Cartelle Esattoriali Rateizzate Non Pagate: Cosa Succede Nel 2024

Ricevere una cartella esattoriale nel 2024 rappresenta uno dei momenti più stressanti per un contribuente. Si tratta di un documento ufficiale che notifica l’esistenza di un debito nei confronti di enti come l’Agenzia delle Entrate, l’INPS o i Comuni. La cartella esattoriale contiene informazioni dettagliate sulle somme da pagare, l’invito a saldare il debito entro 60 giorni dalla notifica, le modalità di pagamento, e le istruzioni per richiedere la rateazione o fare ricorso. Inoltre, specifica il nome del responsabile del procedimento di emissione e notifica della cartella. Nel caso in cui la cartella non venga pagata entro 60 giorni, il contribuente deve affrontare l’aggiunta di interessi, oneri di riscossione e ulteriori spese legate al mancato pagamento o al pagamento in ritardo. Successivamente, l’agente della riscossione può avviare procedure come il fermo amministrativo o il pignoramento dei beni.

La possibilità di ottenere una rateizzazione del debito è una misura prevista per aiutare i contribuenti in difficoltà. Per debiti fino a 100.000 euro, la richiesta può essere effettuata direttamente online tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate. Il debito può essere suddiviso fino a un massimo di 72 rate mensili, equivalenti a sei anni. Per importi superiori a 100.000 euro, è necessario inviare una richiesta tramite PEC, allegando l’ISEE del nucleo familiare. La rateizzazione permette ai contribuenti di gestire il pagamento del debito in modo più sostenibile, evitando l’impatto immediato e gravoso di un pagamento unico.


La rottamazione delle cartelle è un’altra misura importante che facilita il saldo dei debiti fiscali. La rottamazione quater, relativa ai debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, permette ai contribuenti di saldare il debito senza dover pagare interessi, sanzioni, interessi di mora e il cosiddetto aggio (onere di riscossione). Tuttavia, la rottamazione non è applicabile ai debiti affidati agli enti di riscossione prima o dopo il periodo specificato. Per la rottamazione quater, il Governo ha prorogato le scadenze, consentendo ai contribuenti di effettuare i pagamenti della prima, seconda e terza rata entro il 15 marzo 2024.

La gestione delle cartelle esattoriali, in particolare attraverso la rateizzazione o la rottamazione, richiede attenzione e puntualità nei pagamenti. Saltare una rata può avere conseguenze diverse a seconda del tipo di piano di pagamento scelto. Nel caso della rottamazione delle cartelle, basta un solo pagamento mancato per far decadere il piano di dilazione. La tolleranza prevista è di soli 5 giorni dalla scadenza della rata; un ritardo maggiore comporta la perdita dei benefici della rottamazione, con il ritorno del debito al suo importo originale, completo di interessi e sanzioni. Inoltre, riprendono i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della rottamazione.

La rateizzazione ordinaria offre una maggiore flessibilità rispetto alla rottamazione. Tuttavia, anche in questo caso, il rispetto delle scadenze è cruciale. La prima rata deve essere pagata entro 37 giorni dall’accoglimento del piano di rateizzazione. Per le rate successive, è possibile saltare un pagamento a condizione che venga effettuato prima della scadenza della rata successiva. L’ultima rata deve essere saldata entro 90 giorni dalla scadenza. Se questi termini non vengono rispettati, si perde il diritto alla rateizzazione e gli importi residui, dovuti a titolo di imposta, sanzioni e interessi, sono iscritti a ruolo.

Le normative che regolano la riscossione dei debiti e le procedure di rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali sono contenute nel D.P.R. 602/1973. Gli articoli 49 e 50 del D.P.R. 602/1973 specificano le modalità con cui il concessionario della riscossione può procedere all’espropriazione forzata in caso di mancato pagamento delle somme dovute. Le recenti modifiche normative hanno introdotto alcune flessibilità nei piani di rateizzazione e rottamazione delle cartelle. Ad esempio, la rottamazione quater include proroghe per i versamenti, consentendo ai contribuenti di regolarizzare la loro posizione entro il 15 marzo 2024 per le rate originariamente previste per ottobre, novembre e febbraio 2023.

Per i contribuenti che prevedono difficoltà nel rispettare le scadenze dei pagamenti, è fondamentale agire prontamente. Contattare l’Agenzia delle Entrate Riscossione per valutare soluzioni alternative, come una modifica del piano di pagamento o la richiesta di una nuova rateizzazione, può essere cruciale per evitare ulteriori complicazioni e sanzioni. Inoltre, è consigliabile consultare un professionista fiscale o un avvocato specializzato in diritto tributario per ottenere consigli su come gestire al meglio la situazione e proteggere i propri interessi.

Monitorare attentamente le scadenze di pagamento è essenziale per evitare di saltare una rata e incorrere in sanzioni. Utilizzare strumenti come promemoria digitali, calendari elettronici o servizi di alert può aiutare a mantenere la puntualità nei pagamenti. Mantenere un registro aggiornato delle scadenze e dei pagamenti effettuati fornisce una chiara panoramica della propria situazione finanziaria e permette di agire tempestivamente in caso di difficoltà.

In caso di difficoltà persistenti nel rispettare i pagamenti, è importante informare l’Agenzia delle Entrate Riscossione il prima possibile. Esistono soluzioni alternative che possono essere discusse con l’ente di riscossione, e in alcuni casi, potrebbe essere necessario valutare la ristrutturazione del debito o altre opzioni per gestire al meglio la propria situazione finanziaria. La consulenza di un professionista fiscale o di un avvocato specializzato può essere determinante per trovare la soluzione più adatta e per navigare nelle complesse normative fiscali.

Affrontare le cartelle esattoriali rateizzate con attenzione e consapevolezza è fondamentale per evitare conseguenze legali e finanziarie gravi. Conoscere le normative, mantenere una comunicazione aperta con l’Agenzia delle Entrate Riscossione e consultare un professionista possono aiutare a gestire al meglio queste situazioni complesse, garantendo la protezione dei propri diritti e del proprio patrimonio.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Che cos’è una cartella esattoriale?

La cartella esattoriale è un atto ufficiale emesso dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, ex Equitalia, che notifica ai contribuenti l’esistenza di un debito nei confronti di enti come Agenzia delle Entrate, INPS, o Comuni. Questo documento include una descrizione delle somme da pagare, un invito a provvedere al pagamento entro 60 giorni dalla notifica, e le istruzioni sulle modalità di pagamento, richiesta di rateazione e ricorso.

Cosa succede se non pago una cartella esattoriale entro 60 giorni?

Se la cartella non viene pagata entro il termine stabilito, il contribuente dovrà affrontare l’aggiunta di interessi, oneri di riscossione e spese legate al mancato pagamento. Inoltre, dopo 60 giorni, l’agente della riscossione può avviare procedure come il fermo amministrativo o il pignoramento dei beni.

Rateizzazione Ordinaria delle Cartelle

Come posso ottenere una rateizzazione ordinaria delle cartelle esattoriali?

Ottenere una rateizzazione ordinaria delle cartelle esattoriali è un processo relativamente semplice per debiti fino a 100.000 euro. È possibile fare richiesta online attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate, suddividendo il debito fino a un massimo di 72 rate mensili. Per importi superiori a 100.000 euro, è necessario inviare una richiesta tramite Pec, allegando l’ISEE del nucleo familiare.

Quante rate posso ottenere con la rateizzazione ordinaria?

Il debito può essere suddiviso fino a un massimo di 72 rate mensili, pari a sei anni.

Rottamazione delle Cartelle

Cos’è la rottamazione delle cartelle?

La rottamazione delle cartelle, attualmente giunta alla quarta edizione (rottamazione quater), permette ai cittadini di saldare i propri debiti con il Fisco senza dover pagare interessi, sanzioni e interessi di mora. Questa agevolazione si applica ai debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Quali sono i benefici della rottamazione delle cartelle?

La rottamazione delle cartelle consente di pagare il debito senza interessi e sanzioni, interessi di mora e l’onere di riscossione.

Cosa succede se salto una rata nella rottamazione delle cartelle?

Saltare il pagamento di una rata in un piano di rottamazione delle cartelle ha conseguenze immediate e severe. Basta un solo pagamento mancato per far decadere il piano di dilazione, con la conseguente perdita dei benefici della rottamazione. Questo significa che il carico debitorio ritorna a essere quello originale, completo di interessi e sanzioni. Inoltre, riprendono i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della rottamazione.

Cosa Succede Se Si Salta una Rata?

Cosa succede se salto una rata nella rateizzazione ordinaria?

Per la rateizzazione ordinaria, le conseguenze sono meno drastiche. La prima rata deve essere pagata tassativamente entro 37 giorni dall’accoglimento del piano di rateizzazione. In caso contrario, si perde il diritto al piano di rateizzazione. Per tutte le altre rate, è possibile saltare un pagamento a condizione di effettuare il pagamento prima della scadenza della rata successiva. L’ultima rata deve essere saldata entro 90 giorni dalla scadenza. Se questi termini non vengono rispettati, si perde il diritto alla rateizzazione e gli importi residui, dovuti a titolo di imposta, sanzioni e interessi, sono iscritti a ruolo.

Quali sono le conseguenze legali se non pago una cartella esattoriale?

Se non paghi una cartella esattoriale, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può avviare procedure di recupero forzato del credito, come il fermo amministrativo o il pignoramento dei beni. Inoltre, gli importi residui, dovuti a titolo di imposta, sanzioni e interessi, sono iscritti a ruolo.

Cosa devo fare se non posso pagare una rata della rottamazione delle cartelle?

Se non puoi pagare una rata della rottamazione delle cartelle, è fondamentale pagare entro i 5 giorni di tolleranza. Un ritardo superiore comporta la decadenza del piano di rottamazione e il ritorno del carico debitorio pieno delle vecchie cartelle.

Quali sono le normative rilevanti per la riscossione dei debiti?

Le normative che regolano la riscossione dei debiti e le procedure di rateizzazione e rottamazione delle cartelle esattoriali sono contenute nel D.P.R. 602/1973. Gli articoli 49 e 50 del D.P.R. 602/1973 specificano le modalità con cui il concessionario della riscossione può procedere all’espropriazione forzata in caso di mancato pagamento delle somme dovute.

Quali sono le ultime modifiche normative?

Le recenti modifiche normative hanno introdotto alcune flessibilità nei piani di rateizzazione e rottamazione delle cartelle. Ad esempio, la rottamazione quater include proroghe per i versamenti, consentendo ai contribuenti di regolarizzare la loro posizione entro il 15 marzo 2024 per le rate originariamente previste per ottobre, novembre e febbraio 2023.

Cosa posso fare se prevedo difficoltà nel rispettare i pagamenti?

Se ci si trova in difficoltà nel rispettare le scadenze del piano di rateizzazione, è fondamentale agire prontamente. È possibile contattare l’Agenzia delle Entrate Riscossione per valutare soluzioni alternative, come una modifica del piano di pagamento o la richiesta di una nuova rateizzazione. In alcuni casi, potrebbe essere utile consultare un professionista fiscale o un avvocato specializzato in diritto tributario per ottenere consigli su come gestire al meglio la situazione.

Come posso monitorare le scadenze di pagamento?

Monitorare attentamente le scadenze di pagamento è cruciale. Utilizzare strumenti come promemoria digitali, calendari elettronici o servizi di alert può aiutare a evitare di saltare una rata e incorrere in sanzioni. Mantenere un registro aggiornato delle scadenze e dei pagamenti effettuati può inoltre fornire una chiara panoramica della propria situazione finanziaria.

Cosa succede se non riesco a pagare la prima rata del piano di rateizzazione ordinaria?

Se la prima rata non viene pagata entro 37 giorni dall’accoglimento del piano di rateizzazione, si perde il diritto al piano di rateizzazione e l’intero importo del debito diventa esigibile. È quindi essenziale assicurarsi di avere i fondi necessari per pagare la prima rata tempestivamente.

Cosa devo fare se non posso pagare una rata della rottamazione delle cartelle?

Se non puoi pagare una rata della rottamazione delle cartelle, è fondamentale pagare entro i 5 giorni di tolleranza. Un ritardo superiore comporta la decadenza del piano di rottamazione e il ritorno del carico debitorio pieno delle vecchie cartelle, con tutti gli interessi e le sanzioni.

Posso chiedere una nuova rateizzazione se salto una rata del piano attuale?

Sì, è possibile chiedere una nuova rateizzazione se si salta una rata del piano attuale, ma è necessario contattare tempestivamente l’Agenzia delle Entrate Riscossione per discutere delle opzioni disponibili. È importante agire rapidamente per evitare ulteriori complicazioni e sanzioni.

Cosa succede se la mia situazione finanziaria cambia e non posso più pagare le rate?

Se la tua situazione finanziaria cambia e non puoi più pagare le rate, è importante informare l’Agenzia delle Entrate Riscossione il prima possibile. Potrebbero essere disponibili soluzioni alternative, come la modifica del piano di pagamento o la concessione di una nuova rateizzazione.

Quali sono le conseguenze legali se non pago una cartella esattoriale?

Se non paghi una cartella esattoriale, l’Agenzia delle Entrate Riscossione può avviare procedure di recupero forzato del credito, come il fermo amministrativo o il pignoramento dei beni. Gli importi residui, dovuti a titolo di imposta, sanzioni e interessi, sono iscritti a ruolo e il debito può aumentare significativamente.

Quali sono i vantaggi di avere un piano di pagamento rateizzato?

Avere un piano di pagamento rateizzato offre diversi vantaggi. Innanzitutto, consente di suddividere il debito in importi più gestibili, riducendo lo stress finanziario. Inoltre, un piano di rateizzazione può prevenire azioni esecutive come il pignoramento dei beni o il fermo amministrativo, fornendo una maggiore sicurezza finanziaria. Infine, mantenere un piano di pagamento regolare può contribuire a migliorare la propria situazione creditizia, dimostrando responsabilità e impegno nel saldare i debiti.

Cosa fare se il debito è troppo elevato per essere gestito?

Se il debito è troppo elevato per essere gestito, è essenziale consultare un avvocato specializzato in diritto tributario o un consulente finanziario. Questi professionisti possono aiutare a esplorare tutte le opzioni disponibili, come la ristrutturazione del debito, la richiesta di una nuova rateizzazione o l’analisi delle possibilità di rottamazione. In alcuni casi, potrebbe essere necessario valutare soluzioni più drastiche, come la dichiarazione di insolvenza o il ricorso a procedure di esdebitazione.

Quali sono le conseguenze a lungo termine di non affrontare il problema?

Non affrontare il problema delle cartelle esattoriali può avere gravi conseguenze a lungo termine. Oltre all’aumento del debito a causa di interessi e sanzioni, si rischia di subire azioni esecutive come il pignoramento dei beni o il fermo amministrativo. Questo può compromettere la stabilità finanziaria e la qualità della vita, rendendo ancora più difficile recuperare la propria situazione economica. Inoltre, il mancato pagamento delle cartelle esattoriali può danneggiare la propria reputazione creditizia, rendendo difficile ottenere finanziamenti in futuro.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti e Difenderti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Cartelle Esattoriali

Avere al proprio fianco un avvocato esperto in cartelle esattoriali è di fondamentale importanza per affrontare con successo le complessità e le sfide legate alla gestione di debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione. La natura intricata delle normative fiscali e delle procedure di riscossione rende indispensabile l’assistenza di un professionista del diritto che possa offrire competenza, strategia e supporto emotivo. Un avvocato specializzato non solo comprende a fondo le leggi e i regolamenti in vigore, ma è anche in grado di interpretare e applicare queste normative al caso specifico del contribuente, individuando le migliori soluzioni per contestare e annullare le cartelle esattoriali.

Affrontare una cartella esattoriale non pagata nel 2024 è una delle sfide più complesse e stressanti che un contribuente possa incontrare. Le conseguenze del mancato pagamento possono essere gravi, tra cui l’aggiunta di sanzioni, interessi e, nei casi più estremi, il pignoramento dei beni. Per questo motivo, è cruciale avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione di cartelle esattoriali e nella gestione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione. La presenza di un professionista competente può fare la differenza tra affrontare queste problematiche con successo o cadere in un circolo vizioso di debiti crescenti.

Un avvocato specializzato conosce a fondo le normative vigenti, come il D.P.R. 602/1973, che regola le procedure di riscossione dei tributi. Questo decreto stabilisce le modalità con cui l’Agenzia delle Entrate può procedere per il recupero dei crediti, inclusi i termini e le condizioni per l’espropriazione forzata dei beni. L’articolo 49, ad esempio, prevede che il concessionario proceda all’espropriazione forzata sulla base del ruolo, mentre l’articolo 50 stabilisce che questa procedura può iniziare solo dopo che sono trascorsi inutilmente 60 giorni dalla notificazione della cartella di pagamento. Comprendere queste disposizioni è essenziale per proteggere i propri diritti e pianificare una strategia difensiva efficace.

Quando si tratta di gestire una cartella esattoriale, il tempo è un fattore cruciale. La tempestività nel presentare ricorsi, richieste di sospensione o di rateizzazione può influenzare significativamente l’esito del procedimento. Un avvocato esperto può aiutare a monitorare le scadenze e assicurarsi che tutte le azioni necessarie vengano intraprese nei tempi previsti dalla legge. Ad esempio, la richiesta di sospensione della cartella esattoriale deve essere presentata entro 60 giorni dalla notifica della cartella, e deve includere tutta la documentazione necessaria per supportare la richiesta. Un avvocato può garantire che la richiesta sia completa e accurata, aumentando le possibilità di successo.

La rateizzazione dei debiti è un’opzione prevista per i contribuenti che non possono pagare l’intera somma in un’unica soluzione. Tuttavia, ottenere l’approvazione per un piano di rateizzazione richiede la presentazione di una richiesta formale e, in alcuni casi, la fornitura di documentazione aggiuntiva come l’ISEE. Un avvocato può assistere nella preparazione e presentazione di questa richiesta, assicurandosi che tutte le informazioni siano corrette e che il piano proposto sia sostenibile. Inoltre, l’avvocato può negoziare con l’Agenzia delle Entrate per ottenere le migliori condizioni possibili per il contribuente.

La rottamazione delle cartelle è un’altra misura che può aiutare i contribuenti a ridurre il loro debito fiscale. La rottamazione quater, ad esempio, permette di saldare i debiti senza dover pagare interessi, sanzioni, interessi di mora e aggio. Tuttavia, per beneficiare di questa agevolazione, è necessario rispettare precise scadenze e condizioni. Un avvocato esperto può aiutare a determinare se si è idonei per la rottamazione e a presentare la domanda correttamente. Inoltre, può monitorare il rispetto delle scadenze per evitare la decadenza dal piano di dilazione.

Un altro aspetto cruciale è la gestione delle opposizioni alle cartelle esattoriali. Se un contribuente ritiene che la cartella esattoriale sia illegittima o che l’importo richiesto sia errato, può presentare un ricorso all’autorità giudiziaria. Questo processo può essere complesso e richiede una conoscenza approfondita del diritto tributario e delle procedure legali. Un avvocato specializzato può fornire una consulenza precisa e rappresentare il contribuente in tribunale, aumentando le possibilità di ottenere una sentenza favorevole.

Inoltre, un avvocato può assistere nella presentazione di istanze di autotutela. Questa procedura permette al contribuente di chiedere direttamente all’ente creditore di annullare o rettificare la cartella esattoriale in caso di errori evidenti. L’istanza di autotutela può essere una soluzione rapida ed efficace per risolvere controversie senza dover ricorrere al tribunale. Tuttavia, la presentazione di questa istanza richiede una conoscenza approfondita delle normative e delle procedure amministrative. Un avvocato può garantire che l’istanza sia redatta correttamente e presentata all’ente competente, aumentando le possibilità di successo.

Infine, è importante considerare le implicazioni a lungo termine della gestione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate. Un avvocato esperto può aiutare a pianificare una strategia a lungo termine per la gestione del debito, tenendo conto delle circostanze finanziarie e personali del contribuente. Questo può includere la valutazione delle opzioni di pagamento, la negoziazione di accordi con l’Agenzia delle Entrate e la pianificazione della protezione del patrimonio. Una strategia ben pianificata può aiutare a evitare future problematiche e a garantire una gestione sostenibile del debito.

In conclusione, avere al proprio fianco un avvocato esperto in cancellazione di cartelle esattoriali e gestione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione è fondamentale per proteggere i propri diritti e gestire efficacemente le proprie responsabilità fiscali. Un professionista qualificato può fornire una consulenza accurata, rappresentare il contribuente nelle trattative e nei procedimenti legali, e aiutare a pianificare una strategia a lungo termine per la gestione del debito. La presenza di un avvocato esperto può fare la differenza tra affrontare con successo queste problematiche e cadere in un circolo vizioso di debiti crescenti e complicazioni legali.

Da questo punto di vista, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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