Come Funziona La Pratica Del Sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è una situazione in cui un individuo o un’impresa non riesce a far fronte ai propri debiti con i mezzi a disposizione. Questa condizione può derivare da una cattiva gestione finanziaria, eventi imprevisti come la perdita del lavoro o malattie, o altre circostanze che compromettono la capacità di rimborso del debitore. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) ha introdotto una serie di procedure per gestire il sovraindebitamento, offrendo strumenti legali per aiutare debitori e creditori a risolvere le crisi finanziarie in modo ordinato. In questo articolo di Studio Monardo, gli avvocati specializzati in sovraindebitamento, esploreremo come funziona la pratica del sovraindebitamento, rispondendo a numerose domande e fornendo esempi concreti.

Ma andiamo nei dettagli di domande e risposte.

Domande e Risposte

Cos’è il sovraindebitamento secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza?

Il sovraindebitamento è definito dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza come una situazione di persistente squilibrio economico-finanziario che rende il debitore incapace di adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni. Questo può riguardare sia persone fisiche che giuridiche, inclusi piccoli imprenditori, professionisti e consumatori.

Quali sono le procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza per gestire il sovraindebitamento?

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) introduce diverse procedure per la gestione del sovraindebitamento, offrendo strumenti legali per aiutare i debitori a ristrutturare i loro debiti e fornendo una struttura per risolvere le crisi finanziarie. Le principali procedure previste sono:

  1. Accordo di Composizione della Crisi (ACC)
  2. Piano del Consumatore
  3. Liquidazione del Patrimonio
  4. Esdebitazione del Debitore Incapiente
  5. Sistema di Allerta Precoce

Come Funziona La Pratica Del Sovraindebitamento di Accordo di Composizione della Crisi (ACC)

L’Accordo di Composizione della Crisi permette al debitore di proporre un piano di ristrutturazione dei debiti ai creditori. Questo piano deve essere approvato dai creditori che rappresentano almeno il 60% del valore dei crediti. Dopo l’approvazione dei creditori, il piano deve essere omologato dal giudice. Il piano può includere diverse soluzioni per facilitare il pagamento del debito, come:

  • Riduzione dell’importo dovuto
  • Ristrutturazione delle rate
  • Proroga dei termini di pagamento

Esempio: Un piccolo imprenditore con debiti per 150.000 euro propone un piano di ristrutturazione che prevede il pagamento di 90.000 euro in cinque anni, con rate mensili di 1.500 euro. Dopo l’approvazione dei creditori e l’omologazione del giudice, il piano diventa vincolante e l’imprenditore può continuare la propria attività.

Come Funziona La Pratica Del Sovraindebitamento di Piano del Consumatore

Il Piano del Consumatore è una procedura specifica per le persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi non legati alla propria attività imprenditoriale o professionale. Questa procedura permette al consumatore di presentare un piano di ristrutturazione dei debiti al giudice senza necessità di ottenere il consenso dei creditori. Il giudice valuta la fattibilità del piano e verifica che il debitore agisca in buona fede. Se il piano è approvato, diventa vincolante per tutti i creditori.

Esempio: Una famiglia con debiti per 80.000 euro presenta un piano del consumatore che prevede la riduzione del debito a 50.000 euro, con rate mensili di 500 euro per 100 mesi. Il giudice omologa il piano, sospendendo tutte le procedure esecutive in corso e gli interessi moratori. La famiglia riesce a stabilizzarsi finanziariamente e a ripagare i debiti secondo il nuovo piano.

Come Funziona La Pratica Del Sovraindebitamento di Liquidazione del Patrimonio

La Liquidazione del Patrimonio è una procedura che consente al debitore di liquidare i propri beni per soddisfare i creditori. Questo strumento è utilizzato quando il debitore non è in grado di proporre un piano di ristrutturazione sostenibile. Il processo prevede la vendita dei beni del debitore sotto la supervisione di un liquidatore nominato dal tribunale. Una volta completata la liquidazione, il debitore può ottenere l’esdebitazione, ovvero la liberazione dai debiti insoddisfatti, se ha agito in buona fede e ha collaborato pienamente durante la procedura.

Esempio: Un artigiano con debiti per 200.000 euro decide di avviare la procedura di liquidazione del patrimonio. Vengono venduti i suoi beni per un totale di 120.000 euro. Dopo la liquidazione, il giudice concede l’esdebitazione per i restanti 80.000 euro, liberando l’artigiano dai debiti residui.

Come Funziona La Pratica Del Sovraindebitamento di Esdebitazione del Debitore Incapiente

L’Esdebitazione del Debitore Incapiente è una procedura che consente al debitore che non dispone di beni sufficienti per soddisfare i creditori di ottenere la cancellazione dei debiti residui. Questo strumento è utilizzato come ultima risorsa quando il debitore ha dimostrato di aver agito in buona fede e di aver cercato di risolvere la propria situazione debitoria senza successo. L’esdebitazione permette al debitore di ripartire da zero, senza l’onere dei debiti non soddisfatti, ma comporta la necessità di dimostrare di aver collaborato pienamente durante tutte le fasi della procedura.

Esempio: Un pensionato con debiti per 50.000 euro non dispone di beni né di redditi sufficienti per soddisfare i creditori. Dopo aver tentato senza successo di ristrutturare il debito, presenta una domanda di esdebitazione. Il giudice, verificata la buona fede del debitore, concede l’esdebitazione, liberandolo dai debiti residui.

5. Sistema di Allerta Precoce

Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza introduce anche il sistema di allerta precoce, progettato per individuare tempestivamente le situazioni di crisi e prevenire il deterioramento finanziario. Questo sistema prevede l’obbligo per gli organi di controllo delle imprese (come sindaci e revisori) di segnalare eventuali indizi di crisi al debitore e, se necessario, agli organismi di composizione della crisi (OCRI). L’obiettivo è intervenire prima che la crisi diventi irrecuperabile, offrendo soluzioni di ristrutturazione e prevenzione tempestive.

Esempio: Un’azienda manifatturiera inizia a mostrare segnali di difficoltà finanziaria, come ritardi nei pagamenti ai fornitori e difficoltà a rispettare le scadenze fiscali. Il revisore dei conti segnala la situazione all’OCRI, che interviene per valutare la crisi e proporre misure di ristrutturazione prima che l’azienda entri in una situazione di insolvenza conclamata.

Quali sono i vantaggi delle procedure di sovraindebitamento?

I principali vantaggi includono:

  • Protezione legale: Sospensione delle procedure esecutive e degli interessi moratori.
  • Ristrutturazione del debito: Possibilità di ridurre l’importo dovuto e rinegoziare le rate.
  • Seconda possibilità: Esdebitazione residua dopo la liquidazione del patrimonio.
  • Chiusura definitiva delle obbligazioni: Una volta completato il piano, il debitore è liberato da ulteriori obblighi finanziari.

Quali sono i requisiti per accedere alle procedure di sovraindebitamento?

I requisiti per accedere alle procedure di sovraindebitamento previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019) variano a seconda della procedura specifica alla quale si intende accedere. Il Codice è stato istituito per fornire strumenti legali che consentano ai debitori di gestire le proprie difficoltà finanziarie in modo ordinato e sostenibile. Ecco una panoramica dei principali requisiti richiesti per accedere a queste procedure.

Innanzitutto, il debitore deve trovarsi in una situazione di sovraindebitamento, definita come uno stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza, evidenziata da inadempimenti o altri fatti esteriori che dimostrano l’incapacità del debitore di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. Questa definizione si applica a individui, piccole imprese, e altre entità che non possono accedere alle procedure fallimentari ordinarie.

Per quanto riguarda l’Accordo di Composizione della Crisi, il debitore deve presentare una proposta di piano di ristrutturazione dei debiti ai creditori. Questo piano deve ottenere l’approvazione dei creditori che rappresentano almeno il 60% del valore dei crediti. Il debitore deve fornire una documentazione completa e veritiera della propria situazione finanziaria e deve dimostrare di aver agito in buona fede. Il piano deve poi essere omologato dal giudice, che verifica la fattibilità del piano e la correttezza della procedura seguita.

Il Piano del Consumatore è riservato alle persone fisiche che hanno contratto debiti per scopi estranei alla propria attività imprenditoriale o professionale. Per accedere a questa procedura, il debitore deve presentare un piano di ristrutturazione dei debiti al giudice, senza necessità di ottenere il consenso dei creditori. Il giudice valuta la buona fede del debitore e la fattibilità del piano. È essenziale che il debitore non abbia agito con dolo o colpa grave nella formazione del sovraindebitamento e che fornisca una documentazione completa della propria situazione economica.

La Liquidazione del Patrimonio è una procedura accessibile quando il debitore non è in grado di proporre un piano di ristrutturazione sostenibile. Il debitore deve dimostrare di essere insolvente e di non avere sufficienti beni o redditi per soddisfare i creditori. La procedura prevede la vendita dei beni del debitore sotto la supervisione di un liquidatore nominato dal tribunale. Il debitore deve cooperare pienamente durante la procedura e deve dimostrare di aver agito in buona fede.

L’Esdebitazione del Debitore Incapiente è riservata ai debitori che, dopo la liquidazione del patrimonio, non sono in grado di soddisfare tutti i crediti. Questo strumento consente al debitore di ottenere la cancellazione dei debiti residui. Per accedere a questa procedura, il debitore deve dimostrare di aver collaborato pienamente durante la liquidazione e di aver agito in buona fede. Non è consentita l’esdebitazione per debitori che hanno commesso frodi o atti di mala fede nei confronti dei creditori.

Infine, il sistema di allerta precoce introdotto dal Codice prevede l’obbligo per gli organi di controllo delle imprese di segnalare eventuali indizi di crisi al debitore e, se necessario, agli organismi di composizione della crisi. Questo sistema è progettato per individuare tempestivamente le situazioni di difficoltà e intervenire prima che la crisi diventi irrecuperabile. Per accedere a queste procedure, il debitore deve essere segnalato dagli organi di controllo e deve cooperare con gli organismi di composizione della crisi per sviluppare e implementare misure correttive.

In sintesi, i requisiti per accedere alle procedure di sovraindebitamento secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza includono la dimostrazione di uno stato di difficoltà economico-finanziaria, la buona fede del debitore, la fornitura di una documentazione completa e veritiera, e la cooperazione con le autorità giudiziarie e gli organi di controllo. Questi requisiti sono fondamentali per garantire che le procedure siano condotte in modo equo ed efficace, offrendo al debitore una seconda possibilità di stabilità finanziaria.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Sovraindebitamento

Affrontare una situazione di sovraindebitamento è un processo complesso e stressante che richiede un’attenzione particolare a dettagli legali e finanziari. La presenza di un avvocato esperto in sovraindebitamento può fare una differenza significativa nel navigare attraverso le varie procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14/2019). Questo Codice ha introdotto una serie di strumenti legali progettati per aiutare i debitori a gestire le proprie difficoltà finanziarie e offrire una via d’uscita sostenibile dalla crisi.

Uno degli aspetti più critici della gestione del sovraindebitamento è comprendere appieno le procedure disponibili e scegliere quella più adatta alla propria situazione. Le opzioni includono l’Accordo di Composizione della Crisi, il Piano del Consumatore, la Liquidazione del Patrimonio e l’Esdebitazione del Debitore Incapiente. Ciascuna di queste procedure ha specifici requisiti e implicazioni legali che devono essere considerati attentamente. Un avvocato esperto può fornire la guida necessaria per scegliere la procedura più appropriata e assicurarsi che tutte le azioni siano conformi alle normative vigenti.

La preparazione della documentazione è un altro aspetto cruciale del processo. Le procedure di sovraindebitamento richiedono la presentazione di una documentazione dettagliata e accurata della situazione finanziaria del debitore. Questo include bilanci, dichiarazioni dei redditi, elenchi dei creditori e altre informazioni rilevanti. Un avvocato esperto può aiutare il debitore a raccogliere e organizzare questa documentazione in modo che sia completa e precisa. Una documentazione corretta è essenziale per ottenere l’approvazione del piano proposto e per evitare ritardi o complicazioni durante il processo.

La negoziazione con i creditori è un’altra area in cui l’assistenza di un avvocato può essere fondamentale. I creditori potrebbero essere riluttanti ad accettare una riduzione del debito o altre modifiche ai termini di pagamento. Un avvocato esperto sa come negoziare efficacemente con i creditori, presentando il caso del debitore in modo convincente e professionale. Questo può includere la preparazione di proposte di pagamento realistiche e sostenibili e la gestione delle comunicazioni con i creditori per raggiungere un accordo che sia accettabile per entrambe le parti.

Una volta che il piano di ristrutturazione è stato approvato, è essenziale che il debitore rispetti rigorosamente i termini del piano. Un avvocato esperto può fornire assistenza continua per garantire che il debitore adempia ai propri obblighi e per risolvere eventuali problemi che possono sorgere durante l’esecuzione del piano. Questo può includere la gestione di eventuali contestazioni dei creditori, l’aggiornamento della documentazione finanziaria e la fornitura di consulenza su come mantenere una buona gestione finanziaria.

Le implicazioni fiscali del sovraindebitamento sono un altro aspetto che richiede un’attenta considerazione. In alcuni casi, la parte del debito cancellata può essere considerata come reddito imponibile, con conseguenti obblighi fiscali. Un avvocato esperto può fornire consulenza fiscale per aiutare il debitore a comprendere le implicazioni fiscali dell’accordo di ristrutturazione del debito e per garantire la conformità alle normative fiscali vigenti. Questo può prevenire ulteriori complicazioni finanziarie e garantire che il debitore sia pienamente consapevole delle conseguenze economiche dell’accordo.

Inoltre, affrontare una crisi di sovraindebitamento è un’esperienza estremamente stressante che può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere del debitore. La presenza di un avvocato esperto può offrire un senso di sicurezza e tranquillità, aiutando il debitore a navigare attraverso le difficoltà con maggiore fiducia e determinazione. Un avvocato può fornire non solo supporto legale, ma anche supporto emotivo e morale, garantendo che il debitore non sia mai solo durante il processo.

Un avvocato esperto può anche offrire consulenza strategica a lungo termine per aiutare il debitore a stabilizzare le proprie finanze e a prevenire future situazioni di sovraindebitamento. Questo può includere l’aiuto nella pianificazione di un budget sostenibile, la riduzione delle spese superflue e l’adozione di pratiche finanziarie più sane. Una consulenza strategica ben strutturata può aiutare il debitore a costruire una base solida per la stabilità finanziaria futura, minimizzando il rischio di ricadere in situazioni di debito.

In conclusione, la gestione del sovraindebitamento secondo il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è un processo complesso che richiede una gestione attenta e una conoscenza approfondita delle leggi vigenti. Avere al proprio fianco un avvocato esperto in sovraindebitamento è essenziale per garantire che tutte le procedure siano seguite correttamente, che i diritti del debitore siano protetti e che le migliori possibilità di successo siano massimizzate. La consulenza di un avvocato esperto può fare la differenza tra un accordo vantaggioso e una soluzione subottimale, offrendo al debitore la possibilità di uscire dalla crisi finanziaria e di costruire un futuro economico più solido e sicuro. Investire nella competenza legale e nella protezione offerta da un avvocato esperto è una decisione saggia che può avere un impatto positivo duraturo sulla vita finanziaria del debitore.

A tal riguardo, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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