Come Posso Non Pagare I Debiti? Risponde L’Avvocato

Nell’attuale contesto economico, sempre più persone si trovano a dover fronteggiare situazioni debitorie complesse e stressanti. Questo articolo di Studio Monardo esplorerà le opzioni legali per gestire e potenzialmente eliminare i debiti, senza incappare in pratiche illegali o rischiose. Il problema del debito, infatti, non riguarda solo una piccola frazione della popolazione, ma interessa milioni di individui che quotidianamente si scontrano con la dura realtà delle proprie finanze.

Soprattutto in tempi di incertezza economica, la domanda su come affrontare i debiti in modo legale e senza rischi diventa sempre più rilevante. Molte persone si chiedono se esista un metodo per non pagare i debiti senza subire conseguenze legali, o come gestire il peso crescente delle rate e delle responsabilità finanziarie. L’incertezza porta spesso a soluzioni affrettate o a consigli discutibili, che possono aggravare la situazione piuttosto che risolverla.

Questo articolo mira a fornire un quadro chiaro delle opzioni legali disponibili per chi si trova ad affrontare debiti insostenibili. Saranno esaminati casi e situazioni comuni, insieme alle leggi e ai processi che possono offrire una via d’uscita legale e dignitosa. Verranno inoltre smontate alcune false credenze e strategie rischiose che purtroppo vengono spesso suggerite da persone poco informate o malintenzionate.

Esploreremo dettagliatamente la Legge 3 del 2012, nota anche come “legge salva suicidi”, che rappresenta una svolta significativa nella gestione del sovraindebitamento in Italia. Questa legge offre un percorso legale per eliminare i debiti attraverso un piano di ristrutturazione approvato da un tribunale, consentendo così agli individui di ricominciare senza il peso insopportabile dei debiti.

Cercheremo poi di capire come funziona effettivamente questo sistema e quali sono i passaggi da seguire per usufruire di tale opportunità. L’obiettivo è fornire un’informazione accurata e approfondita per aiutare chi si trova in difficoltà a trovare una soluzione legale e onorevole alla propria situazione debitoria.

In questo modo, speriamo di offrire un punto di vista autorevole e rassicurante su un argomento che tocca la vita di molte persone, fornendo strumenti e consigli pratici per affrontare i debiti in modo responsabile e informato.

Ora partiamo dal passo più importante, ovvero cosa non fare in caso di debiti.

Cosa NON Fare in Caso di Debiti
Quando ci si trova di fronte a una situazione debitoria, è fondamentale agire con prudenza e conoscenza. Ci sono specifiche azioni e comportamenti che dovrebbero essere evitati per non aggravare ulteriormente la situazione o incorrere in complicazioni legali. Esaminiamo alcuni dei passi falsi più comuni che i debitori dovrebbero evitare:

1. Ignorare il Problema

  • Ignorare le comunicazioni o le richieste di pagamento non farà sparire i debiti. Al contrario, questa strategia può portare a conseguenze legali più severe, come l’aumento di sanzioni o l’avvio di procedure di pignoramento.

2. Accumulare Nuovi Debiti

  • Ricorrere a nuovi prestiti per pagare debiti esistenti può creare un circolo vizioso di indebitamento. È importante valutare attentamente la propria situazione finanziaria prima di assumere nuovi impegni di pagamento.

3. Omissione di Pagamenti Senza Comunicare

  • Non pagare le rate senza informare i creditori o senza cercare una negoziazione può peggiorare la situazione. Una comunicazione aperta con i creditori può, invece, aprire la strada a soluzioni concordate, come piani di rientro o rateizzazione del debito.

4. Trasferimento di Beni a Terzi

  • Trasferire beni a familiari o amici per eludere possibili pignoramenti è una pratica illegale e può avere gravi conseguenze legali. Tali azioni sono spesso facilmente individuabili dagli enti di riscossione e possono aggravare la posizione del debitore.

5. Prendere Decisioni Senza Consulenza

  • Affrontare i debiti senza la consulenza di un professionista può portare a decisioni mal informate. È sempre consigliabile cercare il supporto di consulenti finanziari o legali che possano offrire una strategia personalizzata e informata.

6. Utilizzo Improprio di Prestiti o Carte di Credito

  • Fare affidamento eccessivo su prestiti o carte di credito per coprire le spese quotidiane può aumentare il rischio di ulteriore indebitamento. È importante creare e attenersi a un budget realistico.

7. Non Esplorare Opzioni Legali

  • Molti debitori non sono consapevoli delle opzioni legali disponibili, come la Legge 3/2012, che offre soluzioni di ristrutturazione del debito. Informarsi e valutare tutte le opzioni legali disponibili è cruciale.

In sintesi, affrontare i debiti richiede un approccio equilibrato, che eviti decisioni affrettate, azioni illegali o strategie controproducenti. Mantenere una comunicazione aperta con i creditori, cercare consulenza professionale e esplorare le opzioni legali sono passi essenziali per una gestione efficace del debito e per trovare una via d’uscita onorevole e legale dalla situazione debitoria.

Ora passiamo ad un dettaglio specifico molto importante, ovvero il significa di sovraindebitamento.

Cosa Significa Essere Sovraindebitati
Trovarsi in una situazione di sovraindebitamento può essere un’esperienza travolgente, dove le uscite superano in modo significativo le entrate, rendendo impossibile per il debitore far fronte a tutti i suoi obblighi finanziari. È importante comprendere cosa significa essere sovraindebitati e quali sono le strategie per affrontare questa situazione.

Definizione di Sovraindebitamento

  • Il sovraindebitamento si verifica quando un individuo o una famiglia accumula debiti tali da non poterli rimborsare con il proprio reddito e patrimonio disponibile. Questa situazione può essere causata da vari fattori, come spese impreviste, perdita di lavoro, malattia, o semplicemente cattiva gestione delle finanze.

Impatto del Sovraindebitamento

  • Il sovraindebitamento non incide solo sulla sfera finanziaria, ma può anche avere serie ripercussioni psicologiche, come stress e ansia, influenzando negativamente la qualità della vita.

Strategie di Gestione del Sovraindebitamento

  1. Valutazione Accurata della Situazione Finanziaria: Il primo passo è avere una chiara comprensione della propria situazione finanziaria. Questo include l’analisi di tutti i debiti, entrate e spese.
  2. Piano di Rimborso e Budgeting: Sviluppare un piano di rimborso realistico e un budget mensile può aiutare a gestire meglio le spese e a ridurre gradualmente i debiti.
  3. Consulenza e Assistenza Professionale: Cercare la consulenza di un esperto finanziario o legale può offrire soluzioni su come gestire il debito. I professionisti possono aiutare a negoziare con i creditori, a ristrutturare i debiti o a esplorare opzioni legali come la Legge 3/2012 per il sovraindebitamento.
  4. Prioritizzazione dei Debiti: Identificare quali debiti pagare per primi, in genere quelli con tassi di interesse più alti o conseguenze legali più severe, è una tattica importante nella gestione del debito.
  5. Evitare Nuovi Debiti: Durante il processo di risanamento del debito, è essenziale evitare di accumulare nuovi debiti, che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.

Soluzioni Legalmente Riconosciute

  • In Italia, la Legge 3/2012 offre un percorso legale per i sovraindebitati, consentendo loro di accedere a procedure come la ristrutturazione del debito o l’esdebitazione. Questo può includere l’elaborazione di un piano di rientro sostenibile approvato dal tribunale.

In conclusione, affrontare il sovraindebitamento richiede un approccio proattivo e informazioni accurate. Capire le proprie opzioni, esplorare soluzioni legali e lavorare per un piano di rimborso sostenibile sono passi cruciali per uscire da questa situazione. Anche se il cammino può sembrare difficile, con la giusta guida e gli strumenti adeguati, è possibile trovare una via d’uscita dal sovraindebitamento e lavorare verso una stabilità finanziaria futura.

Ora passiamo ad una delle domande più comuni, ovvero quella se posso liberarmi dai debiti senza pagare.

Posso Uscire dai Debiti senza Pagare i Creditori?
Affrontare un debito può essere una sfida imponente e in alcuni casi, i debitori possono cercare vie per uscire dai debiti senza effettivamente pagare i creditori. Tuttavia, è fondamentale approcciare questa situazione con un’intesa chiara della legalità e della moralità delle diverse opzioni disponibili.

1. La Realistica Possibilità di Non Pagare i Debitori

  • In teoria, ci sono scenari legali in cui un debitore può vedersi cancellare i propri debiti, ma questi casi sono circoscritti e regolamentati da precise norme legali. Ad esempio, la Legge sul Sovraindebitamento (Legge 3/2012 in Italia) permette, in certe condizioni, di accedere a procedure di ristrutturazione del debito o addirittura all’esdebitazione.

2. Esdebitazione: Una Soluzione Legale

  • L’esdebitazione è una procedura che, in seguito a una serie di valutazioni e approvazioni da parte di un tribunale, può condurre all’annullamento dei debiti per coloro che sono assolutamente incapaci di pagarli. Questo processo è tuttavia regolamentato strettamente e richiede il rispetto di specifici criteri di ammissibilità.

3. Implicazioni Morali ed Etiche

  • È importante considerare le implicazioni morali ed etiche di non pagare i debitori. I debiti sono impegni finanziari che hanno conseguenze non solo per i singoli individui, ma anche per il sistema economico nel suo complesso.

4. Conseguenze a Lungo Termine per il Creditore

  • La decisione di non pagare i debiti può avere un impatto significativo sul proprio punteggio creditizio e sulla possibilità di ottenere futuri finanziamenti. Inoltre, può portare a complicazioni legali e alla perdita della fiducia da parte dei creditori.

5. Alternative Consigliate

  • Prima di considerare la possibilità di non pagare i debiti, è consigliabile esplorare tutte le altre opzioni, come la rinegoziazione dei termini del debito con i creditori, piani di ristrutturazione del debito o la consulenza con esperti in gestione del debito.

In conclusione, la possibilità di “uscire dai debiti senza pagare i creditori” non è una soluzione da prendere alla leggera e deve essere considerata solo entro i limiti della legalità e dopo un’attenta valutazione di tutte le alternative disponibili. La gestione responsabile e consapevole dei propri debiti non solo è fondamentale per mantenere l’integrità personale e finanziaria, ma è anche un aspetto cruciale per il funzionamento equo e sostenibile dell’intero sistema economico.

Ora invece concentriamoci sul concetto di prescrizione del debito.

Come Funziona Prescrizione dei Debiti
La prescrizione dei debiti è un argomento cruciale per coloro che stanno affrontando difficoltà finanziarie, poiché rappresenta una delle vie legali attraverso cui un debito può essere estinto. Comprendere la prescrizione dei debiti significa avere una conoscenza fondamentale dei termini e delle condizioni sotto cui un debito non è più legalmente esigibile.

Cos’è la Prescrizione dei Debiti

  • La prescrizione dei debiti si riferisce al processo legale attraverso il quale, dopo un certo periodo di tempo, un debitore non è più legalmente obbligato a pagare un debito. Questo periodo varia in base al tipo di debito e alla legislazione specifica.

Termini di Prescrizione

  • In Italia, per esempio, i termini di prescrizione variano in base alla natura del debito. Le tasse e i contributi previdenziali hanno solitamente un termine di prescrizione di 10 anni, mentre per altri tipi di debiti, come quelli relativi a bollette o servizi, il periodo può essere di 5 anni o meno.
  • È importante notare che certe azioni, come l’emissione di un nuovo avviso di pagamento o un riconoscimento del debito da parte del debitore, possono interrompere o “azzerare” il periodo di prescrizione, iniziando un nuovo ciclo.

Come Funziona la Prescrizione

  • La prescrizione non cancella automaticamente il debito, ma impedisce ai creditori di intraprendere azioni legali per recuperarlo. Tuttavia, il creditore può ancora tentare di recuperare il debito attraverso solleciti o trattative fuori dal contesto giudiziario.

Riconoscimento del Debito e Interruzione della Prescrizione

  • Un punto critico nella prescrizione dei debiti è il riconoscimento del debito da parte del debitore. Se un debitore riconosce esplicitamente il debito, ad esempio effettuando un pagamento parziale o firmando un accordo, il termine di prescrizione può essere interrotto e ricominciare da capo.

Strategie Legali per Gestire la Prescrizione

  • I debitori dovrebbero valutare attentamente la loro situazione debitoria rispetto ai termini di prescrizione applicabili. In caso di debiti prescritti, è possibile difendersi legalmente in caso di azioni giudiziarie intraprese dai creditori.
  • La consulenza legale può essere fondamentale per comprendere la propria posizione e per formulare una strategia adeguata alla luce della prescrizione.

In conclusione, la prescrizione dei debiti è una componente importante della legislazione che può offrire una soluzione legale per coloro che si trovano ad affrontare debiti antichi e insostenibili. La chiave sta nel comprendere i termini specifici di prescrizione e nel gestire la situazione debitoria in modo informato e strategico, sempre nel rispetto della legge e delle proprie responsabilità finanziarie.

Ora passiamo ad uno degli abbagli più comuni, ovvero il mito delle raccomandate non ritirate.

Il Mito delle Raccomandate non Ritirate
Uno dei miti più diffusi e persistenti quando si tratta di debiti è quello relativo all’efficacia di non ritirare le lettere raccomandate. Molti credono erroneamente che evitare il ritiro di una raccomandata possa in qualche modo arrestare o rallentare un processo legale o una richiesta di pagamento. Tuttavia, è importante sfatare questo mito e comprendere la realtà legale dietro la consegna e il rifiuto delle raccomandate.

Mito: Evitare di Ritirare Raccomandate Ferma le Azioni Legali

  • Molti debitori pensano che ignorare o non ritirare una raccomandata dalla posta possa impedire che un’azione legale proceda contro di loro. Questa convinzione si basa sull’idea che se non si prende conoscenza formale di un atto o di una comunicazione, questa non abbia effetto legale.

Realtà: L’Inefficacia del Rifiuto delle Raccomandate

  • In realtà, il rifiuto di ritirare una raccomandata non ferma il processo legale o le azioni di recupero dei creditori. Le procedure legali e amministrative continuano indipendentemente dal ritiro o meno delle comunicazioni.
  • Nel caso di procedure legali, come quelle relative alle cartelle esattoriali o ad altri tipi di debiti, gli atti e le comunicazioni hanno valore e diventano efficaci dalla data in cui vengono inviati o depositati, non dalla data in cui il destinatario ne prende effettiva conoscenza.

Conseguenze del Rifiuto di Ricevere Raccomandate

  • Ignorare o rifiutare di ritirare una raccomandata può portare a conseguenze negative. Il debitore può perdere l’opportunità di rispondere tempestivamente a una richiesta di pagamento, a un avviso di accertamento o a un’azione legale, limitando le proprie opzioni di difesa o di negoziazione.
  • Inoltre, il mancato ritiro non impedisce ai creditori o agli enti pubblici di procedere con le loro azioni. Spesso, si ricorre a metodi alternativi per garantire la consegna legale degli atti, come la pubblicazione sul sito dell’ente o la consegna tramite ufficiale giudiziario.

La Necessità di Affrontare Attivamente i Debiti

  • Invece di evitare le comunicazioni, è molto più efficace affrontare attivamente la situazione debitoria. Ciò include aprire e leggere le comunicazioni ricevute, informarsi sulle proprie opzioni legali, cercare una consulenza professionale e, se necessario, intraprendere azioni per negoziare o contestare le richieste di pagamento.

In sintesi, il mito di fermare le procedure legali evitando di ritirare le raccomandate è non solo infondato, ma può anche essere dannoso. Ignorare le comunicazioni non elimina i debiti né ferma le azioni dei creditori. Una gestione proattiva e informata dei debiti è sempre la strategia migliore.

Ora passiamo ad uno degli errori comuni ovvero la fuga dai crediti ed altri metodi non leciti per affrontare il debito.

Fuga dai Creditori e Metodi Illeciti: Cosa Non Fare
Affrontare i debiti può essere una situazione stressante e, in alcuni casi, può portare a considerare soluzioni disperate come la fuga dai creditori o l’adozione di metodi illeciti. Tuttavia, è fondamentale comprendere che tali azioni non solo sono controproducenti, ma possono anche avere gravi conseguenze legali e morali.

1. Fuga dai Creditori

  • Tentare di sfuggire ai propri obblighi finanziari, evitando i contatti con i creditori o nascondendo i propri beni, non è una soluzione sostenibile. I creditori hanno a disposizione diversi strumenti legali per rintracciare i debitori e i loro beni, e ignorarli può solo peggiorare la situazione.

2. Trasferimento Illecito di Beni

  • Alcuni debitori possono essere tentati di trasferire i propri beni ad amici o parenti per eludere un pignoramento o altre azioni legali. Questo è considerato un trasferimento fraudolento e può essere sanzionato penalmente.

3. Dichiarazioni False o Omissive

  • Fornire informazioni false o omissive ai creditori o in documentazioni legali per nascondere la reale situazione finanziaria è un comportamento illegale. Ciò può includere il mancato aggiornamento delle informazioni finanziarie o la dissimulazione di beni.

4. Conseguenze Legali

  • L’adozione di metodi illeciti per evitare il pagamento dei debiti può avere serie conseguenze legali, comprese azioni penali, sanzioni civili e la perdita di credibilità, che può danneggiare ulteriormente la situazione finanziaria e reputazionale del debitore.

5. Approcci Consigliati

  • Invece di cercare vie di fuga o adottare metodi illeciti, è consigliabile affrontare i problemi debitori in maniera trasparente e legale. Ciò può includere la negoziazione con i creditori, la ricerca di consulenza legale e finanziaria, e l’esplorazione di soluzioni come piani di ristrutturazione del debito o procedure di esdebitazione, se applicabili.

6. Importanza della Responsabilità e Trasparenza

  • Mantenere un approccio responsabile e trasparente nella gestione dei debiti è essenziale non solo per evitare conseguenze legali, ma anche per costruire una base solida per risolvere la situazione debitoria in modo sostenibile e onorevole.

In conclusione, le soluzioni di breve termine come la fuga dai creditori o l’adozione di metodi illeciti sono estremamente rischiose e controproducenti. Affrontare i debiti con integrità, responsabilità e un’adeguata consulenza legale è l’unico modo per trovare una soluzione sostenibile e legale ai problemi finanziari.

Ora invece concentriamoci sulla vera via d’uscita: la legge 3/2012.

La Legge 3 del 2012
La Legge 3 del 2012, conosciuta anche come “legge sul sovraindebitamento”, rappresenta un cambiamento significativo nel diritto italiano per quanto riguarda la gestione delle situazioni di debito grave e insolvenza. Questa legge offre ai soggetti sovraindebitati, che non sono fallibili in quanto non rientrano nella categoria degli imprenditori commerciali, una possibilità legale di affrontare e risolvere la loro condizione debitoria.

Obiettivi della Legge 3 del 2012

  • La legge mira a fornire strumenti per consentire ai debitori non fallibili di ristrutturare i propri debiti. Questo include sia privati cittadini che piccoli imprenditori, che possono trovarsi in difficoltà finanziarie non gestibili con le proprie risorse.

Procedure Previste dalla Legge

  1. Piano del Consumatore: Questa procedura permette ai debitori di presentare un piano di ristrutturazione dei debiti, che deve essere realistico e sostenibile, per il pagamento graduale o parziale dei debiti.
  2. Accordo con i Creditori: Una procedura alternativa prevede la negoziazione di un accordo di ristrutturazione con i creditori, che deve essere approvato da una maggioranza qualificata e ratificato dal tribunale.
  3. Liquidazione del Patrimonio: In casi dove non sia possibile una ristrutturazione, i debitori possono optare per la liquidazione del proprio patrimonio, con la distribuzione del ricavato tra i creditori.

Ruolo del Giudice

  • Il tribunale gioca un ruolo cruciale in queste procedure, valutando la fattibilità e l’equità dei piani proposti e assicurando che i diritti sia dei debitori che dei creditori siano protetti.

Esdebitazione

  • Un elemento importante della legge è la possibilità di esdebitazione, ovvero la cancellazione dei debiti residui dopo l’adempimento del piano di ristrutturazione o la liquidazione del patrimonio. Questo rappresenta una seconda opportunità per i debitori di ricominciare la propria vita finanziaria liberi dai debiti pregressi.

Importanza della Consulenza Professionale

  • È consigliabile per i debitori ricorrere alla consulenza di esperti legali o finanziari per navigare nel complesso processo previsto dalla Legge 3 del 2012, per sviluppare un piano adeguato e per assicurare il rispetto di tutte le normative e procedure richieste.

In conclusione, la Legge 3 del 2012 fornisce una soluzione legislativa vitale per coloro che si trovano in situazioni di sovraindebitamento grave. Attraverso le sue procedure, offre ai debitori un percorso per superare le loro difficoltà finanziarie in modo strutturato e legalmente riconosciuto, permettendo loro di riacquistare stabilità e dignità finanziaria.

Conclusioni e Come Possiamo Aiutarti In Studio Monardo, Gli Avvocati Esperti In Debiti

Concludendo, l’ambito del sovraindebitamento e delle sue soluzioni legali rappresenta un territorio complesso, ma estremamente importante nel panorama finanziario e sociale. La Legge 3 del 2012 ha introdotto in Italia una risorsa cruciale per coloro che si trovano in situazioni di debito insostenibili, offrendo loro una via d’uscita legale e dignitosa. Questa legge non solo rappresenta una salvaguardia per le persone fisiche e i piccoli imprenditori sovraindebitati, ma sottolinea anche l’importanza di una società che riconosce e si fa carico delle difficoltà finanziarie dei suoi membri.

Il contesto del sovraindebitamento, purtroppo, è spesso pervaso da miti e false credenze, come quella sulla non ritirata delle raccomandate o l’idea che si possa sfuggire facilmente ai propri debiti. Questi miti non solo sono infondati, ma possono anche portare a scelte pericolose e illegali, aggravando ulteriormente la situazione dei debitori. È essenziale quindi che i soggetti coinvolti si approccino ai loro problemi finanziari con informazioni corrette e un atteggiamento responsabile.

Le procedure previste dalla Legge 3 del 2012, sebbene complesse, offrono una struttura attraverso cui i debiti possono essere ristrutturati o liquidati in un modo che è sostenibile per il debitore. La possibilità dell’esdebitazione, in particolare, rappresenta una speranza per molti, un’opportunità per cancellare i debiti residui e ricominciare con una nuova prospettiva finanziaria.

Questo articolo ha esplorato non solo le opzioni legali disponibili per gestire e potenzialmente eliminare i debiti, ma anche le pratiche da evitare, come il ricorso a metodi illeciti o la fuga dai creditori. L’enfasi è stata posta sulla necessità di un approccio responsabile e informato al sovraindebitamento, sottolineando l’importanza della consulenza professionale.

La gestione dei debiti non è solamente una questione di numeri, ma un percorso che implica responsabilità finanziarie, scelte legali, e spesso una profonda riflessione personale. In questo contesto, la Legge 3 del 2012 si dimostra non solo come un mezzo per risolvere problemi finanziari, ma anche come uno strumento di recupero personale e sociale.

In sintesi, affrontare il sovraindebitamento richiede coraggio, informazione e, spesso, aiuto professionale. L’obiettivo finale è quello di trovare una soluzione che non solo risolva le problematiche immediate del debito, ma che permetta anche ai debitori di riprendere il controllo della loro vita finanziaria, aprendo la strada a un futuro più stabile e sicuro. La Legge 3 del 2012, con le sue procedure e opportunità, è una testimonianza del fatto che, anche nelle situazioni più difficili, esistono percorsi legali e dignitosi per ritrovare la serenità finanziaria.

In tal senso, l’avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).

Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).

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Giuseppe Monardo

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