Legge Salva Suicidi: Quali Sono I Costi

La Legge 3/2012, comunemente nota come “legge salva suicidi”, rappresenta un intervento normativo fondamentale nel panorama giuridico italiano per la gestione del sovraindebitamento. Questa legge è stata introdotta in un contesto economico particolarmente difficile, con l’obiettivo di offrire un supporto concreto ai debitori in gravi difficoltà finanziarie, permettendo loro di ristrutturare i debiti in modo sostenibile e, in molti casi, di ripartire da zero. Tuttavia, uno degli aspetti più critici e meno compresi di questa procedura riguarda i costi ad essa associati. Capire quali siano le spese da sostenere è essenziale per chiunque voglia avvalersi di questa legge, poiché una gestione finanziaria oculata è cruciale in una situazione già compromessa da debiti e difficoltà economiche.

La prima voce di costo rilevante è rappresentata dal contributo unificato per la nomina del Gestore della Crisi. Questo contributo, che è una spesa necessaria per avviare la procedura, può variare a seconda della modalità di nomina e del Tribunale competente. Se si opta per la richiesta alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale, il contributo unificato è di 98 euro, a cui si aggiunge una marca da bollo di 27 euro. In alternativa, se ci si rivolge direttamente a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC), i costi possono essere più elevati, aggirandosi intorno ai 200 euro. Queste somme sono iniziali e imprescindibili per la formalizzazione della procedura di sovraindebitamento.


Un altro elemento di costo significativo è rappresentato dagli onorari dell’OCC. Questi onorari non sono fissi, ma vengono calcolati su una percentuale dell’attivo (che comprende redditi, beni di proprietà, quote societarie) e una percentuale del passivo (ossia i debiti del richiedente), oltre alle spese generali. Il Decreto Ministeriale n. 202 del 2014 stabilisce i criteri di calcolo di queste percentuali, che sono direttamente proporzionali alla complessità e al valore della situazione economica del debitore. Questa metodologia di calcolo assicura che i costi siano commisurati alla capacità economica del debitore, ma può comunque rappresentare una spesa considerevole.

La possibilità di concordare gli onorari dell’OCC nella fase iniziale della procedura può rappresentare un vantaggio significativo per il debitore. Questo accordo preliminare consente di distribuire i costi all’interno del piano di ristrutturazione del debito, evitando l’onere di un pagamento immediato e alleviando la pressione finanziaria all’inizio della procedura. Tuttavia, questo implica una negoziazione con l’OCC e una chiara comprensione delle spese previste, che devono essere accuratamente pianificate e gestite.

Gli onorari dell’avvocato costituiscono un’altra componente essenziale dei costi della procedura di sovraindebitamento. Questi onorari sono determinati sulla base dei parametri stabiliti dal Decreto Ministeriale n. 55 del 2014, che tiene conto di vari fattori come l’urgenza, il pregio dell’attività prestata, l’importanza dell’opera, la natura, la difficoltà e il valore dell’affare, la quantità e qualità delle attività compiute, le condizioni soggettive del cliente, i risultati conseguiti, e la complessità delle questioni giuridiche trattate. In pratica, questo significa che i costi degli onorari possono variare significativamente, oscillando tra il 5% e il 7% dell’attivo e intorno allo 0,50% del passivo. A queste percentuali si aggiungono poi le spese generali, che possono rappresentare fino al 15% del compenso totale.

Nel complesso, le spese totali per una causa di sovraindebitamento possono variare tra i 6.000 e i 10.000 euro, a seconda del valore del debito e del patrimonio del debitore. È importante sottolineare che questi costi devono essere rapportati ai parametri forensi previsti dal D.M. n. 55 del 2014, garantendo così una certa uniformità e prevedibilità nelle tariffe applicate. Tuttavia, alcune realtà professionali, come lo studio dell’avvocato Monardo, si distinguono per offrire tariffe al minimo tariffario per venire incontro alle esigenze dei debitori. In media, i costi per una pratica di sovraindebitamento presso lo studio Monardo variano tra i 1.900 e i 3.900 euro e superiori, rendendo l’assistenza legale accessibile anche in situazioni di grave difficoltà economica.

Affrontare una procedura di sovraindebitamento senza una chiara comprensione dei costi può aggravare ulteriormente la situazione finanziaria del debitore. Pertanto, è essenziale avere una visione completa delle spese previste e pianificare accuratamente ogni fase del processo. La consulenza di un avvocato esperto non solo garantisce il rispetto delle normative vigenti, ma offre anche un supporto strategico fondamentale per navigare le complessità della legge salva suicidi. Un avvocato specializzato può aiutare a negoziare gli onorari dell’OCC, a gestire la documentazione necessaria, e a rappresentare il debitore in tutte le interazioni con il Tribunale e i creditori, aumentando le probabilità di successo della procedura.

L’importanza di una consulenza legale esperta emerge anche nella gestione delle spese generali e degli onorari. Queste spese possono includere costi amministrativi, di cancelleria, di gestione dei documenti e altri costi operativi. Un avvocato con esperienza specifica in pratiche di sovraindebitamento sa come ottimizzare questi costi e può offrire soluzioni pratiche per ridurre l’impatto finanziario complessivo.

In sintesi, i costi associati alla legge salva suicidi possono essere significativi, ma con una pianificazione attenta e la guida di un avvocato esperto, possono essere gestiti in modo efficace. La legge 3/2012 e il Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza offrono strumenti preziosi per chi si trova in difficoltà economiche, ma è essenziale comprendere e pianificare le spese necessarie per avvalersi di queste procedure. Un avvocato esperto, come l’avvocato Monardo, può fare la differenza, garantendo che ogni passaggio sia eseguito correttamente e che i diritti del debitore siano sempre protetti. Con la giusta assistenza legale, è possibile superare il sovraindebitamento e ricominciare con una nuova prospettiva finanziaria.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Quali sono i costi associati alla nomina del Gestore della Crisi da Sovraindebitamento?

La nomina del Gestore della Crisi è un passo fondamentale nella procedura di sovraindebitamento. I costi per questa nomina possono variare a seconda del metodo di richiesta. Se si deposita un’apposita istanza alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale competente, i costi sono limitati al pagamento di un contributo unificato di €98,00 e di una marca da bollo di €27,00. Tuttavia, se ci si rivolge direttamente all’Organismo di Composizione della Crisi, i costi possono aggirarsi intorno a €200,00.

Come vengono calcolati gli onorari dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC)?

Gli onorari dell’OCC sono calcolati su una percentuale dell’attivo (redditi, beni di proprietà, quote societarie) e una percentuale del passivo (i debiti), oltre alle spese generali. Questi criteri di calcolo sono stabiliti dal Decreto Ministeriale n. 202 del 2014. In genere, i costi dell’OCC possono variare in base alla complessità del caso e al valore del patrimonio e dei debiti del debitore.

È possibile concordare gli onorari dell’OCC nella fase iniziale della procedura?

Sì, è possibile concordare gli onorari dell’OCC nella fase iniziale della procedura e distribuirli all’interno del piano. Questo può essere vantaggioso per il debitore, poiché evita il pagamento di un acconto all’inizio della procedura, indipendentemente dall’esito positivo o negativo. Tale accordo può essere discusso direttamente con l’OCC e permette di pianificare meglio le spese in base alle proprie possibilità economiche.

Quali Sono Gli Onorari dell’Avvocato

Quali sono i criteri per la determinazione degli onorari dell’avvocato?

Gli onorari dell’avvocato sono determinati sulla base dei parametri previsti dal Decreto Ministeriale n. 55 del 2014. Questi parametri tengono conto delle caratteristiche, dell’urgenza, del pregio dell’attività prestata, dell’importanza dell’opera, della natura, della difficoltà e del valore dell’affare, della quantità e qualità delle attività compiute, delle condizioni soggettive del cliente, dei risultati conseguiti, del numero e della complessità delle questioni giuridiche trattate.

In tal senso, i costi degli onorari vengono calcolati in relazione a una percentuale dell’attivo che va dal 5 al 7% e del passivo, intorno allo 0,50%. A questi costi si aggiungono poi quelli connessi alle spese generali che possono toccare fino al 15% del compenso. Le spese totali per una causa di sovraindebitamento possono oscillare tra i 6.000 e i 10.000 euro, in base al valore del debito e del patrimonio. Tuttavia, è importante sottolineare che le tariffe dovranno essere rapportate per legge ai parametri forensi previsti dal D.M. n. 55 del 2014.

Quali sono i costi medi per una pratica di sovraindebitamento in Studio Monardo?

In media, i costi per una pratica di sovraindebitamento possono variare tra i 1.900 e i 3.900 euro. Questo intervallo può essere superiore e tutto dipende dalla complessità del caso e dalle specifiche esigenze del debitore.

Cosa comprende il contributo unificato per la nomina del Gestore della Crisi?

Il contributo unificato di €98,00 e la marca da bollo di €27,00 coprono le spese amministrative legate alla presentazione dell’istanza alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale competente. Questi costi sono necessari per avviare formalmente la procedura di nomina del Gestore della Crisi e variano leggermente in base al Tribunale competente.

Quali sono le modalità di pagamento dell’acconto per l’inizio della procedura?

L’acconto per l’inizio della procedura può essere pagato direttamente all’Organismo di Composizione della Crisi o mediante deposito di un’apposita istanza alla Cancelleria della Volontaria Giurisdizione del Tribunale competente. Questo pagamento iniziale serve a coprire le prime spese della procedura e può variare in base agli accordi presi con l’OCC.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzato In Legge Salva Suicidi

Affrontare una situazione di sovraindebitamento è un compito arduo che richiede non solo coraggio ma anche una profonda comprensione delle leggi e delle procedure coinvolte. La Legge 3/2012, conosciuta come “legge salva suicidi”, e il successivo Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza rappresentano strumenti legislativi cruciali per aiutare i debitori a gestire e risolvere le loro difficoltà finanziarie. Tuttavia, navigare tra le complesse normative di queste leggi senza un adeguato supporto legale può essere estremamente rischioso. Ecco perché è fondamentale avere al proprio fianco un avvocato specializzato in legge salva suicidi e sovraindebitamento.

La Legge 3/2012 ha introdotto procedure specifiche come la liquidazione controllata del patrimonio, il piano del consumatore e l’accordo di composizione della crisi. Queste procedure sono state pensate per offrire soluzioni su misura ai debitori, ma la loro efficacia dipende dalla corretta applicazione delle norme e dalla preparazione accurata dei documenti necessari. Senza un avvocato esperto, i debitori rischiano di incorrere in errori procedurali che possono compromettere l’intero processo di ristrutturazione del debito. Un avvocato specializzato conosce in dettaglio le disposizioni della legge e può assicurarsi che ogni passaggio venga seguito correttamente, aumentando le probabilità di successo.

Il Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza ha ulteriormente affinato le disposizioni della Legge 3/2012, introducendo importanti novità come la possibilità per i membri indebitati della stessa famiglia di avviare un’unica procedura di sovraindebitamento. Questa innovazione riduce significativamente i costi e i tempi necessari per la risoluzione delle crisi, ma richiede una gestione attenta e competente per essere efficace. Un avvocato specializzato è in grado di coordinare le esigenze di tutti i membri della famiglia, garantendo che la procedura venga avviata e gestita in modo ottimale.

Un altro aspetto cruciale del Codice della Crisi riguarda i criteri di meritevolezza e merito creditizio. La normativa prevede che solo i debitori in buona fede, che non abbiano commesso frodi o creato il sovraindebitamento con dolo, possano beneficiare delle procedure di sovraindebitamento. Inoltre, gli istituti di credito che concedono prestiti senza valutare adeguatamente la capacità di rimborso del richiedente possono essere sanzionati. Un avvocato esperto può aiutare il debitore a dimostrare la propria buona fede e a contestare eventuali prestiti concessi in modo irresponsabile, proteggendo i suoi diritti e garantendo un trattamento equo.

La gestione dei costi associati alla procedura di sovraindebitamento è un’altra area in cui l’assistenza di un avvocato specializzato è essenziale. I costi possono includere il contributo unificato per la nomina del Gestore della Crisi, le spese per le marche da bollo, gli onorari dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e gli onorari dell’avvocato stesso. Un avvocato con esperienza in questo campo può negoziare e concordare i costi iniziali, distribuire le spese all’interno del piano di ristrutturazione del debito e assicurare che tutte le tariffe siano conformi ai parametri stabiliti dal Decreto Ministeriale n. 55 del 2014. Questa pianificazione finanziaria accurata è fondamentale per evitare ulteriori pressioni economiche sul debitore.

La sospensione delle trattenute sullo stipendio derivanti dalla cessione del quinto, equiparando questi prestiti agli altri debiti bancari, è una delle misure previste dalla legge salva suicidi che può offrire un sollievo immediato ai debitori. Tuttavia, per avviare questa procedura e sospendere le trattenute, è necessario seguire un iter legale ben definito. Un avvocato specializzato può gestire queste operazioni, assicurando che tutte le richieste siano presentate correttamente e che il debitore possa beneficiare di questa importante misura di sostegno.

Oltre alla gestione tecnica delle procedure, un avvocato specializzato offre un supporto morale e psicologico significativo. Affrontare una situazione di sovraindebitamento può essere estremamente stressante e demoralizzante. Sapere di poter contare su un professionista competente che si occupa di tutte le questioni legali permette al debitore di concentrarsi sul recupero della propria stabilità finanziaria e personale. Questo supporto è particolarmente importante quando si tratta di affrontare le pressioni dei creditori e le incertezze del processo legale.

La conclusione della procedura di sovraindebitamento, che porta alla cancellazione dei debiti non pagati e alla riabilitazione del debitore, è il risultato finale desiderato. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è essenziale che ogni fase del processo sia gestita correttamente. Un avvocato specializzato in legge salva suicidi assicura che tutte le normative siano rispettate, che i documenti siano completi e accurati e che le strategie legali siano ottimali. Questo livello di attenzione e competenza è indispensabile per garantire che il debitore possa davvero ripartire con una nuova prospettiva finanziaria.

Infine, l’importanza di avere un avvocato esperto al proprio fianco si manifesta anche nella protezione dei diritti del debitore. Le controversie possono sorgere in qualsiasi momento durante la procedura di sovraindebitamento, e avere un rappresentante legale che conosca tutti i dettagli del caso è essenziale per risolvere queste controversie in modo favorevole. Che si tratti di contestare le pretese dei creditori o di affrontare questioni relative all’omologa del piano di sovraindebitamento, un avvocato specializzato rappresenta una difesa solida e competente.

In sintesi, affrontare una situazione di sovraindebitamento richiede non solo la volontà di risolvere i propri problemi finanziari, ma anche una competenza legale specifica che solo un avvocato esperto può fornire. La Legge 3/2012 e il Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza offrono strumenti preziosi per i debitori in difficoltà, ma la loro efficacia dipende dalla corretta applicazione delle normative e dalla gestione accurata delle procedure. Un avvocato specializzato in legge salva suicidi e sovraindebitamento può fare la differenza, garantendo che ogni passaggio sia eseguito correttamente, che i diritti del debitore siano protetti e che il processo di ristrutturazione del debito sia completato con successo. Con il giusto supporto legale, è possibile superare il sovraindebitamento e ripartire con una nuova prospettiva finanziaria, costruendo un futuro più stabile e sicuro.

A tal riguardo, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Qui una delle testimonianze positive del lavoro dell’Avvocato Monardo, specializzato in sovraindebitamento e legge salva suicidi.

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Giuseppe Monardo

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