Che cosa sono i controlli incrociati?
Quando scattano i controlli sul conto?
Quali conti correnti vengono controllati?
Queste sono domande fondamentali per qualsiasi contribuente soprattutto adesso con l’avvento dell’algoritmo Vera (acronimo di “verifica dei rapporti finanziari”), l’ultimo algoritmo antievasori dell’Agenzia delle Entrate.
Da questo punto di vista, i controlli incrociati sono delle attività che i software dell’Agenzia delle Entrate svolgono automaticamente analizzando qualsiasi spostamento di denaro da un contro all’altro e per qualsiasi operazione imponibile.
Gli algoritmi controllano, confrontano le informazioni fornite dai contribuenti e nel caso rilevano delle anomalie potenziali.
Ma quali sono i dati principali che l’Anagrafe tributaria andava ad incrociare e perché con Vera è cambiato tutto?
Prima dell’avvento di quest’ultimo algoritmo, i controlli incrociati avevano soprattutto tre obiettivi: 1) stanare le fatture false, 2) controllare spese mediche e detrazioni fiscali e 3) controllare le ritenute sulle fatture, 4) controllare l’iva trimestrale.
Nel primo caso, l’obiettivo era capire incrociando i dati, se fossero state emesse fatture false al fine di avere sgravi fiscali, deduzioni o detrazioni non maturate realmente.
Nel secondo caso, quello delle spese mediche, l’anomalia veniva segnalata incrociando scontrini e ricevute .
Nel terzo caso, il controllo delle ritenute sulle fatture, il sistema incrociava le ritenute subite con quelle fatte per scovare le anomalie e cominciare l’iter di segnalazione e accertamento.
Nel quarto caso, il Fisco incrociava i dati sulle comunicazioni delle liquidazioni trimestrali Iva, che permettono all’agenzia delle Entrate di controllare se quanto dichiarato a titolo di versamento Iva dovuto, per ciascun mese se contribuente mensile, o del trimestre se contribuente trimestrale, era stato pagato correttamente.
Adesso però, nel 2022, i controlli incrociati si sono fatti ancora più potenti ed integrati grazie all’algoritmo antievasione Vera introdotto con l’articolo 18 della Legge “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
I controlli incrociati sono divenuti pervasivi e soprattutto non solo in termini di contrasto ma anche di prevenzione.
L’algoritmo infatti ha il potere di incrociare dati presenti su banche dati digitali e sul Web al fine di creare un vero e proprio identikit del contribuente a rischio e poi, individuati eventuali elementi discostanti, spedire all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza liste di nomi di contribuenti a rischio di evasione o elusione.
Tutto è monitorato ed incrociato.
Si va da una fruizione indebita dei sostegni erogati durante la pandemia di Covid-19 e false compensazioni fino a dichiarazione dei redditi, conti correnti, accessi alle cassette di sicurezza, registri immobiliari, pagamenti online, app per l’acquisto, il tutto attraverso un’algoritmo che fa uso d’intelligenza artificiale.