Come posso difendermi dall’Agenzia Entrate Riscossione (Ex Equitalia)?
Cosa succede a chi ha debiti con Equitalia?
Come difendersi dalle cartelle esattoriali ottenendo risultati e pagando il meno possibile?
Queste sono tutte domande fondamentali per coloro che hanno debiti con l’ex Equitalia e stanno cercando attivamente una via d’uscita legalmente percorribile.
Da questo punto di vista, tutelarsi dall’Agenzia delle Entrate, significa o rivolgersi all’Autorità Giudiziaria dimostrando l’invalidità delle cartelle di pagamento a causa di vizi formali e sostanziali, o riuscire a ridurre i debiti legalmente mediante il cosiddetto saldo e stralcio e la rottamazione in caso di pace fiscale o infine accedere alla procedura di sovraindebitamento messa a disposizione dalla Legge 3/2012.
Partiamo perciò dalla potenziale invalidità delle cartelle esattoriali, causa vizi sostanziali e formali.
Per quanto concerne i vizi sostanziali, le anomalie che possono permettere ad un ottimo avvocato tributarista di fare ricorso contro l’ex Equitalia, essi possono riguardare un tributo non applicabile, un tributo già versato sia del tutto che in parte ed infine, un tributo prescritto ovvero richiesto dall’Agenzia Entrate Riscossione quando il termine massimo era ormai decorso.
Tutti questi vizi sostanziali in mano ad uno studio di avvocati specializzato in cartelle esattoriali, possono divenire delle leve utili per imbastire un ricorso potenzialmente vincente.
Stessa cosa vale per quelli che si definiscono i vizi formali, ovvero quelli relativi a tutte le procedure di notifica di una cartella esattoriale che, per legge, debbono essere tutte formalmente ineccepibili.
Gli errori, le inesattezze e le superficialità però accadono e quindi, rappresentano dei cavilli in grado di innescare, con l’aiuto del Giudice, la successiva decadenza ed invalidità della notifica.
Da questo punto di vista, puoi fare ricorso ad Equitalia se manca la sottoscrizione della cartella esattoriale, se è non è valida la notifica, se la cartella di pagamento è decaduta, prescritta, se le motivazioni addotte sono superficiali e non permettono realmente una difesa.
Insomma ci sono molti vizi formali su cui uno studio di avvocati tributaristi è in grado di aiutarti.
Ma non esistono solo i ricorsi contro Equitalia.
Ci sono poi i saldi e stralcio e il sovraindebitamento.
Per quanto riguarda il saldo e stralcio, esso intende una procedura formale che consente di ridurre i debiti con Equitalia chiudendoli e pagando una somma forfettaria inferiore rispetto all’importo totale dovuto.
Per il fisco e i suoi rappresentanti però, questa procedura non è automatica ma viene aperta periodicamente ed etichettata come pace fiscale e rottamazione delle cartelle.
Il saldo e stralcio in tal senso, consente di ridurre la percentuale del debito ed avviene senza sanzioni o interessi.
Di solito si possono stralciare le cartelle di pagamento inerenti ai contributi INPS e alle casse previdenziali professionali, esclusi quelli richiesti dopo un accertamento.
Si possono poi stralciare le cartelle esattoriali IVA, IRPEF compresi gli interessi e le sanzioni relative.
Il saldo e stralcio è attivo solo per le persone fisiche in comprovata difficoltà economica e che o 1. hanno avviato una procedura di liquidazione del patrimonio tramite la legge sul sovraindebitamento (in tal caso dovranno pagare il 10% di ciò che devono), o 2. hanno un ISEE familiare che non supera i 20.000€.
Chi ha l’ISEE fino a 8500 paga il 16%, dagli 8.500,01 ai 12.500 € il 20%, e dai 2.500,01 ai 20.000 € il 35%.
Infine, a chiusura delle tue potenzialità attuali di difenderti dall’Agenzia Entrate Riscossione, c’è la procedura di sovraindebitamento, la Legge 3/2012 e modifiche successive.
Legge sul sovraindebitamento consente a chi si trova in pesanti difficoltà economiche di liberarsi dai debiti, riducendone l’ammontare, e dilazionando nel tempo i pagamenti, mediante una procedura presso il tribunale definita esdebitazione.
Da questo punto di vista, esistono tre pre-requisiti fondamentali per poter usufruire della procedura e sono 1) che il debitore non sia fallibile, 2) che non siano presenti condizioni ostative e che sussista al 100% la condizione di sovraindebitamento.
Andiamo ad analizzare entrambe.
Per debitore non fallibile s’intende un’impresa agricola, una start up innovativa a non oltre quattro anni dalla sua costituzione, l’impresa commerciale non fallibile, i consumatori, i professionisti, gli artisti, i lavoratori autonomi, le società tra professionisti, gli imprenditori commerciali fallibili eliminati dal registro delle imprese da più di un anno, le associazioni, le associazioni professionali e gli studi professionali associati.
Per quanto concerne le condizioni ostative e i requisiti invece, il debitore deve avere un ammontare dei debiti inferiore ai 500.000€, anche se i debiti non sono scaduti.
Nei tre esercizi antecedenti alla data di deposito poi, da un lato il debitore non deve aver fatto ricavi lordi sopra i 200.000€ e dall’altro non deve possedere un attivo patrimoniale di un ammontare totale sopra i 300.000€.
Se esiste anche una di queste condizioni ostative, il debitore è considerato fallibile e non può accedere alla procedura di sovraindebitamento se non per per i debiti non pagati e scaduti sotto i 30.000€.
Inoltre tra i requisiti ci sono: 1. che il debitore non sia già soggetto a procedure concorsuali, 2. che non abbia subito a causa sua l’annullamento oppure la risoluzione dell’accordo o la cessazione o la revoca degli effetti dell’omologazione e 3. che non abbia fatto già ricorso ad una procedura di sovraindebitamento nei 5 anni precedenti.
Queste in sintesi sono le attuali possibilità di difesa dall’Ex Equitalia e che necessitano sempre almeno di consulto con uno studio di avvocati specializzati in debiti e cartelle esattoriali.
Ed è proprio questa la competenza dello Studio Avvocati tributaristi diretto dall’Avvocato Giuseppe Monardo, il team dietro a fattirimborsare.com
Il team di fattirimborsare.com dell’Avvocato Giuseppe Monardo è composto da avvocati e commercialisti con esperienza pluriennale che hanno aiutato e aiutano cittadini ed imprese a risolvere i loro debiti con l’Agenzia Entrate Riscossione utilizzando tutte le possibilità che la legge mette a disposizione per tutelarli.
l’Avvocato Giuseppe Monardo con il suo Studio, da oltre 16 anni svolge la professione di Avvocato nell’ambito dell’indebitamento bancario e tributario ed ha aiutato moltissime persone ad uscire dalle difficoltà per merito del Metodo “Fatti Rimborsare®”, il primo metodo di analisi di debiti e reati tributari ideato per misurare anticipatamente la situazione del provvedimento per poi scegliere, se la condizione lo consente, un programma di cancellazione o restrizione del debito.
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Ma ti puoi fidare?
Da questo punto di vista l’Avvocato Monardo, coordina avvocati e commercialisti esperti a livello nazionale nell’ambito del diritto bancario e tributario, è gestore della Crisi da Sovraindebitamento (L. 3/2012), è iscritto presso gli elenchi del Ministero della Giustizia e figura tra i professionisti fiduciari di un OCC (Organismo di Composizione della Crisi).
Ha conseguito poi l’abilitazione professionale di Esperto Negoziatore della Crisi di Impresa (D.L. 118/2021).
Insomma possiamo dare molto per te, abbiamo ottenuto molti successi contro l’Agenzia delle Entrate e possiamo aiutare anche te, come cittadino o imprenditore.
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