Composizione Negoziata Della Crisi D’Impresa 2024: Come Funziona

La composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenta un’importante innovazione nel panorama legislativo italiano, mirata a fornire una via d’uscita efficace e sostenibile per le imprese in difficoltà. Introdotta con il Decreto Legislativo n. 14 del 2019, noto come Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, e ulteriormente aggiornata, questa procedura stragiudiziale e volontaria si rivolge a tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, comprese le ditte individuali e le società agricole, con l’obiettivo di risanare quelle realtà economiche che, pur trovandosi in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, possiedono le potenzialità necessarie per restare sul mercato.

La composizione negoziata è concepita per essere un percorso riservato, il che significa che le trattative tra l’imprenditore, i creditori e le altre parti interessate si svolgono in modo confidenziale, senza l’intervento del tribunale. Questo aspetto della riservatezza è cruciale, poiché protegge l’immagine dell’impresa e ne facilita la continuità operativa durante il processo di risanamento. La procedura inizia con la presentazione di un’istanza tramite una piattaforma telematica nazionale. Questa piattaforma non solo fornisce le informazioni necessarie per avviare il percorso di composizione negoziata, ma mette anche a disposizione strumenti utili per diagnosticare la situazione dell’impresa e pianificare il risanamento.

Uno degli strumenti chiave offerti dalla piattaforma è il test pratico, che consente agli imprenditori di valutare la sostenibilità del debito accumulato attraverso i flussi finanziari futuri. Inserendo alcuni dati contabili, l’imprenditore può comprendere rapidamente la gravità dello squilibrio esistente e la sua eventuale reversibilità. Inoltre, la piattaforma include una check-list per la redazione di un piano di risanamento affidabile, che aiuta l’imprenditore a strutturare in modo coerente le proprie proposte di risanamento.

Una volta completata l’istanza e fornita la documentazione necessaria, la procedura prevede la nomina di un esperto indipendente. Questo esperto ha il compito di agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori e gli altri soggetti interessati. La sua presenza non sostituisce l’imprenditore nelle trattative, ma serve a dare forza e credibilità alla posizione dell’impresa, garantendo un approccio professionale e imparziale. L’esperto, dopo aver esaminato la documentazione e valutato la situazione dell’impresa, convoca i creditori per discutere le possibili soluzioni di risanamento.

Un aspetto fondamentale della composizione negoziata è la possibilità di ottenere misure protettive. Queste misure sono richieste dall’imprenditore e possono essere confermate dal giudice. Le misure protettive impediscono ai creditori di acquisire nuovi diritti di prelazione senza il consenso dell’imprenditore e bloccano le azioni esecutive e cautelari in corso. Questo consente all’impresa di operare senza l’assillo di azioni legali che potrebbero compromettere il processo di risanamento.

Il percorso della composizione negoziata si conclude con il deposito della relazione finale dell’esperto, che attesta l’attività svolta e le soluzioni emerse dalle trattative. Questo documento viene depositato presso il tribunale competente e porta all’archiviazione della procedura. In caso di successo, l’impresa può continuare la propria attività con una struttura finanziaria più sostenibile, avendo ripristinato l’equilibrio economico necessario per operare nel mercato.

L’importanza della composizione negoziata della crisi d’impresa risiede nella sua capacità di offrire un’alternativa efficace alle procedure giudiziali tradizionali, che spesso risultano lunghe, costose e potenzialmente dannose per la reputazione dell’impresa. In un contesto economico sempre più complesso e incerto, avere a disposizione strumenti flessibili e riservati per gestire la crisi rappresenta un vantaggio competitivo significativo per le imprese italiane.

Le modifiche apportate al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza nel corso degli anni testimoniano l’impegno del legislatore nel rendere queste procedure sempre più accessibili ed efficaci. L’introduzione di strumenti come il test pratico e la check-list, insieme alla figura dell’esperto indipendente, riflette la volontà di creare un percorso di risanamento che sia allo stesso tempo rigoroso e praticabile.

Dal punto di vista economico, la composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenta anche un beneficio per l’intero sistema produttivo. Consentendo alle imprese di superare le difficoltà finanziarie senza interrompere le proprie attività, si preservano posti di lavoro e si mantiene attivo il tessuto economico locale. Inoltre, i creditori stessi possono trarre vantaggio da un processo che, sebbene non garantisca il recupero integrale dei crediti, offre comunque una soluzione concordata e spesso più vantaggiosa rispetto alle procedure di fallimento.

Un altro aspetto rilevante della composizione negoziata è la sua applicabilità a una vasta gamma di imprese, comprese le ditte individuali e le società agricole, che spesso rappresentano il cuore dell’economia locale in molte regioni italiane. La possibilità di accedere a questa procedura offre a queste imprese una chance concreta di risanamento, valorizzando le loro potenzialità e sostenendo la continuità aziendale.

Infine, è importante sottolineare come la composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenti un segnale positivo per il mercato. La presenza di un quadro normativo che supporta il risanamento delle imprese in difficoltà favorisce un clima di fiducia e stabilità, incoraggiando gli investimenti e la crescita economica. In un periodo storico caratterizzato da grandi sfide economiche e finanziarie, avere strumenti legislativi adeguati per gestire la crisi è essenziale per garantire la resilienza e la competitività del sistema produttivo italiano.

In conclusione, la composizione negoziata della crisi d’impresa si presenta come uno strumento indispensabile per le imprese italiane nel 2024, offrendo una via d’uscita efficace, sostenibile e riservata per affrontare e superare le difficoltà finanziarie. La sua implementazione rappresenta un passo avanti significativo nella gestione della crisi d’impresa, contribuendo a mantenere vivo e dinamico il tessuto economico del paese.

Che cos’è la composizione negoziata della crisi d’impresa?

La composizione negoziata della crisi di impresa è un percorso riservato e stragiudiziale che il legislatore ha introdotto per agevolare il risanamento delle imprese in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario. Questo percorso è pensato per le imprese che, nonostante la crisi o l’insolvenza imminente, hanno le potenzialità per restare sul mercato, anche attraverso il trasferimento dell’azienda o di rami di essa.

Chi può accedere alla procedura di composizione negoziata?

Possono accedere alla procedura di composizione negoziata tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, comprese le ditte individuali e le società agricole. Il percorso è esclusivamente di tipo volontario, quindi può essere attivato solo dalle imprese che decidono di farvi ricorso.

Come si accede alla procedura di composizione negoziata?

L’accesso alla procedura avviene tramite una piattaforma unica nazionale. L’imprenditore deve presentare l’istanza di accesso attraverso questa piattaforma, che fornisce tutte le informazioni utili sulla composizione negoziata, le modalità di attivazione del percorso e i documenti da produrre. La piattaforma è composta da due aree: una “pubblica” di tipo informativo e l’altra “riservata” alle istanze formali.

Quali strumenti offre la piattaforma telematica?

La piattaforma telematica offre diversi strumenti, tra cui:

  • Un test pratico per auto-diagnosticare la situazione dell’impresa e valutare l’effettiva perseguibilità del risanamento. Inserendo alcuni dati contabili, il test consente di comprendere la sostenibilità del debito accumulato tramite i flussi finanziari futuri.
  • Una check-list (lista di controllo) per aiutare l’imprenditore a redigere un piano di risanamento affidabile e per consentire all’esperto di analizzare la coerenza del piano.
  • Un protocollo di conduzione della composizione negoziata che include le migliori pratiche per una soluzione concordata della crisi.

Chi è l’esperto indipendente e qual è il suo ruolo?

La procedura prevede la nomina di un esperto indipendente che agevoli le trattative tra l’imprenditore, i creditori e gli altri soggetti interessati. L’esperto esamina la documentazione prodotta con l’istanza e valuta la situazione dell’attività e la perseguibilità del risanamento. Convoca poi i creditori e le altre parti interessate per cercare soluzioni o per discutere le soluzioni individuate dall’imprenditore.

L’esperto sostituisce l’imprenditore nelle trattative?

No, la negoziazione resta una prerogativa dell’imprenditore per tutta la durata del percorso. L’imprenditore porta avanti le trattative personalmente, con l’eventuale ausilio dei propri consulenti. La presenza dell’esperto serve a dare forza e credibilità alla posizione dell’impresa, ma non sostituisce l’imprenditore nel dialogo con i creditori.

Come si conclude la procedura di composizione negoziata?

La procedura si conclude con il deposito della relazione finale dell’esperto, che attesta l’attività compiuta e le soluzioni emerse dalle trattative. Il deposito della relazione porta all’archiviazione della composizione negoziata.

Come avviene la nomina dell’esperto indipendente?

L’istanza di nomina dell’esperto viene presentata tramite la piattaforma telematica, allegando i documenti previsti dalla norma. La nomina è affidata a una commissione composta da tre membri designati dall’Autorità giudiziaria, dal presidente della Camera di commercio regionale e dal Prefetto. La nomina può avvenire solo tra i soggetti iscritti in elenchi formati presso le Camere di commercio capoluogo di regione.

Come viene garantita la riservatezza delle trattative?

Tutte le parti coinvolte, dall’imprenditore all’esperto, ai creditori e alle altre parti interessate, sono tenute a mantenere la riservatezza sulle notizie apprese nel corso delle trattative. La riservatezza è fondamentale per assicurare il regolare svolgimento delle trattative.

Quali misure protettive sono previste durante la composizione negoziata?

Se necessario per proteggere il patrimonio dell’imprenditore, è previsto che l’imprenditore possa ottenere misure protettive. Queste misure impediscono ai creditori di acquisire diritti di prelazione senza il consenso dell’imprenditore e di iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari. L’efficacia delle misure protettive è subordinata alla conferma o modifica delle stesse da parte del giudice.

Come si richiedono le misure protettive?

L’imprenditore può chiedere l’applicazione delle misure protettive contestualmente alla presentazione dell’istanza di nomina dell’esperto o con successiva istanza. L’istanza è pubblicata nel Registro delle imprese e dal giorno della pubblicazione i creditori non possono acquisire diritti di prelazione senza il consenso dell’imprenditore né possono iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari.

Quali sono i costi della procedura di composizione negoziata?

L’istanza di composizione negoziata prevede il versamento di un diritto di segreteria pari a € 252,00 per singola pratica, come stabilito dal Decreto 10 marzo 2022. È inoltre previsto il pagamento di € 16 come imposta di bollo.

Come si effettua il pagamento per la composizione negoziata?

Una volta completata la compilazione della pratica sulla piattaforma, il rappresentante dell’impresa deve procedere al pagamento cliccando su “Paga e Invia”. La piattaforma collega direttamente al circuito PagoPA per il pagamento. Quando il pagamento è completato, la ricevuta viene automaticamente aggiunta tra gli allegati e l’istanza può essere inviata. La piattaforma produce una comunicazione PEC automatica verso il Segretario Generale della CCIAA presso la quale l’impresa ha la sede legale.

Perché è importante la composizione negoziata per le imprese?

La composizione negoziata è fondamentale perché offre alle imprese in crisi la possibilità di risanarsi senza dover ricorrere a procedure giudiziali. Questo percorso riservato e stragiudiziale consente di mantenere la continuità aziendale, proteggere il patrimonio dell’impresa e trovare soluzioni concordate con i creditori. La presenza di un esperto indipendente garantisce la credibilità delle trattative, aumentando le possibilità di successo del risanamento.

Quali sono i vantaggi della composizione negoziata per le imprese?

I principali vantaggi della composizione negoziata sono:

  • Riservatezza delle trattative
  • Protezione del patrimonio dell’impresa
  • Coinvolgimento attivo dell’imprenditore nelle trattative
  • Possibilità di ottenere misure protettive
  • Riduzione dei costi rispetto a procedure giudiziali
  • Supporto di un esperto indipendente per agevolare le trattative

La composizione negoziata rappresenta quindi un’opportunità preziosa per le imprese che, pur trovandosi in difficoltà, hanno le potenzialità per risanarsi e continuare la propria attività.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Specializzati In Composizione Negoziata Della Crisi D’Impresa

L’importanza di avere a fianco un avvocato esperto nella Composizione Negoziata della Crisi d’Impresa non può essere sottovalutata, soprattutto in un contesto economico complesso e dinamico come quello attuale. La procedura di composizione negoziata, introdotta dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, rappresenta una risorsa preziosa per le imprese che cercano di superare le difficoltà finanziarie mantenendo la continuità operativa. Tuttavia, navigare tra le complesse normative, le procedure tecniche e le trattative con i creditori richiede competenze legali specifiche e una profonda conoscenza del diritto commerciale e fallimentare.

Un avvocato esperto in composizione negoziata della crisi d’impresa è in grado di offrire una guida essenziale in ogni fase del processo. La sua esperienza permette di comprendere appieno le opportunità e i rischi associati alla procedura, garantendo che l’impresa possa sfruttare al meglio gli strumenti legislativi a disposizione. La preparazione e la presentazione dell’istanza di nomina dell’esperto, la gestione delle trattative con i creditori, la valutazione della sostenibilità del piano di risanamento e la tutela del patrimonio dell’imprenditore sono solo alcune delle aree in cui l’assistenza legale qualificata si rivela cruciale.

In primo luogo, l’avvocato assiste l’impresa nella preparazione della documentazione necessaria per accedere alla procedura. Questo include l’elaborazione del progetto di piano di risanamento, che deve essere redatto secondo le indicazioni della check-list fornita dalla piattaforma telematica. La precisione e la completezza di questa documentazione sono fondamentali per ottenere l’approvazione dell’istanza e per garantire che il piano proposto sia realistico e attuabile. Un avvocato esperto può assicurare che tutte le informazioni rilevanti siano incluse e presentate in modo chiaro e convincente.

Durante le trattative con i creditori, l’avvocato svolge un ruolo chiave nel mediare tra le parti e nel facilitare il raggiungimento di un accordo. La sua competenza nel diritto contrattuale e nella gestione delle crisi aziendali consente di affrontare le questioni legali complesse che possono sorgere durante le negoziazioni. Inoltre, l’avvocato può identificare e proporre soluzioni creative per superare eventuali impasse, sempre con l’obiettivo di raggiungere un accordo che sia sostenibile per l’impresa e accettabile per i creditori.

La gestione delle misure protettive è un’altra area in cui l’assistenza legale è indispensabile. Le misure protettive, che possono includere la sospensione delle azioni esecutive e cautelari da parte dei creditori, sono fondamentali per permettere all’impresa di continuare a operare durante la negoziazione. L’avvocato esperto sa come presentare e sostenere l’istanza per tali misure, garantendo che l’impresa sia protetta da azioni che potrebbero compromettere il risanamento.

Un aspetto cruciale della procedura di composizione negoziata è la riservatezza. La capacità di condurre trattative in modo riservato e discreto è essenziale per evitare danni alla reputazione dell’impresa e per mantenere la fiducia dei clienti, dei fornitori e degli altri stakeholder. Un avvocato esperto comprende l’importanza della riservatezza e lavora per garantire che tutte le parti coinvolte rispettino questo principio. La sua esperienza nel gestire situazioni delicate e nel proteggere gli interessi dell’impresa contribuisce a mantenere un ambiente di negoziazione positivo e costruttivo.

La relazione finale dell’esperto, che conclude la procedura di composizione negoziata, rappresenta un documento cruciale che attesta l’attività svolta e le soluzioni emerse dalle trattative. La preparazione e la revisione di questa relazione richiedono competenze legali specifiche per garantire che tutte le attività siano documentate correttamente e che il processo sia trasparente e conforme alle normative vigenti. L’avvocato esperto assicura che la relazione finale rispetti tutti i requisiti legali e fornisca una base solida per l’archiviazione della procedura.

Inoltre, l’avvocato svolge un ruolo fondamentale nel monitorare e valutare l’andamento del piano di risanamento una volta approvato. La sua conoscenza delle dinamiche aziendali e delle normative in materia di crisi d’impresa consente di identificare tempestivamente eventuali deviazioni dal piano e di proporre le necessarie correzioni. Questo monitoraggio continuo è essenziale per garantire che l’impresa rimanga sulla strada del risanamento e possa raggiungere gli obiettivi prefissati.

La presenza di un avvocato esperto in composizione negoziata della crisi d’impresa non solo aumenta le possibilità di successo della procedura, ma fornisce anche un senso di sicurezza all’imprenditore. Affrontare una crisi aziendale è un processo stressante e complesso, che può mettere a dura prova anche i manager più esperti. Sapere di poter contare su un professionista competente e dedicato offre all’imprenditore la tranquillità necessaria per concentrarsi sulla gestione operativa dell’impresa e per prendere decisioni informate e strategiche.

In conclusione, la composizione negoziata della crisi d’impresa rappresenta un’opportunità significativa per le imprese italiane di superare le difficoltà finanziarie e di ripristinare la loro competitività. Tuttavia, per sfruttare appieno i vantaggi di questa procedura, è essenziale avere al proprio fianco un avvocato esperto, in grado di offrire una guida qualificata e un supporto strategico in ogni fase del processo. L’esperienza e la competenza dell’avvocato sono determinanti per garantire che l’impresa possa navigare con successo attraverso le complessità della composizione negoziata, proteggere i propri interessi e costruire un futuro finanziario solido e sostenibile.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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