Ditta Individuale e Crisi Da Sovraindebitamento: Come Funziona

La crisi da sovraindebitamento rappresenta un fenomeno complesso che coinvolge numerosi imprenditori italiani, specialmente quelli che hanno operato attraverso ditte individuali. La ditta individuale è una delle forme più comuni di impresa nel nostro paese, caratterizzata dalla responsabilità illimitata dell’imprenditore rispetto ai debiti contratti. Quando un’attività condotta sotto forma di ditta individuale si trova in difficoltà finanziarie, l’imprenditore rischia di essere personalmente coinvolto nel pagamento dei debiti residui, anche dopo la cessazione dell’impresa. Questa situazione di responsabilità personale può rapidamente trasformarsi in una condizione di sovraindebitamento.

Il sovraindebitamento è una condizione in cui un debitore, che può essere una persona fisica o un imprenditore, non riesce a far fronte ai propri debiti con le risorse finanziarie disponibili. Nel caso specifico delle ditte individuali, il sovraindebitamento spesso deriva da debiti legati a imposte, contributi previdenziali, finanziamenti bancari e fornitori, accumulati durante l’attività d’impresa. La situazione si complica ulteriormente se la ditta individuale ha già cessato la propria attività, lasciando l’imprenditore senza fonti di reddito stabili per affrontare i debiti pregressi.

La Legge 3/2012, conosciuta anche come “legge salvasuicidi”, è stata introdotta per offrire una soluzione a individui e imprenditori che si trovano in situazioni di sovraindebitamento. Essa prevede specifiche procedure per aiutare i debitori a gestire e risolvere i propri debiti, anche nel caso di debiti legati a ditte individuali cessate. Le procedure principali previste dalla legge sono:

  1. Accordo di Composizione della Crisi: Permette di negoziare un accordo con i creditori per ristrutturare il debito.
  2. Liquidazione del Patrimonio: Consente di mettere a disposizione tutti i beni del debitore per soddisfare i creditori.

Un terzo strumento, il Piano del Consumatore, è riservato alle persone fisiche con debiti legati al consumo e alla gestione familiare, escludendo quindi le situazioni derivanti da attività imprenditoriali.

Accordo di Composizione della Crisi: L’accordo di composizione della crisi consente al debitore di proporre ai propri creditori un piano per ristrutturare i debiti in base alle proprie possibilità finanziarie. La proposta deve essere approvata da almeno il 60% dei creditori in termini di valore e poi omologata dal tribunale. Questa procedura richiede l’assistenza di un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) che si occupa di redigere la proposta e di un professionista indipendente che verifichi la fattibilità del piano.

L’accordo di composizione della crisi offre diversi vantaggi:

  • Riduzione del Debito: È possibile ottenere sconti sui debiti residui.
  • Sospensione delle Azioni Esecutive: I creditori non possono avviare nuove azioni esecutive una volta che l’accordo è stato presentato al tribunale.
  • Mantenimento dei Beni Essenziali: L’imprenditore può mantenere alcuni beni essenziali per la continuità dell’attività.

Liquidazione del Patrimonio: La liquidazione del patrimonio, invece, è una procedura in cui il debitore mette a disposizione tutti i suoi beni per soddisfare i creditori. Dopo la liquidazione, il debitore può ottenere l’esdebitazione, liberandosi così dei debiti residui. Anche questa procedura richiede l’assistenza di un OCC e la relazione di un professionista indipendente.

La liquidazione del patrimonio presenta alcuni vantaggi specifici:

  • Liberazione dai Debiti Residui: Il debitore può ottenere l’esdebitazione anche se la liquidazione non copre tutti i debiti.
  • Sospensione delle Azioni Esecutive: Come nell’accordo di composizione, i creditori non possono avviare nuove azioni esecutive.
  • Mantenimento dei Beni Essenziali: Il debitore può mantenere alcuni beni essenziali per la propria sopravvivenza.

Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le situazioni di sovraindebitamento derivanti da ditte individuali cessate possono beneficiare della Legge 3/2012. L’accesso alle procedure dipende infatti dalla data di cessazione dell’attività e dall’ammontare complessivo dei debiti e del fatturato degli ultimi tre anni, in relazione ai requisiti di fallibilità.

Requisiti di Fallibilità: Una ditta individuale è soggetta a fallimento se soddisfa contemporaneamente queste condizioni:

  1. Ammontare Complessivo dei Debiti: Superiore a 500.000 euro.
  2. Fatturato negli Ultimi 3 Anni: Superiore a 300.000 euro all’anno.
  3. Attività Patrimoniali: Superiori a 200.000 euro.

Se una ditta individuale soddisfa i requisiti di fallibilità, non può accedere alle procedure previste dalla Legge 3/2012 ed è soggetta a fallimento. Pertanto, è fondamentale che sia passato almeno un anno dalla cessazione dell’attività e che il debito complessivo sia inferiore a 500.000 euro. In caso contrario, l’imprenditore potrebbe ancora essere dichiarato fallito.

Coinvolgimento dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC): Un elemento centrale nella gestione delle procedure di sovraindebitamento è il ruolo dell’OCC. Questo organismo è responsabile di assistere il debitore nella preparazione della proposta e nella redazione della documentazione necessaria. L’OCC funge da intermediario tra il debitore e i creditori, garantendo che la proposta sia equa e fattibile. Inoltre, monitora l’attuazione del piano di pagamento o della liquidazione, assicurando che il debitore rispetti gli impegni presi.

Relazione del Professionista Indipendente: La relazione di un professionista indipendente è un altro elemento chiave delle procedure previste dalla Legge 3/2012. Questa relazione deve attestare la fattibilità del piano di ristrutturazione o della liquidazione e verificare la veridicità dei dati forniti dal debitore. Senza una relazione positiva, il tribunale non può omologare l’accordo o approvare la liquidazione.

Ruolo dell’Avvocato nella Gestione del Sovraindebitamento: La gestione del sovraindebitamento richiede competenze legali e finanziarie specifiche, ed è qui che un avvocato specializzato può fare la differenza. Un avvocato esperto in sovraindebitamento può fornire una valutazione preliminare della situazione finanziaria dell’imprenditore, aiutandolo a scegliere la procedura più adatta tra accordo di composizione della crisi e liquidazione del patrimonio. Inoltre, può negoziare direttamente con i creditori per ottenere il consenso necessario e assicurarsi che tutti i documenti siano completi e accurati per l’omologazione.

In conclusione, la Legge 3/2012 offre una via d’uscita alle ditte individuali in crisi da sovraindebitamento, ma l’accesso a queste procedure richiede una comprensione dettagliata delle normative e delle condizioni legali. Un avvocato specializzato può fornire il supporto necessario per navigare con successo queste procedure, negoziare con i creditori e garantire che il debitore possa ripartire senza l’onere dei debiti pregressi.

Ma andiamo nei dettagli con domande e risposte.

Come Funziona Il Sovraindebitamento nelle Ditte Individuali

Cos’è il sovraindebitamento?

Il sovraindebitamento è una situazione in cui una persona fisica, un imprenditore o una ditta individuale non riesce a far fronte ai propri debiti con le risorse finanziarie disponibili. Questo stato può derivare da una gestione inefficace delle finanze, dalla perdita di clienti importanti, o da eventi economici sfavorevoli.

Quali sono le principali cause del sovraindebitamento nelle ditte individuali?

Le principali cause sono:

  • Debiti con l’Agenzia delle Entrate e con gli Enti Previdenziali: Spesso dovuti a tasse, tributi e contributi non pagati.
  • Finanziamenti e Prestiti Bancari: Debiti contratti con banche per finanziamenti e linee di credito.
  • Fornitori Privati: Debiti derivanti da fatture non pagate a fornitori di beni o servizi.

Cosa accade ai debiti dopo la cessazione dell’attività di una ditta individuale?

Quando una ditta individuale cessa la propria attività, i debiti pregressi non scompaiono. L’imprenditore continua a essere personalmente responsabile per il pagamento dei debiti, anche dopo la cessazione. Questo può generare situazioni di sovraindebitamento che possono essere affrontate attraverso le procedure previste dalla Legge 3/2012.

La Legge 3/2012 e Sovraindebitamento

Cosa prevede la Legge 3/2012 per le ditte individuali in sovraindebitamento?

La Legge 3/2012 offre due strumenti principali per le ditte individuali in sovraindebitamento:

  1. Accordo di Composizione della Crisi: Consente di negoziare un accordo con i creditori per ristrutturare il debito.
  2. Liquidazione del Patrimonio: Permette di liquidare tutti i beni dell’impresa per soddisfare i creditori, con l’obiettivo finale di ottenere l’esdebitazione.

Cos’è l’accordo di composizione della crisi?

L’accordo di composizione della crisi è una procedura che consente al debitore di proporre ai propri creditori un piano per ristrutturare e ridurre i debiti. Il piano deve essere approvato da almeno il 60% dei creditori in valore e deve essere omologato dal tribunale.

Quali sono i requisiti per accedere all’accordo di composizione della crisi?

  • Stato di Crisi o Insolvenza: Il debitore deve essere in uno stato di crisi o insolvenza.
  • Organismo di Composizione della Crisi (OCC): Il debitore deve affidarsi a un OCC per redigere la proposta.
  • Relazione del Professionista: Una relazione di un professionista indipendente deve attestare la fattibilità del piano.

Cos’è la liquidazione del patrimonio?

La liquidazione del patrimonio è una procedura attraverso la quale il debitore mette a disposizione tutti i suoi beni per soddisfare i creditori. Dopo la liquidazione, il debitore può ottenere l’esdebitazione, liberandosi così dei debiti residui.

Quali sono i requisiti per accedere alla liquidazione del patrimonio?

  • Stato di Sovraindebitamento: Il debitore deve trovarsi in una situazione di sovraindebitamento.
  • Messa a Disposizione dei Beni: Il debitore deve mettere a disposizione tutti i suoi beni per la liquidazione.

Cos’è l’esdebitazione?

L’esdebitazione è un beneficio che consente al debitore di liberarsi dei debiti residui dopo aver completato la procedura di liquidazione del patrimonio. Questo permette al debitore di ripartire senza l’onere dei debiti pregressi.

La Procedura di Sovraindebitamento per Ditte Individuali

Quali sono i passaggi per avviare una procedura di sovraindebitamento?

La procedura comprende i seguenti passaggi:

  1. Valutazione della Situazione Finanziaria: Analisi dei debiti, delle attività e delle passività.
  2. Scelta della Procedura: Scegliere tra accordo di composizione della crisi e liquidazione del patrimonio.
  3. Coinvolgimento dell’OCC: Affidarsi a un Organismo di Composizione della Crisi per redigere la proposta.
  4. Relazione del Professionista: Redazione della relazione sulla fattibilità del piano.
  5. Presentazione della Proposta ai Creditori: Proposta dell’accordo o della liquidazione ai creditori.
  6. Omologazione da Parte del Tribunale: Omologazione dell’accordo o apertura della liquidazione.
  7. Attuazione del Piano: Implementazione del piano di pagamento o della liquidazione.
  8. Esdebitazione: Liberazione dai debiti residui dopo il completamento della procedura.

Quali sono le tempistiche delle procedure di sovraindebitamento di una ditta individuale?

  • Accordo di Composizione della Crisi: Generalmente tra 4 e 6 anni.
  • Liquidazione del Patrimonio: Circa 4 anni.

Quali Sono Le Differenze tra Accordo di Composizione e Liquidazione del Patrimonio

Quali sono le principali differenze tra l’accordo di composizione della crisi e la liquidazione del patrimonio?

  1. Accordo di Composizione della Crisi:
    • Richiede l’approvazione del 60% dei creditori.
    • Il debitore mantiene alcuni beni.
    • Il pagamento avviene attraverso un piano concordato.
  2. Liquidazione del Patrimonio:
    • Non richiede il consenso dei creditori.
    • Tutti i beni sono liquidati per soddisfare i creditori.
    • Il debitore può ottenere l’esdebitazione anche se la liquidazione non copre tutti i debiti.

Quale procedura è più vantaggiosa per una ditta individuale cessata?

Dipende dalla situazione specifica del debitore. Se il debitore ha ancora risorse finanziarie e può ottenere il consenso dei creditori, l’accordo di composizione della crisi può essere più vantaggioso. Tuttavia, se il debitore non ha risorse sufficienti o non può ottenere il consenso dei creditori, la liquidazione del patrimonio può essere la soluzione migliore.

Quali Sono I Requisiti di Fallibilità e Applicabilità della Legge 3/2012

Quali sono i requisiti di fallibilità per una ditta individuale?

Una ditta individuale è soggetta a fallimento se soddisfa contemporaneamente queste condizioni:

  1. Ammontare Complessivo dei Debiti: Superiore a 500.000 euro.
  2. Fatturato negli Ultimi 3 Anni: Superiore a 300.000 euro all’anno.
  3. Attività Patrimoniali: Superiori a 200.000 euro.

Come incidono i requisiti di fallibilità sull’accesso alla Legge 3/2012?

Se una ditta individuale soddisfa i requisiti di fallibilità, non può accedere alle procedure previste dalla Legge 3/2012 ed è soggetta a fallimento. Pertanto, è fondamentale che sia passato almeno un anno dalla cessazione dell’attività e che il debito complessivo sia inferiore a 500.000 euro.

Cosa accade se la ditta individuale è cessata da meno di un anno?

Se la ditta individuale è cessata da meno di un anno, il debitore potrebbe ancora essere soggetto a fallimento e quindi non può accedere alla Legge 3/2012. È necessario attendere almeno un anno dalla cessazione dell’attività.

L’Applicazione della Legge 3/2012 alle Società di Persone

La Legge 3/2012 si applica anche alle società di persone?

Sì, la Legge 3/2012 si applica anche alle società di persone, come le società in nome collettivo (SNC) e le società in accomandita semplice (SAS). I soci sono comunque responsabili personalmente per i debiti della società, quindi possono beneficiare delle procedure previste dalla legge.

Come funziona la procedura di sovraindebitamento per le società di persone?

La procedura è simile a quella per le ditte individuali:

  1. Valutazione Finanziaria: Analisi dei debiti e delle attività.
  2. Scelta della Procedura: Accordo di composizione della crisi o liquidazione del patrimonio.
  3. Coinvolgimento dell’OCC: Affidamento a un Organismo di Composizione della Crisi.
  4. Relazione del Professionista: Relazione sulla fattibilità del piano.
  5. Proposta ai Creditori: Presentazione dell’accordo o della liquidazione.
  6. Omologazione da Parte del Tribunale: Omologazione dell’accordo o apertura della liquidazione.
  7. Attuazione del Piano: Implementazione del piano o della liquidazione.
  8. Esdebitazione: Liberazione dai debiti residui dopo il completamento della procedura.

Cosa accade ai soci di una società di persone in sovraindebitamento?

I soci sono personalmente responsabili per i debiti della società. Pertanto, possono accedere alle procedure previste dalla Legge 3/2012 per gestire il sovraindebitamento.

Il Ruolo dell’Avvocato nella Gestione del Sovraindebitamento

Perché è importante avere un avvocato specializzato nella gestione del sovraindebitamento?

Un avvocato specializzato può fornire assistenza in diversi modi:

  • Valutazione della Situazione Finanziaria: Identifica la procedura più adatta.
  • Negoziazione con i Creditori: Media tra il debitore e i creditori per ottenere il consenso.
  • Preparazione della Documentazione: Gestisce la preparazione della proposta e della relazione professionale.
  • Rappresentanza Legale: Rappresenta il debitore in tribunale durante l’omologazione.

In quali fasi della procedura è fondamentale l’assistenza legale?

  • Analisi Preliminare: Valutare la fattibilità dell’accordo o della liquidazione.
  • Negoziazione con i Creditori: Raggiungere il consenso necessario.
  • Presentazione e Omologazione: Assicurare che la proposta sia completa e conforme.

Quali sono i benefici per una ditta individuale nell’avere un avvocato specializzato?

  1. Evitare Errori Procedurali: Assicura il rispetto delle scadenze e dei requisiti legali.
  2. Massimizzare la Protezione dei Beni: Minimizza l’impatto del pignoramento.
  3. Ottenere la Migliore Soluzione: Identifica la soluzione di sovraindebitamento più appropriata.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Legge 3/2012 e Sovraindebitamento Di Ditte Individuali

La gestione del sovraindebitamento è una delle sfide più ardue che un imprenditore di una ditta individuale può affrontare, e l’importanza di avere al proprio fianco un avvocato esperto in questo campo non può essere sottolineata abbastanza. Il sovraindebitamento non è solo una questione di numeri, ma una situazione che coinvolge aspetti legali, finanziari e, soprattutto, personali. L’imprenditore spesso si trova in una posizione difficile, schiacciato dal peso dei debiti, delle azioni esecutive e della possibile perdita del proprio patrimonio personale. In un contesto così complesso, l’assistenza di un legale specializzato può fare la differenza tra una soluzione positiva e la rovina finanziaria.

Un avvocato esperto in ditta individuale e crisi da sovraindebitamento è in grado di offrire una consulenza completa e strategica per affrontare le sfide legate alla gestione del debito. In primo luogo, un legale specializzato è fondamentale per comprendere appieno la situazione finanziaria dell’imprenditore e valutare le opzioni disponibili. La Legge 3/2012, con le sue procedure di accordo di composizione della crisi e liquidazione del patrimonio, offre strumenti preziosi per gestire i debiti pregressi e ottenere l’esdebitazione, ma accedervi richiede un’analisi accurata dei requisiti e delle condizioni legali.

Un avvocato specializzato può innanzitutto esaminare la situazione finanziaria dell’imprenditore e determinare se la ditta individuale soddisfa o meno i requisiti di fallibilità. Questa valutazione preliminare è fondamentale per stabilire se l’imprenditore può accedere alle procedure di sovraindebitamento previste dalla Legge 3/2012 o se è soggetto a procedure fallimentari. Inoltre, un legale esperto può guidare l’imprenditore nella scelta tra l’accordo di composizione della crisi e la liquidazione del patrimonio, valutando attentamente i vantaggi e le limitazioni di ciascuna opzione in base alla situazione specifica.

Nell’accordo di composizione della crisi, l’imprenditore può proporre ai creditori un piano di ristrutturazione del debito che deve essere approvato da almeno il 60% dei creditori in valore e omologato dal tribunale. Questa procedura richiede una negoziazione attenta con i creditori, un aspetto in cui l’assistenza di un avvocato è cruciale. Un legale specializzato può mediare tra l’imprenditore e i creditori, affrontando le loro preoccupazioni e cercando di ottenere il consenso necessario per l’approvazione dell’accordo. La capacità di negoziare efficacemente e di strutturare un piano realistico e sostenibile può fare la differenza tra il successo e il fallimento dell’accordo.

Nel caso della liquidazione del patrimonio, un avvocato esperto può aiutare l’imprenditore a mettere a disposizione tutti i suoi beni per soddisfare i creditori, assicurando che la procedura sia gestita in modo trasparente ed equo. La liquidazione del patrimonio consente all’imprenditore di ottenere l’esdebitazione, liberandosi dei debiti residui e potendo così ripartire senza il peso delle passività pregresse. Tuttavia, questa procedura richiede una documentazione accurata e la presentazione di una relazione dettagliata da parte di un professionista indipendente. Un avvocato specializzato può assicurarsi che tutti i documenti siano completi e corretti, rappresentando l’imprenditore in tribunale durante l’apertura della liquidazione e supervisionando il processo fino all’esdebitazione.

Oltre all’aspetto legale e procedurale, un avvocato esperto in ditta individuale e crisi da sovraindebitamento fornisce anche un supporto strategico all’imprenditore, aiutandolo a prendere decisioni informate e a pianificare la gestione del debito in modo efficace. L’esperienza di un avvocato specializzato consente di identificare le opportunità per ridurre il carico del debito, sfruttando al massimo gli strumenti legali disponibili. Inoltre, un legale esperto può offrire consigli pratici su come migliorare la gestione finanziaria dell’impresa, evitando di incorrere in nuovi debiti insostenibili e sviluppando strategie per rafforzare la sostenibilità a lungo termine dell’azienda.

È importante sottolineare che la gestione del sovraindebitamento richiede un approccio personalizzato e strategico. Ogni situazione è unica e richiede una soluzione su misura. Un avvocato specializzato sa come analizzare le circostanze specifiche dell’imprenditore, considerando la natura dei debiti, le risorse disponibili e le prospettive future. Questa analisi consente di sviluppare una strategia di gestione del debito che sia realistica e sostenibile, aumentando le possibilità di successo nelle procedure di sovraindebitamento.

Un altro aspetto cruciale è la capacità di prevenire ulteriori problemi finanziari. Un avvocato specializzato può aiutare l’imprenditore a identificare i fattori che hanno contribuito alla crisi finanziaria e a sviluppare misure preventive per evitare che si ripetano in futuro. Ciò può includere consigli su come diversificare le fonti di reddito, migliorare la gestione dei flussi di cassa o ridurre le spese non essenziali. Questo tipo di consulenza è inestimabile per garantire che l’imprenditore non solo sopravviva alla crisi attuale, ma possa anche prosperare e crescere in futuro.

La rapida evoluzione delle normative e delle interpretazioni giurisprudenziali in materia di sovraindebitamento rende indispensabile l’assistenza di un avvocato sempre aggiornato sulle ultime modifiche legislative e sulle sentenze dei tribunali. Le leggi cambiano spesso e le interpretazioni giurisprudenziali possono variare notevolmente, influenzando le opportunità legali disponibili per l’imprenditore. Un avvocato specializzato può garantire che l’imprenditore sia sempre informato sulle migliori strategie legali da adottare, assicurando che la gestione del sovraindebitamento sia conforme alle leggi vigenti e alle migliori pratiche del settore.

Infine, è importante ricordare che il sovraindebitamento non è solo una questione finanziaria, ma anche una sfida emotiva e personale. L’imprenditore si trova spesso sotto una pressione considerevole, con il timore costante di perdere il proprio patrimonio e la propria attività. Sapere di avere un avvocato esperto al proprio fianco offre un senso di sicurezza e sollievo, consentendo all’imprenditore di concentrarsi sul risanamento dell’impresa e sulla propria tranquillità. Un avvocato specializzato non è solo un consulente legale, ma anche un alleato fidato che può offrire supporto morale e incoraggiamento in un periodo di grande incertezza.

In conclusione, la gestione del sovraindebitamento di una ditta individuale richiede competenze legali, finanziarie e strategiche specifiche. Un avvocato esperto in ditta individuale e crisi da sovraindebitamento può offrire una guida preziosa in ogni fase del processo, dalla valutazione preliminare della situazione finanziaria alla negoziazione con i creditori, dalla preparazione della documentazione alla rappresentanza legale in tribunale. In un periodo di sfide economiche senza precedenti, avere al proprio fianco un avvocato esperto non è solo una scelta prudente, ma una necessità imprescindibile per qualsiasi imprenditore che voglia superare la crisi e tornare a crescere.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

Qui una delle testimonianze positive del lavoro dell’Avvocato Monardo, specializzato in legge 3/2012 e sovraindebitamento di ditte individuali.

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Disclaimer: Le opinioni espresse in questo articolo riflettono il punto di vista personale degli Autori, maturato sulla base della loro esperienza professionale. Non devono essere considerate come consulenza tecnica o legale. Per chiarimenti specifici o ulteriori informazioni, si consiglia di contattare direttamente il nostro studio. Si invita a tenere presente che l’articolo fa riferimento al contesto normativo vigente alla data di redazione, poiché leggi e interpretazioni giuridiche possono cambiare nel tempo. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per un utilizzo inappropriato delle informazioni contenute in queste pagine.
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Giuseppe Monardo

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