Pignoramenti e Debitore All’Estero: Come Funziona?

Il fenomeno della mobilità internazionale è sempre più comune, con molte persone che scelgono di trasferirsi all’estero per lavoro, studio o altre opportunità. Tuttavia, quando un individuo con debiti in Italia si trasferisce all’estero, i creditori italiani possono ancora perseguire il recupero dei crediti tramite strumenti legali internazionali. Questo articolo esplora come funziona il pignoramento quando il debitore risiede all’estero, fornendo un’analisi dettagliata basata su leggi, regolamenti e statistiche attuali.

In Italia, il pignoramento è una procedura esecutiva disciplinata dal Codice di Procedura Civile. Essa consente ai creditori di recuperare i propri crediti tramite l’espropriazione forzata dei beni del debitore, che possono includere beni mobili, immobili, conti bancari e stipendi. L’iter inizia con l’emissione di un’ingiunzione di pagamento, seguita dal sequestro dei beni necessari a soddisfare il credito. Il sistema giuridico italiano prevede che tutte le somme necessarie al mantenimento del debitore e della sua famiglia siano escluse dal pignoramento, proteggendo così il minimo vitale.

Quando il debitore si trasferisce all’estero, il recupero dei crediti può diventare più complesso, richiedendo l’utilizzo di strumenti legali internazionali. All’interno dell’Unione Europea, il regolamento (UE) n. 655/2014, noto come European Account Preservation Order (EAPO), consente ai creditori di ottenere il congelamento dei conti bancari nei paesi membri. Questo regolamento è stato concepito per prevenire che i debitori trasferiscano o dissipino i propri beni durante la risoluzione delle controversie e facilita il recupero dei crediti transfrontalieri.

In aggiunta, il regolamento (UE) n. 1215/2012, noto come Bruxelles I bis, regola la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale. Questo regolamento garantisce che le decisioni giudiziarie emesse in uno Stato membro dell’UE siano riconosciute e possano essere eseguite in altri Stati membri senza la necessità di procedimenti di delibazione. Ad esempio, se un cittadino italiano con debiti si trasferisce in Francia, una sentenza di pignoramento emessa in Italia può essere eseguita in Francia senza particolari complicazioni, grazie alla cooperazione giuridica tra i paesi membri.

Fuori dall’Unione Europea, la situazione diventa più complessa e dipende dagli accordi bilaterali tra l’Italia e il paese di residenza del debitore. In assenza di tali accordi, i creditori devono ottenere una sentenza esecutiva in Italia e successivamente richiedere il riconoscimento e l’esecuzione della sentenza nel paese estero secondo le leggi locali. Questo processo può essere lungo e costoso, ma permette comunque ai creditori di tentare il recupero del credito. Ad esempio, un cittadino italiano con debiti non pagati che si trasferisce in Brasile potrebbe non essere immediatamente segnalato alle autorità brasiliane a meno che non esistano accordi specifici tra i due paesi. Tuttavia, se il debitore mantiene beni o conti bancari in Italia, i creditori italiani possono ancora avviare azioni legali per recuperare i crediti.

Il pignoramento all’estero può riguardare diversi tipi di beni, tra cui conti bancari, proprietà immobiliari, stipendi e altri beni mobili. Tuttavia, la procedura di pignoramento e i tipi di beni pignorabili possono variare a seconda delle leggi locali del paese di residenza del debitore. In generale, i creditori devono identificare i beni del debitore e dimostrare che questi possono essere utilizzati per soddisfare il credito. Per esempio, se un cittadino italiano trasferisce fondi su un conto bancario in Svizzera, i creditori italiani possono tentare di ottenere un EAPO per congelare tali fondi, a condizione che esistano accordi di cooperazione tra Italia e Svizzera.

Affrontare i debiti in modo proattivo è fondamentale per evitare il pignoramento all’estero. Negoziare un piano di rateizzazione con i creditori consente di dilazionare il pagamento dei debiti in più rate mensili, rendendo l’onere finanziario più gestibile e prevenendo ulteriori segnalazioni negative. La rateizzazione è regolata dall’art. 19 del Decreto Legislativo n. 46 del 1999 e può essere richiesta direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Un’altra soluzione è il saldo e stralcio, che prevede la negoziazione con i creditori per chiudere il debito pagando una parte dell’importo dovuto. Questa soluzione è particolarmente utile per i debiti commerciali o con istituti di credito e può risolvere definitivamente la situazione debitoria.

Consultare un avvocato specializzato in diritto tributario e internazionale può fornire assistenza strategica per gestire i debiti e migliorare la tua situazione finanziaria. L’avvocato può aiutarti a negoziare con i creditori, presentare richieste di rateizzazione o saldo e stralcio e rappresentarti nelle controversie legali. Un avvocato esperto può anche consigliare sulle migliori strategie per proteggere legalmente i beni del debitore, evitando pratiche che potrebbero risultare in ulteriori complicazioni legali.

Ignorare i debiti in Italia può portare a gravi conseguenze, tra cui l’accumulo di interessi di mora, sanzioni e azioni esecutive. I creditori possono continuare a inviare solleciti e, eventualmente, avviare procedure legali che possono portare a pignoramenti di beni e conti bancari, sia in Italia che all’estero. Inoltre, il debito può aumentare a causa degli interessi e delle sanzioni. Per esempio, un cittadino italiano che si trasferisce in Francia e ignora un debito fiscale di 10.000 euro può vedere il suo debito aumentare significativamente a causa degli interessi e delle sanzioni. L’Agenzia delle Entrate potrebbe inoltre richiedere alle autorità francesi di pignorare il suo conto bancario in Francia, causando ulteriori difficoltà finanziarie.

Per verificare se sei segnalato come cattivo pagatore, puoi richiedere una copia della tua storia creditizia presso la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia o altre banche dati simili. È possibile ottenere queste informazioni gratuitamente una volta all’anno. Inoltre, puoi consultare agenzie di credito private come CRIF, Experian e Cerved, che offrono servizi di monitoraggio del credito. Se scopri di essere segnalato come cattivo pagatore e ritieni che ci siano errori nella tua storia creditizia, hai il diritto di richiedere la rettifica di tali dati. Questo significa che puoi chiedere alle agenzie di credito o alle istituzioni finanziarie di correggere eventuali informazioni errate o incomplete.

Anche se sei segnalato come cattivo pagatore e ti trovi all’estero, hai diritti che devono essere rispettati. Questi includono il diritto all’informazione, il diritto di accesso ai tuoi dati personali, il diritto di rettifica in caso di errori, il diritto alla cancellazione dei dati non più necessari, il diritto alla limitazione del trattamento, il diritto alla portabilità dei dati, il diritto di opposizione al trattamento dei dati e il diritto di non essere soggetto a decisioni automatizzate. Questi diritti sono tutelati dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea e da altre leggi nazionali specifiche.

In conclusione, la gestione dei debiti dall’estero richiede una pianificazione attenta e l’adozione di soluzioni adeguate. Ignorare i debiti può portare a gravi conseguenze legali e finanziarie, mentre affrontarli con strategie adeguate può aiutare a mantenere la stabilità finanziaria e a evitare misure esecutive drastiche. L’assistenza di un avvocato esperto in cancellazione debiti per chi vive all’estero è cruciale per navigare attraverso le complesse normative fiscali e internazionali, proteggere i propri diritti e trovare soluzioni sostenibili per la gestione dei debiti.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Che cos’è il pignoramento?

Il pignoramento è una procedura esecutiva tramite la quale i creditori possono recuperare i crediti non pagati attraverso l’espropriazione forzata dei beni del debitore. In Italia, questa procedura è regolata dal Codice di Procedura Civile e può riguardare beni mobili, immobili, conti bancari e stipendi. Il pignoramento inizia con un’ingiunzione di pagamento, seguita dal sequestro dei beni necessari a soddisfare il credito.

Quali sono le procedure legali per il pignoramento all’estero?

Le procedure legali per il pignoramento all’estero variano a seconda della giurisdizione e degli accordi internazionali tra il paese di residenza del debitore e il paese in cui il debito è stato contratto. Tuttavia, esistono linee guida generali e strumenti legali comuni che i creditori possono utilizzare per recuperare i crediti da un debitore che si è trasferito all’estero.

All’interno dell’Unione Europea, il regolamento (UE) n. 655/2014, noto come European Account Preservation Order (EAPO), permette ai creditori di ottenere il congelamento dei conti bancari nei paesi membri. Questo strumento è progettato per prevenire che i debitori trasferiscano o dissipino i propri beni durante la risoluzione delle controversie. Il regolamento facilita il recupero dei crediti transfrontalieri, consentendo ai creditori di agire rapidamente per bloccare i fondi del debitore in qualsiasi Stato membro dell’UE.

Un altro strumento importante all’interno dell’UE è il regolamento (UE) n. 1215/2012, noto come Bruxelles I bis. Questo regolamento regola la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale. Garantisce che le decisioni giudiziarie emesse in uno Stato membro siano riconosciute e possano essere eseguite in altri Stati membri senza la necessità di procedimenti di delibazione. Ad esempio, una sentenza di pignoramento emessa in Italia può essere eseguita in Francia, Germania o qualsiasi altro paese dell’UE con relativa facilità.

Fuori dall’Unione Europea, il processo di recupero dei crediti diventa più complesso e dipende dagli accordi bilaterali tra l’Italia e il paese di residenza del debitore. Questi accordi possono prevedere la cooperazione tra le autorità giudiziarie per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze emesse in Italia. In assenza di tali accordi, i creditori devono seguire un processo in due fasi: ottenere una sentenza esecutiva in Italia e poi richiedere il riconoscimento e l’esecuzione della sentenza nel paese estero secondo le leggi locali. Questo può comportare la presentazione di una domanda di riconoscimento presso il tribunale competente del paese estero, che esaminerà la validità della sentenza italiana e deciderà se riconoscerla ed eseguirla.

La procedura di pignoramento può riguardare diversi tipi di beni, tra cui conti bancari, proprietà immobiliari, stipendi e altri beni mobili. Tuttavia, le specifiche leggi locali determinano quali beni possono essere pignorati e le modalità di esecuzione del pignoramento. I creditori devono identificare i beni del debitore e dimostrare che possono essere utilizzati per soddisfare il credito. Ad esempio, un cittadino italiano che trasferisce fondi su un conto bancario in Svizzera può essere soggetto a un EAPO se esistono accordi di cooperazione tra Italia e Svizzera.

Affrontare i debiti in modo proattivo è fondamentale per evitare il pignoramento all’estero. La negoziazione di un piano di rateizzazione o un saldo e stralcio con i creditori può prevenire l’adozione di misure esecutive più severe. Consultare un avvocato specializzato in diritto tributario e internazionale può fornire assistenza strategica per gestire i debiti e migliorare la situazione finanziaria del debitore. Un avvocato esperto può anche consigliare sulle migliori strategie per proteggere legalmente i beni del debitore, evitando pratiche che potrebbero risultare in ulteriori complicazioni legali.

Riassunto per punti:

  • Regolamento (UE) n. 655/2014 (EAPO): Permette il congelamento dei conti bancari nei paesi membri dell’UE per prevenire la dissipazione dei beni del debitore.
  • Regolamento (UE) n. 1215/2012 (Bruxelles I bis): Facilita il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie in materia civile e commerciale tra gli Stati membri dell’UE.
  • Accordi bilaterali fuori dall’UE: Riconoscimento e esecuzione delle sentenze italiane nel paese estero secondo gli accordi bilaterali e le leggi locali.
  • Identificazione e pignoramento dei beni: Conti bancari, proprietà immobiliari, stipendi e altri beni mobili possono essere soggetti a pignoramento, a seconda delle leggi locali.
  • Proattività nel gestire i debiti: Negoziazione di piani di rateizzazione o saldo e stralcio per prevenire misure esecutive.
  • Assistenza legale: Consultare un avvocato specializzato per strategie di gestione del debito e protezione dei beni.

Quali beni possono essere pignorati all’estero?

Quando un debitore si trasferisce all’estero, i creditori italiani possono tentare di pignorare vari tipi di beni per recuperare i crediti. Tuttavia, i beni che possono essere pignorati e le procedure di pignoramento variano a seconda del paese di residenza del debitore e delle leggi locali. Ecco un’analisi dettagliata dei principali tipi di beni che possono essere pignorati all’estero e delle considerazioni legali correlate.

I conti bancari sono uno dei beni più comuni che i creditori cercano di pignorare. All’interno dell’Unione Europea, il regolamento (UE) n. 655/2014, noto come European Account Preservation Order (EAPO), consente ai creditori di ottenere il congelamento dei conti bancari nei paesi membri. Questo strumento facilita il recupero dei crediti transfrontalieri prevenendo che i debitori trasferiscano o dissipino i fondi durante la risoluzione delle controversie. Ad esempio, se un cittadino italiano con debiti si trasferisce in Francia, un EAPO può essere utilizzato per congelare i fondi presenti nei conti bancari francesi del debitore.

Le proprietà immobiliari sono un altro tipo di bene che può essere pignorato all’estero. Tuttavia, la procedura per il pignoramento degli immobili varia notevolmente a seconda delle leggi locali. All’interno dell’Unione Europea, il regolamento (UE) n. 1215/2012, noto come Bruxelles I bis, facilita il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie in materia civile e commerciale. Questo significa che una sentenza di pignoramento emessa in Italia può essere eseguita in un altro Stato membro, come la Germania, senza la necessità di un nuovo processo giudiziario. Fuori dall’UE, il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze italiane dipendono dagli accordi bilaterali tra l’Italia e il paese di residenza del debitore. Ad esempio, se un debitore possiede una proprietà immobiliare in Svizzera, i creditori italiani potrebbero dover ottenere una sentenza esecutiva in Italia e poi farla riconoscere ed eseguire in Svizzera secondo le leggi locali.

Gli stipendi e i redditi possono essere pignorati se il debitore lavora all’estero. Tuttavia, le specifiche leggi locali determinano le modalità di pignoramento e le protezioni previste per il minimo vitale. In molti paesi, esistono limiti al pignoramento degli stipendi per garantire che il debitore mantenga una somma sufficiente per il sostentamento. Ad esempio, in Germania, solo una parte dello stipendio può essere pignorata, lasciando al debitore un importo minimo necessario per vivere. In questi casi, i creditori devono ottenere un’ordinanza del tribunale locale che autorizzi il pignoramento dello stipendio in conformità con le leggi del paese di residenza.

I beni mobili, come automobili, mobili e altri oggetti di valore, possono essere soggetti a pignoramento, ma le procedure e le difficoltà pratiche variano notevolmente da paese a paese. Il pignoramento di beni mobili richiede l’identificazione e la valutazione dei beni, seguita da un’ordinanza del tribunale che ne autorizza il sequestro. Ad esempio, se un debitore trasferisce un’automobile di lusso in Spagna, i creditori italiani potrebbero dover collaborare con le autorità spagnole per identificare e sequestrare il veicolo.

I beni aziendali, se il debitore possiede un’impresa all’estero, possono essere pignorati, ma questo processo può essere particolarmente complesso. I creditori devono dimostrare che i beni aziendali possono essere utilizzati per soddisfare il credito e ottenere un’ordinanza del tribunale che ne autorizzi il sequestro. Le specifiche leggi locali determinano quali beni aziendali possono essere pignorati e le procedure per farlo. Ad esempio, se un cittadino italiano trasferisce la sua attività commerciale negli Stati Uniti, i creditori italiani dovranno navigare tra le leggi statunitensi per pignorare i beni aziendali.

In sintesi, i beni che possono essere pignorati all’estero includono conti bancari, proprietà immobiliari, stipendi, beni mobili e beni aziendali. Le specifiche procedure legali e le difficoltà pratiche variano a seconda delle leggi locali e degli accordi internazionali tra l’Italia e il paese di residenza del debitore. È fondamentale per i creditori identificare correttamente i beni del debitore e navigare tra le normative locali per ottenere un pignoramento efficace.

Riassunto per punti:

  • Conti bancari: Possono essere congelati tramite l’European Account Preservation Order (EAPO) nei paesi dell’UE.
  • Proprietà immobiliari: Il pignoramento è facilitato dal regolamento Bruxelles I bis nell’UE; fuori dall’UE, dipende dagli accordi bilaterali.
  • Stipendi e redditi: Le specifiche leggi locali determinano le modalità di pignoramento e le protezioni per il minimo vitale.
  • Beni mobili: Richiedono l’identificazione, valutazione e un’ordinanza del tribunale; le procedure variano da paese a paese.
  • Beni aziendali: Possono essere pignorati se il debitore possiede un’impresa all’estero, ma il processo è complesso e dipende dalle leggi locali.

Come posso difendermi dal pignoramento all’estero?

Difendersi dal pignoramento all’estero richiede una strategia ben pianificata e una comprensione delle leggi sia del paese di origine del debito sia del paese di residenza. Ecco alcune strategie pratiche e legali per proteggerti dal pignoramento all’estero:

Comunicazione con i Creditori

La prima linea di difesa è mantenere una comunicazione aperta e trasparente con i creditori. Informarli della tua situazione finanziaria e del trasferimento all’estero può aiutare a negoziare soluzioni di pagamento più flessibili. Puoi proporre piani di rateizzazione, saldo e stralcio o altre modalità di pagamento che possano soddisfare i creditori senza ricorrere a misure esecutive. La rateizzazione del debito, regolata dall’art. 19 del Decreto Legislativo n. 46 del 1999, permette di dilazionare il pagamento in più rate mensili, rendendo l’onere finanziario più gestibile.

Consulenza Legale

Consultare un avvocato specializzato in diritto tributario e internazionale è fondamentale. Un avvocato esperto può fornire assistenza strategica per negoziare con i creditori, rappresentarti nelle controversie legali e consigliare sulle migliori pratiche per proteggere i tuoi beni. Inoltre, un avvocato può aiutarti a comprendere le leggi locali del paese di residenza e le possibili difese contro il pignoramento.

Dichiarazione di Insolvenza

In alcuni casi, dichiarare l’insolvenza o la bancarotta può essere una soluzione per proteggere i tuoi beni. La bancarotta è regolata dal Regio Decreto n. 267 del 1942 (Legge Fallimentare) e dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019). Questa procedura comporta la liquidazione dei beni per soddisfare i creditori, ma può anche offrire una soluzione definitiva ai problemi finanziari. Anche se risiedi all’estero, puoi dichiarare bancarotta in Italia, ma il processo deve essere gestito da un avvocato italiano.

Protezione del Minimo Vitale

Le leggi italiane e molte leggi internazionali proteggono il minimo vitale del debitore, assicurando che una parte del reddito rimanga disponibile per le necessità di base. Ad esempio, il Codice di Procedura Civile italiano stabilisce che le somme necessarie al mantenimento del debitore e della sua famiglia non possono essere pignorate. Un avvocato può assicurarsi che questa protezione venga rispettata durante le procedure esecutive.

Trasferimento di Beni in Modo Legale

Se decidi di trasferire beni all’estero, è fondamentale farlo in modo legale per evitare accuse di frode. Il Codice Civile italiano, all’art. 2901, disciplina l’azione revocatoria, che consente ai creditori di chiedere l’annullamento degli atti di disposizione dei beni effettuati dal debitore con l’intento di pregiudicare i loro diritti. Un avvocato può consigliarti sulle migliori strategie per proteggere legalmente i tuoi beni.

Verifica della Situazione Creditizia

È importante monitorare regolarmente la tua situazione creditizia per identificare eventuali segnalazioni di cattivo pagatore e agire tempestivamente. Puoi richiedere una copia della tua storia creditizia presso la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia o altre banche dati simili. Inoltre, puoi consultare agenzie di credito private come CRIF, Experian e Cerved, che offrono servizi di monitoraggio del credito.

Contestazione delle Segnalazioni Errate

Se scopri segnalazioni errate nella tua storia creditizia, hai il diritto di richiedere la rettifica di tali dati. Questo significa che puoi chiedere alle agenzie di credito o alle istituzioni finanziarie di correggere eventuali informazioni errate o incomplete. In caso di esito negativo, puoi rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) o ad altre autorità competenti per la risoluzione delle controversie.

Riassunto per punti:

  • Comunicazione con i creditori: Mantenere una comunicazione aperta e negoziare soluzioni di pagamento flessibili come rateizzazione o saldo e stralcio.
  • Consulenza legale: Consultare un avvocato specializzato in diritto tributario e internazionale per assistenza strategica.
  • Dichiarazione di insolvenza: Considerare la bancarotta come soluzione definitiva ai problemi finanziari, gestita da un avvocato italiano.
  • Protezione del minimo vitale: Assicurarsi che le somme necessarie al mantenimento del debitore e della sua famiglia siano protette dal pignoramento.
  • Trasferimento legale di beni: Effettuare trasferimenti di beni all’estero in modo legale per evitare accuse di frode.
  • Verifica della situazione creditizia: Monitorare regolarmente la situazione creditizia e richiedere copie della storia creditizia.
  • Contestazione delle segnalazioni errate: Richiedere la rettifica delle segnalazioni errate e rivolgersi alle autorità competenti in caso di esito negativo.

Seguendo queste strategie, puoi proteggerti efficacemente dal pignoramento all’estero, mantenendo la stabilità finanziaria e garantendo il rispetto dei tuoi diritti legali.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti Per Chi Vive All’Estero

Nel contesto sempre più complesso delle leggi finanziarie globali, l’importanza di avere un avvocato esperto in cancellazione debiti per coloro che vivono all’estero non può essere sottovalutata. Questi professionisti non solo offrono una comprensione profonda delle normative internazionali e nazionali, ma sono cruciali nell’aiutare gli individui a navigare attraverso il labirinto delle procedure legali e burocratiche necessarie per ottenere la cancellazione dei debiti.

L’avvocato specializzato in cancellazione debiti per clienti internazionali è un alleato strategico in molteplici fronti. Innanzitutto, possiede una conoscenza dettagliata delle leggi e dei regolamenti che governano la cancellazione dei debiti in diverse giurisdizioni, essenziale per identificare le migliori opzioni disponibili in base alla situazione specifica del cliente. Questo tipo di consulenza personalizzata è fondamentale data la varietà di normative che possono influenzare la validità e l’applicazione di procedure di cancellazione dei debiti.

In secondo luogo, un avvocato esperto in questo campo può offrire una guida essenziale nel processo di negoziazione con creditori e istituzioni finanziarie. La capacità di trattare efficacemente e comprendere i dettagli legali dei contratti e delle disposizioni di debito può fare la differenza tra una negoziazione vantaggiosa e il perpetuarsi di oneri finanziari insostenibili per il cliente.

Oltre alla conoscenza legale, l’avvocato in questione può anche fungere da intermediario tra il cliente e altre parti coinvolte nel processo di cancellazione dei debiti, inclusi tribunali, agenzie governative e consulenti finanziari. Questo ruolo di mediazione è cruciale per garantire che tutte le parti coinvolte siano pienamente informate e per facilitare una risoluzione efficace e equa della situazione debitoria.

Non meno importante, l’assistenza di un avvocato esperto può proteggere i diritti legali e finanziari del cliente durante l’intero processo. Questo include la verifica dell’applicazione corretta delle leggi sulla protezione dei consumatori e la difesa contro pratiche di recupero del credito ingiuste o abusive. In un contesto internazionale, dove le normative possono variare notevolmente da paese a paese, questa protezione legale è di vitale importanza per assicurare che i diritti del cliente siano rispettati e tutelati in conformità con le leggi locali e internazionali.

In sintesi, l’importanza di avere a fianco un avvocato esperto in cancellazione debiti per chi vive all’estero è chiaramente evidente. Questi professionisti non solo offrono competenza legale specializzata, ma agiscono anche come guide fidate e difensori dei diritti dei loro clienti in un campo giuridico e finanziario complesso. La loro esperienza è essenziale per navigare attraverso le sfide uniche e per garantire che i clienti possano affrontare efficacemente e risolvere le loro difficoltà finanziarie, migliorando così la qualità della loro vita e delle loro prospettive future.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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