Come si contesta una cartella esattoriale?
Come fare ricorso contro una cartella di pagamento dell’Agenzia delle Entrate?
Come fare per non pagare le cartelle esattoriali?
Queste sono domande fondamentali per qualsiasi contribuente abbia ricevuto una cartella di pagamento e voglia capire se esistono delle condizioni formali che gli consentono di fare ricorso.
Da questo punto di vista, queste condizioni esistono ed una delle più utilizzate è la mancanza di motivazione in relazione al calcolo degli interessi che sono stati maturati all’interno di un debito monetario.
Le ultime sentenze della Cassazione da questo punto di vista sono piuttosto chiare e, se la motivazione è labile o addirittura inesistente, si può fare ricorso secondo lo Statuto del contribuente.
Chiunque abbia un debito infatti, ha il bisogno preventivo ed inequivocabile di verificare in toto la correttezza di ogni calcolo effettuato dall’Agente di Riscossione.
Questo implica anche i cosiddetti interessi di mora che devono essere riportati e giustificati per ogni singola annualità e non solo all’interno di una cifra totale che vale per tutti.
Se sono integrati in una cifra globale e non scorporata si viola il diritto di difesa e quindi, in caso di ricorso, si può annullare la cartella di pagamento.
ATTENZIONE AGGIORNAMENTO ULTIMO MINUTO DELLA CASSAZIONE: non rientra tra gli obblighi dell’ente indicare i saggi di interessi, essendo modificati periodicamente con provvedimenti soggetti ad obbligo di pubblicazione e perciò, consultabili da qualunque persona in modo facile.
Per questo motivo è necessità assoluta una consulenza preliminare con un avvocato esperto in debiti.