Chi È Responsabile Per I Debiti Di Una SAS?

La responsabilità per i debiti di una Società in Accomandita Semplice (SAS) è un tema di fondamentale importanza per comprendere le dinamiche legali e finanziarie di questa forma societaria. La SAS è una tipologia di società caratterizzata dalla presenza di due categorie di soci: i soci accomandatari e i soci accomandanti. Questa distinzione tra le due tipologie di soci determina chi è responsabile per i debiti della società e in che misura.

I soci accomandatari sono i soci che gestiscono la società e hanno potere decisionale. Secondo l’articolo 2313 del Codice Civile italiano, i soci accomandatari rispondono illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali. Questo significa che, in caso di debiti della società, i soci accomandatari possono essere chiamati a rispondere con tutto il loro patrimonio personale. La responsabilità solidale implica che ciascun socio accomandatario può essere tenuto a pagare l’intero debito della società, indipendentemente dalla sua quota di partecipazione. La legge prevede che la responsabilità dei soci accomandatari non è limitata al capitale investito nella società, ma si estende a tutti i loro beni personali, che possono essere aggrediti dai creditori in caso di insolvenza della SAS.

D’altro canto, i soci accomandanti sono coloro che contribuiscono al capitale della società senza partecipare alla gestione. La loro responsabilità è limitata alla quota di capitale conferita. In base all’articolo 2313 del Codice Civile, i soci accomandanti sono obbligati soltanto nei limiti della loro quota conferita. Questo significa che, in caso di debiti della società, i soci accomandanti rischiano di perdere solo l’investimento fatto nella società e non possono essere chiamati a rispondere con il loro patrimonio personale. Questa distinzione è fondamentale perché protegge i soci accomandanti dalle implicazioni più gravi dell’insolvenza, permettendo loro di limitare il rischio finanziario al solo capitale investito.

L’articolo 2313 del Codice Civile stabilisce chiaramente che “nella società in accomandita semplice per le obbligazioni sociali rispondono solidalmente e illimitatamente i soci accomandatari. I soci accomandanti sono obbligati soltanto nei limiti della quota conferita.” Questa normativa ha implicazioni significative per la gestione dei rischi all’interno di una SAS. I soci accomandatari devono essere estremamente cauti nella gestione della società, poiché il loro patrimonio personale è sempre a rischio in caso di problemi finanziari.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) introduce ulteriori disposizioni per la gestione delle crisi aziendali, inclusi i diritti e i doveri dei soci in caso di insolvenza e fallimento. Questo codice è stato introdotto per modernizzare e rendere più efficiente la gestione delle crisi d’impresa, offrendo strumenti giuridici adeguati per affrontare le situazioni di difficoltà finanziaria. Ad esempio, il Codice prevede la possibilità di accedere a procedure di concordato preventivo, che consentono alla società di continuare a operare mentre ristruttura i propri debiti sotto la supervisione del tribunale.

Le statistiche mostrano che le piccole e medie imprese (PMI), che spesso includono le SAS, rappresentano una parte significativa del tessuto economico italiano. Secondo i dati dell’Istat, le PMI costituiscono circa il 99% delle imprese italiane e contribuiscono a oltre il 70% dell’occupazione totale. Questo rende ancora più cruciale la comprensione delle dinamiche di responsabilità all’interno delle SAS, poiché una gestione inefficace dei rischi finanziari può avere ripercussioni non solo sui singoli soci, ma anche sull’economia nel suo complesso.

La gestione prudente delle finanze aziendali è essenziale per evitare problemi legati alla responsabilità per i debiti. Monitorare costantemente la situazione finanziaria della società, mantenere una contabilità accurata e trasparente e pianificare adeguatamente i flussi di cassa sono tutti elementi cruciali. La pianificazione fiscale e legale può includere l’adozione di misure per proteggere il patrimonio personale dei soci accomandatari, come la costituzione di fondi patrimoniali o l’uso di strumenti di protezione patrimoniale come i trust.

La negoziazione con i creditori è un altro strumento fondamentale per evitare l’insolvenza. In caso di difficoltà finanziarie, è importante negoziare tempestivamente con i creditori per trovare soluzioni alternative al fallimento, come piani di pagamento dilazionati o riduzioni del debito. La capacità di negoziare efficacemente può determinare il successo o il fallimento di una società in crisi.

La consulenza di professionisti esperti in diritto fallimentare e fiscale è cruciale per una gestione efficace delle situazioni di difficoltà finanziaria. Gli avvocati specializzati possono offrire supporto nella preparazione e presentazione di piani di risanamento, nella negoziazione con i creditori e nella protezione del patrimonio personale dei soci. Inoltre, possono garantire che tutte le azioni intraprese siano conformi alla legge, riducendo il rischio di ulteriori complicazioni legali.

In conclusione, la responsabilità per i debiti di una SAS è strettamente legata al ruolo e alla posizione dei soci all’interno della società. I soci accomandatari, con la loro responsabilità illimitata, devono essere particolarmente attenti nella gestione della società per proteggere il loro patrimonio personale. I soci accomandanti, con la loro responsabilità limitata, devono essere consapevoli dei rischi associati al loro investimento. Una gestione prudente delle finanze aziendali, una pianificazione fiscale e legale adeguata e la consulenza di professionisti esperti sono essenziali per minimizzare i rischi e garantire la sostenibilità a lungo termine della società.

Esempi pratici di responsabilità dei soci accomandatari

  1. Caso di fallimento aziendale: Supponiamo che una SAS accumuli debiti per 500.000 euro. In caso di fallimento, i creditori possono richiedere il pagamento del debito a uno dei soci accomandatari, indipendentemente dalla sua quota di capitale nella società. Questo potrebbe comportare il pignoramento dei beni personali del socio, come la casa o l’auto, per soddisfare i creditori.
  2. Garanzie personali: Un socio accomandatario potrebbe essere richiesto di firmare garanzie personali per ottenere finanziamenti per la società. In caso di insolvenza, il creditore può rivalersi direttamente sui beni personali del socio che ha fornito la garanzia.

Esempi pratici di responsabilità dei soci accomandanti

  1. Perdita dell’investimento: Un socio accomandante ha investito 50.000 euro in una SAS. Se la società fallisce e i debiti superano il capitale, il socio accomandante perde i 50.000 euro investiti ma non è responsabile per ulteriori somme.
  2. Protezione del patrimonio personale: Un socio accomandante possiede una casa e altri beni personali. In caso di insolvenza della SAS, questi beni non possono essere aggrediti dai creditori della società, poiché la responsabilità del socio accomandante è limitata alla quota di capitale investito.

Quali sono le leggi che regolano la responsabilità dei soci di una SAS?

Le leggi che regolano la responsabilità dei soci di una Società in Accomandita Semplice (SAS) sono principalmente contenute nel Codice Civile italiano e nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019). Queste normative delineano in dettaglio le modalità con cui i diversi tipi di soci, accomandatari e accomandanti, rispondono delle obbligazioni sociali e le loro rispettive responsabilità.

L’articolo 2313 del Codice Civile italiano stabilisce la distinzione tra i soci accomandatari e i soci accomandanti. I soci accomandatari sono responsabili illimitatamente e solidalmente per i debiti della società. Questo significa che possono essere chiamati a rispondere con tutto il loro patrimonio personale per le obbligazioni sociali. In altre parole, se la società non è in grado di pagare i propri debiti, i creditori possono rivalersi direttamente sui beni personali dei soci accomandatari. Questa responsabilità solidale implica che ogni socio accomandatario può essere tenuto a soddisfare l’intero ammontare del debito della società, indipendentemente dalla sua quota di partecipazione.

I soci accomandanti, invece, hanno una responsabilità limitata alla quota di capitale conferita nella società. Sempre secondo l’articolo 2313 del Codice Civile, i soci accomandanti sono obbligati soltanto nei limiti della loro quota di capitale. Questo significa che, in caso di debiti, i soci accomandanti rischiano di perdere solo l’investimento fatto nella società, senza che il loro patrimonio personale possa essere aggredito dai creditori.

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) introduce ulteriori disposizioni per la gestione delle crisi aziendali, incluse le responsabilità dei soci in caso di insolvenza e fallimento. Questo codice mira a modernizzare la gestione delle crisi d’impresa e a fornire strumenti efficaci per affrontare le difficoltà finanziarie delle società. Esso prevede procedure come il concordato preventivo, che consente alle società di continuare a operare mentre ristrutturano i propri debiti sotto la supervisione del tribunale. Questa procedura offre una possibilità di risanamento evitando il fallimento, ma richiede l’approvazione dei creditori e l’omologazione del tribunale.

Il Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267, noto come Legge Fallimentare, disciplina le procedure di fallimento e le modalità con cui i creditori possono soddisfare le proprie pretese in caso di insolvenza di una società. La Legge Fallimentare prevede che, in caso di dichiarazione di fallimento, un curatore fallimentare venga nominato dal tribunale per gestire la liquidazione del patrimonio della società e la distribuzione del ricavato tra i creditori. Anche in questa sede, la distinzione tra soci accomandatari e accomandanti è cruciale, poiché solo i soci accomandatari possono vedere i loro beni personali coinvolti nella procedura di liquidazione.

Il Codice Civile e la Legge Fallimentare stabiliscono inoltre le modalità di costituzione e funzionamento della SAS, inclusi i diritti e i doveri dei soci. Gli articoli 2318 e seguenti del Codice Civile definiscono le norme relative alla gestione della società, alla partecipazione agli utili e alle perdite, e alla responsabilità per gli atti compiuti in nome della società. I soci accomandatari hanno il potere di amministrare la società e di rappresentarla verso terzi, mentre i soci accomandanti non possono partecipare alla gestione operativa, pena la perdita della loro responsabilità limitata.

Le normative fiscali, contenute principalmente nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), influenzano anche la gestione delle obbligazioni sociali e la responsabilità dei soci. Le implicazioni fiscali di una SAS in difficoltà finanziarie possono essere complesse, con potenziali obblighi di dichiarazione e pagamento delle imposte sui redditi derivanti da remissioni di debiti o plusvalenze generate dalla liquidazione dei beni.

In conclusione, le leggi che regolano la responsabilità dei soci di una SAS sono articolate e dettagliate, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di protezione dei creditori e la tutela dei soci. La distinzione tra responsabilità illimitata dei soci accomandatari e responsabilità limitata dei soci accomandanti è fondamentale e pervade tutte le disposizioni normative pertinenti. Comprendere queste leggi è essenziale per gestire efficacemente una SAS e per proteggere i propri interessi in caso di difficoltà finanziarie. Avvalersi della consulenza di avvocati specializzati in diritto societario e fallimentare è indispensabile per navigare attraverso queste complessità e garantire la conformità alle normative vigenti.

Come può una SAS prevenire problemi legati alla responsabilità per i debiti?

Per prevenire problemi legati alla responsabilità per i debiti, una Società in Accomandita Semplice (SAS) deve adottare una serie di strategie finanziarie, legali e gestionali. Ecco alcune delle misure che possono essere implementate per garantire la stabilità finanziaria e proteggere i soci accomandatari dalle conseguenze della responsabilità illimitata.

Una gestione attenta e costante delle finanze aziendali è fondamentale per prevenire problemi legati alla responsabilità per i debiti. La SAS dovrebbe monitorare regolarmente i flussi di cassa, mantenere una contabilità accurata e trasparente e analizzare periodicamente le proprie performance finanziarie. La pianificazione finanziaria e la creazione di budget realistici possono aiutare a identificare e risolvere potenziali problemi prima che diventino insormontabili. Ad esempio, un’azienda che prevede una riduzione delle entrate potrebbe anticipare questa difficoltà riducendo le spese operative o cercando nuove fonti di finanziamento.

È importante diversificare le fonti di reddito per ridurre il rischio finanziario. La SAS può espandere il proprio mercato, introdurre nuovi prodotti o servizi e cercare partnership strategiche. La diversificazione può stabilizzare i flussi di cassa e ridurre la dipendenza da un singolo segmento di mercato, mitigando così il rischio di insolvenza in caso di crisi settoriali.

Una gestione efficace dei crediti commerciali è essenziale per mantenere un flusso di cassa positivo. La SAS dovrebbe implementare politiche rigorose per la concessione del credito, monitorare attentamente i pagamenti in sospeso e intraprendere azioni rapide per recuperare i crediti scaduti. Offrire sconti per i pagamenti anticipati o implementare un sistema di solleciti può migliorare la gestione dei crediti e prevenire ritardi nei pagamenti che potrebbero mettere a rischio la liquidità aziendale.

Per proteggere il patrimonio personale dei soci accomandatari, è possibile adottare misure legali e fiscali come la costituzione di fondi patrimoniali o l’uso di strumenti di protezione patrimoniale come i trust. Questi strumenti permettono di separare il patrimonio personale da quello aziendale, offrendo una maggiore protezione in caso di azioni legali da parte dei creditori. È importante che queste misure siano adottate in conformità con la legge e con il supporto di consulenti legali esperti per garantire la loro validità ed efficacia.

La consulenza di professionisti esperti in diritto fallimentare e gestione delle crisi aziendali è fondamentale per una SAS che vuole prevenire problemi legati alla responsabilità per i debiti. Gli avvocati specializzati possono fornire assistenza nella negoziazione con i creditori, nella preparazione di piani di risanamento e nella gestione delle implicazioni fiscali e legali dell’insolvenza. Ad esempio, un avvocato può aiutare la società a ristrutturare il debito in modo sostenibile, negoziando condizioni di pagamento più favorevoli o riduzioni del debito con i creditori.

È fondamentale mantenere una comunicazione aperta e trasparente con i creditori. In caso di difficoltà finanziarie, la SAS dovrebbe informare tempestivamente i creditori della situazione e cercare di negoziare soluzioni alternative al fallimento, come piani di pagamento dilazionati o accordi di saldo e stralcio. La trasparenza e la buona fede nella comunicazione possono aiutare a mantenere la fiducia dei creditori e a trovare soluzioni che permettano alla società di superare le difficoltà finanziarie.

Un’altra misura preventiva è l’adozione di un sistema di controllo interno efficace. Questo include la separazione delle responsabilità, la verifica regolare delle transazioni finanziarie e la revisione periodica dei processi aziendali. Un sistema di controllo interno robusto può migliorare la trasparenza e la responsabilità all’interno dell’azienda, riducendo il rischio di frodi e errori contabili che potrebbero compromettere la stabilità finanziaria della SAS.

La SAS dovrebbe anche considerare l’adozione di politiche di assicurazione adeguate. Polizze assicurative specifiche possono coprire una varietà di rischi, tra cui la responsabilità civile, la perdita di reddito e i danni patrimoniali. L’assicurazione può fornire una rete di sicurezza finanziaria che protegge la società e i suoi soci da eventi imprevisti che potrebbero mettere a rischio la solvibilità aziendale.

In caso di segnali di crisi finanziaria, la SAS dovrebbe preparare un piano di risanamento dettagliato. Questo piano dovrebbe includere misure concrete per migliorare la redditività, ridurre i costi, aumentare le entrate e gestire il debito. Il piano di risanamento può essere presentato ai creditori come parte di un processo di ristrutturazione del debito o di un concordato preventivo, offrendo una base solida per il recupero finanziario.

Infine, è importante che la SAS rimanga aggiornata sulle normative fiscali e legali che regolano la responsabilità dei soci e la gestione delle crisi aziendali. Le leggi possono cambiare, e rimanere informati sulle nuove disposizioni può aiutare a prevenire problemi legali e a sfruttare eventuali opportunità di agevolazioni fiscali o misure di sostegno governativo.

In sintesi, prevenire problemi legati alla responsabilità per i debiti richiede una combinazione di gestione finanziaria prudente, diversificazione delle entrate, protezione del patrimonio personale, consulenza professionale e adozione di misure legali e fiscali appropriate. Implementare queste strategie non solo riduce il rischio di insolvenza, ma contribuisce anche a creare una base solida per la crescita e il successo a lungo termine della SAS.

Quali sono le conseguenze della responsabilità illimitata per i soci accomandatari?

Le conseguenze della responsabilità illimitata per i soci accomandatari di una Società in Accomandita Semplice (SAS) sono profonde e pervasive, influenzando non solo la loro situazione finanziaria ma anche la loro vita personale e professionale. La responsabilità illimitata comporta che i soci accomandatari sono personalmente responsabili per i debiti e le obbligazioni della società con tutto il loro patrimonio personale, oltre il capitale conferito nella società. Questa condizione può portare a diverse conseguenze significative.

In primo luogo, i soci accomandatari possono vedere i loro beni personali, come case, automobili, conti bancari e altri beni, aggrediti dai creditori in caso di insolvenza della società. Questo rischio è accentuato dalla natura solidale della responsabilità: ogni socio accomandatario può essere chiamato a soddisfare l’intero ammontare del debito, non solo una parte proporzionale. In pratica, se un creditore non riesce a recuperare l’intero importo dovuto dalla società, può rivalersi su uno o più soci accomandatari per ottenere il saldo completo.

La responsabilità illimitata può anche influenzare la capacità dei soci accomandatari di ottenere credito personale. Le banche e gli istituti finanziari considerano il rischio associato alla loro posizione di responsabilità illimitata, il che può tradursi in difficoltà nell’ottenere prestiti personali, mutui o altre forme di finanziamento. Anche se riescono a ottenere credito, è probabile che debbano affrontare tassi di interesse più elevati e condizioni meno favorevoli rispetto a individui senza tale responsabilità.

Un’altra conseguenza rilevante è l’impatto sulla loro reputazione finanziaria. Essere coinvolti in una società che ha dichiarato fallimento può compromettere la fiducia che i potenziali partner commerciali, clienti e investitori ripongono nei soci accomandatari. Questo danno reputazionale può avere effetti a lungo termine, rendendo difficile per i soci coinvolgersi in nuove iniziative imprenditoriali o ottenere supporto finanziario per futuri progetti.

Inoltre, la responsabilità illimitata può comportare significativi stress psicologici e personali. La minaccia di perdere beni personali e affrontare difficoltà finanziarie può generare ansia, preoccupazioni e tensioni nelle relazioni personali e familiari. La pressione di dover gestire situazioni di crisi finanziaria della società, combinata con il rischio di vedere intaccato il proprio patrimonio personale, può avere un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere generale dei soci accomandatari.

Dal punto di vista legale, i soci accomandatari devono essere estremamente cauti nelle decisioni di gestione della società. Essi devono garantire una gestione prudente e trasparente, mantenendo una contabilità accurata e rispettando tutte le normative fiscali e legali. La negligenza o le decisioni errate possono esporli a ulteriori responsabilità legali e finanziarie, aumentando il rischio di azioni legali da parte dei creditori o delle autorità.

Per mitigare queste conseguenze, è essenziale che i soci accomandatari adottino misure preventive e gestionali efficaci. Questo include la protezione del patrimonio personale attraverso la costituzione di fondi patrimoniali o l’uso di trust, la negoziazione tempestiva con i creditori per evitare l’insolvenza e la consulenza con professionisti esperti in diritto fallimentare e gestione delle crisi aziendali. Avvalersi di avvocati e consulenti finanziari può aiutare a navigare attraverso le complessità legali e finanziarie, garantendo che tutte le azioni intraprese siano conformi alle normative e riducano al minimo i rischi personali.

In conclusione, la responsabilità illimitata dei soci accomandatari di una SAS comporta gravi conseguenze finanziarie, legali, reputazionali e personali. Comprendere queste implicazioni e adottare misure adeguate per gestire e proteggere i propri interessi è fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine della società e la protezione del patrimonio personale dei soci. La consulenza di professionisti esperti è indispensabile per affrontare efficacemente queste sfide e navigare attraverso le complessità della gestione di una SAS.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Cancellazione Debiti di SAS

Affrontare la complessità della gestione dei debiti di una Società in Accomandita Semplice (SAS) richiede non solo una comprensione approfondita delle dinamiche finanziarie e legali, ma anche una strategia ben definita per mitigare i rischi e proteggere gli interessi dei soci. La responsabilità illimitata dei soci accomandatari rappresenta un rischio significativo che può mettere a repentaglio il patrimonio personale e la stabilità finanziaria dei soci coinvolti. In questo contesto, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione dei debiti di SAS diventa un elemento cruciale per garantire una gestione efficace e conforme alle normative vigenti.

Un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti offre una serie di vantaggi fondamentali. Innanzitutto, fornisce una consulenza legale altamente qualificata che consente alla SAS di navigare attraverso le complessità delle leggi fallimentari e delle normative fiscali. Il Codice Civile italiano e il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) contengono disposizioni dettagliate riguardanti la responsabilità dei soci e le procedure da seguire in caso di crisi aziendale. Un avvocato esperto può aiutare a interpretare e applicare correttamente queste leggi, evitando errori che potrebbero aggravare la situazione finanziaria della società.

La presenza di un avvocato esperto permette di sviluppare e implementare strategie di gestione del debito personalizzate. Ogni situazione di insolvenza è unica e richiede soluzioni specifiche. Un avvocato può analizzare la situazione finanziaria della SAS, identificare le opzioni disponibili e consigliare le migliori strategie per ridurre il debito e proteggere i beni personali dei soci. Questo può includere la negoziazione con i creditori per ottenere piani di pagamento più favorevoli, la presentazione di proposte di concordato preventivo o la ricerca di accordi di saldo e stralcio.

Inoltre, un avvocato specializzato in cancellazione dei debiti può offrire un supporto essenziale nella gestione delle trattative con i creditori. La negoziazione con i creditori richiede competenze specifiche e una profonda conoscenza delle leggi e delle pratiche commerciali. Un avvocato può rappresentare la SAS nelle trattative, utilizzando la sua esperienza e le sue competenze per ottenere le migliori condizioni possibili. Questo può includere la riduzione dell’ammontare del debito, l’estensione dei termini di pagamento o la ristrutturazione complessiva del debito.

La consulenza di un avvocato esperto è particolarmente importante quando si tratta di proteggere il patrimonio personale dei soci accomandatari. La responsabilità illimitata espone i soci al rischio di vedere aggrediti i loro beni personali per soddisfare i debiti della società. Un avvocato può consigliare sulle migliori strategie per proteggere questi beni, utilizzando strumenti legali come i trust, i fondi patrimoniali o altre forme di separazione patrimoniale. Queste misure possono aiutare a limitare l’esposizione personale dei soci e a garantire che solo il capitale investito nella società sia a rischio.

Un altro aspetto cruciale dell’assistenza legale riguarda la gestione delle implicazioni fiscali dell’insolvenza. Le normative fiscali italiane prevedono diverse conseguenze per le società in crisi, inclusa la possibile tassazione delle plusvalenze derivanti dalla vendita dei beni aziendali o delle remissioni di debiti. Un avvocato specializzato può aiutare a gestire queste implicazioni in modo efficace, minimizzando l’onere fiscale complessivo e garantendo la conformità alle leggi fiscali.

La consulenza di un avvocato esperto è indispensabile anche per preparare e presentare piani di risanamento dettagliati. Questi piani sono essenziali per ottenere l’approvazione dei creditori e del tribunale e per garantire che la società possa continuare a operare mentre ristruttura il proprio debito. Un avvocato può garantire che il piano di risanamento sia realistico, attuabile e conforme alle normative vigenti, aumentando le probabilità di successo.

Oltre agli aspetti legali e finanziari, un avvocato esperto può fornire un supporto prezioso nella gestione della comunicazione con i creditori e le autorità competenti. La trasparenza e la chiarezza nella comunicazione sono fondamentali per mantenere la fiducia dei creditori e per evitare ulteriori complicazioni legali. Un avvocato può garantire che tutte le comunicazioni siano accurate, tempestive e conformi alle leggi, riducendo il rischio di contestazioni o sanzioni.

In conclusione, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione dei debiti di SAS è di fondamentale importanza per affrontare efficacemente le complessità legali e finanziarie associate all’insolvenza. L’assistenza legale specializzata offre una guida preziosa attraverso le procedure legali, garantisce la protezione dei diritti e dei beni dei soci e facilita la negoziazione di soluzioni sostenibili con i creditori. Con il supporto di un avvocato, la SAS può affrontare le sfide dell’insolvenza in modo più efficace, minimizzare i rischi e prepararsi per una ripresa finanziaria e operativa. Questo approccio non solo protegge il patrimonio personale dei soci, ma contribuisce anche a garantire la continuità aziendale e il successo a lungo termine della società.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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