Sovraindebitamento: Esempio di 5 Casi

Il sovraindebitamento è una condizione in cui un individuo o un’impresa non riesce più a far fronte ai propri debiti con i mezzi a disposizione. Questa situazione può essere il risultato di una cattiva gestione finanziaria, eventi imprevisti come la perdita del lavoro, malattie o altre circostanze che compromettono la capacità di rimborso del debitore. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) ha introdotto nuove procedure per gestire le crisi da sovraindebitamento, offrendo strumenti legali per la ristrutturazione del debito e la protezione del debitore. In questo articolo di Studio Monardo, gli avvocati specializzati in sovraindebitamento, esploreremo cinque esempi concreti di sovraindebitamento e come queste situazioni possono essere gestite secondo la normativa vigente.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Domande e Risposte

Cos’è il sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è definito dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza come una situazione di persistente squilibrio economico-finanziario che rende il debitore incapace di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Questo può riguardare sia persone fisiche che giuridiche, inclusi piccoli imprenditori, professionisti e consumatori.

Quali sono le procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per gestire il sovraindebitamento?

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) ha introdotto diverse procedure per gestire il sovraindebitamento, offrendo strumenti legali per aiutare individui e imprese a risolvere le loro difficoltà finanziarie. Queste procedure mirano a fornire un quadro giuridico strutturato per affrontare le crisi economiche, proteggere i diritti dei debitori e dei creditori, e promuovere la ristrutturazione dei debiti. Ecco un approfondimento sulle principali procedure previste dal Codice per gestire il sovraindebitamento:

Accordo di Composizione della Crisi (ACC)

L’Accordo di Composizione della Crisi è una procedura che consente al debitore di proporre un piano di ristrutturazione dei debiti ai creditori. Questo piano deve essere accettato dalla maggioranza dei creditori, rappresentanti almeno il 60% dei crediti. Una volta ottenuta l’approvazione, l’accordo deve essere omologato dal giudice. Il piano può includere diverse soluzioni, come la riduzione dell’importo dovuto, la ristrutturazione delle rate, la proroga dei termini di pagamento e altre misure che facilitino il rimborso del debito.

Piano del Consumatore

Il Piano del Consumatore è una procedura specifica per i consumatori, ovvero le persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi non legati alla propria attività professionale o imprenditoriale. Questa procedura permette al consumatore di presentare un piano di ristrutturazione dei debiti al giudice senza necessità di ottenere il consenso dei creditori. Il giudice valuta la fattibilità del piano e verifica che il debitore agisca in buona fede. Se il piano è approvato, diventa vincolante per tutti i creditori. Il Piano del Consumatore è particolarmente utile per chi ha accumulato debiti a causa di imprevisti, come la perdita del lavoro o spese mediche elevate.

Liquidazione del Patrimonio

La Liquidazione del Patrimonio è una procedura che consente al debitore di liquidare i propri beni per soddisfare i creditori. Questo strumento è utilizzato quando il debitore non è in grado di proporre un piano di ristrutturazione sostenibile. Il processo prevede la vendita dei beni del debitore sotto la supervisione di un liquidatore nominato dal tribunale. Una volta completata la liquidazione, il debitore può ottenere l’esdebitazione, ovvero la liberazione dai debiti residui non soddisfatti, se ha agito in buona fede e ha collaborato pienamente durante la procedura.

Concordato Minore

Il Concordato Minore è una procedura destinata alle piccole imprese che si trovano in difficoltà economica ma che hanno ancora una possibilità di recupero. Questa procedura consente all’impresa di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione dei debiti, simile all’Accordo di Composizione della Crisi, ma con requisiti meno stringenti. Il piano deve essere accettato dalla maggioranza dei creditori e omologato dal giudice. Il Concordato Minore è progettato per aiutare le piccole imprese a superare le difficoltà finanziarie e a riprendere l’attività in modo sostenibile.

Esdebitazione del Debitore Incapiente

L’Esdebitazione del Debitore Incapiente è una procedura che consente al debitore che non dispone di beni sufficienti per soddisfare i creditori di ottenere la cancellazione dei debiti residui. Questo strumento è utilizzato come ultima risorsa quando il debitore ha dimostrato di aver agito in buona fede e di aver cercato di risolvere la propria situazione debitoria senza successo. L’esdebitazione permette al debitore di ripartire da zero, senza l’onere dei debiti non soddisfatti, ma comporta la necessità di dimostrare di aver collaborato pienamente durante tutte le fasi della procedura.

Sistema di Allerta Precoce

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza introduce anche il sistema di allerta precoce, progettato per individuare tempestivamente le situazioni di crisi e prevenire il deterioramento finanziario. Questo sistema prevede l’obbligo per gli organi di controllo delle imprese (come sindaci e revisori) di segnalare eventuali indizi di crisi al debitore e, se necessario, agli organismi di composizione della crisi (OCRI). L’obiettivo è intervenire prima che la crisi diventi irrecuperabile, offrendo soluzioni di ristrutturazione e prevenzione tempestive.

Esempio 1: Famiglia in Difficoltà Economica

Situazione: Una famiglia composta da due genitori e due figli accumula debiti per un totale di €80.000 a causa di una serie di eventi sfortunati, tra cui la perdita del lavoro del capofamiglia e spese mediche elevate. Non riescono più a far fronte ai pagamenti delle rate del mutuo, delle carte di credito e dei prestiti personali.

Procedura Applicata: La famiglia può ricorrere al Piano del Consumatore, presentando un piano di ristrutturazione dei debiti al giudice. Il piano potrebbe prevedere una riduzione degli importi dovuti e una rinegoziazione delle rate, basata sulle effettive capacità economiche della famiglia.

Risultato: Il giudice approva il piano, che prevede la riduzione del debito a €50.000, con rate mensili di €500 per un periodo di 10 anni. La famiglia riesce a stabilizzarsi finanziariamente e a ripagare i debiti secondo il nuovo piano.

Esempio 2: Piccola Impresa in Crisi

Situazione: Una piccola impresa artigiana con cinque dipendenti accumula debiti per €150.000 a causa di un calo delle vendite e dell’aumento dei costi di produzione. L’impresa non riesce più a pagare i fornitori e le rate dei finanziamenti.

Procedura Applicata: L’impresa può accedere all’Accordo di Composizione della Crisi, presentando un piano di ristrutturazione ai creditori. Il piano potrebbe includere la rinegoziazione dei debiti, la proroga dei termini di pagamento e la riduzione degli interessi.

Risultato: I creditori accettano il piano, che prevede il pagamento di €105.000 (70% del debito) in cinque anni con rate mensili di €1.750. L’impresa riesce a continuare le proprie attività, migliorando gradualmente la propria situazione finanziaria e rispettando gli accordi presi con i creditori.

Esempio 3: Professionista Sovraindebitato

Situazione: Un avvocato accumula debiti per €200.000 a causa di una serie di investimenti sbagliati e della riduzione del numero di clienti. Non riesce più a far fronte alle spese di gestione dello studio e ai debiti personali.

Procedura Applicata: Il professionista può ricorrere al Piano del Consumatore, presentando un piano di ristrutturazione dei debiti al giudice. Il piano potrebbe prevedere la riduzione degli importi dovuti e una rinegoziazione delle rate, basata sulle effettive capacità economiche del professionista.

Risultato: Il giudice approva il piano, che prevede la riduzione del debito a €120.000, con rate mensili di €667 per un periodo di 15 anni. Il professionista riesce a stabilizzarsi finanziariamente e a ripagare i debiti secondo il nuovo piano.

Esempio 4: Impresa Agricola in Difficoltà

Situazione: Un’azienda agricola accumula debiti per €300.000 a causa di una serie di cattivi raccolti e dell’aumento dei costi operativi. Non riesce più a pagare i fornitori e i finanziamenti contratti per l’acquisto di attrezzature.

Procedura Applicata: L’impresa agricola può accedere all’Accordo di Composizione della Crisi, presentando un piano di ristrutturazione ai creditori. Il piano potrebbe includere la rinegoziazione dei debiti, la proroga dei termini di pagamento e la riduzione degli interessi.

Risultato: I creditori accettano il piano, che prevede il pagamento di €180.000 (60% del debito) in sette anni con rate mensili di €2.143. L’azienda agricola riesce a continuare le proprie attività, migliorando gradualmente la propria situazione finanziaria e rispettando gli accordi presi con i creditori.

Esempio 5: Pensionato Sovraindebitato

Situazione: Un pensionato accumula debiti per €50.000 a causa di spese mediche impreviste e della riduzione del proprio reddito pensionistico. Non riesce più a far fronte ai pagamenti delle rate dei prestiti personali e delle carte di credito.

Procedura Applicata: Il pensionato può ricorrere al Piano del Consumatore, presentando un piano di ristrutturazione dei debiti al giudice. Il piano potrebbe prevedere la riduzione degli importi dovuti e una rinegoziazione delle rate, basata sulle effettive capacità economiche del pensionato.

Risultato: Il giudice approva il piano, che prevede la riduzione del debito a €30.000, con rate mensili di €250 per un periodo di 10 anni. Il pensionato riesce a stabilizzarsi finanziariamente e a ripagare i debiti secondo il nuovo piano.

Legislazione e Normativa

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) ha introdotto importanti modifiche e integrazioni alla normativa sul sovraindebitamento, offrendo nuovi strumenti per la gestione delle crisi finanziarie. Tra le principali novità, vi è l’introduzione del sistema di allerta precoce, che mira a identificare tempestivamente le situazioni di crisi e a intervenire prima che diventino irrecuperabili. Inoltre, il Codice ha rafforzato le procedure di composizione della crisi, rendendo più agevole l’accesso alle stesse e aumentando le tutele per i debitori.

Le procedure previste dal Codice sono finalizzate a favorire la ristrutturazione del debito e il recupero della capacità economica del debitore, evitando così il fallimento o la liquidazione forzata. Queste procedure offrono una seconda possibilità a coloro che si trovano in difficoltà, permettendo loro di rimettersi in carreggiata e di adempiere ai propri obblighi finanziari in modo sostenibile.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Sovraindebitamento

Navigare attraverso le complesse procedure del sovraindebitamento e della crisi d’impresa richiede una conoscenza approfondita delle leggi, delle normative e delle procedure specifiche previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019). L’importanza di avere al proprio fianco un avvocato esperto in questo ambito non può essere sottolineata abbastanza. Un avvocato specializzato non solo possiede le competenze necessarie per garantire che il processo sia condotto in modo corretto e conforme alle leggi, ma offre anche una guida preziosa per navigare nelle acque spesso tumultuose delle crisi finanziarie.

Le procedure di sovraindebitamento sono progettate per fornire una via di uscita sostenibile e legalmente sicura per i debitori che si trovano in difficoltà. Tuttavia, senza un’adeguata rappresentanza legale, è facile perdersi nei dettagli tecnici e nei requisiti procedurali che caratterizzano queste normative. Un avvocato esperto è in grado di esaminare attentamente la situazione finanziaria del debitore, determinare la migliore strategia per affrontare il sovraindebitamento e guidare il debitore attraverso ogni fase del processo.

La redazione di una proposta di saldo e stralcio, ad esempio, è un compito che richiede precisione e una profonda conoscenza delle aspettative e dei requisiti legali dei creditori. Un avvocato esperto può assicurarsi che la proposta sia completa, chiara e convincente, aumentando le probabilità che venga accettata dai creditori. Questo include l’identificazione precisa delle parti coinvolte, la descrizione dettagliata del debito, l’offerta di pagamento e i termini specifici dell’accordo. La capacità di redigere una proposta ben strutturata è fondamentale per il successo della negoziazione.

Inoltre, le competenze negoziali di un avvocato sono cruciali. I creditori possono essere reticenti ad accettare una somma inferiore rispetto al debito totale, ma un avvocato esperto sa come presentare il caso del debitore in modo convincente, evidenziando la buona fede del debitore e la ragionevolezza della proposta. La capacità di negoziare termini favorevoli può fare la differenza tra un accordo accettabile e un fallimento delle trattative. Un avvocato esperto sa come rispondere alle preoccupazioni dei creditori e come strutturare le negoziazioni per massimizzare le possibilità di successo.

Un altro aspetto critico è la protezione legale del debitore. Durante le trattative e le procedure legali, i creditori potrebbero adottare tattiche aggressive o scorrette per recuperare i loro crediti. Un avvocato esperto può intervenire per proteggere il debitore da tali pratiche, garantendo che tutte le azioni intraprese siano conformi alla legge. Questo è essenziale per salvaguardare i diritti del debitore e per prevenire ulteriori complicazioni legali. Un avvocato può anche rappresentare il debitore in tribunale se necessario, fornendo una difesa legale efficace contro eventuali azioni legali dei creditori.

Le implicazioni fiscali del saldo e stralcio sono un’altra area in cui l’assistenza di un avvocato può essere fondamentale. In alcuni casi, la parte del debito cancellata può essere considerata come reddito imponibile e quindi soggetta a tassazione. Un avvocato esperto può fornire consulenza fiscale per aiutare il debitore a comprendere appieno le implicazioni fiscali dell’accordo e garantire la conformità alle normative fiscali vigenti. Questo può prevenire sorprese fiscali e garantire che il debitore sia pienamente consapevole delle conseguenze economiche dell’accordo.

Oltre alla gestione immediata delle crisi finanziarie, un avvocato può offrire consulenza strategica a lungo termine. Questo include l’aiuto nella pianificazione di un budget sostenibile, la riduzione delle spese superflue e l’adozione di pratiche finanziarie più sane. Una consulenza strategica ben strutturata può aiutare il debitore a stabilire una base solida per la stabilità finanziaria futura, minimizzando il rischio di ricadere in situazioni di debito. La prevenzione è sempre la migliore strategia, e un avvocato esperto può offrire consigli preziosi su come evitare problemi finanziari futuri.

La presenza di un avvocato esperto può anche offrire un senso di sicurezza e tranquillità al debitore. Affrontare una crisi finanziaria è un’esperienza estremamente stressante, e avere un professionista al proprio fianco può alleviare parte di questo stress. Un avvocato può fornire supporto emotivo e morale, oltre a consulenza legale, aiutando il debitore a navigare attraverso il processo con fiducia e determinazione.

In conclusione, la gestione del sovraindebitamento secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è un processo complesso che richiede una gestione attenta e strategica. Avere al proprio fianco un avvocato esperto in saldo e stralcio è cruciale per garantire che tutte le procedure siano seguite correttamente, che i diritti del debitore siano protetti e che le migliori possibilità di successo siano massimizzate. La consulenza di un avvocato esperto può fare la differenza tra un accordo vantaggioso e una soluzione subottimale, offrendo al debitore la possibilità di uscire dalla crisi finanziaria e di costruire un futuro economico più solido e sicuro. Investire nella competenza legale e nella protezione offerta da un avvocato esperto è una decisione saggia che può avere un impatto positivo duraturo sulla vita finanziaria del debitore.

A tal riguardo, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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