma un uso responsabile può migliorarlo nel tempo.
  • Tipologie di Finanziamento: Prestiti personali, mutui di consolidamento, cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
  • Legge sul Sovraindebitamento: Offre soluzioni per debitori non fallibili in difficoltà economiche.
  • Valutazione Attenta: Essenziale valutare le condizioni del nuovo prestito, i costi associati e le proprie capacità finanziarie.

Domanda: Quali documenti sono necessari per richiedere un finanziamento per estinguere un debito?

Risposta: Richiedere un finanziamento per estinguere un debito preesistente, noto anche come consolidamento del debito, richiede la presentazione di una serie di documenti che dimostrino l’identità del richiedente, la sua situazione finanziaria e i dettagli dei debiti esistenti. Ecco i principali documenti necessari:

Documento di Identità: È fondamentale presentare un documento di identità valido, come una carta d’identità, un passaporto o una patente di guida. Questo serve a confermare l’identità del richiedente e la sua residenza.

Codice Fiscale: Il codice fiscale è un altro documento essenziale che identifica univocamente il richiedente nel sistema fiscale italiano.

Prova di Reddito: Le istituzioni finanziarie richiedono prove di reddito per valutare la capacità del richiedente di rimborsare il nuovo prestito. Le prove di reddito possono includere:

  • Buste Paga: Per i lavoratori dipendenti, le ultime due o tre buste paga sono generalmente richieste.
  • Dichiarazione dei Redditi: Per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, è necessario fornire la dichiarazione dei redditi (Modello Unico) degli ultimi due anni.
  • Certificato di Pensione: Per i pensionati, è necessario presentare il certificato di pensione rilasciato dall’INPS o dall’ente previdenziale competente.

Estratti Conto Bancari: Gli estratti conto degli ultimi tre-sei mesi sono utili per dimostrare la gestione del conto corrente, le entrate regolari e le spese mensili. Questo aiuta la banca a valutare la stabilità finanziaria del richiedente.

Documentazione dei Debiti Esistenti: È importante fornire dettagli sui debiti che si intende consolidare. Questo include:

  • Contratti di Prestito: Copie dei contratti dei prestiti esistenti.
  • Estratti Conto dei Prestiti: Estratti conto che mostrano il saldo residuo, il tasso di interesse e le rate mensili.
  • Documentazione delle Carte di Credito: Estratti conto delle carte di credito che si desidera consolidare.

Ultima Bolletta di Utenza Domestica: Alcuni istituti finanziari richiedono una copia dell’ultima bolletta di un’utenza domestica (come luce, gas o acqua) per verificare la residenza del richiedente.

Certificato di Stato di Famiglia: In alcuni casi, può essere richiesto un certificato di stato di famiglia, soprattutto se il prestito è richiesto da una coppia o se si vogliono includere le entrate del coniuge nel calcolo della capacità di rimborso.

Permesso di Soggiorno: Per i cittadini stranieri residenti in Italia, è necessario presentare un permesso di soggiorno valido.

Garanzie Collaterali: In alcuni casi, potrebbero essere richieste garanzie collaterali, come la firma di un garante o un’ipoteca su un immobile. Questo dipende dal tipo di prestito richiesto e dalla politica dell’istituto finanziario.

Presentare tutti i documenti richiesti in modo completo e accurato è essenziale per accelerare il processo di approvazione del prestito. Le istituzioni finanziarie utilizzano queste informazioni per valutare il rischio e determinare se concedere il prestito e a quali condizioni.

Riassunto per punti:

  • Documento di Identità: Carta d’identità, passaporto o patente di guida.
  • Codice Fiscale: Identificazione univoca nel sistema fiscale.
  • Prova di Reddito: Buste paga, dichiarazione dei redditi, certificato di pensione.
  • Estratti Conto Bancari: Ultimi tre-sei mesi di estratti conto.
  • Documentazione dei Debiti Esistenti: Contratti di prestito, estratti conto dei prestiti, documentazione delle carte di credito.
  • Ultima Bolletta di Utenza Domestica: Per verificare la residenza.
  • Certificato di Stato di Famiglia: Se richiesto.
  • Permesso di Soggiorno: Per cittadini stranieri residenti.
  • Garanzie Collaterali: Se richieste dall’istituto finanziario.

Questi documenti permettono alle banche e agli istituti di credito di valutare la situazione finanziaria del richiedente e la sua capacità di rimborsare il nuovo prestito, assicurando che il consolidamento del debito sia una soluzione fattibile e vantaggiosa.

Domanda: Quali sono le principali tipologie di finanziamenti per estinguere un debito?

Risposta: Quando si tratta di estinguere un debito preesistente, ci sono diverse tipologie di finanziamenti che possono essere utilizzate. Ogni tipo di finanziamento ha caratteristiche specifiche che possono rendere uno più adatto dell’altro a seconda delle esigenze del debitore. Ecco le principali tipologie di finanziamenti per estinguere un debito:

1. Prestiti Personali: Il prestito personale è uno dei metodi più comuni per consolidare il debito. È un prestito non garantito che può essere utilizzato per qualsiasi scopo, incluso il consolidamento di altri debiti. I prestiti personali tendono ad avere tassi di interesse più alti rispetto ai prestiti garantiti, ma possono essere una buona opzione per chi non ha beni da utilizzare come garanzia. La durata di questi prestiti può variare da uno a sette anni, a seconda dell’importo e delle condizioni offerte dall’istituto di credito.

2. Mutuo di Consolidamento: Il mutuo di consolidamento è un prestito garantito da un’ipoteca sulla casa del debitore. Questo tipo di prestito offre tassi di interesse più bassi e durate più lunghe rispetto ai prestiti personali, rendendo le rate mensili più gestibili. Tuttavia, comporta un rischio maggiore, poiché in caso di inadempimento, il debitore può perdere la propria casa. Il mutuo di consolidamento è adatto a chi possiede un immobile e cerca di ridurre significativamente i tassi di interesse sui debiti esistenti.

3. Cessione del Quinto: La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è una forma di prestito personale garantito, dove le rate vengono trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione del debitore. Questo metodo offre tassi di interesse competitivi e può essere accessibile anche a chi ha un punteggio di credito basso. È particolarmente utilizzato dai dipendenti pubblici e dai pensionati. La durata massima del prestito è di dieci anni e l’importo delle rate non può superare un quinto dello stipendio o della pensione netta mensile.

4. Carte di Credito a Tasso Zero: Alcune carte di credito offrono promozioni a tasso zero per un periodo introduttivo su trasferimenti di saldo. Questa opzione permette di trasferire il saldo di altre carte di credito a una nuova carta con tasso zero per un certo periodo (solitamente dai sei ai dodici mesi). Tuttavia, è importante estinguere il debito entro il periodo promozionale, poiché i tassi di interesse possono aumentare significativamente una volta terminata l’offerta introduttiva.

5. Linee di Credito Personali: Le linee di credito personali sono simili alle carte di credito, ma con tassi di interesse generalmente più bassi. Possono essere utilizzate per consolidare il debito esistente e offrire flessibilità, poiché il debitore può prelevare solo l’importo necessario e pagare gli interessi solo su quello. Questo tipo di finanziamento è ideale per chi ha bisogno di accesso continuo ai fondi piuttosto che a una somma fissa.

6. Piani di Consolidamento del Debito Offerti da Agenzie di Consulenza Creditizia: Alcune agenzie di consulenza creditizia offrono piani di consolidamento del debito che prevedono la negoziazione con i creditori per ridurre i tassi di interesse e le spese. Questi piani possono includere l’organizzazione di un unico pagamento mensile gestito dall’agenzia. Tuttavia, è importante scegliere un’agenzia affidabile e verificare che sia regolamentata dalle autorità competenti.

7. Prestiti tra Privati: I prestiti tra privati (peer-to-peer lending) sono una forma di finanziamento in cui il denaro viene prestato da investitori privati attraverso piattaforme online. Questi prestiti possono offrire tassi di interesse competitivi e possono essere una buona opzione per chi ha difficoltà a ottenere un prestito tradizionale. Tuttavia, i tassi di interesse possono variare ampiamente in base al profilo di rischio del debitore.

8. Anticipo su Liquidazione o Fondo Pensione: In alcuni casi, i dipendenti possono richiedere un anticipo sulla liquidazione (TFR) o sui fondi pensione per estinguere un debito. Questa opzione permette di accedere a fondi già accumulati, evitando di dover ricorrere a prestiti con tassi di interesse. Tuttavia, comporta l’utilizzo anticipato di risorse destinate al futuro.

Ogni tipo di finanziamento ha i suoi vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende dalla situazione finanziaria del debitore, dalla quantità di debito da consolidare, e dalle condizioni offerte dai vari istituti di credito. È essenziale confrontare le diverse opzioni disponibili e considerare attentamente i termini e le condizioni prima di prendere una decisione.

Riassunto per punti:

  • Prestiti Personali: Non garantiti, tassi di interesse più alti, durata da 1 a 7 anni.
  • Mutuo di Consolidamento: Garantito da ipoteca, tassi di interesse più bassi, rischio di perdita della casa.
  • Cessione del Quinto: Garantito dallo stipendio o pensione, accessibile anche a chi ha un basso punteggio di credito.
  • Carte di Credito a Tasso Zero: Promozioni a tasso zero per trasferimenti di saldo, importanza di estinguere il debito entro il periodo promozionale.
  • Linee di Credito Personali: Flessibilità nei prelievi, tassi di interesse più bassi.
  • Piani di Consolidamento del Debito: Offerti da agenzie di consulenza creditizia, negoziazione con i creditori.
  • Prestiti tra Privati: Finanziamento attraverso piattaforme online, tassi di interesse variabili.
  • Anticipo su Liquidazione o Fondo Pensione: Accesso a fondi già accumulati, utilizzo anticipato di risorse destinate al futuro.

Scegliere il tipo di finanziamento più adatto richiede una valutazione accurata delle proprie esigenze e delle condizioni offerte dai diversi istituti di credito. Un’analisi approfondita delle opzioni disponibili è fondamentale per prendere una decisione informata e vantaggiosa.

Domanda: Quali sono le differenze tra un prestito personale e un mutuo di consolidamento?

Risposta: Un prestito personale è un tipo di finanziamento non garantito che può essere utilizzato per qualsiasi scopo, incluso il consolidamento del debito. Ha generalmente una durata più breve e tassi di interesse più alti rispetto a un mutuo di consolidamento. Un mutuo di consolidamento, invece, è un prestito garantito da un’ipoteca sulla casa del debitore e offre tassi di interesse più bassi e durate più lunghe. Tuttavia, comporta maggiori rischi, poiché in caso di inadempimento il debitore può perdere la propria casa.

Domanda: Cosa devo considerare quando scelgo un finanziamento per estinguere un debito?

Risposta: Quando si sceglie un finanziamento per estinguere un debito, è fondamentale considerare vari fattori per assicurarsi che la soluzione scelta sia vantaggiosa e sostenibile. Ecco gli aspetti principali da valutare attentamente:

1. Tasso di Interesse: Il tasso di interesse è uno degli elementi più importanti da considerare. Un tasso di interesse più basso può ridurre significativamente il costo totale del debito. È utile confrontare il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che include sia gli interessi che le spese accessorie, per ottenere un’idea più chiara del costo complessivo del finanziamento.

2. Durata del Prestito: La durata del prestito influisce sull’importo delle rate mensili e sul costo totale del debito. Una durata più lunga riduce le rate mensili ma aumenta l’importo complessivo degli interessi pagati. È importante trovare un equilibrio tra rate mensili gestibili e il minor costo possibile del prestito.

3. Spese e Commissioni: Oltre agli interessi, è necessario considerare le spese di apertura del prestito, le commissioni di gestione, e le eventuali penali per l’estinzione anticipata. Questi costi possono incidere notevolmente sul costo totale del finanziamento. Ad esempio, il Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) e il Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385) prevedono che le penali per l’estinzione anticipata non possano superare l’1% del capitale rimborsato se il periodo residuo del contratto è superiore a un anno, e lo 0,5% se il periodo residuo è pari o inferiore a un anno.

4. Tipologia di Finanziamento: Le diverse tipologie di finanziamenti, come prestiti personali, mutui di consolidamento, cessione del quinto e carte di credito a tasso zero, hanno caratteristiche specifiche. Ad esempio, la cessione del quinto è spesso utilizzata da dipendenti e pensionati perché le rate vengono trattenute direttamente dal salario o dalla pensione, offrendo maggiore sicurezza per il creditore. I mutui di consolidamento, garantiti da un’ipoteca, offrono tassi di interesse più bassi ma comportano un rischio maggiore in caso di inadempimento.

5. Capacità di Rimborso: È essenziale valutare la propria capacità di rimborsare il nuovo prestito, considerando il reddito e le spese mensili. Utilizzare strumenti di calcolo del budget può aiutare a determinare se le rate mensili del nuovo prestito sono sostenibili. Non bisogna dimenticare che un eccessivo indebitamento può portare a difficoltà finanziarie.

6. Impatto sul Punteggio di Credito: La richiesta di un nuovo prestito può temporaneamente abbassare il punteggio di credito, specialmente se vengono effettuate molte richieste in un breve periodo. Tuttavia, un uso responsabile del nuovo prestito e il pagamento puntuale delle rate possono contribuire a migliorare il punteggio di credito nel tempo.

7. Flessibilità del Prestito: Alcuni prestiti offrono maggiore flessibilità, come la possibilità di effettuare pagamenti extra senza penali o di modificare l’importo delle rate mensili. È importante verificare se il prestito scelto offre queste opzioni, che possono essere utili in caso di variazioni delle condizioni finanziarie.

8. Reputazione dell’Istituto di Credito: Verificare la reputazione e l’affidabilità dell’istituto di credito è fondamentale. Leggere recensioni e fare ricerche sulla storia dell’ente può aiutare a evitare problemi futuri. È consigliabile scegliere istituti di credito regolamentati e con buone recensioni da parte dei clienti.

9. Consulenza Professionale: In alcuni casi, può essere utile consultare un consulente finanziario o un avvocato esperto in diritto bancario per ottenere consigli personalizzati. Un professionista può aiutare a valutare le diverse opzioni disponibili e a scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

10. Termini e Condizioni del Contratto: Leggere attentamente i termini e le condizioni del contratto di prestito è essenziale. È importante comprendere tutte le clausole, inclusi i diritti e i doveri del debitore, e le eventuali condizioni speciali che potrebbero influire sulla gestione del prestito.

Riassunto per punti:

  • Tasso di Interesse: Confrontare il TAEG per capire il costo totale del prestito.
  • Durata del Prestito: Equilibrare rate mensili gestibili e minor costo possibile.
  • Spese e Commissioni: Considerare tutti i costi aggiuntivi e le penali per l’estinzione anticipata.
  • Tipologia di Finanziamento: Scegliere il tipo di finanziamento più adatto (prestiti personali, mutui di consolidamento, cessione del quinto, ecc.).
  • Capacità di Rimborso: Valutare il proprio budget mensile per assicurarsi che le rate siano sostenibili.
  • Impatto sul Punteggio di Credito: Considerare l’effetto sul punteggio di credito e la possibilità di migliorarlo.
  • Flessibilità del Prestito: Verificare le opzioni di flessibilità offerte dal prestito.
  • Reputazione dell’Istituto di Credito: Scegliere un istituto di credito affidabile e ben recensito.
  • Consulenza Professionale: Considerare la consulenza di un esperto finanziario o legale.
  • Termini e Condizioni del Contratto: Leggere e comprendere tutte le clausole del contratto di prestito.

Considerare attentamente tutti questi aspetti aiuta a fare una scelta informata e a trovare la soluzione di finanziamento più adatta per estinguere i debiti in modo sostenibile e vantaggioso.

Domanda: Posso richiedere un finanziamento per estinguere un debito se ho un basso punteggio di credito?

Risposta: Sì, è possibile, ma potrebbe essere più difficile ottenere l’approvazione e le condizioni del prestito potrebbero essere meno favorevoli. Gli istituti di credito valutano il rischio di concedere un prestito in base al punteggio di credito del richiedente. Un basso punteggio di credito può comportare tassi di interesse più alti e condizioni più stringenti. Tuttavia, alcune opzioni, come la cessione del quinto, possono essere accessibili anche a chi ha un punteggio di credito basso.

Domanda: Come influisce la richiesta di un nuovo finanziamento sul mio punteggio di credito?

Risposta: La richiesta di un nuovo finanziamento può avere un impatto sul punteggio di credito, specialmente se vengono effettuate molte richieste in un breve periodo. Ogni volta che un istituto di credito esegue un controllo del credito, questo viene registrato e può ridurre temporaneamente il punteggio di credito. Tuttavia, un uso responsabile del nuovo finanziamento e il pagamento puntuale delle rate possono contribuire a migliorare il punteggio di credito nel tempo.

Domanda: È possibile estinguere anticipatamente un finanziamento per consolidamento del debito?

Risposta: Sì, è possibile estinguere anticipatamente un finanziamento per consolidamento del debito. Secondo il Decreto Legislativo n. 141 del 13 agosto 2010, che recepisce la Direttiva 2008/48/CE, il consumatore ha il diritto di rimborsare anticipatamente, in tutto o in parte, l’importo dovuto. In questo caso, il consumatore ha diritto a una riduzione del costo totale del credito, comprendente gli interessi e i costi dovuti per la durata residua del contratto.

Domanda: Quali sono le penali per l’estinzione anticipata di un finanziamento?

Risposta: Le penali per l’estinzione anticipata di un finanziamento sono regolate dalla normativa italiana e possono variare a seconda del contratto. Secondo il Decreto Legislativo n. 141 del 2010, le penali non possono superare l’1% del capitale rimborsato anticipatamente se il periodo residuo del contratto è superiore a un anno, e lo 0,5% se il periodo residuo è pari o inferiore a un anno. In alcuni casi, non sono previste penali, come per i prestiti con cessione del quinto.

Domanda: Posso ottenere un finanziamento per estinguere un debito se sono già in sofferenza?

Risposta: Ottenere un finanziamento per estinguere un debito quando si è già in sofferenza può essere complesso, ma non impossibile. Gli istituti di credito valutano con attenzione la situazione finanziaria del richiedente, e una storia di sofferenze creditizie può ridurre significativamente le possibilità di approvazione. Tuttavia, esistono diverse strategie e opzioni disponibili che possono aiutare chi è in difficoltà finanziarie a ottenere il finanziamento necessario.

Valutazione della Situazione Finanziaria: Gli istituti di credito esaminano attentamente la capacità di rimborso del richiedente. Se sei in sofferenza, è essenziale dimostrare che hai stabilità lavorativa e redditi sufficienti per garantire il rimborso del nuovo prestito. Fornire documentazione dettagliata e aggiornata delle entrate e delle spese può aiutare a convincere l’istituto di credito della tua capacità di far fronte ai pagamenti.

Cessione del Quinto: Una delle opzioni più accessibili per chi è in sofferenza è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. In questo caso, le rate del prestito vengono trattenute direttamente dalla busta paga o dalla pensione, riducendo il rischio per l’istituto di credito. Questa soluzione è spesso disponibile anche per chi ha una storia creditizia problematica, poiché offre una maggiore sicurezza di rimborso.

Garanzie Collaterali: Se disponi di beni di valore, come immobili, puoi utilizzare questi beni come garanzia per ottenere un prestito. Ad esempio, un mutuo di consolidamento garantito da un’ipoteca sulla casa può offrire tassi di interesse più bassi e aumentare le possibilità di approvazione, anche se sei in sofferenza. Tuttavia, è importante considerare il rischio associato a questa opzione, poiché in caso di inadempimento, potresti perdere la tua proprietà.

Prestiti tra Privati: Il peer-to-peer lending, o prestiti tra privati, può essere una valida alternativa. Questi prestiti sono concessi da investitori privati attraverso piattaforme online, spesso con criteri di approvazione più flessibili rispetto alle banche tradizionali. Tuttavia, i tassi di interesse possono variare significativamente in base al profilo di rischio del richiedente.

Accordo con i Creditori: Prima di richiedere un nuovo finanziamento, può essere utile negoziare direttamente con i creditori esistenti. Alcuni creditori potrebbero essere disposti a rinegoziare i termini del debito, ridurre i tassi di interesse o offrire un periodo di grazia. Questo approccio può migliorare la tua situazione finanziaria e renderti più attraente per i nuovi finanziatori.

Piani di Ristrutturazione del Debito: Le agenzie di consulenza creditizia offrono servizi di consulenza e piani di ristrutturazione del debito. Questi piani prevedono la negoziazione con i creditori per ridurre i tassi di interesse e consolidare i debiti in un unico pagamento mensile. È importante scegliere un’agenzia affidabile e regolamentata.

Legge sul Sovraindebitamento: In Italia, la Legge n. 3 del 27 gennaio 2012 offre soluzioni per i debitori non fallibili che si trovano in grave difficoltà finanziaria. Questa legge prevede tre procedure principali: l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. Queste procedure consentono di riorganizzare i debiti e tornare alla solvibilità, negoziando i termini con i creditori o liquidando il proprio patrimonio per estinguere i debiti in modo ordinato.

Reputazione e Affidabilità dell’Istituto di Credito: Quando si cerca un finanziamento, è essenziale rivolgersi a istituti di credito affidabili e ben recensiti. Alcuni istituti specializzati sono più predisposti a lavorare con debitori in sofferenza e offrono prodotti finanziari specifici per queste situazioni.

Consulenza Professionale: Consultare un consulente finanziario o un avvocato esperto in diritto bancario può fornire un supporto prezioso. Un professionista può aiutare a valutare le diverse opzioni disponibili, negoziare con i creditori e presentare la domanda di finanziamento in modo efficace.

Riassunto per punti:

  • Valutazione della Situazione Finanziaria: Dimostrare stabilità lavorativa e redditi sufficienti.
  • Cessione del Quinto: Opzione accessibile anche per chi ha una storia creditizia problematica.
  • Garanzie Collaterali: Utilizzare beni di valore come immobili per aumentare le possibilità di approvazione.
  • Prestiti tra Privati: Peer-to-peer lending con criteri di approvazione più flessibili.
  • Accordo con i Creditori: Negoziare direttamente con i creditori per rinegoziare i termini del debito.
  • Piani di Ristrutturazione del Debito: Servizi di consulenza creditizia per consolidare i debiti.
  • Legge sul Sovraindebitamento: Soluzioni per riorganizzare i debiti e tornare alla solvibilità.
  • Reputazione dell’Istituto di Credito: Rivolgersi a istituti affidabili e specializzati.
  • Consulenza Professionale: Supporto di un consulente finanziario o di un avvocato esperto.

Considerare attentamente queste opzioni può aiutarti a ottenere il finanziamento necessario per estinguere un debito anche se sei in sofferenza, migliorando così la tua situazione finanziaria e ripristinando la tua solvibilità.

Domanda: Cosa prevede la legge sul sovraindebitamento?

Risposta: La Legge n. 3 del 27 gennaio 2012, conosciuta come legge sul sovraindebitamento, è stata introdotta per offrire soluzioni ai debitori non fallibili (privati, piccoli imprenditori, professionisti) in grave difficoltà finanziaria. La legge prevede tre procedure principali: l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. Queste procedure permettono al debitore di rinegoziare i termini del debito con i creditori o di liquidare il proprio patrimonio per estinguere i debiti in modo ordinato.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti Con Le Finanziarie

La gestione dei debiti e la possibilità di ottenere un finanziamento per estinguere un debito preesistente è una questione di grande rilevanza e complessità nel contesto economico attuale. Per molti individui, l’accumulo di debiti può diventare un fardello pesante, e trovare una soluzione efficace per consolidare e gestire questi debiti è fondamentale per ristabilire la stabilità finanziaria. Tuttavia, per chi si trova già in sofferenza finanziaria, navigare tra le varie opzioni disponibili e le normative vigenti può essere particolarmente difficile. In questo contesto, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione debiti con le finanziarie diventa non solo utile, ma spesso indispensabile.

Un avvocato esperto in diritto bancario e finanziario ha una conoscenza approfondita delle leggi e delle normative che regolano il settore del credito e del debito. In Italia, ad esempio, il Codice del Consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206) e il Testo Unico Bancario (Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385) sono strumenti legislativi fondamentali che stabiliscono i diritti dei consumatori e i doveri degli istituti di credito. Un avvocato qualificato è in grado di interpretare e applicare queste leggi per proteggere i diritti dei debitori, fornendo una difesa efficace contro pratiche di recupero crediti aggressive o ingiuste.

Quando si tratta di ottenere un finanziamento per estinguere un debito, uno degli ostacoli principali per chi è già in sofferenza è la valutazione del rischio da parte degli istituti di credito. Le banche e le finanziarie sono spesso riluttanti a concedere nuovi prestiti a individui con una storia di inadempienze o sofferenze creditizie. In questi casi, l’avvocato può svolgere un ruolo cruciale nel negoziare con i creditori e presentare una richiesta di finanziamento ben strutturata e documentata. Fornendo una chiara dimostrazione della capacità di rimborso del richiedente e proponendo garanzie adeguate, l’avvocato può aumentare significativamente le possibilità di approvazione del prestito.

Un altro aspetto critico è la gestione delle segnalazioni negative presso le centrali rischi. Le centrali rischi, come CRIF, Experian e Cerved, raccolgono e conservano dati riguardanti i rapporti di credito dei clienti con banche e istituti finanziari. Una segnalazione negativa può compromettere gravemente la reputazione creditizia di un individuo, rendendo difficile ottenere nuovi finanziamenti. Un avvocato esperto può assistere il debitore nella richiesta di cancellazione delle segnalazioni errate o ingiuste, presentando prove documentali e argomentazioni legali a supporto. In caso di rifiuto da parte delle centrali rischi, l’avvocato può inoltre rappresentare il debitore in un ricorso presso l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali (Garante Privacy), che ha il potere di ordinare la cancellazione delle informazioni indebite e di sanzionare i creditori non conformi.

La consulenza legale è particolarmente importante anche quando si tratta di valutare le diverse opzioni di consolidamento del debito disponibili. Ogni tipo di finanziamento, come i prestiti personali, i mutui di consolidamento, la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, e i prestiti tra privati, ha caratteristiche specifiche e implicazioni legali che devono essere comprese appieno. Un avvocato può aiutare il debitore a confrontare queste opzioni, analizzando i termini e le condizioni contrattuali, e a scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze finanziarie.

Inoltre, la legge sul sovraindebitamento (Legge n. 3 del 27 gennaio 2012) offre procedure specifiche per aiutare i debitori non fallibili a riorganizzare i loro debiti e tornare alla solvibilità. Questa legge prevede tre principali procedure: l’accordo di composizione della crisi, il piano del consumatore e la liquidazione del patrimonio. Un avvocato esperto può guidare il debitore attraverso queste procedure, preparando la documentazione necessaria, negoziando con i creditori e rappresentando il debitore in tribunale. La corretta applicazione di queste procedure può portare a una significativa riduzione del debito e a condizioni di rimborso più sostenibili.

Un esempio pratico può illustrare meglio l’importanza del supporto legale. Supponiamo che un individuo abbia accumulato debiti su più carte di credito, con tassi di interesse elevati, e sia in ritardo con i pagamenti. Senza una strategia chiara, potrebbe essere difficile ottenere un nuovo finanziamento per consolidare questi debiti. Un avvocato esperto può aiutare a negoziare con i creditori per ridurre i tassi di interesse e ristrutturare i pagamenti. Inoltre, può assistere nella preparazione di una richiesta di prestito di consolidamento, assicurandosi che tutte le informazioni siano complete e accurate. Se la richiesta viene respinta, l’avvocato può esplorare altre opzioni legali, come il ricorso alla legge sul sovraindebitamento, per trovare una soluzione efficace.

La gestione del debito non riguarda solo il lato legale e finanziario, ma anche l’aspetto psicologico ed emotivo. La pressione dei debiti può causare stress significativo e influenzare negativamente la qualità della vita. Avere un avvocato esperto a fianco può offrire un senso di sicurezza e tranquillità, sapendo che un professionista sta lavorando per proteggere i propri interessi e trovare la migliore soluzione possibile.

In conclusione, ottenere un finanziamento per estinguere un debito quando si è già in sofferenza richiede una strategia ben pianificata e un’approfondita conoscenza delle leggi e delle opzioni disponibili. Un avvocato esperto in cancellazione debiti con le finanziarie può fornire il supporto necessario per navigare attraverso il complesso panorama legale e finanziario, negoziare con i creditori, rappresentare il debitore in procedimenti legali e assicurarsi che tutte le azioni intraprese siano nel miglior interesse del cliente. La loro assistenza non solo aumenta le possibilità di successo nel consolidamento del debito, ma offre anche un prezioso supporto emotivo e psicologico, aiutando i debitori a ristabilire la propria stabilità finanziaria e a guardare al futuro con maggiore serenità.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Perciò se hai bisogno di un avvocato esperto in cancellazione debiti con le finanziarie, qui di seguito trovi tutti i nostri contatti per un aiuto rapido e sicuro.

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Giuseppe Monardo

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