Come Vedere Le Cartelle Esattoriali Di Una Società?

Verificare e gestire le cartelle esattoriali di una società è un elemento cruciale per garantire la stabilità finanziaria e il rispetto delle normative fiscali. In Italia, le cartelle esattoriali sono emesse dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, l’ente responsabile della riscossione coattiva dei tributi non pagati. Questi documenti notificano al contribuente, sia esso individuo o società, l’esistenza di debiti fiscali non saldati e l’obbligo di pagamento. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2023 sono state emesse oltre 4 milioni di cartelle esattoriali, evidenziando l’importanza di una gestione attenta di tali obbligazioni.

Le cartelle esattoriali rappresentano un meccanismo legale attraverso il quale l’amministrazione fiscale italiana recupera le somme dovute. Questi documenti includono dettagli specifici sul debito, come l’importo originario, le sanzioni applicate, gli interessi di mora e il termine entro il quale il pagamento deve essere effettuato per evitare ulteriori azioni esecutive. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha sostituito Equitalia nel 2017, con l’obiettivo di rendere più efficiente la riscossione dei tributi. Le cartelle esattoriali possono riferirsi a diverse tipologie di debiti, tra cui imposte sui redditi, IVA, contributi previdenziali e multe non pagate.

Per una società, monitorare e gestire le cartelle esattoriali è essenziale per prevenire problemi finanziari e legali. La legge n. 212/2000, conosciuta come Statuto dei diritti del contribuente, stabilisce i diritti e i doveri dei contribuenti nei confronti dell’amministrazione fiscale, includendo il diritto a un’informazione chiara e trasparente riguardo alla propria situazione debitoria. Inoltre, il Decreto Legislativo n. 472/1997 disciplina le sanzioni amministrative in materia tributaria, prevedendo che le sanzioni per omesso o tardivo pagamento delle imposte possano arrivare fino al 30% dell’importo dovuto. Gli interessi di mora sono calcolati su base giornaliera, aumentando l’ammontare del debito e rendendo ancora più oneroso il saldo delle somme dovute.

Il portale web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione è uno strumento fondamentale per verificare la situazione debitoria di una società. Utilizzando credenziali di accesso come SPID, CIE o CNS, i rappresentanti della società possono accedere alla sezione dedicata e consultare tutte le cartelle esattoriali emesse, gli avvisi di pagamento e i piani di rateizzazione in corso. Questo portale offre una panoramica completa e aggiornata della situazione fiscale, permettendo di monitorare i debiti e di adottare tempestivamente le misure necessarie per risolverli.

Inoltre, recandosi presso uno degli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, è possibile richiedere un estratto conto della situazione debitoria della società. Questo servizio consente di ottenere informazioni dettagliate sulle cartelle esattoriali e sui debiti pendenti, facilitando la gestione delle obbligazioni fiscali. Il contact center dell’ente, disponibile tramite numero verde, offre un ulteriore canale di supporto per ottenere informazioni sulle cartelle esattoriali e per ricevere assistenza nella gestione dei pagamenti.

Il mancato pagamento di una cartella esattoriale entro il termine stabilito può comportare gravi conseguenze per la società. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha il potere di avviare azioni esecutive per recuperare le somme dovute, tra cui il pignoramento di beni mobili e immobili, il blocco dei conti correnti e il pignoramento dei crediti presso terzi. Inoltre, può essere iscritta un’ipoteca sui beni immobili della società per garantire il pagamento del debito, e può essere disposto il fermo amministrativo dei veicoli aziendali. Le sanzioni e gli interessi di mora continuano a maturare, aumentando l’importo totale dovuto e rendendo ancora più difficile saldare il debito.

Per evitare tali conseguenze, è possibile richiedere la rateizzazione del pagamento delle cartelle esattoriali. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione prevede diverse modalità di rateizzazione, a seconda dell’importo del debito e della situazione economica del contribuente. Per debiti fino a 60.000 euro, è possibile richiedere la rateizzazione ordinaria fino a un massimo di 72 rate mensili. Per debiti superiori o in caso di comprovata difficoltà economica, è possibile richiedere una rateizzazione straordinaria fino a un massimo di 120 rate mensili, presentando la documentazione necessaria a dimostrare la situazione di difficoltà.

È anche possibile presentare un’istanza di sospensione della cartella esattoriale nei casi in cui il debito sia già stato pagato, sia prescritto o decaduto, o se la cartella contiene errori evidenti. Per presentare l’istanza, è necessario compilare un modulo specifico disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e inviarlo tramite PEC o consegnarlo presso uno degli sportelli dell’ente, allegando tutta la documentazione a supporto della richiesta.

Se si ritiene che una cartella esattoriale sia ingiusta, è possibile contestarla attraverso il ricorso amministrativo o giudiziale. Il ricorso amministrativo deve essere presentato all’ente che ha emesso il ruolo entro 60 giorni dalla notifica della cartella, mentre il ricorso giudiziale può essere presentato presso la Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla risposta negativa dell’ente. In questi casi, è consigliabile farsi assistere da un avvocato specializzato in diritto tributario per garantire che tutte le procedure siano seguite correttamente e per aumentare le probabilità di successo del ricorso.

Un esempio pratico può illustrare l’importanza di monitorare e gestire efficacemente le cartelle esattoriali. Supponiamo che una società di consulenza riceva una cartella esattoriale per un debito IVA di 20.000 euro. Utilizzando il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il responsabile finanziario verifica i dettagli del debito e scopre che il pagamento è stato già effettuato. Presenta quindi un’istanza di sospensione, allegando la ricevuta del pagamento. La cartella viene sospesa e il debito annullato, evitando ulteriori azioni esecutive.

Un altro esempio riguarda una PMI che riceve una cartella esattoriale per contributi previdenziali non pagati. Il responsabile finanziario decide di richiedere la rateizzazione del debito, optando per la modalità straordinaria. Presenta la documentazione necessaria e ottiene un piano di rateizzazione in 120 rate mensili, che permette alla società di gestire il debito in modo sostenibile senza compromettere la liquidità aziendale.

In conclusione, vedere e gestire le cartelle esattoriali di una società è un compito fondamentale che richiede l’utilizzo di strumenti adeguati e la conoscenza delle normative vigenti. Il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, gli sportelli fisici e il contact center offrono supporto per verificare e monitorare le cartelle esattoriali. La rateizzazione del debito e le istanze di sospensione sono strumenti utili per gestire le obbligazioni fiscali in modo sostenibile. Contestare le cartelle esattoriali ingiuste attraverso il ricorso amministrativo o giudiziale può aiutare a risolvere eventuali errori e a proteggere i diritti della società. Una gestione attenta e proattiva delle cartelle esattoriali è essenziale per garantire la stabilità finanziaria e la continuità operativa della società.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Domande e Risposte

Che cos’è una cartella esattoriale?

Domanda: Che cos’è esattamente una cartella esattoriale e perché viene emessa?

Risposta: Una cartella esattoriale è un atto di riscossione coattiva emesso dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che notifica al contribuente l’obbligo di pagare debiti fiscali non saldati. Questi debiti possono includere imposte sui redditi, IVA, contributi previdenziali e altre tasse non pagate. La cartella esattoriale specifica l’importo dovuto, comprensivo di interessi e sanzioni, e stabilisce un termine entro il quale il debito deve essere pagato. Se il pagamento non avviene entro il termine stabilito, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare azioni esecutive per recuperare le somme dovute.

Come posso verificare se la mia società ha cartelle esattoriali?

Domanda: Quali strumenti posso utilizzare per verificare se la mia società ha cartelle esattoriali emesse a suo carico?

Risposta: Per verificare se una società ha cartelle esattoriali emesse a suo carico, è possibile utilizzare diversi strumenti forniti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione:

  1. Portale web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: Accedendo al portale con le credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile consultare la sezione dedicata alla verifica delle cartelle esattoriali. Qui si possono visualizzare tutte le cartelle emesse, gli avvisi di pagamento e i piani di rateizzazione in corso.
  2. Sportelli fisici: Recandosi presso uno degli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, è possibile richiedere un estratto conto della situazione debitoria della società.
  3. Contact center: Chiamando il numero verde dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, si possono ottenere informazioni sulle cartelle esattoriali emesse a carico della società.

Quali sono le informazioni contenute in una cartella esattoriale?

Domanda: Quali dettagli posso trovare in una cartella esattoriale emessa a carico della mia società?

Risposta: Una cartella esattoriale contiene diverse informazioni cruciali per il contribuente:

  1. Identificativi del debitore: Nome della società, codice fiscale, e indirizzo.
  2. Dettagli del debito: Tipo di imposta o contributo non pagato, anno di riferimento, e importo originale del debito.
  3. Sanzioni e interessi: Importo delle sanzioni applicate per il mancato pagamento e degli interessi di mora calcolati fino alla data di emissione della cartella.
  4. Importo totale dovuto: Somma del debito originale, sanzioni e interessi.
  5. Termine di pagamento: Data entro la quale il debito deve essere saldato per evitare ulteriori azioni esecutive.
  6. Modalità di pagamento: Informazioni su come effettuare il pagamento, incluse le opzioni di pagamento online, presso gli sportelli bancari o postali.

Cosa succede se non pago una cartella esattoriale entro il termine stabilito?

Domanda: Quali sono le conseguenze del mancato pagamento di una cartella esattoriale entro il termine indicato?

Risposta: Il mancato pagamento di una cartella esattoriale entro il termine stabilito può comportare gravi conseguenze per la società:

  1. Azione esecutiva: L’Agenzia delle Entrate-Riscossione può avviare azioni esecutive, come il pignoramento di beni mobili e immobili, il blocco dei conti correnti e il pignoramento dei crediti presso terzi.
  2. Iscrizione di ipoteca: Può essere iscritta un’ipoteca sui beni immobili della società per garantire il pagamento del debito.
  3. Fermo amministrativo: Può essere disposto il fermo amministrativo dei veicoli aziendali.
  4. Ulteriori sanzioni e interessi: Continuano a maturare sanzioni e interessi di mora, aumentando l’importo totale dovuto.

È possibile rateizzare il pagamento di una cartella esattoriale?

Domanda: La mia società può chiedere la rateizzazione del pagamento di una cartella esattoriale? Se sì, come funziona?

Risposta: Sì, è possibile richiedere la rateizzazione del pagamento di una cartella esattoriale. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione prevede diverse modalità di rateizzazione:

  1. Rateizzazione ordinaria: Per debiti fino a 60.000 euro, è possibile richiedere la rateizzazione fino a un massimo di 72 rate mensili. La richiesta può essere effettuata online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
  2. Rateizzazione straordinaria: Per debiti superiori a 60.000 euro o in caso di comprovata difficoltà economica, è possibile richiedere una rateizzazione fino a un massimo di 120 rate mensili. In questo caso, è necessario presentare una documentazione che dimostri la situazione di difficoltà economica della società.
  3. Decadenza della rateizzazione: Se non si pagano cinque rate, anche non consecutive, si decade dal beneficio della rateizzazione e l’intero importo del debito diventa immediatamente esigibile.

Come posso presentare un’istanza di sospensione di una cartella esattoriale?

Domanda: In quali casi posso presentare un’istanza di sospensione di una cartella esattoriale e come devo procedere?

Risposta: È possibile presentare un’istanza di sospensione della cartella esattoriale nei seguenti casi:

  1. Pagamento già effettuato: Se il debito indicato nella cartella è già stato pagato.
  2. Prescrizione o decadenza del debito: Se il diritto dell’ente creditore a riscuotere il debito è prescritto o decaduto.
  3. Sospensione amministrativa o giudiziale: Se è stata concessa una sospensione amministrativa o giudiziale del debito.
  4. Errore del soggetto creditore: Se la cartella esattoriale contiene errori evidenti.

Per presentare l’istanza di sospensione, è necessario compilare l’apposito modulo disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e inviarlo tramite PEC o consegnarlo presso uno degli sportelli dell’ente. È importante allegare tutta la documentazione a supporto della richiesta.

Come posso contestare una cartella esattoriale?

Domanda: Quali sono le procedure per contestare una cartella esattoriale che ritengo ingiusta?

Risposta: Per contestare una cartella esattoriale che ritieni ingiusta, è necessario seguire una serie di procedure precise, che prevedono il ricorso amministrativo e, se necessario, il ricorso giudiziale. Ecco i passaggi dettagliati:

Presentazione del ricorso amministrativo: La prima fase consiste nel presentare un ricorso all’ente che ha emesso il ruolo. Il ricorso deve essere inoltrato entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale. Il ricorso deve contenere una descrizione dettagliata delle ragioni per cui si ritiene che la cartella sia ingiusta, accompagnata da tutte le prove documentali a supporto. È fondamentale includere informazioni specifiche come errori di calcolo, debiti già pagati o prescritti, o eventuali sospensioni amministrative o giudiziarie.

Ricezione della risposta dell’ente: L’ente creditore esaminerà il ricorso e fornirà una risposta. Se il ricorso viene accolto, la cartella esattoriale verrà annullata o rettificata. Se il ricorso viene respinto, il contribuente ha la possibilità di presentare un ricorso giudiziale.

Presentazione del ricorso giudiziale: Se il ricorso amministrativo viene respinto, è possibile presentare un ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale. Questo deve essere fatto entro 60 giorni dalla ricezione della risposta negativa dell’ente creditore. Il ricorso deve essere presentato in forma scritta, indicando chiaramente le motivazioni della contestazione e allegando tutte le prove documentali. È altamente consigliabile farsi assistere da un avvocato specializzato in diritto tributario per garantire che tutte le procedure siano seguite correttamente.

Notifica del ricorso all’ente: Dopo aver depositato il ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale, è necessario notificare il ricorso all’ente creditore entro 30 giorni. Questa notifica può essere effettuata tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite consegna diretta presso l’ufficio dell’ente.

Attesa della fissazione dell’udienza: La Commissione Tributaria Provinciale fisserà un’udienza per esaminare il ricorso. Durante l’udienza, il contribuente (o il suo legale rappresentante) potrà presentare le proprie argomentazioni e rispondere alle domande del giudice. L’ente creditore avrà l’opportunità di difendere la validità della cartella esattoriale.

Decisione della Commissione Tributaria: Al termine dell’udienza, la Commissione Tributaria emetterà una decisione. Se il ricorso viene accolto, la cartella esattoriale verrà annullata o rettificata. Se il ricorso viene respinto, il contribuente può valutare la possibilità di presentare un ulteriore ricorso presso la Commissione Tributaria Regionale entro 60 giorni dalla notifica della decisione.

Riassunto per punti:

  1. Ricorso amministrativo: Presentazione del ricorso all’ente entro 60 giorni dalla notifica della cartella, con descrizione delle motivazioni e prove documentali.
  2. Risposta dell’ente: Ricezione della risposta dell’ente; se positivo, annullamento o rettifica della cartella; se negativo, possibilità di ricorso giudiziale.
  3. Ricorso giudiziale: Presentazione del ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla risposta negativa dell’ente, con assistenza legale consigliata.
  4. Notifica del ricorso all’ente: Notifica del ricorso all’ente entro 30 giorni tramite posta raccomandata o consegna diretta.
  5. Fissazione dell’udienza: Attesa della fissazione dell’udienza per esaminare il ricorso.
  6. Decisione della Commissione Tributaria: Emissione della decisione della Commissione; possibilità di ulteriore ricorso presso la Commissione Tributaria Regionale entro 60 giorni, se necessario.

Seguire questi passaggi con attenzione e precisione è fondamentale per garantire una corretta contestazione della cartella esattoriale e per aumentare le possibilità di successo nel ricorso.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Cartelle Esattoriali

Affrontare le cartelle esattoriali emesse a carico di una società è un compito complesso che richiede una conoscenza approfondita delle leggi fiscali e delle procedure amministrative. Avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione delle cartelle esattoriali è cruciale per garantire una gestione efficace delle obbligazioni fiscali e per difendere i diritti della società. Un avvocato specializzato non solo possiede le competenze necessarie per interpretare le normative vigenti, ma è anche in grado di fornire soluzioni pratiche per risolvere le problematiche legate ai debiti fiscali, evitando gravi conseguenze legali ed economiche.

La consulenza di un avvocato esperto in cancellazione delle cartelle esattoriali diventa fondamentale già nella fase iniziale di verifica della situazione debitoria della società. Utilizzare strumenti come il portale web dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione richiede familiarità con le procedure online e la capacità di interpretare correttamente le informazioni fornite. Un avvocato specializzato può assistere i rappresentanti della società nell’accesso e nella consultazione delle cartelle esattoriali, garantendo che tutti i debiti siano monitorati attentamente e che non vi siano omissioni o errori.

Inoltre, un avvocato esperto può offrire una guida preziosa nella preparazione e nella presentazione delle istanze di sospensione delle cartelle esattoriali. Quando una cartella esattoriale contiene errori evidenti, debiti già pagati o prescritti, o se vi è stata una sospensione amministrativa o giudiziale, è possibile richiedere la sospensione della cartella. L’istanza di sospensione deve essere redatta con precisione, includendo tutte le prove documentali necessarie a supportare la richiesta. Un avvocato può garantire che l’istanza sia completa e correttamente presentata, aumentando le possibilità di ottenere la sospensione della cartella e l’annullamento del debito.

Quando la sospensione non è possibile o non viene accolta, la società può trovarsi nella necessità di contestare la cartella esattoriale attraverso il ricorso amministrativo o giudiziale. Questa fase richiede una profonda conoscenza delle procedure legali e delle normative fiscali. Un avvocato esperto in diritto tributario può assistere la società nella redazione del ricorso amministrativo, presentando argomentazioni solide e ben documentate. Se il ricorso amministrativo non viene accolto, l’avvocato può rappresentare la società nel ricorso giudiziale presso la Commissione Tributaria Provinciale, garantendo che tutte le procedure siano seguite correttamente e che i diritti della società siano protetti.

Le conseguenze del mancato pagamento delle cartelle esattoriali possono essere devastanti per una società. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha il potere di avviare azioni esecutive, come il pignoramento dei beni mobili e immobili, il blocco dei conti correnti e il pignoramento dei crediti presso terzi. Queste azioni possono compromettere la liquidità della società e la sua capacità di operare, portando in alcuni casi alla chiusura dell’attività. Un avvocato esperto può intervenire tempestivamente per contestare queste azioni esecutive, presentando opposizioni efficaci e cercando soluzioni alternative che permettano alla società di continuare a operare.

Un esempio pratico può illustrare l’importanza di avere un avvocato esperto al proprio fianco. Supponiamo che una società di medie dimensioni, XYZ Srl, riceva una cartella esattoriale per un debito IVA di 50.000 euro. Il responsabile finanziario, preoccupato per le conseguenze del mancato pagamento, decide di rivolgersi a un avvocato specializzato in cancellazione delle cartelle esattoriali. L’avvocato esamina la situazione e scopre che una parte del debito è già stata pagata, ma non è stata registrata correttamente dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Prepara quindi un’istanza di sospensione, allegando le ricevute dei pagamenti effettuati, e la presenta all’ente. L’istanza viene accolta e la cartella esattoriale viene rettificata, riducendo l’importo del debito. Successivamente, l’avvocato negozia un piano di rateizzazione per il debito residuo, permettendo a XYZ Srl di gestire il debito in modo sostenibile senza compromettere la sua operatività.

Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il numero di ricorsi presentati presso le Commissioni Tributarie è in costante aumento, segno della crescente necessità di difendere i diritti dei contribuenti di fronte a errori e irregolarità nelle cartelle esattoriali. La consulenza legale qualificata è essenziale per garantire che i ricorsi siano presentati correttamente e che le argomentazioni siano solide e ben documentate.

Inoltre, un avvocato esperto in cancellazione delle cartelle esattoriali può fornire un supporto continuo nella gestione dei debiti fiscali, monitorando costantemente la situazione debitoria della società e adottando misure preventive per evitare l’accumulo di nuovi debiti. Questo approccio proattivo permette alla società di mantenere il controllo sulle proprie finanze e di evitare gravi conseguenze legali ed economiche.

Affrontare le cartelle esattoriali senza l’assistenza di un avvocato esperto può essere rischioso e inefficace. La complessità delle normative fiscali e delle procedure amministrative, unita alle severe conseguenze delle azioni esecutive, rende indispensabile il supporto di un professionista qualificato. Un avvocato specializzato in cancellazione delle cartelle esattoriali può fornire la consulenza necessaria per navigare nelle difficoltà legali, negoziare con i creditori, presentare opposizioni efficaci e gestire le procedure di ricorso. Investire nella consulenza legale di qualità non è solo una scelta strategica, ma una necessità per garantire la migliore difesa possibile e per trovare una soluzione sostenibile e conforme alle normative vigenti.

In conclusione, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione delle cartelle esattoriali è cruciale per gestire efficacemente le difficoltà fiscali e garantire la continuità operativa della società. La consulenza legale qualificata offre un supporto prezioso per navigare nelle difficoltà legali, negoziare con i creditori, presentare opposizioni efficaci e gestire le procedure di ricorso. Investire nella consulenza legale di qualità non è solo una scelta strategica, ma una necessità per garantire la migliore difesa possibile e per trovare una soluzione sostenibile e conforme alle normative vigenti.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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