Come Vedere I Debiti Di Una Partita Iva?

Il monitoraggio dei debiti per chi possiede una Partita IVA è un compito cruciale per garantire la salute finanziaria e la continuità operativa dell’attività. La gestione accurata e consapevole delle proprie obbligazioni fiscali, contributive e commerciali può prevenire gravi conseguenze economiche e legali. La Partita IVA, essendo il codice identificativo di chi svolge attività economiche in maniera abituale e continuativa, comporta obblighi e responsabilità verso l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e altri creditori. Perciò, avere una visione chiara e aggiornata dei propri debiti è fondamentale.

In Italia, il sistema fiscale e contributivo è complesso e articolato, regolato da numerose leggi e normative. La legge n. 212/2000, conosciuta come Statuto dei diritti del contribuente, stabilisce i diritti e i doveri del contribuente nei confronti dell’amministrazione finanziaria. Questo include il diritto a un’informazione trasparente e accessibile riguardo alla propria situazione debitoria.

Per verificare i debiti fiscali, uno strumento essenziale è il portale dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso i servizi online di Fisconline o Entratel, accessibili con le credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile consultare la propria situazione debitoria, verificare gli avvisi di accertamento e le cartelle esattoriali emesse. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, precedentemente nota come Equitalia, gestisce la riscossione coattiva dei debiti fiscali. Anche in questo caso, attraverso il portale dedicato, è possibile verificare le cartelle esattoriali, gli avvisi di pagamento e gli eventuali piani di rateizzazione in corso. Secondo dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel 2023 sono state emesse oltre 4 milioni di cartelle esattoriali, evidenziando l’importanza di monitorare regolarmente la propria posizione.

I debiti contributivi, legati all’INPS, rappresentano un’altra area critica. I lavoratori autonomi e i liberi professionisti devono versare i contributi previdenziali, e il mancato pagamento può comportare sanzioni e interessi di mora. Utilizzando i servizi online dell’INPS, accessibili con SPID, CIE o CNS, è possibile verificare la propria situazione contributiva, consultare gli estratti conto e controllare i pagamenti effettuati. Nel 2022, l’INPS ha segnalato un aumento del 5% nei casi di mancato pagamento dei contributi previdenziali, sottolineando l’importanza di una gestione attenta di queste obbligazioni.

Oltre ai debiti fiscali e contributivi, è fondamentale monitorare anche i debiti verso i fornitori e altri creditori commerciali. La contabilità aziendale precisa e aggiornata è uno strumento indispensabile. Utilizzare software di gestione contabile permette di tenere traccia di tutte le fatture in sospeso e dei pagamenti dovuti. Gli estratti conto bancari devono essere controllati regolarmente per verificare i pagamenti effettuati e quelli ancora da eseguire. La comunicazione costante con i fornitori e la richiesta di estratti conto periodici sono pratiche essenziali per evitare sorprese sgradevoli.

La visura camerale, rilasciata dalla Camera di Commercio, fornisce informazioni ufficiali sull’azienda registrata, ma non include dettagli specifici sui debiti. Tuttavia, può offrire un quadro generale della struttura dell’azienda, utile per altre finalità amministrative. Per verificare eventuali protesti o procedure esecutive a carico della Partita IVA, è possibile consultare il Registro Informatico dei Protesti presso la Camera di Commercio o i servizi di informazione creditizia come CRIF, Cerved o Experian, che offrono report completi sulla situazione creditizia.

Non monitorare i debiti può portare a gravi conseguenze. Il mancato pagamento delle obbligazioni fiscali e contributive comporta l’applicazione di sanzioni e interessi di mora, aumentando significativamente l’importo dovuto. Le azioni esecutive, come il pignoramento dei beni o il blocco del conto corrente, sono strumenti che i creditori possono utilizzare per recuperare le somme dovute. Inoltre, la gestione negligente dei debiti compromette la reputazione e la fiducia dei fornitori, clienti e partner commerciali, portando a difficoltà finanziarie che, nei casi più gravi, possono causare la cessazione dell’attività.

Per evitare queste conseguenze, è fondamentale adottare migliori pratiche nella gestione dei debiti. Una contabilità accurata e aggiornata, il controllo regolare della situazione fiscale e contributiva, la comunicazione costante con i fornitori e la consulenza professionale sono strategie chiave. Rivolgersi a un commercialista o a un consulente finanziario può offrire un supporto prezioso nella pianificazione e nella gestione dei debiti, assicurando che tutte le obbligazioni siano tenute sotto controllo.

Un esempio pratico può illustrare l’importanza di queste pratiche. Marco, un libero professionista, utilizza un software di gestione contabile per registrare tutte le sue transazioni finanziarie. Ogni mese, verifica la sua situazione fiscale sul portale dell’Agenzia delle Entrate e consulta l’INPS per monitorare i suoi contributi previdenziali. Mantiene una comunicazione costante con i fornitori e richiede estratti conto periodici. Grazie a queste pratiche, Marco riesce a tenere sotto controllo i suoi debiti, evitando sanzioni e problemi finanziari.

Secondo un rapporto dell’ISTAT, il 25% delle piccole imprese italiane ha segnalato problemi di liquidità legati a una gestione inefficace dei debiti. Questo dato evidenzia la necessità di un approccio proattivo nella gestione delle proprie obbligazioni finanziarie. La pianificazione finanziaria, che include il monitoraggio dei debiti e la pianificazione dei pagamenti, è essenziale per mantenere la stabilità economica e la continuità operativa.

In conclusione, vedere i debiti di una Partita IVA richiede l’utilizzo di vari strumenti e pratiche. Dal monitoraggio dei debiti fiscali e contributivi tramite i portali dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS, alla gestione dei debiti commerciali tramite una contabilità precisa e la comunicazione con i fornitori, ogni aspetto deve essere curato con attenzione. La consulenza di professionisti e l’adozione di pratiche di gestione finanziaria responsabili sono elementi cruciali per garantire una gestione efficace e prevenire problemi finanziari che possono compromettere il successo dell’attività.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Domande e Risposte

Cos’è una Partita IVA e perché è importante monitorare i debiti?

Domanda: Cos’è una Partita IVA e perché è cruciale tenere traccia dei debiti?

Risposta: La Partita IVA è un codice identificativo obbligatorio per chi svolge attività economiche in modo abituale e continuativo, come lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprese. Monitorare i debiti di una Partita IVA è fondamentale per evitare problemi finanziari, legali e operativi. Tenere traccia dei debiti aiuta a prevenire sanzioni, interessi di mora e azioni esecutive da parte dei creditori, e garantisce una gestione più efficiente delle risorse finanziarie.

Come posso verificare i debiti fiscali associati alla mia Partita IVA?

Domanda: Quali strumenti e procedure posso utilizzare per verificare i debiti fiscali legati alla mia Partita IVA?

Risposta: Per verificare i debiti fiscali associati alla tua Partita IVA, puoi utilizzare i seguenti strumenti e procedure:

  1. Agenzia delle Entrate:
    • Servizi online: Accedi al portale Fisconline o Entratel con le tue credenziali SPID, CIE o CNS. Qui puoi consultare la tua situazione debitoria, verificare gli avvisi di accertamento e le cartelle esattoriali emesse.
    • Contact center: Puoi chiamare il servizio di assistenza dell’Agenzia delle Entrate per ricevere informazioni sulla tua situazione fiscale.
    • Uffici territoriali: Recati presso uno degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate per ricevere assistenza diretta.
  2. Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia):
    • Servizi online: Accedi al portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione con le tue credenziali. Qui puoi verificare le cartelle esattoriali, gli avvisi di pagamento e gli eventuali piani di rateizzazione in corso.
    • Contact center: Puoi chiamare il servizio clienti per richiedere informazioni sui tuoi debiti.
    • Sportelli: Puoi recarti presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione per richiedere un estratto conto dettagliato dei tuoi debiti.

È possibile verificare i debiti contributivi con l’INPS?

Domanda: Come posso verificare i debiti contributivi legati alla mia Partita IVA presso l’INPS?

Risposta: Per verificare i debiti contributivi con l’INPS, puoi utilizzare i seguenti strumenti:

  1. Servizi online:
    • Accedi al portale INPS con le tue credenziali SPID, CIE o CNS.
    • Naviga nella sezione dedicata ai contributi e consulta la tua situazione contributiva.
  2. Contact center:
    • Chiama il numero verde dell’INPS per ricevere informazioni sui tuoi contributi.
  3. Sedi INPS:
    • Recati presso una sede INPS per richiedere un estratto conto contributivo.

Come posso verificare i debiti verso i fornitori e altri creditori?

Domanda: Quali strumenti e procedure posso utilizzare per verificare i debiti verso i fornitori e altri creditori?

Risposta: Per verificare i debiti verso i fornitori e altri creditori, puoi utilizzare i seguenti metodi:

  1. Contabilità aziendale:
    • Mantieni una contabilità accurata e aggiornata. Utilizza software di gestione contabile per tenere traccia di tutte le fatture in sospeso e dei pagamenti dovuti.
  2. Estratti conto bancari:
    • Controlla regolarmente gli estratti conto bancari per verificare i pagamenti effettuati e quelli in sospeso.
  3. Comunicazione diretta con i fornitori:
    • Mantieni una comunicazione costante con i tuoi fornitori. Richiedi periodicamente un estratto conto per verificare eventuali debiti non saldati.

È possibile ottenere una visura camerale per verificare la situazione debitoria?

Domanda: La visura camerale può fornire informazioni sulla situazione debitoria di una Partita IVA?

Risposta: La visura camerale è un documento ufficiale rilasciato dalla Camera di Commercio che contiene informazioni legali, economiche e amministrative su un’azienda iscritta al Registro delle Imprese. Tuttavia, la visura camerale non fornisce informazioni dettagliate sulla situazione debitoria di una Partita IVA. Essa include dati fondamentali come il numero di iscrizione al Registro delle Imprese, la partita IVA, l’oggetto sociale, la forma giuridica, la sede legale e l’eventuale presenza di procedure concorsuali come fallimenti o concordati preventivi, ma non dettagli specifici sui debiti fiscali, contributivi o verso fornitori.

Per ottenere informazioni precise sulla situazione debitoria di una Partita IVA, è necessario utilizzare altri strumenti e risorse. Ecco alcune delle principali fonti di informazione che possono essere utilizzate per verificare i debiti di una Partita IVA:

  1. Agenzia delle Entrate: Attraverso il portale Fisconline o Entratel, accessibili con credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile consultare la propria situazione debitoria, verificare gli avvisi di accertamento e le cartelle esattoriali emesse. Questi servizi permettono di monitorare i debiti fiscali in modo dettagliato.
  2. Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia): Questo ente gestisce la riscossione coattiva dei debiti fiscali. Utilizzando il portale dedicato, è possibile verificare le cartelle esattoriali, gli avvisi di pagamento e gli eventuali piani di rateizzazione in corso. È anche possibile ottenere informazioni chiamando il servizio clienti o recandosi presso uno sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
  3. INPS: Per verificare i debiti contributivi, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono utilizzare i servizi online dell’INPS, accessibili con credenziali SPID, CIE o CNS. Attraverso questi portali, è possibile consultare la situazione contributiva e controllare i pagamenti effettuati.
  4. Registro Informatico dei Protesti: Questo registro, disponibile presso la Camera di Commercio, permette di verificare se ci sono protesti a carico della Partita IVA. I protesti sono atti pubblici che dichiarano il mancato pagamento di una cambiale o di un assegno, e possono essere un indicatore di problemi finanziari.
  5. Tribunali: Consultando il sito web del Tribunale della propria giurisdizione o recandosi presso la cancelleria, è possibile verificare se ci sono procedure esecutive o concorsuali a carico della Partita IVA. Queste informazioni possono includere fallimenti, concordati preventivi e altre procedure di insolvenza.
  6. Servizi di informazione creditizia: Utilizzando servizi offerti da agenzie di informazione creditizia come CRIF, Cerved o Experian, è possibile ottenere un report completo sulla situazione creditizia di una Partita IVA, inclusi eventuali protesti e procedure esecutive. Questi report offrono una panoramica dettagliata delle obbligazioni finanziarie e della solvibilità dell’azienda.

Riassunto per punti:

  1. Visura camerale: Non fornisce informazioni dettagliate sulla situazione debitoria, ma include dati legali e amministrativi dell’azienda.
  2. Agenzia delle Entrate: Portali Fisconline o Entratel per verificare i debiti fiscali.
  3. Agenzia delle Entrate-Riscossione: Verifica delle cartelle esattoriali e avvisi di pagamento tramite il portale dedicato.
  4. INPS: Portale per controllare la situazione contributiva e i pagamenti effettuati.
  5. Registro Informatico dei Protesti: Verifica dei protesti a carico della Partita IVA.
  6. Tribunali: Consultazione delle procedure esecutive o concorsuali.
  7. Servizi di informazione creditizia: Report completi sulla situazione creditizia della Partita IVA.

In conclusione, sebbene la visura camerale fornisca informazioni essenziali sull’azienda, non è lo strumento adeguato per ottenere dettagli sulla situazione debitoria. Utilizzando una combinazione di risorse e servizi dedicati, è possibile avere una visione completa e accurata dei debiti associati a una Partita IVA.

Come posso verificare eventuali protesti o procedure esecutive a carico della mia Partita IVA?

Domanda: Esistono strumenti per verificare protesti o procedure esecutive a carico della mia Partita IVA?

Risposta: Sì, puoi verificare eventuali protesti o procedure esecutive a carico della tua Partita IVA utilizzando i seguenti strumenti:

  1. Registro Informatico dei Protesti:
    • Accedi al Registro Informatico dei Protesti presso la Camera di Commercio. Qui puoi verificare se ci sono protesti a carico della tua Partita IVA.
  2. Tribunali:
    • Consulta il sito web del Tribunale della tua giurisdizione o recati presso la cancelleria per verificare se ci sono procedure esecutive a tuo carico.
  3. Servizi di informazione creditizia:
    • Utilizza servizi di informazione creditizia, come CRIF, Cerved o Experian, per ottenere un report completo sulla tua situazione creditizia, inclusi eventuali protesti e procedure esecutive.

Quali sono le conseguenze di non monitorare i debiti della mia Partita IVA?

Domanda: Cosa può accadere se non tengo traccia dei debiti della mia Partita IVA?

Risposta: Se non tieni traccia dei debiti associati alla tua Partita IVA, puoi incorrere in una serie di gravi conseguenze che possono compromettere la tua stabilità finanziaria e operativa. Ecco cosa può accadere se trascuri la gestione dei tuoi debiti:

  1. Sanzioni e interessi di mora: Il mancato pagamento dei debiti fiscali e contributivi comporta l’applicazione di sanzioni amministrative e interessi di mora. Secondo il Decreto Legislativo n. 471/1997, le sanzioni per omesso o tardivo pagamento delle imposte possono arrivare fino al 30% dell’importo dovuto. Gli interessi di mora, calcolati su base giornaliera, aumentano ulteriormente l’ammontare del debito, rendendo ancora più difficile saldare l’importo dovuto.
  2. Azioni esecutive: I creditori, inclusi l’Agenzia delle Entrate e l’INPS, possono avviare azioni esecutive per recuperare le somme dovute. Questo può includere il pignoramento dei beni mobili e immobili, il blocco del conto corrente e il pignoramento dello stipendio o della pensione. Il Codice di Procedura Civile italiano prevede che, in caso di inadempimento, i creditori possano richiedere l’esecuzione forzata dei beni del debitore per soddisfare il credito.
  3. Perdita di credibilità e fiducia: La gestione negligente dei debiti compromette la tua reputazione e la fiducia dei tuoi fornitori, clienti e partner commerciali. Secondo uno studio del Cerved, un’azienda con problemi di pagamento ha un rischio più elevato di subire la revoca di linee di credito da parte delle banche e di perdere la fiducia dei fornitori, che potrebbero decidere di interrompere i rapporti commerciali o imporre condizioni di pagamento più rigide.
  4. Procedure concorsuali: In caso di insolvenza grave, puoi essere soggetto a procedure concorsuali come il fallimento o il concordato preventivo. Il fallimento, disciplinato dal Regio Decreto n. 267/1942, comporta la liquidazione dei beni dell’azienda per soddisfare i creditori. Il concordato preventivo, invece, è una procedura che permette all’impresa di proporre un piano di ristrutturazione del debito ai creditori, evitando così il fallimento, ma comporta comunque un controllo giudiziario sull’attività aziendale.
  5. Difficoltà finanziarie: L’accumulo di debiti non monitorati può portare a gravi difficoltà finanziarie, compromettendo la liquidità dell’azienda e la capacità di far fronte alle spese correnti. Un rapporto dell’ISTAT indica che circa il 30% delle piccole e medie imprese italiane hanno segnalato problemi di liquidità legati a una gestione inefficace dei debiti.
  6. Interruzione dell’attività: Nei casi più gravi, l’incapacità di gestire i debiti può portare alla cessazione dell’attività. Secondo il Codice Civile italiano, un imprenditore che non riesce a far fronte alle proprie obbligazioni può essere dichiarato fallito, con conseguente chiusura dell’impresa e liquidazione del patrimonio.

Riassunto per punti:

  1. Sanzioni e interessi di mora: Applicazione di sanzioni fino al 30% dell’importo dovuto e interessi di mora.
  2. Azioni esecutive: Pignoramento di beni, blocco del conto corrente, pignoramento dello stipendio o della pensione.
  3. Perdita di credibilità: Compromissione della reputazione e fiducia dei fornitori, clienti e partner commerciali.
  4. Procedure concorsuali: Possibilità di fallimento o concordato preventivo.
  5. Difficoltà finanziarie: Problemi di liquidità e incapacità di far fronte alle spese correnti.
  6. Interruzione dell’attività: Chiusura dell’azienda e liquidazione del patrimonio.

In conclusione, la gestione attenta e consapevole dei debiti è essenziale per mantenere la stabilità finanziaria e operativa della tua attività. Utilizzare strumenti adeguati per monitorare i debiti fiscali, contributivi e commerciali, e adottare pratiche di gestione finanziaria responsabili, può prevenire gravi conseguenze economiche e legali, garantendo la continuità del tuo business.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti di Partite IVA

Affrontare la gestione dei debiti quando si possiede una Partita IVA può essere un compito complesso e stressante, soprattutto quando si verificano difficoltà finanziarie che rendono arduo onorare le proprie obbligazioni. In queste circostanze, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione debiti può fare una differenza sostanziale, garantendo non solo il rispetto delle normative vigenti ma anche offrendo soluzioni efficaci per risolvere le problematiche legate all’insolvenza.

Un avvocato specializzato in cancellazione debiti possiede una conoscenza approfondita delle leggi fiscali e contributive, delle procedure esecutive e delle varie opzioni disponibili per ristrutturare o estinguere i debiti. In Italia, il sistema legale che regola la gestione dei debiti è articolato e prevede diverse normative, tra cui il Codice di Procedura Civile e la legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento. Queste leggi offrono strumenti che, se utilizzati correttamente, possono prevenire conseguenze gravi come il pignoramento dei beni, il fallimento o altre azioni esecutive.

Il primo vantaggio di avere un avvocato esperto è la capacità di navigare tra le varie opzioni legali disponibili. Ad esempio, la legge n. 3/2012 offre procedure come il piano del consumatore, l’accordo di ristrutturazione dei debiti e la liquidazione del patrimonio. Queste procedure consentono di ristrutturare i debiti in modo sostenibile, offrendo al debitore una via d’uscita dalla crisi finanziaria. Un avvocato può assistere nella preparazione e presentazione di queste domande, garantendo che tutte le formalità siano rispettate e aumentando le possibilità di approvazione da parte del tribunale.

Inoltre, un avvocato esperto può rappresentare il debitore nelle trattative con i creditori. La negoziazione diretta può spesso portare a soluzioni vantaggiose, come piani di rateizzazione o accordi di saldo e stralcio, che permettono di ridurre l’importo del debito e diluire i pagamenti nel tempo. L’avvocato, grazie alla sua esperienza e competenza, può gestire queste negoziazioni in modo efficace, proteggendo gli interessi del debitore e cercando di ottenere le condizioni più favorevoli possibili.

Un altro aspetto cruciale è la gestione delle procedure esecutive. Quando un debitore non riesce a far fronte ai propri debiti, i creditori possono avviare azioni esecutive per recuperare le somme dovute. Questo può includere il pignoramento dei beni mobili e immobili, il blocco del conto corrente e altre misure coercitive. Un avvocato esperto può presentare opposizioni efficaci alle azioni esecutive, contestando eventuali irregolarità procedurali o errori nel calcolo del debito. Può anche assistere il debitore nella richiesta di conversione del pignoramento, permettendo di sostituire i fondi pignorati con una somma di denaro da versare in forma rateizzata.

Il supporto legale continuo è un altro beneficio significativo. Durante tutto il processo di gestione del debito, l’avvocato può fornire consulenza strategica, monitorare la situazione del debitore e adattare la strategia legale alle circostanze che cambiano. Questo monitoraggio costante è essenziale per rispondere tempestivamente a nuove azioni del creditore e per sfruttare eventuali opportunità che possono emergere durante il processo.

Un esempio pratico può illustrare l’importanza di avere un avvocato esperto al proprio fianco. Supponiamo che Luca, titolare di una piccola impresa, abbia accumulato debiti per 50.000 euro tra tasse non pagate, contributi previdenziali e fornitori. Di fronte alla prospettiva di azioni esecutive, Luca decide di rivolgersi a un avvocato specializzato in cancellazione debiti. L’avvocato analizza la situazione e propone di avviare una procedura di sovraindebitamento, presentando un piano di rientro del debito al tribunale. Il piano prevede il pagamento dei debiti in rate sostenibili, e grazie alla competenza dell’avvocato, il tribunale approva il piano, sospendendo tutte le azioni esecutive. Inoltre, l’avvocato negozia con i fornitori per ottenere sconti sulle somme dovute, riducendo ulteriormente il carico debitorio di Luca.

Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il numero di imprenditori che ricorrono a procedure di sovraindebitamento è in aumento, segno della crescente necessità di strumenti efficaci per gestire situazioni di crisi finanziaria. La consulenza legale qualificata è essenziale per sfruttare al meglio queste opportunità, garantendo che i diritti del debitore siano protetti e che le procedure siano seguite correttamente.

In conclusione, affrontare i debiti con una Partita IVA senza l’assistenza di un avvocato esperto può essere rischioso e inefficace. La complessità delle normative fiscali e contributive, unita alle severe conseguenze delle azioni esecutive, rende indispensabile il supporto di un professionista qualificato. Un avvocato specializzato in cancellazione debiti può fornire la consulenza necessaria per navigare nelle difficoltà legali, negoziare con i creditori, presentare opposizioni efficaci e gestire le procedure di sovraindebitamento. Investire nella consulenza legale di qualità non è solo una scelta strategica, ma una necessità per garantire la migliore difesa possibile e per trovare una soluzione sostenibile e conforme alle normative vigenti.

A tal riguardo, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo riflettono il punto di vista personale degli Autori, maturato sulla base della loro esperienza professionale. Non devono essere considerate come consulenza tecnica o legale. Per chiarimenti specifici o ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si invita a tenere presente che l’articolo fa riferimento al contesto normativo vigente alla data di redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono cambiare nel tempo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per un utilizzo inappropriato delle informazioni contenute in queste pagine.
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Giuseppe Monardo

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